Morbillo, in un anno oltre 17mila casi nell’Ue: Italia seconda
Noi veniamo dopo la Romania che ha numeri record. A giugno contagi poco sotto quota 2mila nell'Unione europea
Scendono leggermente, arrivando poco sotto quota 2mila, i casi di morbillo censiti nell'Unione europea nell'ultimo mese monitorato, giugno 2024. Ma, ampliando lo sguardo all'ultimo anno, l'andamento dei contagi segnalati conferma l'intensa circolazione del virus nell'area: risultano infatti in totale oltre 17mila (17.273) casi. E l'Italia, dietro il bilancio record della Romania, è il secondo Paese Ue per numero di infezioni registrate in 12 mesi, dall'1 luglio 2023 a giugno di quest'anno: in questo lasso di tempo sono state 753, mentre in Romania il dato annuo è di 13.879 casi. Alle spalle dell'Italia seguono l'Austria con 514 casi di morbillo censiti, il Belgio con 493 e la Francia con 436 infezioni. E' il quadro che emerge dall'ultimo report mensile su morbillo e rosolia pubblicato online dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Cosa dice il report
Anche a giugno l'Italia risulta ancora fra i Paesi con più casi in Ue/Spazio economico europeo. In questo mese, si legge nel report, 27 Paesi hanno comunicato dati sull'andamento della malattia, e i 1.891 casi censiti sono stati segnalati da 16 di questi Paesi, mentre 11 hanno segnalato zero casi. La diminuzione osservata a giugno, precisa l'Ecdc, potrebbe comunque anche essere dovuta a ritardi di segnalazione. I conteggi più alti sono quelli di Romania (1.282), seguita da Belgio (201) e Italia (150), alle cui spalle si colloca la Spagna (69).
Degli oltre 17mila casi segnalati negli ultimi 12 mesi da 30 Stati Ue/See, 13.308 (77%) sono stati confermati in laboratorio. I morti sono stati 13 in totale in un anno: 12 in Romania e 1 in Irlanda. Durante questo periodo solo 3 Paesi (Lettonia, Lussemburgo e Liechtenstein) sono rimasti a zero contagi. La Romania pesa per oltre l'80% delle segnalazioni, l'Italia per il 4,4% del totale. Tassi di notifica sopra la media Ue/See di 38 casi per milione di abitanti sono stati segnalati da Romania (728,4), Austria (56,5) e Belgio (42,0). L'identikit dei pazienti degli ultimi 12 mesi mostra che il 45,3% (7.831) sono bambini sotto i 5 anni, il 26,7% (4.613) sono over 15.
Vaccini
Quanto alla situazione vaccinale dei contagiati, su 15.113 casi in cui questo dato è noto, l'87,2% (13.184) non erano vaccinati, mentre l'8,1% (1.223) erano vaccinati con una dose e il 4,4% (662) con 2 dosi o più, infine 25 (0,2%) erano vaccinati con un numero sconosciuto di dosi. "La copertura vaccinale contro il morbillo in molti Paesi rimane subottimale - osserva l'Ecdc - Si raccomanda una copertura di almeno il 95% per 2 dosi. Tuttavia, le ultime stime Oms-Unicef sulle coperture nazionali (report 2023) mostrano che solo 3 Paesi Ue/See, cioè Ungheria, Malta e Portogallo, hanno segnalato una copertura vaccinale di almeno il 95% sia per la prima che per la seconda iniezione nel 2022. Se si vuole raggiungere l'obiettivo di eliminazione" della malattia, "molti Paesi devono apportare miglioramenti" sui programmi di immunizzazione di routine per i bimbi, "e colmare i gap di immunità negli adolescenti e negli adulti che hanno perso opportunità vaccinali in passato".
Cronaca
Sangiuliano denuncia Boccia: Procura di Roma aprirà...
La denuncia, annunciata nelle scorse settimane, è ora all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio
E' arrivata in procura a Roma la denuncia presentata dal legale dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, contro l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia. La denuncia, annunciata nelle scorse settimane dal legale dell’ex ministro, l’avvocato Silverio Sica, è ora all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio che procederanno all’apertura del procedimento.
Cronaca
Medjugorje, Paolo Brosio: “Giornata epocale, ho...
"La decisione è uno smacco per chi derideva chi ha deciso di credere"
Via libera al culto pubblico di Medjugorje e Paolo Brosio esulta. "Questa è una giornata epocale, unica, straordinaria. Quando l'ho saputo, ho pianto", dice il giornalistao all'Adnkronos, raggiunto telefonicamente proprio mentre si trova al santuario, commenta il via libera al culto pubblico di Medjugorje emesso stamane dalla Santa Sede con una nota firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernandez, e da mons. Armando Matteo prefetto e segretario per la sezione dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede.
"Ci sono voluti più di 40 anni, ma finalmente è arrivato il disco verde: questo luogo ha viaggiato forte pur avendo i freni tirati, e adesso andrà sempre più forte. Quella del Vaticano è una decisione che rappresenta anche uno smacco per chi derideva e prendeva in giro chi ha deciso di credere. Mi sento più che un giornalista, un tifoso della curva della Madonna", continua scherzando.
Per Brosio, giornalista e scrittore che proprio al santuario bosniaco ha riscoperto la fede, "quello di Medjugorje è un luogo misterioso, sovrannaturale, avvincente. Oggi sento di passare dalle mani di mia madre, volata in cielo lo scorso anno, a quelle della Madonna".
Il giornalista si trova nella località in Bosnia Erzegovina dove, dopo aver costruito le case per orfani e anziani abbandonati a Vionica da suor Cornelia, ora sta costruendo un ospedale di Pronto Soccorso della pace: "Sento di doverlo fare, anche perché il più vicino è a chilometri di distanza su una strada infernale". Sono già stati investiti più di 700mila euro fra terreno e costruzione, "ne servono altrettanti. La Chiesa e i frati non mi hanno dato niente, mi hanno aiutato il costruttore bosniaco e il comune di Čitluk (dove ha sede il santuario, ndr). I primi fondi mi sono giunti da Mediafriends e dalla trasmissione Scherzi a Parte (Brosio fu vittima di una finta telefonata da Papa Francesco, che poi lo ricevette in Vaticano, ndr). La fede è bella, ma senza carità - conclude - è sterile".
Cronaca
Covid, chi deve fare il vaccino e quando: tutte le risposte
Si 'riscaldano i motori' della campagna vaccinale, che partirà in contemporanea con quella antinfluenzale i primi di ottobre
Nell'ultima settimana sono stati registrati in Italia 9.670 nuovi contagi Covid, in calo del 25% circa rispetto ai 12.876 della settimana precedente. I decessi sono passati invece da 75 a 97, in aumento di circa il 30%. Con questi numeri si 'riscaldano i motori' della campagna vaccinale anti-Covid, che partirà in contemporanea con quella antinfluenzale i primi ottobre. Ma chi dovrà fare il vaccino e quando? E chi ha avuto la malattia da Sars-CoV-2 in estate - quando c'è stato un rialzo dei casi - quando deve fare il vaccino?
Vaccino anti covid, chi e quando? Tutte le risposte
Alla prima domanda ha risposto la circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la campagna vaccinale. I pilastri sono la raccomandazione per alcune categorie e l'offerta gratuita comunque per chi vuole fare la dose dei vaccini adattati alla variante JN.1. Alla seconda domanda risponde Roberta Siliquini, presidente della Società italiana di igiene e medicina preventiva e sanità pubblica (Siti). "Per chi ha avuto la malattia Covid in estate e rientra nelle categorie per cui il ministero ha indicato la raccomandazione, le linee guida dell'Oms e della Siti ci dicono che è opportuno fare la dose di richiamo dopo 3 mesi dalla positività al Covid. Quindi - chiarisce all'Adnkronos Salute - chi ha fatto la malattia a luglio-agosto può fare il vaccino, aggiornato all'ultima variante, a novembre".
Il vaccino è quindi raccomandato alle "persone con età superiore a 60 anni; ospiti delle strutture per lungodegenti; donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo post-partum, comprese le donne in allattamento; operatori sanitari e sociosanitari addetti all'assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza; studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione; persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di Covid-19 grave".
"Dobbiamo ricordare - sottolinea Siliquini - che il vaccino non è lo stesso della campagna 2023-2024, ma è aggiornato alla variante JN.1. Quindi non può esserci la scusa 'ma ho fatto la dose lo scorso anno': chi è nelle categorie per cui è raccomandato, è bene che faccia il richiamo da ottobre". Si può fare il vaccino anti-Covid insieme all'antinfluenzale? Sì, anzi è consigliato dagli esperti e infatti la circolare Covid chiarisce che è "possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini (con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale), fatte salve eventuali specifiche indicazioni d'uso o valutazioni cliniche".