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Sheikh Hasina arrivata in India. Oltre 300 le persone uccise dall'inizio delle proteste

Proteste in Bangladesh - (Afp)

Si è dimessa la premier del Bangladesh, Sheikh Hasina dopo le nuove proteste antigovernative che hanno attraversato il Paese in cui quasi 100 persone sono state uccise e altre centinaia sono rimaste ferite.

Hasina si è recata in India. Secondo l'emittente Cnn-News 18, l'elicottero militare con a bordo l'ex premier del Bangladesh è atterrato ad Agartala, nel nordest del Paese.

Dopo le dimissioni, i manifestanti hanno assaltato il Ganabhabam, la residenza ufficiale del primo ministro bengalese nella capitale Dacca. La folla ha anche abbattuto la statua di Sheikh Mujibur Rahman, padre della premier dimissionaria e una delle figure più note dell'indipendenza del Bangladesh.

Shiekh Mujibur è stato il primo presidente del Paese dopo la sua indipendenza, dall'11 aprile 1971 al 12 gennaio del 1972, e premier dal 1972 fino alla sua morte, nel 1975: il 15 agosto di quell'anno infatti, un commando assaltò la residenza e uccisero oltre al politico anche tutta la sua famiglia. Si salvarono solo due figlie, Sheikh Hasina e Sheikh Rehana che, in quel momento, erano in visita nell'allora Germania Ovest.

Sheikh Hasina ha lasciato il Paese con la sorella Sheikh Rehana, esponente della Lega Awami. La premier ha rassegnato le dimissioni al presidente Mohammed Shahabuddin, come confermato da Channel 1. Il corrispondente della Bbc a Dacca parla di un "momento storico" per il Paese.

Dimessasi dall'incarico dopo giorni di proteste violente costate la vita a decine di persone, Hasina è fuggita in India perché il Paese di Narendra Modi è stato negli ultimi anni il maggior alleato del Bangladesh, che ha aiutato a reprimere le attività di diversi gruppi di militanti anti-indiani presenti sul proprio territorio, ricostruisce la Bbc

Sin dalla sua prima elezione, nel 1996, Sheikh Hasina ha sempre considerato importante il rapporto con Nuova Delhi, anche dal punto di vista commerciale, autorizzando il transito di beni indiani. L'ultima visita della premier dimissionaria a Nuova Delhi risale al giugno scorso, quando con Modi aveva firmato una serie di accordi nel settore della difesa e per ampliare la cooperazione nella sicurezza marittima, nei settori dello spazio e delle telecomunicazioni.

Il Bangladesh avrà un governo ad interim,ha assicurato il capo dell'esercito, il generale Waker-uz-Zaman, che in un discorso alla Nazione ha riferito di aver già parlato con i partiti dell'opposizione e precisato che incontrerà il presidente Mohammed Shahabuddin nella speranza di una "soluzione" alla crisi entro la fine della giornata.

Non è chiaro chi guiderà il governo. Il generale ha anche promesso "giustizia" per tutti gli abitanti del Bangladesh dove sarebbero in tutto 300 i morti dalle proteste esplose a luglio contro le quote per le assunzioni nel pubblico impiego che sembravano essersi calmate, ma che sono riesplose venerdì, ormai trasformate in un movimento di antigovernativo.

Il principale quotidiano in lingua bengalese del Paese, Prothom Alo, ha dichiarato che almeno 95 persone, tra cui 14 agenti di polizia, sono morte nelle violenze domenica. Il notiziario Channel 24 ha parlato di almeno 85 morti.

Fra gli agenti, almeno 13 poliziotti sono morti in un attacco a un commissariato a Sirajganj. I disordini sono esplosi dopo che i leader delle proteste degli studenti hanno annunciato una campagna di disobbedienza civile per chiedere le dimissioni della premier Sheikh Hasina. Le proteste erano iniziate il mese scorso per contestare le quote per le assunzioni nel pubblico impiego e si sono poi trasformate in un movimento antigovernativo.

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Esteri

Trump, quante minacce: da Russia a Corea del Nord, servono...

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Lo scenario delineato dal Wall Street Journal

Donald Trump

Gli Stati Uniti dovranno essere pronti ad aumentare la loro forza nucleare come deterrente rispetto alla minaccia crescente che proviene dalla Cina, dalla Russia e dalla Corea del Nord. Lo scrive il Wall Street Journal citando alti funzionari dell'Amministrazione Biden e sottolineando che una decisione in tal senso spetterà al nuovo presidente eletto Donald Trump, che deve ancora definire i suoi piani per la difesa.

Durante il suo primo mandato, ricorda il Wall Street Journal, Trump ha approvato tutti i principali programmi sulle armi nucleari ereditati dall'amministrazione Obama e ha aggiunto due nuovi sistemi nucleari.

Allo stato attuale, negli Usa è in vigore la 'Nuclear Weapons Employment Planning Guidance', una direttiva altamente riservata firmata all'inizio dell'anno dal presidente americano Joe Biden e che incarica il Pentagono a elaborare opzioni per scoraggiare l'aggressione di Cina, Russia e Corea del Nord. Il tutto mentre la Cina sta compiendo un importante accumulo di armi nucleari, la Russia sta rifiutando i colloqui sul controllo degli armamenti e la Corea del Nord sta aumentando il suo arsenale nucleare. Tre Paesi che, tra l'altro, stanno collaborando in campo militare e così stanno creando il rischio che gli Stati Uniti si trovino ad affrontare più conflitti contemporaneamente.

Lo scenario e le contromisure Usa

Quello che Biden ha voluto fare durante la sua presidenza, spiegano i funzionari della sua amministrazione al Wall Street Journal, è stato puntare allo sviluppo di sistemi non nucleari avanzati e di approfondire la cooperazione militare con gli alleati in Asia e in Europa per far fronte ai potenziali pericoli.

Il Pentagono si sta però allo stesso tempo preparando alla possibilità di schierare più testate nucleari qualora questi sforzi si rivelassero insufficienti. "Se le tendenze attuali continuano, con la Russia che dice 'no' al controllo degli armamenti, la Cina e la Corea del Nord che li potenziano, potrebbe esserci in futuro la necessità di schierare più armi nucleari statunitensi", ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione Biden a condizione di anonimato.

Un rapporto declassificato sulle linee guida per l'impiego nucleare che sarà inviato al Congresso nelle prossime ore afferma che "potrebbe essere necessario adattare le attuali capacità, posizione, composizione o dimensione della forza nucleare statunitense" per poter affrontare "molteplici avversari che stanno rendendo le armi nucleari più centrali nelle loro strategie di sicurezza nazionale".

Le opzioni per Trump

Trump avrà varie opzioni da aggiungere a quella che è nota come la triade nucleare degli Stati Uniti, ovvero una componente terrestre missilistica, una navale con sottomarini nucleari e una aerea con bombardieri strategici. Il nuovo presidente Usa potrebbe aggiungere diverse testate ai missili terrestri Minuteman III, aumentare le armi nucleari su sottomarini dotati di missili balistici e portare avanti lo sviluppo di un sottomarino che trasporta missili da crociera con armi nucleari. Un programma che l'amministrazione Biden ha inizialmente annullato, ma che il Congresso ha ripristinato.

L'amministrazione Trump "erediterà alcuni compiti e opzioni rigorosi" in linea con le raccomandazioni del gruppo nominato dal Congresso per analizzare le minacce alla sicurezza nel periodo 2027-2035, ha affermato Vipin Narang, fino ad agosto funzionario senior del Dipartimento della Difesa per le questioni nucleari. "Investire in capacità convenzionali sembra essere un modo molto più efficiente per influenzare gli avversari rispetto alla spesa in più armi nucleari", ha affermato Hans Kristensen della Federation of American Scientists, un'organizzazione no profit che si occupa di sicurezza. "Si possono usare armi convenzionali e noi abbiamo un arsenale nucleare che è stato strutturato per gestire un'ampia gamma di scenari diversi", ha aggiunto.

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Esteri

Ucraina-Russia, Scholz chiama Putin: “Ritiri truppe e...

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Colloquio telefonico di un'ora tra il cancelliere tedesco e il presidente russo. Prima di chiamare Putin Scholz ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha criticato la scelta tedesca: "Così Putin esce dall'isolamento"

Putin e Scholz

Primo contatto telefonico tra Olaf Scholz e Vlamidir Putin in due anni. Fonti del governo tedesco hanno dato notizia del colloquio tra il cancelliere e il presidente russo Putin.

Secondo quanto appreso dalla Dpa, la conversazione tra Scholz e il leader russo - che si erano parlati l'ultima volta a dicembre del 2022, dieci mesi dopo l'inizio della guerra in Ucraina - è durata un'ora.

Le richieste di Scholz

Durante il colloquio Scholz - ha riferito in una nota il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit - "ha condannato la guerra di aggressione russa all'Ucraina" e ha esortato il presidente russo "a mettere fine" al conflitto e "a ritirare le truppe". Poi Scholz ha chiesto a Putin di "negoziare con l'Ucraina con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura, sottolineando la determinazione incrollabile della Germania a sostenere l'Ucraina nella sua battaglia difensiva contro l'aggressione russa finché necessario".

Il cancelliere ha poi definito "una grave escalation" e "un'espansione del conflitto" l'impiego in combattimento in Ucraina dei soldati nordcoreani inviati in Russia. Scholz, che secondo 'Der Spiegel' ha iniziato la telefonata, ha anche condannato gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture civili in Ucraina.

Le risposte di Putin

Vladimir Putin dal canto suo, nel colloquio che il Cremlino definisce "franco", ha detto a Scholz che qualsiasi accordo sull'Ucraina deve riflettere le "nuove realtà territoriali". "Possibili accordi devono tenere conto degli interessi di sicurezza della Federazione russa, partire dalle nuove realtà territoriali e, la cosa più importante, affrontare le cause del conflitto alla radice".

L'irritazione di Zelensky

Prima del colloquio telefonico con Putin, Scholz ha parlato oggi anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha riferito una fonte del governo di Berlino.

Una telefonata in cui il presidente ucraino ha criticato la scelta di Olaf Scholz, ha riferito una fonte dell'ufficio di Zelensky citata da Sky News. Secondo il presidente ucraino infatti la telefonata avrebbe "aiutato il presidente russo a ridurre il suo isolamento e, sostanzialmente, a far continuare la guerra in Ucraina".

I rapporti tra Zelensky e Scholz del resto erano tesi già da un po', almeno da quando il cancelliere tedesco si era mostrato tiepido sul Piano per la vittoria del leader ucraino affermando, già il mese scorso, che è responsabilità della Germania evitare che il conflitto degeneri in una guerra fra la Russia e la Nato. Affermazione seguita alla conferma del 'no' all'invio di armi a lungo raggio a Kiev, come i missili Taurus e alla conferma dell'opposizione del suo Paese - coincidente con quella degli Usa - anche a un invito veloce all'Ucraina ad aderire alla Nato, un altro dei punti del Piano di Kiev.

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Esteri

Musk cerca collaboratori geniali, l’annuncio e i...

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Il magnate a caccia di personale 'super' per il Dipartimento che dovrà razionalizzare i costi del governo americano

Elon Musk

Chi vuole, può aiutare - gratis - Elon Musk a tagliare i costi del governo americano. Il magnate boss di X e di Tesla e Vivek Ramaswamy, i co-direttori del dipartimento per l'Efficienza governativa (Doge) voluto da Donald Trump, hanno invitato gli americani "rivoluzionari a favore dello snellimento del governo e con un alto quoziente intellettivo" - disposti a lavorare più di 80 ore alla settimana a stipendio zero - a entrare a far parte della loro squadra.

L'account X del Doge ha pubblicato un curioso annuncio di lavoro: "Non abbiamo bisogno di altri generatori d'idee part-time. Abbiamo bisogno di rivoluzionari dal quoziente intellettivo super elevato disposti a lavorare più di 80 ore alla settimana per ridurre i costi".

Difficile discernere verità e finzione nei post del dipartimento il cui stesso diminutivo richiama un celebre meme di internet e il dogecoin. "Se sei tu, invia il tuo Cv a quest'account. Elon e Vivek esamineranno il migliore 1% dei candidati", si legge nel post.

In un post separato, Musk ha commentato l'annuncio: "In effetti, si tratta di un lavoro noioso, ci si fa un sacco di nemici e il compenso è pari a zero". Il magnate, uomo più ricco del mondo, ha promesso di ridurre la burocrazia federale di un terzo e di tagliare 2 miliardi di dollari dalla spesa pubblica statunitense, un'impresa che, ha detto, "comporta necessariamente qualche difficoltà temporanea".

All'inizio di questa settimana, Donald Trump ha annunciato la nomina di Musk e del 'patriota' di origini indiane e candidato alla presidenza Vivek Ramaswamy alla guida di Doge, affermando che: "Insieme, questi due meravigliosi americani apriranno la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare i regolamenti in eccesso, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali - essenziali per il movimento 'Save America'". Trump ha descritto il nuovo dipartimento come il 'Progetto Manhattan' del nostro tempo, riferendosi al programma di ricerca guidato dagli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale finalizzato a creare la bomba nucleare.

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