Stabilimenti balneari in crescita sulle spiagge italiane, oltre 7mila imprese, +26% dal 2011
Unioncamere, Romagna regina ma Camaiore prima per densità con 30 stabilimenti per km
A inizio stagione 2024, come negli anni precedenti, gli stabilimenti balneari si sono presentati al via più numerosi della stagione precedente, mettendo a segno dal 2011 una crescita complessiva del 26,4% pari a più del 2% l’anno. La riviera romagnola si conferma al vertice dell’offerta per numero di realtà, segnalando ormai una saturazione delle possibilità di accoglienza. A crescere sono un po’ tutte le altre coste dello stivale con la Calabria in testa (+358 imprese nel periodo) seguita dalla Campania (+188) e dalla Sicilia (+180). Secondo i dati dell'indagine Unioncamere-InfoCamere, basata sul Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, al termine del 2023 sono 7.244 le imprese registrate nel settore della gestione di stabilimenti balneari contro le 7.173 del dicembre 2021 (+1%).
La costa romagnola è quella che ospita il maggior numero di imprese balneari: 1.052 realtà che, insieme, rappresentano il 14,5% del totale nazionale. Ravenna (186), Rimini (154) e Cervia (150) guidano la classifica per numerosità. Questi comuni, insieme a Riccione e Cesenatico, formano un quintetto d’oro che contribuisce a rendere la Romagna il cuore pulsante delle nostre coste, grazie alla vivacità e varietà dell’offerta. La Toscana segue a ruota in termini assoluti e, con Camaiore, presidia saldamente la classifica della densità di imprese per chilometro di costa: ben 92 lungo i isoli 3 km di litorale del comune toscano, pari a una media di 30 attività per chilometro. Al secondo posto c’è Pietrasanta, un’altra perla del litorale tirrenico, con una densità di 22,3 imprese per chilometro.
A chiudere il podio delle regioni con il maggior numero di imprese balneari c’è la Liguria (797), meta storica del turismo estivo per i residenti del Nord ma apprezzatissima anche da tanti altri visitatori, italiani e stranieri.
Se dai numeri assoluti si passa ad osservare la dinamica della crescita, i dodici anni trascorsi mettono in evidenza il forte dinamismo delle regioni del Sud. Dal 2011 a oggi la Sardegna ha triplicato le imprese balneari e brilla con una crescita eccezionale del 190% mentre la Calabria ha visto più che raddoppiare le attività balneari con sede legale nel suo territorio, con un aumento del 110,4% nel periodo. Anche Sicilia (+75,4%), Puglia (+52,5%) e Campania (+36,9%) hanno conosciuto una fioritura di imprese che contribuiscono a rendere il Sud un polo sempre più attrattivo per i turisti di tutto il mondo.
Le imprese balneari italiane sono spesso a conduzione familiare, riflettendo la nostra cultura del mare come luogo di incontro e tradizione. Le società di persone rappresentano il 42% delle imprese, mentre le società di capitale sono in crescita (31%), indicando un settore sempre più professionalizzato e pronto ad affrontare le sfide del futuro.
Entrando nelle stanze dei bottoni, l’industria balneare si rivela una concreta opportunità di sviluppo per l’imprenditoria femminile. Oltre il 25% delle imprese balneari (contro la media del 22% che si registra per il totale dei settori dell’economia) è guidato da donne, con la Basilicata (33,3%) e Calabria (30,9%) al vertice dell’incidenza di imprese rosa sul totale.
Economia
Ferrero, ok accordo premio legato ad obiettivi esercizio...
Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati
Il 19 settembre la Direzione Aziendale Ferrero si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale. L’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, ha consentito alle Parti di analizzare gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonché lo stato di applicazione del vigente Accordo Integrativo Aziendale. Lo comunicano in una nota congiunta la Ferrero e i sindacati.
Con riferimento al Premio legato ad obiettivi (Plo) che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di 2.450,00 euro lordi, le parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l'azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all'andamento specifico di ogni stabilimento/area. I premi risultano quindi differenti nelle varie sedi e precisamente: Alba 2.387,85 euro lordi, Aree e depositi 2.207,78 euro lordi, Balvano 2.379,28 euro lordi, Pozzuolo 2.416,44 euro lordi, S. Angelo 2.382,14 euro lordi, Staff 2.372,72 euro lordi. Le somme saranno erogate con le competenze del mese di ottobre 2024, come stabilito dall'Accordo Integrativo Aziendale attualmente in vigore.
Inoltre sarà possibile convertire una parte del Premio Legato agli Obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali.
Economia
Salone Nautico, Bucci: “Orgoglio, passione e visione,...
Il sindaco di Genova, alla giornata d’apertura del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova: “È un salone molto diverso rispetto a 10 anni fa”.
“Direi che è un Salone molto diverso rispetto a 10 anni fa. Questa mattina un cittadino genovese mi ha mandato quello che si leggeva sul giornale nel 2014. Si diceva che il Salone era in recessione, due anni prima la gente manifestava dicendo che era roba per ricchi. ”. Così Marco Bucci, sindaco di Genova, in occasione della prima giornata del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, in svolgimento fino al 24 settembre e intitolato ‘We are made of sea’. Il sindaco di Genova ha individuato tre parole chiave: “Orgoglio, passione e visione sono le tre parole del messaggio che vogliamo mandare. Passione per il mare, orgoglio di essere arrivati in cima come industria, come città, come Regione e visione perché dobbiamo guardare al futuro. Come i marinai che sanno gestire le onde bisogna abituarsi a quello che sarà il futuro. La tecnologia, il modo di fare business e la capacità imprenditoriale di intravedere il futuro e sapere come gestirlo. Il successo di questi anni è il successo di questo modo di pensare”.
Economia
Salone Nautico, Zoppas (Ice): “Diporto sportivo conta per 4...
“In questo salone si celebra una delle categorie più importanti che abbiamo come il diporto sportivo. Su 625 miliardi di euro di export di tutto il Made in Italy questo conta 4 miliardi di euro nel 2023”. Lo afferma Matteo Zoppas, presidente di Agenzia Ice, a margine della prima giornata del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, in svolgimento fino al 24 settembre e dal titolo ‘We are made of sea’.