Connect with us

Published

on

Usa e Israele: “Iran attaccherà lunedì”. Intercettati 30 razzi dal Libano

Tel Aviv e Washington in massima allerta per la minaccia di Teheran: "Attacco previsto per lunedì". Netanyahu: "Chi ci aggredisce pagherà un prezzo molto alto". Intercettati 30 razzi dal Libano. Il capo del Centcom Michel Kurilla in Medio Oriente per coordinare la risposta degli alleati in caso di attacco. Aggressione con coltello a Holon, due morti

Macerie a Gaza (Afp)

E' di almeno 30 civili morti e numerosi altri feriti il bilancio dei raid israeliani effettuati oggi su due scuole di Gaza City. A darne notizia è l'agenzia palestinese Wafa. Israele ha confermato i due attacchi contro le sedi delle scuole Hasán Salama e Al Nasr, definendoli raid contro "postazioni di comando di Hamas'. "I due complessi sono stati utilizzati come rifugi per i terroristi di Hamas che al loro interno pianificavano l'organizzazione di operazioni terroristiche contro lo Stato di Israele", ha affermato il portavoce dell'esercito Avichay Adraee.

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno affermato che prima dell'attacco "sono state prese misure per ridurre la possibilità di danneggiare i civili, dall'uso di armi di precisione a quello di informazioni di intelligence". L'IDF ha accusato Hamas di "violare sistematicamente il diritto internazionale", operando da strutture civili e "usando la popolazione come scudo umano per atti terroristici".

Il portavoce del Servizio di difesa civile palestinese, Mahmoud Basal, ha assicurato invece che la maggior parte dei morti sono bambini e che Israele ha commesso "un vero e proprio massacro".

Gallant riunito con alti ufficiali militari e della Difesa

Il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si è riunito con alti funzionari militari e della difesa a fronte del rischio di un attacco iraniano e di Hezbollah. Secondo quanto riportato dal ministero, citato dal Times of Israel, l'incontro è incentrato sugli sviluppi della sicurezza e sulle varie opzioni per contrastare tentativi di attacco da parte dell'Iran e dei suoi alleati. All'incontro partecipano il capo di stato maggiore dell'IDF, il direttore generale del Ministero della Difesa, il vice capo dello Shin Bet, i capi delle direzioni Operazioni, Intelligence e Pianificazione strategica, il capo dell'Aeronautica, il capo del Comando del fronte interno e altri alti responsabili.

Usa e Israele: "Iran attaccherà lunedì"

Secondo qanto scrive il sito di notizie Axios, citando funzionari di Washington e Gerusalemme l'Iran e i suoi alleati potrebbero attaccare Israele già domani, lunedì 5 agosto, come rappresaglia per l'uccisione del capo militare di Hezbollah, Fuad Shukr, e del capo di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta la scorsa settimana.

Ieri nella regione è arrivato il capo del comando centrale americano (Centcom), il generale Michael Kurilla, per coordinare la risposta degli alleati in difesa di Israele in caso di attacco.

Venerdì il Pentagono ha dichiarato che avrebbe trasferito uno squadrone di caccia in Medio Oriente e mantenuto una portaerei nella regione, rafforzando la presenza militare per contribuire a difendere Israele e a salvaguardare le truppe americane.

Netanyahu: "Chi ci aggredisce pagherà un prezzo molto alto"

Israele chiederà "un prezzo molto alto" per qualsiasi attacco contro il Paese. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'inizio della riunione di governo a Gerusalemme, come riportano i media israeliani. "Israele - ha aggiunto - è in una guerra su più fronti contro l'asse del male dell'Iran" e "colpiamo con forza ognuna delle sue braccia".

Netanyahu ha poi respinto le voci che lo accusano di voler ostacolare i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani trattenuti nell'enclave palestinese dall'attacco del 7 ottobre scorso di Hamas in Israele. "Non abbiamo aggiunto una sola richiesta alla bozza. E' Hamas ad aver chiesto decine di cambiamenti" all'offerta sul tavolo per un accordo tra Israele e il gruppo, ha detto il premier.

"Sono pronto a fare molta strada per il rilascio di tutti i nostri ostaggi, mantenendo la sicurezza di Israele", ha assicurato Netanhayu, secondo cui "il nostro impegno è in totale contrasto con le fughe di notizie e le informazioni mendaci" che stanno circolando in queste ore. Secondo il premier israeliano, "queste informazioni danneggiano i negoziati e, con mio grande rammarico, fuorviano anche le care famiglie degli ostaggi. Creano la falsa impressione che Hamas abbia accettato un accordo, mentre il governo di Israele si oppone". "È vero il contrario. La semplice verità è che, ad oggi, Hamas non ha accettato le condizioni più elementari dell'accordo", ha sostenuto Netanyahu parlando all'inizio della riunione settimanale del governo. Hamas, ha dettagliato il premier, "non ha ritirato la sua richiesta che Israele non possa tornare in guerra, chiede che ci ritiriamo dal Corridoio di Filadelfia e dal valico di Rafah, permettendogli di riarmarsi e di ricostruire la sua forza. È importante stabilire il principio: non ce ne andremo da lì".

E ancora, secondo Netayahu, "Hamas è anche impreparato a consentire qualsiasi meccanismo per controllare e impedire il passaggio di munizioni e terroristi nel nord della Striscia di Gaza". "Il fatto è che è Hamas che impedisce il rilascio dei nostri ostaggi e che continua ad opporsi allo schema, e non il governo di Israele, che lo ha accettato", ha concluso.

L'israeliano Channel 12 ha citato nelle scorse ore il capo delle forze israeliane Herzi Halevi e il ministro della Difesa Yoav Gallant accusando Netanyahu di essere ben consapevole che nuove condizioni che avrebbe posto, e che sarebbero state incluse in una nuova proposta israeliana, avrebbero fatto fallire l'accordo.

Idf: "Scoperto tunnel abbastanza grande da permettere passaggio auto al confine con Egitto"

Le Forze di Difesa israeliane hanno scoperto al confine tra Gaza e l'Egitto un tunnel abbastanza grande da permettere il passaggio per le automobili. Il tunnel, alto 3 metri, è stato scoperto la settimana scorsa e sarà distrutto dalle forze del Corpo di Ingegneria una volta che l'esercito avrà concluso un'indagine sul tunnel e sui pozzi che vi conducono, nonché su altre infrastrutture sotterranee.

Hezbollah: "Lanciati decine di razzi su Israele"

Intanto nella notte Hezbollah ha lanciato circa 30 razzi dal Libano verso la Galilea Panhandle nella tarda serata di ieri, in risposta agli attacchi israeliani a Kfar Kela e Deir Siriane in Libano, che hanno causato il ferimento di civili. Lo hanno riferito fonti delle Forze di difesa israeliane, secondo cui la maggior parte dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, a parte uno caduto sulla comunità di Beit Hillel e alcuni in zone aperte.Non ci sono stati feriti nell'attacco.

In risposta i caccia israeliani hanno colpito il lanciarazzi usato nell'attacco, partito da Marjayoun, nel sud del Libano, oltre ad altre infrastrutture degli Hezbollah. Raid anche su una centrale elettrica vicino a un sito per la fornitura idrica nella città di Taybeh, nel sud. Lo riferisce il sito libanese al-Akhbar, postando le immagini dell'impianto in fiamme, citato dal Times of Israel. Nessun commento è arrivato al momento dalle forze di difesa israeliane (Idf).

Attacco con coltello a Holon, due morti

Due persone sono morte in un attacco con coltello a Holon, a sud di Tel Aviv. Dopo la donna di 66, è morto anche un uomo sulla settantina ferito gravemente da un palestinese che aveva colpito in tre diversi punti della città prima di essere abbattuto dalla polizia israeliana. Altri due uomini sono stati feriti e sono ricoverati in ospedale.

Secondo i media locali, l'attentatore di Holon, un 34enne originario di Salfit, in Cisgiordania, era entrato in Israele senza permesso. Dopo l'attacco, i militari dello Stato ebraico hanno bloccato l'accesso al villaggio, probabilmente in previsione di un raid contro l'abitazione dell'uomo.

Un atto "eroico", secondo Hamas, per il quale l'attacco è stato una "risposta naturale" ai "crimini" di Israele contro i palestinesi.

Hamas lavora a successione Haniyeh

Hamas ha fatto sapere di aver avviato le consultazioni per la nomina dell' 'erede' del capo politico del gruppo, Ismail Haniyeh, ucciso mercoledì a Teheran. Lo riporta il Times of Israel. Hamas ha riferito di riunioni del Politburo e del Consiglio della Shura per affrontare la successione a Haniyeh.

I favoriti per la 'successione' sarebbero Khaled Meshaal, predecessore di Haniyeh in quanto capo dell'ufficio politico del gruppo dal 1196 al 2017, e Khalil al-Hayya, esponente dell'ufficio politico e numero due a Gaza dal 2017.

Problemi Gps in Israele, aumentano timori attacco

Problemi con il Gps vengono segnalati in Israele. Il sito di notizie israeliano Ynet riporta che app di navigazione Gps indicano oggi nel centro di Israele che gli utenti si trovano nella capitale libanese Beirut, un malfunzionamento analogo a quanto accadde ad aprile nell'attacco iraniano con droni e missili contro Israele. I 'problemi' odierni, evidenzia il sito, aumentano i timori di un possibile attacco della Repubblica Islamica contro Israele dopo l'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Francia invita connazionali a lasciare il Libano "il prima possibile"

La Francia esorta i connazionale "a lasciare il Libano il più presto possibile". In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi avverte: "In un contesto di sicurezza altamente instabile, richiamiamo ancora una volta l'attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che sono ancora disponibili voli commerciali diretti con scalo in Francia e li invitiamo a organizzarsi fin da ora per lasciare il Libano il prima possibile".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Ucraina, attacco-terremoto: distrutto arsenale Russia, cosa...

Published

on

Oltre 100 droni colpiscono un deposito di munizioni, armi e missili: colpo durissimo per Mosca

Le esplosioni in Russia

Un attacco paragonabile a un terremoto per cambiare la guerra. L'Ucraina sferra un colpo durissimo alla Russia, con un'offensiva che rischia di condizionare le strategie di Mosca nel conflitto. Un'ondata di oltre 100 droni lanciata da Kiev, supera il confine e arriva nell'area di Toropets, a quasi 500 km dalla capitale ucraina, e riduce in cenere uno dei principali depositi di munizioni e missili del ministero della Difesa russo.

Le esplosioni in serie producono un effetto tale da 'svegliare' i sismografi, che si attivano come se si fosse verificato un terremoto. Gli incendi si diffondono per un'area larga oltre 6 km nella regione di Tver, tra gli 11mila civili che vivono nell'area sono molti quelli chiamati ad abbandonare la propria abitazione.

Armi e missili in fumo

Andriy Kovalenko, a capo del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev, delinea la portata dell'azione ucraina: nei depositi, capaci di contenere armi e munizioni per centinaia di tonnellate, si trovavano missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani. Probabilmente, nelle strutture erano stoccate anche 'bombe plananti', che negli ultimi mesi hanno colpito obiettivi militari e civili.

L'arsenale colpito è una delle due strutture presenti nell'area. L'altra, già nei mesi scorsi, era stata colpita dai droni di Kiev. Il deposito di missili e munizioni era stato costruito a Toropets nel 2018 ed era stato presentato come una struttura di massima sicurezza.

I media ucraini attribuiscono i meriti ai servizi di sicurezza di Kiev, all'intelligence della Difesa e alle Forze speciali. L'attacco viene ampiamente discusso nei canali Telegram dei cosiddetti mil-blogger russi, esperti che monitorano il conflitto e spesso forniscono informazioni che non vengono ufficialmente diffuse. Il danno subito dalle forze armate russe, scrive in particolare Anastasia Kashevarova, è notevole: "Dopo 3 anni di operazione speciale siamo ancora a questo livello di idiozia".

Kiev ha usato droni o missili?

Ci si interroga sui mezzi utilizzati da Kiev: possibile che i droni siano riusciti a infliggere danni di portata così pesante? I depositi sono stati colpiti da missili a lungo raggio? Le domande si inseriscono nel dibattito di queste ultime settimane, caratterizzate dal pressing di Kiev per ottenere l'autorizzazione ad utilizzare i missili a lungo raggio - gli Atacms americani e gli Storm Shadwo anglofrancesi - contro obiettivi militari russi: basi e, appunto, depositi di armi.

La Russia, in ogni caso, continua a disporre di una macchina bellica capace di produrre ogni mese 42-56 missili balistici, 90-115 missili a lungo raggio e 500 droni, secondo le stime diffuse da Forbes.

Continue Reading

Esteri

Libano, esplodono walkie talkie. Hezbollah promette...

Published

on

Nuovo attacco con 20 morti e centinaia di feriti

Attacco con walkie talkie esplosivi

Un nuovo attacco contro Hezbollah in Libano. Dopo i cercapersone esplosivi, ecco i walkie talkie e le radio: altro esplosivo nei dispositivi, altri 20 morti e circa 450 feriti. Come per l'offensiva hi-tech attuata con i pager, nessuna rivendicazione da parte di Israele: né conferme, né smentite. Hezbollah, così come Hamas e Iran, non ha dubbi sulle responsabilità.

Cosa è successo

Tra le ricostruzioni, spicca quella del canale saudita all news al-Sharq, che cita una fonte di alto profilo della sicurezza libanese: "Sono stati piazzati dal Mossad" gli esplosivi all'interno dei walkie talkie saltati in aria. Ci sarebbero state 15-20 esplosioni nei sobborghi meridionali di Beirut ed altre 15-20 esplosioni nel sud del Paese.

I walkie talkie sono nettamente meno diffusi tra i militanti di Hezbollah rispetto ai cercapersone esplosi in massa martedì. Vengono distribuiti, infatti, solo alle persone che organizzano eventi come funerali e marce. Nonostante ciò, il bilancio dell'attacco è considerevole e secondo fonti israeliane i numeri sarebbero superiori a quelli comunicati dalle autorità libanesi.

"Questi attacchi saranno certamente puniti, ci sarà una vendetta sanguinosa", dice Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, oltre che cugino del leader del gruppo, Hassan Nasrallah, che oggi dovrebbe tenere un discorso. "Condanniamo fermamente la rinnovata e continua aggressione sionista contro il fraterno popolo libanese", la posizione assunta da Hamas, con una nota nella quale si denuncia che le esplosioni degli ultimi due giorni "ora minacciano la sicurezza e la stabilità della regione".

Israele prepara la nuova fase della guerra

L'attenzione di Israele si sta spostando da Gaza verso il fronte settentrionale ed il confine con il Libano dal momento che sta iniziando una "nuova fase" della guerra, dice il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, rivolgendosi al personale dell'aeronautica militare israeliana presso la base aerea Ramat David, situata non lontano da Haifa.

"Il centro di gravità si sta spostando verso nord. Stiamo dirottando forze, risorse ed energie verso nord", dice il ministro, secondo quanto riferito dal suo ufficio. "Credo che siamo all'inizio di una nuova fase di questa guerra e dobbiamo adattarci", aggiunge Gallant, ribadendo che gli obiettivi di Israele nel nord sono "chiari e semplici: riportare gli abitanti nelle loro case in sicurezza".

I segnali vengono colti dal Libano, che si prepara a "possibili scenari" di guerra con Israele come dice il premier ad interim libanese, Najib Mikati, dopo una riunione della Commissione la gestione delle crisi e dei disastri.

A capo della Commissione, il ministro dell'Ambiente Nasser Yassin afferma che in vista di un attacco di Israele stanno approntando rifugi per la popolazione e che ci sono un centinaio di scuole a disposizione. Quanto alle scorte di cibo, secondo Yassin "sono sufficienti per oltre tre mesi e una nave con 40mila tonnellate di cereali e farina sta per arrivare in Libano".

Si muove l'Onu

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà venerdì per discutere dell'ondata di esplosioni. Lo ha indicato un portavoce della presidenza slovena del Consiglio. La riunione, richiesta dall'Algeria, è in programma alle 15 ora locale (le 9 in Italia). Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres chiede uno stop agli attacchi hi-tech. "Penso che sia molto importante che ci sia un controllo effettivo degli oggetti civili, che non vengano armati. Questa dovrebbe essere una regola che i governi di tutto il mondo dovrebbero essere in grado di attuare", dice durante una conferenza stampa a New York.

Secondo il segretario generale, "la logica di far esplodere tutti questi ordigni" sembra essere quella di "un attacco preventivo prima di una grande operazione militare”, motivo per cui questo incidente, attribuito a Israele, dimostra che esiste un "serio rischio" di escalation regionale.

Da Washington, infine, la Casa Bianca ribadisce l'estraneità degli Usa: "Non siamo stati coinvolti in alcun modo negli incidenti" in Libano, dice il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, in un briefing con i giornalisti, ribadendo: "Vogliamo che la guerra finisca, tutto quello che abbiamo fatto è destinato a impedire l'escalation del conflitto".

Continue Reading

Esteri

Elezioni Usa, lo spettro di un altro 6 gennaio in caso di...

Published

on

Forse meno violento di quello di quattro anni fa, quando migliaia di sostenitori di Trump assaltarono il Congresso, ma con un impatto ancora più allarmante sulla tenuta istituzionale

Donald Trump e Kamala Harris - Afp

Kamala Harris continua a salire nei sondaggi, ma i democratici sono agitati dallo spettro di un altro 6 gennaio in caso di sua vittoria alle elezioni presidenziali di novembre. Forse meno violento e insurrezionale di quello di quattro anni fa, quando migliaia di sostenitori di Donald Trump assaltarono il Congresso nel tentativo di impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden. Ma potrebbe avere un impatto ancora più allarmante e dilaniante sulla tenuta istituzionale e costituzionale degli Stati Uniti, fondata sul trasferimento pacifico dei poteri.

Lo scenario da incubo per i dem

Secondo Politico, lo scenario da incubo per i democratici prevede che nonostante la vittoria di Harris alla Casa Bianca, i repubblicani mantengono la maggioranza alla Camera, dando così allo Speaker Mike Johnson la possibilità di trovare i modi di ostacolare, se non bloccare del tutto la conta dei voti elettorali, cosa che farebbe ricadere sulla Camera l'ultima parola sull'elezione presidenziale, come previsto dal 12esimo emendamento della Costituzione.

Non bisogna dimenticare che l'allora poco conosciuto deputato della Louisiana nel 2020 guidò il ricorso dei repubblicani alla Corte Suprema in cui si chiedeva di rovesciare i risultati degli stati chiave, che sancivano la vittoria di Biden.

L'iniziativa fu benedetta personalmente da Trump, che anche in virtù di questo lo scorso ottobre ha dato il placet all'elezione di Johnson a Speaker. Ed ora a meno di due mesi dal voto, il leader repubblicano sta cercando di far passare una legge per impedire quelle che definisce la manovre dei dem per far votare in massa immigrati illegali. Accuse che fanno capire come la leadership del partito repubblicano, ormai largamente allineato su posizioni Maga, in caso di nuova sconfitta del tycoon, potrà appoggiare con forza le eventuali nuove denunce di brogli da parte di Trump.

Le conferme nei sondaggi

Una posizione diffusa anche tra la base elettorale, dal momento che un sondaggio di World Justice Project, rilanciato da The Hill, mostra che il 46% degli elettori repubblicani non è pronto ad accettare i risultati elettorali come legittimi in caso di vittoria dem. E il 14% di questi si dice pronto ad intraprendere azioni per rovesciare i risultati. Va comunque sottolineato che anche un 27% di elettori democratici si dice non disposto a riconoscere una vittoria repubblicana, con un 11% pronto a passare dalle parole ai fatti.

Interpellate da Politico, fonti dell'entourage dello Speaker liquidano i timori dei democratici come parte di una strategia tesa a raccogliere più fondi per la campagna per la riconquista della Camera. E di una "narrativa allarmista" riguardo ad una vittoria Gop che ha contribuito a portare ai due tentati assassinii di Trump. Un altro repubblicano vicino a Johnson poi afferma di dubitare che lo Speaker potrebbe cedere così facilmente ai desideri di Trump.

Non bisogna dimenticare poi che, in caso di vittoria dem alla Casa Bianca, Harris, che fino al 20 gennaio continuerà ad essere vice presidente, si troverà, in qualità di presidente del Senato, a presiedere la seduta per la certificazione di voti elettorali. Come il 6 gennaio 2021 fece, una volta sgombrato il Congresso dei rivoltosi, Mike Pence, reo agli occhi di Trump e dei suoi sostenitori di non aver accolto la richiesta del presidente uscente di bloccare la certificazione.

La nuova legge sulla conta dei voti, cosa può accadere

Inoltre, nel 2022 è stata passata una nuova legge che rende più difficile bloccare la conta dei voti elettorali: se prima bastava l'opposizione di un singolo membro per accogliere un'obiezione ora è richiesto il 20% di ciascuna delle due Camere. Ma tra i timori dei democratici c'e' anche quello che Johnson possa ottenere abbastanza repubblicani per bloccare alcuni voti elettorali cruciali, o cercare di riscrivere le regole che governano la sessione per la certificazione dei voti elettorali del 6 gennaio, con l'obiettivo di rendere più facili le contestazioni.

O addirittura cercare di ritardare la seduta che per legge deve essere convocata per il 6 gennaio. Il tutto avendo bene in testa che nessun candidato riceve almeno 270 voti elettorali certificati, la Costituzione prevede quella che viene chiamata la "contingent election", una sorta di elezione di emergenza, con la Camera che elegge il presidente e il Senato il vice presidente. Un procedimento che favorirebbe i repubblicani dal momento che ogni stato deve esprimere un solo voto - quindi anche i tanti piccoli stati a guida Gop avrebbero lo stesso peso di quelli più popolosi, come California e New York, di orientamento dem - e quindi è necessaria una maggioranza di almeno 26 stati.

Continue Reading

Ultime notizie

Esteri6 ore ago

Ucraina, attacco-terremoto: distrutto arsenale Russia, cosa...

Oltre 100 droni colpiscono un deposito di munizioni, armi e missili: colpo durissimo per Mosca Un attacco paragonabile a un...

Cronaca6 ore ago

Rigopiano, ‘l’ultimo sopravvissuto’...

Giampaolo Matrone è stato estratto vivo, ma con pesanti menomazioni, e lo strazio di aver perso la moglie e madre...

Spettacolo6 ore ago

Agatha All Along, tutto quello che c’è da sapere...

Trama, cast e quali serie tv e film vedere per capire al meglio questo nuovo titolo Arriva una nuova serie...

Esteri6 ore ago

Libano, esplodono walkie talkie. Hezbollah promette...

Nuovo attacco con 20 morti e centinaia di feriti Un nuovo attacco contro Hezbollah in Libano. Dopo i cercapersone esplosivi,...

Esteri6 ore ago

Elezioni Usa, lo spettro di un altro 6 gennaio in caso di...

Forse meno violento di quello di quattro anni fa, quando migliaia di sostenitori di Trump assaltarono il Congresso, ma con...

Cronaca6 ore ago

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna, oggi chiuse le...

Ancora piogge e nubifragi nella Regione con l'arrivo del ciclone Boris. Il Comune di Bologna invita aziende ed enti a...

Cronaca6 ore ago

Stop a cellulari in classe, Valditara: “In 50mila non...

Il ministro dell'Istruzione parla del provvedimento che vieta l'uso dello smartphone nelle classi elementari e medie Il provvedimento che vieta...

Sport6 ore ago

Champions League, Manchester City-Inter 0-0

I nerazzurri reggono sul campo dei campioni d'Inghilterra Prova autorevole e di grande maturità da parte dell'Inter che pareggia 0-0...

Spettacolo7 ore ago

Fedez, un rap contro Tony Effe: “Infame, scrivevi a...

Nel brano 'L'infanzia difficile di un benestante' Fedez scioglie tutti i dubbi sulla lite con Tony Effe Basta ipotesi e...

Moda7 ore ago

Le città d’Oriente secondo Jil Sander

Per la prossima stagione estiva i direttori creativi Lucie e Luke Meier si ispirano al lavoro del fotografo canadese Greg...

Cronaca7 ore ago

Bologna, allerta maltempo e allarme per torrente Savena

Situazione critica a Modigliana, Faenza e Castel Bolognese: "Peggio di un anno fa" L'Emilia Romagna alle prese con l'emergenza maltempo,...

Moda8 ore ago

Venuja, il brand beachwear che celebra femminilità...

Dalla visione comune di Paola Zoli, Chiara Da Ronch e Virginia Spadini nasce il nuovo marchio di soft luxury Dalla...

Moda8 ore ago

Il tributo di Puglisi a Cavalli: “Roberto nel cuore,...

Per la spring-summer 2025 lo stilista omaggia il creativo toscano scomparso ad aprile con 7 pezzi d'archivio, in passerella le...

Moda8 ore ago

Gli anni Sessanta secondo N.21: “Ecco le mie ragazze...

Nella collezione di Alessandro Dell'Acqua abiti di paillette con parka, broccati e lunge sciarpe sporty: "Ho osato tanto con il...

Economia9 ore ago

Italia Economia n. 38 del 18 settembre 2024

LIDL IN SARDEGNA, IL DIRETTORE REGIONALE LUCA BASILE: "QUASI 150 POSTI DI LAVORO SBLOCCATI CON IL NUOVO HUB"; Formazione: Scuola...

Cronaca9 ore ago

Foggia, chi è il vigile del Fuoco morto dopo aver salvato...

Si chiamava Antonio Ciccorelli. Dal presidente della Repubblica alla premier, il cordoglio di tutta Italia Si chiamava Antonio Ciccorelli e...

Economia9 ore ago

Rotocalco n. 38 del 18 settembre 2024

Rapporto Coop 2024, presentato a Milano il report su consumi e stili di vita degli italiani; Famiglia e solidarietà: crescono...

Economia9 ore ago

Fed taglia i tassi di 50 punti

La decisione, si sottolinea, perché il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia...

Esteri9 ore ago

Onu, risoluzione chiede ritiro Israele da Territori...

La risoluzione non vincolante chiede il ritiro entro un anno: 124 voti a favore, 43 astenuti. Usa, Israele e altri...

Ultima ora10 ore ago

Lido di Camaiore, auto investe 8 persone: 2 morti

La vettura passa col rosso, uccise 2 ragazze tedesche. Poi brucia un altro semaforo rosso e investe 5 ragazzi Tragico...