Cosa fare per promuovere la sostenibilità e attirare nuovi clienti green?
Oggi più che mai le aziende si trovano a fronteggiare una sfida: quella di promuovere la sostenibilità non solo come un obiettivo da raggiungere come richiesto dall’agenda 2030, ma come una vera e propria necessità per garantire un futuro migliore per le prossime generazioni.
La crescente consapevolezza ambientale dei consumatori ha portato a un cambiamento nelle aspettative e nelle preferenze d’acquisto. I clienti, in particolare le nuove generazioni, sono sempre più inclini a scegliere marchi che dimostrano un impegno concreto nella salvaguardia del nostro pianeta. Per ottenere nuovi clienti è quindi fondamentale che le realtà cambino prospettiva comunicando questa evoluzione.
Per farlo devono attuare una serie di strategie, tra cui attirare l’attenzione degli utenti attenti all’ambiente. Una strategia vincente è quella di optare per gadget sostenibili: se durante un evento o a una fiera distribuite borracce acciaio personalizzate con logo e slogan aziendale, l’utente finale capirà il messaggio indiretto: l’attività è attenta all’ambiente. Intanto il vostro logo sarà pubblicizzato quasi gratuitamente su un articolo che si utilizza ogni giorno.
L’importanza della sostenibilità per le aziende
Promuovere la sostenibilità va oltre la semplice adozione di pratiche ecologiche. Significa abbracciare una filosofia che permea ogni aspetto dell’operato aziendale. Le aziende devono comunicare il loro impegno in modo autentico e trasparente, investendo in pratiche di produzione sostenibili, materiali ecologici e processi che riducono l’impatto ambientale. Non si tratta solo di rispettare le normative, ma di creare un legame significativo con i clienti, basato su valori condivisi.
Le statistiche mostrano che le realtà sostenibili hanno una marcia in più: secondo recenti ricerche, oltre il 70% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti che siano ecologici e socialmente responsabili. Questo rappresenta un’opportunità d’oro per i brand che decidono di investire in strategie di marketing green.
Gadget personalizzati: una strategia vincente
Ridurre il proprio impatto sull’ambiente non significa per forza rinunciare. Come anticipato, regalare un gadget ecologico, come una borsa riutilizzabile o una borraccia per l’acqua in acciaio inox non solo dimostra l’impegno dell’azienda per l’ambiente, ma crea anche un’opportunità di marketing a lungo termine.
I gadget eco-sostenibili hanno il potere di diventare strumenti di pubblicità gratuita. Ogni volta che un cliente utilizza o mostra il gadget, l’azienda viene indirettamente promossa. Questo crea una visibilità costante, poiché l’oggetto può essere visto da amici, familiari e colleghi. Inoltre, un cliente soddisfatto sarà felice di parlare dell’azienda, diffondendo il messaggio di sostenibilità e responsabilità sociale che la caratterizza.
L’impatto dell’accessorio green sulla reputazione aziendale
Un accessorio sostenibile non solo rappresenta un gesto di cortesia nei confronti del cliente, ma contribuisce anche a costruire e migliorare la reputazione dell’azienda. Quando un cliente utilizza un prodotto green, diventa un ambasciatore del marchio, portando avanti il messaggio di un’azienda attenta all’ambiente. Questo non solo aumenta la credibilità dell’azienda, ma la distingue dai competitor che non si impegnano in pratiche sostenibili.
Essere riconosciuti come un’azienda green ha un impatto positivo non solo sulla reputazione, ma anche sulla fidelizzazione dei clienti. Le persone si sentono più connesse a marchi che condividono i loro stessi valori. Di conseguenza, un cliente soddisfatto è più propenso a tornare e a raccomandare questa realtà ad altri.
L’arte della comunicazione sostenibile
La comunicazione è un elemento chiave nel promuovere la sostenibilità. È fondamentale che le aziende comunichino il loro impegno in modo chiaro e autentico anche attraverso un gadget sostenibile e personalizzato. Ciò significa evitare il cosiddetto “greenwashing“, dove le realtà si dichiarano ecologiche senza prove concrete. Invece, le stesse dovrebbero condividere storie di successo, dati e risultati tangibili relativi alle loro iniziative sostenibili.
Creare eventi per promuovere prodotti sostenibili
Un modo efficace per attirare l’attenzione dei consumatori è organizzare eventi dedicati alla sostenibilità. Questi eventi possono servire come piattaforma per lanciare nuovi prodotti green o per presentare imballaggi sostenibili. Pensate a una fiera, un workshop o un open day dedicato al tema dell’ambiente, dove i partecipanti possano interagire con i prodotti, apprendere come utilizzare packaging eco-compatibili e conoscere le pratiche sostenibili adottate dall’azienda.
È poi fondamentale coinvolgere il pubblico attraverso attività interattive, dimostrazioni pratiche e discussioni sui temi ambientali. Offrire la possibilità di provare i prodotti direttamente durante l’evento può fare la differenza, permettendo ai potenziali clienti di apprezzare la qualità e il valore delle offerte green. A conclusione dell’evento il gadget giusto, come una borraccia in acciaio, permetterà al cliente di cominciare il suo personale percorso green.
Sostenibilità
Al via il progetto ‘Costruiamo la salute! Biologi...
Promosso da Enpab con il ministero della Salute e dell'Istruzione
I biologi entrano nelle scuole elementari per insegnare ai bambini l’educazione alla salute e all’ambiente. Lo faranno grazie al progetto 'Costruiamo la salute! Biologi nelle scuole', promosso dall’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (Enpab) in accordo con il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione e del Merito, giunto alla sua VI edizione. Un programma didattico per l’anno scolastico 2024/2025 che coinvolge 200 biologi e 100 scuole su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle III elementari e le loro famiglie, sul tema della sostenibilità alimentare e ambientale.
I biologi, dopo essere stati formati dagli esperti di Enpab, terranno 9 lezioni di 2 ore che si svolgeranno sotto forma di incontri e laboratori sperimentali, anche attraverso l’utilizzo pedagogico del disegno e del gioco. "Il ruolo del biologo in tutte le sue declinazioni - spiega la presidente Enpab Tiziana Stallone - è di estrema importanza per la diffusione del valore della sostenibilità e dell’integrazione tra uomo, ambiente e animali secondo la visione olistica One Health. Per questo il progetto ha una duplice valenza: la prima è di sostegno al lavoro in maniera attiva, perché una parte delle borse sono destinate agli iscritti con fragilità".
Il bando ha riservato, infatti, prioritariamente il 20% dei posti alle biologhe che dichiarano di aver avuto una maternità nel periodo compreso dal 1° gennaio 2022 in poi e ai genitori con figli con disabilità invalidante. Sempre in conformità alle politiche di welfare attivo di sostegno alla professione e al reddito sono state considerate in sede di assegnazione graduale dei punteggi le fasce reddituali classificabili tra quelle più deboli.
"D’altra parte - aggiunge la presidente Enpab - è necessario creare un ponte con le giovani generazioni, per instradarle verso una nuova etica One Health. Enpab sposa in pieno questa visione olistica, credendo fermamente nelle sinergie professionali con l’obiettivo della tutela della salute e della sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione. Il concetto di One Health porta con sé nuove occasioni professionali per il biologo, figura di riferimento nella transizione ecologica e nutrizionale della nostra economia e della nostra società".
Il progetto 'Biologi nelle scuole', nato nel 2015 e interamente finanziato da Enpab con borse lavoro erogate a ciascun biologo vincitore del bando per uno stanziamento complessivo negli anni di 2 milioni di euro, ha coinvolto negli anni un totale di 1.000 biologi professionisti, con specializzazioni in materia alimentare e ambientale, che hanno insegnato all’interno di circa 500 istituti scolastici. Le lezioni sono strutturate con una comunicazione e una formazione molto semplice, così da rendere percettibili agli alunni i concetti tecnici, enfatizzando l’aspetto educativo, comportamentale e motivazionale e la piena consapevolezza dell’importanza della corretta alimentazione e della tutela dell’ambiente.
"La scuola italiana anche attraverso le competenze del biologo - conclude la presidente Stallone - è il luogo d’elezione in cui svolgere un programma di educazione alimentare e alla sostenibilità, in grado di guidare il processo di osservazione, prevenzione e miglioramento degli stati di sovrappeso e obesità tutt’ora presenti significativamente sul nostro territorio e di creare consapevolezza riguardo lo stato di salute dell’intero Pianeta".
Sostenibilità
Bufo (Iren): “Nostro impegno al servizio delle...
Valorizzare al meglio il proprio impegno per le comunità e la qualità dei servizi alle pubbliche amministrazioni. E’ l’obiettivo del gruppo Iren, presente all’interno della 41esima Assemblea annuale di Anci, che si svolge al Lingotto Fiere di Torino.
La richiesta principale è quella di volgere lo sguardo ad un'economia circolare, di transizione energetica verso fonti rinnovabili. “E’ su questo - commenta l’amministratore delegato di Iren, Gianluca Bufo - che uniamo non soltanto la nostra competenza tecnologica, la nostra capacità finanziaria, nell'aiutare tutte le pubbliche amministrazioni, ad esempio, ad efficientare i propri edifici comunali, pubblici, le scuole, gli uffici, le palestre, che non soltanto consumano tanto, ma emettono tanto in termini di CO2; ovvero proponiamo e stiamo realizzando progetti, per esempio in Emilia, di comunità energetiche dove la produzione elettrica rinnovabile da fotovoltaico è messa a disposizione anche per quei consumi della pubblica amministrazione che diventano naturalmente più efficienti in termini di produzione green”.
Sostenibilità
Dal Fabbro (Iren): “Multiutility cinghie di...
Il presidente di Iren è intervenuto ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino
“Si parla molto delle aziende di Stato un po’ meno delle multiutility ma le multiutility sono quelle che investono in Italia, nei comuni e nei territori, non in Africa o in Sudamerica, e sono quelle che impiegano 300 mila persone. Quindi, che c’è spazio per tutte, per le grandi, per le piccole, ma le multiutility sono una delle cinghie di trasmissione dell’economia reale”. Così il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, intervenendo ad un incontro nell’ambito dell’assemblea annuale di Anci in corso a Torino.
“Credo che il sistema delle multiutility in Italia possa essere utile per lo sviluppo dell’energia e dei servizi sostenibili nei Comuni. Le utility italiane hanno circa 300 miliardi di euro in fatturato annuo, coprono il 15% del Pil”, ha aggiunto Dal Fabbro dicendosi convinto che “il futuro sia sempre più della partnership pubblico-privato".
"Penso - ha spiegato - una delle soluzioni che possiamo sviluppare insieme con i comuni e con le istituzioni siano i partenariati pubblici -privati in tutte le attività che insistono nei servizi pubblici, acqua, energia, ambiente”.
"Per fare questo bisogna fare anche un po’ di formazione alle multiutility, alle aziende che lavorano in questo settore, ai comuni e alle istituzioni perché oggi la legge ci permette di fare operazioni virtuose a beneficio del cittadino e delle aziende unendo le competenze pubblico privato e questo lo si fa liberando finanza, oggi l’economia ia supporta questo tipo di progetti, quindi il problema non è trovare il denaro ma quelle strutture più trasparenti e virtuose possibili che dimostrano di dare un beneficio ai cittadini”, ha concluso.