Trump: “Grande intervista con Elon Musk la prossima settimana”
L'annuncio su Truth. L'ex presidente americano, che punta al ritorno alla Casa Bianca, afferma che il dialogo con il patron Tesla si terrà nella notte tra lunedì e martedì
Donald Trump annuncia "una grande intervista" con Elon Musk. Su Truth, l'ex presidente americano che punta al ritorno alla Casa Bianca, afferma che nella notte tra lunedì e martedì prossimi dialogherà con il patron Tesla. "Lunedì sera farò una grande intervista con Elon Musk. Seguiranno dettagli", ha scritto Trump.
Musk e il deepfake contro Harris su X
Musk, dichiarato sostenitore del tycoon, aveva recentemente condiviso un video deepfake che prendeva in giro la campagna elettorale della vicepresidente Usa Kamala Harris. Il gesto ha suscitato polemiche non solo per il contenuto manipolato del video, ma anche perché sembrava violare le stesse politiche della piattaforma contro i media sintetici e alterati.
Il video condiviso da Musk era una versione manipolata di un recente video della campagna di Harris, che le faceva dire cose mai pronunciate. Il video originale era etichettato come "parodia", ma non il repost di Musk, dove l'indicazione di contenuto generato dall'IA obbligatoria secondo la prolicy di X, è stata omessa. Invece, Musk ha aggiunto un proprio commento: "Questo è fantastico," accompagnato da un'emoji che ride.
Trump contro le auto elettriche, Musk rafforza comunque il sostegno
Intanto, già nel luglio scorso e mentre i profitti di Tesla erano calati ancora nel secondo trimestre, il Ceo aveva rafforzato il suo sostegno al progetto dell’ex presidente Usa di eliminare i crediti d’imposta sui veicoli ad alimentazione elettrica, anche se questa politica potrebbe danneggiare la sua azienda.
Sebbene Trump abbia affermato di “amare” Musk, ha promesso che, se eletto, “ucciderà” l’industria, tagliando le normative a favore dei veicoli elettrici. Musk, che ora gioca un ruolo enorme nella politica del Grand Old Party, ha affermato che la rimozione degli incentivi per i veicoli elettrici sarebbe “devastante per i nostri concorrenti” e “danneggerebbe solo leggermente Tesla”.
Separatamente, dopo la conferenza sugli utili di luglio, Musk ha lanciato un sondaggio sul social media X chiedendo alle persone se Tesla debba investire 5 miliardi di dollari nella sua start-up di intelligenza artificiale chiamata xAI. Musk si è attirato critiche all'inizio di quest'anno, dopo che la Cnbc ha riferito di aver dirottato i chip assegnati a Tesla alla start-up di intelligenza artificiale.
Esteri
Iran, esplosione in miniera di carbone: 51 morti
Continuano le operazioni di soccorso per individuare i dispersi
E' salito a 51 morti il bilancio dell'esplosione in una miniera di carbone nella provincia del Khorasan meridionale, in Iran. "Il numero dei lavoratori morti è salito a 51 e il numero dei feriti a 20", hanno dichiarato le autorità locali all'agenzia iraniana Irna. Continuano le operazioni di soccorso per individuare i dispersi.
Nell'esprimere le sue condoglianze alle famiglie, il presidente iraniano Masud Pezeshkian ha sollecitato "l'adozione di misure per evitare che si ripetano questi incidenti, migliorando gli standard di lavoro nelle miniere".
Esteri
Papa: “Si ascolti voce dei popoli che chiedono...
"Sui fronti di guerra la tensione è molto alta"
''Fratelli e sorelle continuiamo a pregare per la pace. Purtroppo sui fronti di guerra la tensione è molto alta. Si ascolti la voce dei popoli che chiedono pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar, tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace''. Lo ha detto Papa Francesco dopo la recita dell'Angelus davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
Il Papa ha salutato "i partecipanti alla marcia di sensibilizzazione sulle condizioni dei detenuti. Dobbiamo lavorare perché i detenuti siano in condizione di dignità, ognuno può sbagliare. Essere detenuto è per riprendere una vita onesta dopo''.
Esteri
Francia, Darnis (Luiss): “Governo precario senza pesi...
L'incognita è cosa succederà a giugno, quando sarà di nuovo possibile sciogliere l'Assemblea nazionale: secondo il professore francese, a quel punto Le Pen e Melenchon "potrebbero avere interesse comune a censurare il governo, ma cosa farebbe il resto della sinistra?"
Quello annunciato da Michel Barnier "è un governo precario, senza pesi massimi, il cui orizzonte temporale appare limitato all'estate". Jean Pierre Darnis, professore alla Luiss di Roma e all'università di Nizza, commenta in questi termini con l'Adnkronos la nascita dell'esecutivo francese a oltre tre mesi dal voto anticipato convocato da Emmanuel Macron. Il cui esito - lo stop al Rassemblement national grazie al patto di desistenza e il successo della coalizione di sinistra - sembra essere stato ignorato dal presidente francese.
"Il governo annunciato resta un governo di minoranza - sottolinea Darnis - perché è un governo fatto da macronisti ed esponenti dei repubblicani che non allarga la maggioranza precedente" con il sostegno esterno dell'Rn. Un governo spostato a destra, perché "su Barnier c'è stato il nulla osta di Marine Le Pen, che ha fatto sapere per il momento di non volerlo censurare, quindi fino all'estate dovrebbe reggere".
L'incognita è cosa succederà a giugno, quando sarà di nuovo possibile sciogliere l'Assemblea nazionale: secondo il professore francese, autore tra l'altro di "Transalpini", che sarà presentato domani a Roma, a quel punto Rn e Lfi di Jean Luc Melenchon "potrebbero avere interesse comune a censurare il governo, ma cosa farebbe il resto della sinistra?". Che si è compattata dinanzi al rifiuto di Macron di darle una chance con Lucie Castets e per questo è rimasta fuori da un esecutivo che "è sicuramente sbilanciato a destra e provoca non pochi mal di pancia all'ala sinistra dei macronisti, che nascono trasversali", è l'analisi di Darnis.
Quanto ai nomi dei ministri annunciati da Barnier, "non ci sono pesi massimi: a parte i riconfermati Rachida Dati e Sebastian Lecornu, per la maggior parte si tratta di deputati giovani, che hanno lavorato bene in Parlamento ma che non hanno esperienza di governo", sottolinea il professore francese, osservando come "i leader dei partiti siano rimasti fuori per non bruciarsi in vista delle prossime presidenziali".
E c'è ancora un altro elemento che sottolinea la debolezza del governo, secondo Darnis: "La costola macronista potrebbe essere più fedele al presidente che a Barnier, con il rischio di una competizione fra l'ala vicina al premier uscente Gabriel Attal, che vuole comunque muoversi in modo autonomo rispetto al presidente, e il primo ministro". "Un quadro politico, insomma, più che precario", chiosa l'esperto.