Il 2024 premia un prodotto che c’è ma non si vede. Titano Evo OC di Oknoplast, serramento in alluminio di ultima generazione, si aggiudica il Premio Prodotto dell’Anno 2024
Milano, 29 febbraio 2024 – È il fiore all’occhiello della nuova linea in alluminio lanciata da Oknoplast, un mix tra design di ultima generazione e prestazioni tecniche di altissimo livello. E Prodotto dell’Anno, il prestigioso riconoscimento che annualmente premia i migliori prodotti scelti direttamente dai consumatori*, quest’anno mette al primo posto sul podio proprio Titano Evo OC, nella categoria Finestre.
Estetica futuristica, quasi invisibile, estrema luminosità e un materiale – l’alluminio, premiato per la prima volta - resistente e riciclabile, sono stati gli aspetti che sono piaciuti maggiormente ai consumatori che hanno eletto Titano Evo OC il miglior prodotto 2024 nella categoria Finestre, un riconoscimento conseguito dal Gruppo Oknoplast per il 9° anno consecutivo.
Il design del serramento è davvero all’avanguardia: Titano Evo OC si distingue per un profilo sottile e simmetrico che ha la possibilità di incasso a muro, rendendolo quindi “invisibile”. Inoltre, il nodo centrale ridotto permette di guadagnare preziosi centimetri di superficie vetrata, per una luminosità naturale massima. Senza tralasciare le prestazioni termo-isolanti dell’infisso, altamente performanti (Uw fino a 0,77 W/m2k) con un conseguente e significativo risparmio in termini di consumi e costi. Un serramento moderno, irresistibile, che si presenta come elemento di design “cucito” su misura, le cui finiture, maniglie e copri cerniere sono personalizzabili. Grazie a una molteplicità di tonalità calde, metallizzate, colori Timeless dalla grana ruvida e opaca, e iperrealistici effetti legno Titano Evo OC di Oknoplast diviene così complice dello stile unico della propria casa. * Ricerca PdA©/IRI su 12.000 consumatori italiani, su selezione di prodotti venduti in Italia. prodottodellanno.it cat. Finestre Per informazioni OKNOPLAST T.0549 905424 http://www.oknoplast.it/
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Un copilota automatico e intelligente che controlla gli...
San Giorgio in Bosco (PD), 15 gennaio 2025 - Un copilota automatico e intelligente che controlla gli impianti industriali a bordo macchina, efficientando i processi produttivi. È questo l’obiettivo di Leas, azienda di Padova specializzata nel settore dell’automazione industriale, che ha promosso CO-HMI, un progetto di ricerca e sviluppo che ha ottenuto un cofinanziamento di 197mila euro nell’ambito del Bando IRISS promosso da SMACT Competence Center.
Il progetto CO-HMI - acronimo di Copilot per controllo e supervisione a bordo macchina - mira a sviluppare un nuovo approccio rispetto all’HCI, dall’inglese human-computer interaction. L’obiettivo è lo sviluppo di un nuovo pannello operatore intelligente, dotato di funzionalità avanzate che sfruttano l’Intelligenza Artificiale. Questo sistema all’avanguardia consentirà non solo agli operatori, ma anche ai manager, di gestire processi produttivi con maggiore efficienza, grazie a un supporto proattivo e completamente integrato nei flussi di dati di processo.
Nel dettaglio, per la realizzazione del progetto saranno integrate tecnologie avanzate di AI nei pannelli operatore Leas, i cosiddetti HMI - human-machine interface – che permettono il controllo delle macchine, per renderli completamente integrati nel workflow di processo del cliente e garantire un supporto proattivo al team di lavoro. Il risultato sarà un nuovo pannello operatore intelligente, da installare a bordo macchina, che integrerà funzionalità di assistenza e copilota, da qui l’acronimo “CO-HMI”, con caratteristiche di ergonomia, facilità d’uso, efficienza e proattività.
Tramite l’AI si potranno attuare funzioni che aiuteranno il team di lavoro nello svolgimento delle attività quotidiane come la gestione in tempo reale di eventi notevoli, consultazione puntuale nei manuali e il calcolo di scenari previsionali.
Tutte le funzionalità e le innovazioni del progetto rientrano in una visione complessiva: applicare la tecnologica allo stato dell’arte nelle macchine Leas. Così sarà possibile ridurre gli sprechi, minimizzare gli errori di produzione, ottimizzando i consumi energetici e gestire le risorse operative, abbracciando pienamente i temi di Transizione 5.0. Inoltre, l'adozione di queste nuove tecnologie intelligenti garantirà un aumento della qualità dei prodotti, migliorando le prestazioni produttive e riducendo i costi operativi.
Il progetto di ricerca è in collaborazione con Considi, società vicentina di consulenza nel settore Operation & Innovation Management, specializzata nei servizi di Lean Organization e Quindi, azienda che ha sviluppato il primo Production Copilot® per il Manufacturing che sfrutta l'AI per trasformare dati IoT in decisioni chiave. La prima fornirà consulenze specialistiche per la standardizzazione e normalizzazione dei sistemi, definizioni specifiche di funzionalità, progettazione e analisi dei risultati, mentre la seconda sarà responsabile dell’architettura dati/AI oltre che dell’implementazione delle applicazioni software prototipali.
«Finalmente abbiamo reso tangibile un nuovo equilibrio tra intelligenza artificiale e intelligenza umana – dichiara Federico Bugno, General Manager Leas –, dove l’AI diventa il copilota al fianco di operatori e manager. Con CO-HMI non offriamo solo una tecnologia innovativa, ma un vero e proprio supporto proattivo che migliorerà la qualità del lavoro, ridurrà gli sprechi e consentirà alle aziende di essere sempre più efficienti e competitive».
Leas
Fondata nel 1973 a San Giorgio in Bosco (PD), Leas è un’azienda specializzata nel settore dell’automazione industriale, con oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e produzione di soluzioni all’avanguardia per processi produttivi automatizzati e robotizzati. Il core business dell’azienda è incentrato sulla produzione di impianti di saldatura automatizzata e robotizzata, linee di produzione integrate e soluzioni di robotica per l'industria. Con più di 50 anni di esperienza, Leas offre sistemi che migliorano l'efficienza e la precisione dei processi produttivi. I servizi sono destinati a settori diversificati, dell'elettrodomestico, al settore del bianco, al raffreddamento e riscaldamento, con l'obiettivo di aumentare produttività, qualità, efficienza energetica e ridurre i costi di produzione.
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/leas-spa/--
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Giuseppe Catalfo e il “Metodo Psylogy”, ecco come donare...
Catania, 15 gennaio 2025. La lotta contro lo stigma della follia non è ancora finita: dopo la chiusura dei manicomi negli anni Settanta, promossa da Franco Basaglia, oggi è tempo di contrastare le tendenze a idolatrare la classificazione nosografica dei disturbi mentali, oltre che l'uso indiscriminato degli psicofarmaci. Su questa filosofia è nato, ed è già attivo da tempo, un innovativo Centro, con sedi a Catania e provincia: Psylogy, il suo nome, che opera anche online (www.psylogy.it): "Trattiamo i nostri pazienti con il cuore -spiega lo psichiatra e psicoterapeuta Giuseppe Catalfo, fondatore del Centro. Cura deriva dalla parola cuore: la relazione interumana empatica è la prima medicina per contrastare l'angoscia che travolge chi soffre. Se, nell'agire medico e psicologico, non c'è amore, non si arriva a conoscere il paziente nella sua alterità (dotata di senso). Semmai ci si illude di possederlo attraverso le svariate diagnosi di follia. Quando non c'è amore, c'è possesso dell'altro: non una reale e rispettosa conoscenza; non una relazione terapeutica".
Psylogy è il luogo dove, chi sta male, non viene etichettato come malato o folle; è il luogo in cui i sintomi non sono tradotti in malattie ma in possibilità di cambiamento. Curare i sintomi, dunque, vuol dire recuperare il senso di bellezza e il piacere di vivere in sintonia con se stessi e con il mondo. Due i pilastri su cui poggia il metodo: "Il primo -ricorda il dottor Catalfo- è quello di aver creato un Centro di de-prescrizione farmacologica. Credo che questa sia un’esigenza assai diffusa tra le persone che assumono psicofarmaci, che difficilmente trova risposta. I farmaci servono certamente in alcuni casi, ma non sono la soluzione ultima e radicale: occorre un approccio multidisciplinare per risolvere i problemi di ansia, gli attacchi di panico, la depressione, l’insonnia, i disturbi di personalità, le problematiche di natura sessuale o lavorativa, le frequenti dipendenze affettive. Il metodo Psylogy valorizza i vissuti delle persone e le loro relazioni: sono queste, spesso, le cause dei malesseri psicologici. Venendo da noi, in molti hanno scoperto di non avere alcuna malattia, ma più semplicemente il bisogno di condividere un malessere con un esperto che sa ascoltare, di accettare i propri limiti, di migliorare la propria consapevolezza di fronte a scelte importanti di vita o a difficoltà relazionali o lavorative".
L'altro “pilastro” si chiama co-working ed è una struttura operativa, nata una ventina di anni fa in America e adottata da Psylogy, che -afferma il dottor Catalfo- si sta dimostrando assolutamente innovativa ed efficace. Psylogy propone infatti un vero e proprio cambio di paradigma, offrendo una risposta multidisciplinare al malessere psicologico: psichiatri, psicoterapeuti, psicologi, medici internisti, nutrizionisti, medici legali e avvocati lavorano con grande sinergia e compattezza. Una delle specificità di Psylogy, ad esempio, è la presenza di un medico psicoterapeuta che risponde gratuitamente alle chiamate dell’utenza ed indirizza, come fa un medico di base, verso il percorso terapeutico specialistico più adeguato. Vogliamo insomma essere un punto di riferimento dove poter affrontare il disagio, considerandone non solo gli aspetti biologici ma soprattutto quelli relazionali. Convinti che siano le ferite non risolte a creare sofferenza, stare vicino al paziente a 360 gradi vuol dire certamente curare i sintomi ma soprattutto aiutarlo ad acquisire nuove prospettive di vita e di benessere relazionale".
C’è ancora da lavorare, affinché il sogno di Basaglia e della più grande tradizione psicopatologica europea, di umanizzare la cura psicologica, si attui pienamente: Psylogy nasce per prendersi cura delle persone, non per "curare malattie", e contribuire a rendere quel sogno una realtà.
Per informazioni:
https://www.psylogy.it/
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Kioene annuncia la partnership con Veganuary e affida ad...
Villanova di Camposampiero/Milano, 15 gennaio 2025 – Kioene, l’azienda italiana leader nel settore dei prodotti a base di proteine vegetali, ha avviato quest’anno una nuova partnership con Veganuary. Il brand sarà on-air a gennaio con una campagna integrata OOH e social, per invitare le persone a partecipare a questa sfida globale che propone agli onnivori di sperimentare, nel primo mese dell’anno, l’alimentazione plant-based.
"I prodotti a base vegetale di Kioene trasformano un gesto consueto, come fare la spesa al supermercato, in un piccolo passo avanti verso un consumo più consapevole, contribuendo al benessere delle persone, degli animali e del pianeta. Nello spirito del Veganuary ritroviamo la stessa risonanza valoriale, per questo ci è sembrato altrettanto spontaneo dare il nostro supporto." Ha dichiarato Cristian Modolo, Direttore Marketing di Kioene.
Le affissioni, pianificate a Milano e Roma, hanno per protagonista il Miniburger agli Spinaci, uno dei best seller di Kioene, mentre i titoli provocano con il sorriso: “Scommettiamo che ti piace?”; “Non te li ricordavi così gli spinaci”; “La tua ex-verdura era noiosa”. Chiude il messaggio la line “Gennaio è Veganuary: innamorati delle verdure”, call to action che percorre tutti i touch point della campagna ideata da Al.ta Agency, “l’agenzia con cucina” nata come spin-off della community e media brand Al.ta Cucina.
Il presidio del Veganuary continuerà sui social con una attivazione: la creator vegana Joysonfire coinvolgerà nel Veganuary 4 food creator onnivori - Chef Ruben, Stella Menna, Marco Meschini e Nonna Lalla - e li sfiderà a mettersi in gioco, ciascuno con il proprio stile, misurandosi con il burger agli spinaci Kioene. Da questi incontri nasceranno ricette all’insegna dello scambio, della sperimentazione e della contaminazione reciproca, in pieno spirito Veganuary.
Oltre all’attivazione principale, per tutto il mese di gennaio sarà attiva una squad di food creator selezionati da Al.ta Cucina, che diventeranno per l’occasione ambassador di Kioene e creeranno ricette con i tanti prodotti della gamma del brand. Infine, un posting plan in continuità con le affissioni animerà i profili social del brand.
Al fine di valorizzare la partnership con Veganuary, Kioene ha inoltre rafforzato la propria collaborazione con Weeshop: l’app pioniera nel supportare il consumatore verso una spesa più informata e responsabile. In particolare, i canali social di Weeshop ospiteranno contenuti realizzati ad hoc insieme ad esperti nutrizionisti ed una challenge che punta ad invogliare il consumatore ad avvicinarsi alla cucina plant-based provando nuovi abbinamenti con i prodotti Kioene.
KIOENE
KIOENE da oltre 35 anni è specializzata in prodotti a base di proteine vegetali e dal 1988 opera ogni giorno, con competenza e passione, per sviluppare e offrire alimenti innovativi a base di proteine vegetali, freschi e surgelati, che siano sempre gustosi e buoni, contraddistinti da un elevato livello di servizio per vivere esperienze di gusto nuove e genuine, che permettono a tutti di mangiare bene e farsi del bene. KIOENE è parte di Gruppo Tonazzo, impresa veneta, guidata dalla quinta generazione della famiglia fondatrice.