Sanità: presentato in Senato ddl delega per inserire cure termali a carico Ssn
A prima firma De Poli, con Gasparri, Rastrelli, Mennuni, Iannone
Un disegno di legge delega, a prima firma De Poli, per promuovere il settore termale, prevedendo, fra l’altro, agevolazioni fiscali e contributive per le aziende nei territori, l’inserimento delle cure termali a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei livelli essenziali di assistenza e accordi di partenariato tra termali e Inail per la riabilitazione post-infortuni. “In Italia il termalismo rappresenta una risorsa fondamentale visto che le cure termali si sono rivelate storicamente come uno strumento sia di prevenzione che di cura e riabilitazione per i cittadini affetti da diverse patologie”, spiega De Poli. “La proposta di legge, che presentiamo oggi, mira a sostenere e rilanciare un comparto che, grazie ad una rete di imprese – come nelle Terme Euganee, le più grandi d’Europa – opera nell’ambito della sanità pubblica e privata, offrendo prestazioni all’avanguardia”, aggiunge.
“Il Governo, di concerto con la Conferenze delle regioni e delle province, sentite le organizzazioni di rappresentanza delle imprese termali, è delegato ad adottare, entro 12 messi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi in materia”, si legge nell’articolo 1 del ddl. “Al fine di prevenire l’insorgenza e la cronicizzazione delle patologie reumatiche, ortopediche, neurologiche, respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche, dell’apparato urinario, vascolari, dell’apparato gastroenterico e locomotore, gli assistiti del Ssn hanno diritto a fruire, con oneri a carico del Servizio Sanitario nazionale, di due cicli di cure termali all’anno correlati alla specifica patologia”, si legge nell’articolo 4 della proposta di legge.
De Poli auspica una calendarizzazione rapida del ddl da lui presentato insieme ad altri esponenti del Centrodestra (Gasparri, Rastrelli, Mennuni, Iannone). Un passaggio significativo del ddl è l’articolo 7 che prevede l’inserimento delle cure termali nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari a livello nazionale. L’art. 10, invece, prevede agevolazioni fiscali (credito di imposta al 50% per le spese di ristrutturazione), al fine di riqualificare le aziende termali. A tale scopo verrà istituito un Fondo presso il Ministero dell’economia pari a 30 milioni nel triennio 2024-2026. L’art. 11 introduce l’esonero contributivo (al massimo per sei mesi) per chi, ad esempio, trasforma un contratto di lavoro a tempo determinato in indeterminato, mentre l’art. 13 prevede, limitatamente ai territori termali, che i visitatori presso le strutture termali (che soggiornino per almeno 6 giorni e che svolgano 6 prestazioni di cura) siano esonerati dal pagamento della tassa di soggiorno. Agli over 75, inoltre, con Isee inferiore a 50.0000 euro e alle persone con disabilità è riconosciuto un credito di imposta del 19% delle spese effettuate presso un centro termale.
Infine, l’art. 22 prevede una Commissione nazionale per la promozione del turismo termale. Questo organo – composto da 4 rappresentanti dei Ministeri di Turismo, Made in Italy, Salute, Affari esteri, 2 rappresentanti dell’Enit e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese) e 1 rappresentante delle organizzazioni di rappresentanza – si occuperà di implementare le azioni per sviluppare il turismo all’estero, facilitando l’accesso dell’utenza straniera. “Le cure termali, infatti, rappresentano uno strumento indispensabile per il benessere psicofisico di ciascuno di noi. Con questa proposta di legge -conclude De Poli – intendiamo intervenire, a 360 gradi, nella promozione del termalismo”.
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Ue, Mattarella: “Autorevole rapporto Draghi, colmare...
"Ancora una volta è stato scelto un tema di grande rilevanza e attualità, che si inserisce nella riflessione strategica in corso a Bruxelles, su cui è intervenuto recentemente, con un autorevole rapporto, anche Mario Draghi. In quel rapporto –centrato come tutti sappiamo sulla competitività europea– il divario di produttività tra Unione europea, Stati Uniti e Cina è imputato principalmente al settore tecnologico. Come anche i vostri studi hanno rilevato, l’Unione europea è debole nelle tecnologie emergenti che guideranno la crescita futura: solo quattro delle cinquanta aziende tecnologiche più importanti al mondo sono, infatti, europee. Possiamo quindi concordare sul fatto che l’Europa debba riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al 17/mo Simposio Cotec, dedicato quest'anno al tema della sovranità tecnologica.
Per il Capo dello Stato "occorre attivare politiche nei settori della formazione e della ricerca che affrontino il problema del divario tecnologico oggi, sollecitando il sistema industriale europeo a innovare, per essere resiliente e competitivo. Nelle imprese in ampia parte crescono i talenti dell’innovazione. L’Europa, cioè, deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico".
"Essere presenti nelle filiere tecnologiche di frontiera, in quei settori che determineranno in modo sempre più incisivo le condizioni di vita nell’avvenire e la possibilità di rispondere alle numerose sfide del futuro –sostenibilità ambientale, lotta ai fenomeni di alterazione climatica, salute umana– è condizione per poter consentire ai cittadini livelli di esistenza sempre migliori. Le dinamiche internazionali -ha evidenziato ancora Mattarella- sono sempre state segnate dalle nuove tecnologie.
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Meloni: “Agricoltura fondamentale per Made in Italy,...
"L'agroalimentare è un pezzo fondamentale del nostro nome nel mondo, il Made in Italy, un pezzo straordinario della nostra identità che è conosciuto dappertutto e quest'anno, se le cose andranno come noi crediamo, l'esportazione italiana di prodotti agroalimentari varrà fino a 70 miliardi di euro, è il valore della nostra ricchezza che viene prodotta dagli agricoltori. Quindi grazie a tutte le aziende che sono venute qui a raccontare questa storia ai tanti ospiti internazionali che arriveranno, perchè è la nostra forza più grande". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aprendo a Siracusa il G7 dell'Agricoltura.
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Giorgia Meloni, selfie con Mel Gibson: ecco ‘Mel...
Lo scatto pubblicato dalla premier italiana sulla sua pagina Facebook
'Mel e Mel'. Si firmano così Giorgia Meloni e Mel Gibson, facendo riferimento ai loro nomi, in un selfie pubblicato su Facebook dalla presidente del Consiglio. Abbigliamento formale lei, camicia sbottonata lui e due grandi sorrisi per entrambi.
Non è noto dove e in quale occasione la premier italiana abbia incontrato il regista e attore statunitense, ma Mel Gibson si trova da giorni in Italia, come hanno documentato gli scatti pubblicati sui social dai suoi fan che lo hanno incontrato. Secondo indiscrezioni sembra che il premio Oscar (per 'Braveheart') stia facendo dei sopralluoghi per scegliere il set del suo nuovo film 'Resurrection', sequel de 'La passione di Cristo', annunciato da anni ma che nel corso del tempo ha subito rinvii e modifiche alla sceneggiatura. Il regista è stato avvistato prima a Matera (che fu set di moltissime delle scene del kolossal del 2004) e poi a Gravina, in Puglia.