Economia
Borsa, ecco i Paperoni 2024: la classifica
Le fortune quotate dei tre primi miliardari in classifica (eredi Del Vecchio, Miuccia Prada-Patrizio Bertelli, dinastia Elkann-Agnelli-Nasi) sono a Parigi (Essilorluxottica), Hong Kong (Prada) e Amsterdam (Exor)
Sul podio della ricchezza in borsa dei Paperoni italiani le grandi assenti sono proprio le società quotate di Piazza Affari. Secondo quanto rilevato da MF-Milano Finanza nella consueta graduatoria di Ferragosto delle famiglie più ricche per consistenza azionaria, i primi tre nomi in classifica hanno tutti le principali partecipazioni all’estero.
Si tratta degli eredi di Leonardo Del Vecchio, primi con 39,4 miliardi (lo scorso anno 32,5 miliardi) grazie soprattutto alla loro quota del 32,5% nella francese Essilorluxottica; della coppia Miuccia Prada-Patrizio Bertelli (13,9 miliardi, più 0,9 miliardi rispetto al 2023), la cui omonima azienda di alta moda è quotata a Hong Kong; e della dinastia Agnelli-Elkann-Nasi (10,5 miliardi), che riconquista il podio grazie al valore azionario di Exor, quotata però ad Amsterdam. La classifica completa sul numero di MF oggi in edicola e su MilanoFinanza.it.
Per trovare la prima azienda quotata anche in Italia bisogna scendere al quarto posto (perde il podio, rispetto lo scorso anno), dove i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca, grazie alla loro partecipazione di controllo in Tenaris, sono accreditati di una ricchezza di 9,2 miliardi. Segue in top 10 Piero Ferrari (oltre gli 8 miliardi), lanciato dal rally borsistico della Rossa di Maranello, diventata l’azienda più capitalizzata di Piazza Affari. Guadagnano poi due posizioni i Benetton (5,6 miliardi), saliti al sesto posto grazie alle partecipazioni rilevanti in quotate come Generali, Mediobanca e Cellnex. Settima piazza per Francesco Gaetano Caltagirone (5,4 miliardi), la cui ricchezza azionaria è cresciuta del 34%. Chiudono la classifica dei primi 10, tutti e tre in flessione rispetto allo scorso anno, Luca Garavoglia di Campari (5,1 miliardi), Andrea Iervolino di Ilbe e Tatatu (4,3 miliardi) e Franco Stevanato dell’omonimo gruppo farmaceutico (4,1 miliardi).
In generale, tolte le prime tre posizioni, la ricchezza aggregata dei Paperoni italiani è scesa del 6% su base annua, a fronte di una crescita del 9% del Ftse Mib. A pesare sul dato sono stati anche i vari delisting di peso (come Tod’s), cui non hanno fatto da contraltare quotazioni altrettanto significative.
Ma chi è il vero Paperone di Piazza Affari? Nonostante il governo Meloni stia provando, anche negli ultimi mesi, a inerpicarsi sul sentiero stretto delle privatizzazioni, è sempre lui: lo Stato italiano, la cui ricchezza azionaria è cresciuta da 63,3 a 64,4 miliardi. Un aumento (+1,5%) inferiore alla performance fatta segnare dal Ftse Mib, ma che è notevole alla luce di alcune cessioni (alleggerite le quote di possesso in Mps ed Eni) operate da parte del Mef di Giancarlo Giorgetti.
Tra i grandi investitori esteri va segnalato invece l’allungo di BlackRock: la società di gestione più grande al mondo, dopo il sorpasso compiuto nel 2023 ai danni del fondo sovrano norvegese, Norges Bank, ha consolidato la sua posizione superando i 17 miliardi. A pagare sono state le scommesse nell’ennesimo anno di grazia del settore bancario.
Economia
Iren, il cda nomina Gianluca Bufo ad e dg della società
Dal Fabbro: "Insieme correremo ancora più veloci verso target piano"
Il cda di Iren, riunitosi oggi, ha cooptato, Gianluca Bufo quale nuovo consigliere di amministrazione e lo ha nominato amministratore delegato direttore generale della società. La nomina segue l’indicazione formale che il Comitato di Sindacato dei soci pubblici di Iren, composto dai sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia, Marco Bucci, Stefano Lo Russo, e Marco Massari, ha formulato. Gianluca Bufo, già dirigente della Società, in seguito al conferimento delle deleghe gestionali, si qualifica come amministratore esecutivo non indipendente e, in base alle informazioni disponibili, non detiene azioni della società.
“È con entusiasmo e orgoglio che accolgo la nomina ad amministratore delegato di Iren - ha commentato Bufo - un'azienda che conosco profondamente, nella quale ho realizzato un percorso manageriale pluriennale che mi ha consentito di apprezzare le grandi qualità delle donne e degli uomini che vi lavorano nonché il significativo potenziale di crescita e sviluppo che questa azienda possiede. Il mio obiettivo è di lavorare in maniera compatta non solo con il management Iren e con il cda ma idealmente con tutte le 11mila persone che oggi fanno parte dell'azienda: a spingerci saranno il forte senso di appartenenza e lo spirito di squadra, ma soprattutto la visione prospettica che abbiamo per il nostro Gruppo, concretizzata negli obiettivi del nostro Piano Industriale, sulla quale abbiamo costruito negli anni un percorso di crescita sostenibile”.
“Negli ultimi anni, le donne e gli uomini di Iren hanno dato grande prova di professionalità e managerialità – ha aggiunto Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo - ci siamo trovati a dover compensare per due volte, per motivi diversi, la mancanza della figura dell’Amministratore delegato, dimostrando con i fatti che la strategia delineata per i business del Gruppo è efficace e che il management team è coeso e guidato dagli sfidanti obiettivi che ci siamo posti. La scelta di un manager quale Gianluca Bufo, sulla scorta di una strategia di valorizzazione di professionisti interni che ha portato anche Giovanni Gazza nel ruolo di cfo, ci permetterà di correre ancora più veloce verso il raggiungimento dei target di Piano, grazie alla sua vasta conoscenza della ‘macchina’ Iren e dei nostri territori di riferimento”.
All’amministratore delegato neo-nominato sono attribuite le deleghe per le Business Unit Ambiente, Energia, Mercato e Reti nonché quelle per le Direzioni: Amministrazione, Finanza ordinaria e Controllo, Affari Legali, Approvvigionamenti, Logistica e Servizi, Tecnologie e Servizi Informativi, Energy Management e Risk Management.
Al presidente esecutivo sono confermate le deleghe per le Direzioni: Comunicazione e Relazioni Esterne, Internazionalizzazione, Public Affairs e Progetti Strategici, Affari Regolatori, Innovazione, Finanza e Investor relations, Segreteria Societaria e M&A. Al vicepresidente esecutivo sono confermate le deleghe per le Direzioni Affari Societari, Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali, Internal Audit e Compliance, Personale e Organizzazione.
Economia
Manovra 2024 verso Cdm: taglio tasse e operazione ceto...
Il Piano strutturale di bilancio dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri martedì 17 settembre
Passi avanti per la Manovra. Dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri martedì 17 settembre il Piano strutturale di bilancio, anticamera della Manovra 2024-2025 che dovrebbe ammontare a circa 25 miliardi. Il Mef lavora alla definizione finale del Pianto strutturale di bilancio (Psb) previsto dalle nuove regole del Patto di Stabilità, con le tabelle sulla base delle quali verrà impostata la finanziaria che ha come priorità la riconferma del taglio delle tasse per 14 milioni di lavoratori con reddito entro i 35mila euro e, se possibile, un intervento anche a favore del ceto medio.
Taglio tasse
Tra le priorità del governo in manovra c'è la conferma del taglio del cuneo fiscale per 14 milioni di lavoratori e dell'accorpamento delle prime due aliquote Irpef.
Operazione ceto medio
Coperture permettendo, il governo punta ad alleggerire il carico fiscale per il cosiddetto ceto medio, che non ha goduto né del taglio del costo del lavoro, né della semplificazione Irpef. Un totale di 8 milioni di contribuenti. Allo studio c'è dunque l'ipotesi di ridurre l'aliquota intermedia dal 35 al 33% e il rialzo da 50 a 60mila euro del limite del reddito per il secondo scaglione: uno schema che porterebbe benefici nelle tasche di circa 8 milioni di contribuenti. Il tutto è però condizionato dal reperimento delle risorse. Costo dell'operazione 'ceto medio' circa 4 miliardi.
Assegno unico figli
Al centro delle querelle con l'Ue la natura dell'assegno, la misura verrà confermata ma allo stesso tempo il governo lavora a dei correttivi per rimediare ad una distorsione nella normativa originaria: l'assegno concorre infatti all'Isee e dunque aumenta il reddito delle famiglie numerose penalizzando l'accesso ad altri strumenti di sostegno al reddito. Per rimediare anche a questa stortura c'è un tavolo ad hoc sull'Isee.
Bonus mamme
La Manovra punta a riconfermare il bonus per le mamme lavoratrici e se possibile ad estenderlo anche alle lavoratrici autonome, cioè con Partita Iva, fino ad oggi escluse dall’agevolazione (che invece è a vantaggio delle dipendenti a tempo indeterminato). Se così fosse, le lavoratrici non dipendenti, circa 2 milioni di donne in Italia, si aggiungerebbero alle lavoratrici madri con tre o più figli che potranno godere di un esonero del 100% della quota dei contributi per l’invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore fino al 18esimo anno di età dell’ultimo figlio. Parliamo di circa 3mila euro annui, quasi 250 euro al mese. E solo per il 2024, varrebbe anche per chi ha due figli (se almeno uno dei due ha età inferiore ai 10 anni).
Sconto fiscale premi produttività
Verso conferma la tassazione al 5% per i premi di produttività entro i 3mila euro per redditi fino a 80mila euro.
Pensioni
Il governo valuta il margine di Manovra per le modifiche a Quota 103. Allo studio nel governo ci sarebbe un prolungamento delle finestre di uscita a 6-7 mesi dagli attuali 3 per i lavoratori che optano per l'anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne) a prescindere dall’età anagrafica.
Risorse
Tra le risorse, il gettito fiscale migliore delle attese (+19 miliardi), ma anche i risparmi pari a 3,5 dovuti all’abolizione dell’Ace (Aiuto alla crescita economica), ma anche i tempi supplementari dell'autoliquidazione delle partite Iva di agosto e il concordato preventivo biennale da opzionare entro il 31 ottobre, diano un po' di ossigeno per la quadratura della manovra. Si studia anche un ritocco delle deduzioni/detrazioni.
Autunno caldo dei conti
Il Psb andrà notificato al Parlamento - che vota una risoluzione - e alla Commissione Ue entro fine mese. Entro il 15 ottobre poi il governo dovrà approvare il Documento programmatico di bilancio con le misure della nuova manovra, da trasmettere di nuovo alle Camere e a Bruxelles. A stretto giro di posta - entro il 30 - arriverà in Parlamento la Legge di Bilancio per il via all'iter di esame da concludere entro il 31 dicembre. In arrivo poi due date 'calde' per il giudizio sui conti italiani: il 18 ottobre è atteso il rating di S&P Global e di Fitch; il 22 novembre arriverà quello di Moody’s.
Economia
‘Opera Verde’, la serie tv che racconta i...
Tre episodi su Rai 3 per educare e intrattenere dimostrando come è possibile fare la differenza sulla Terra
'Opera Verde' la serie televisiva che racconta storie di forestazione innovativa arriva su Rai3 alle 15 il 14 e il 21 settembre 2024. Lo annuncia Next14, agenzia di comunicazione integrata che ha lavorato al progetto con WOWnature, in collaborazione con Rai Pubblicità. 'Opera Verde' - si legge in una nota congiunta - è una serie Tv in tre puntate pensata per sensibilizzare e informare il pubblico su progetti forestali innovativi e d'avanguardia promossi da aziende impegnate attivamente nella protezione delle aree verdi.
Con due episodi da 30 minuti e un episodio speciale da 60 minuti, la serie si propone di educare e intrattenere dimostrando le azioni concrete che possono fare la differenza nel miglioramento del nostro Pianeta. Opera Verde racconta progetti concreti sul territorio italiano con gli impatti reali che producono, illustrando come sono realizzati insieme a esperti del settore.
Le protagoniste assolute del programma sono quelle che vengono chiamate 'superforeste', ovvero boschi progettati, realizzati e gestiti scientificamente in base alle esigenze di un territorio e in grado di soddisfare i criteri di multifunzionalità nonché i più alti standard qualitativi internazionali rispetto ai benefici restituiti all’uomo. Boschi che presentano tantissime funzioni oltre all'assorbimento della CO2 e alla produzione di legname, in grado di garantire la ricarica delle falde acquifere che si svuotano, la protezione e il ripristino di biodiversità, il miglioramento del paesaggio, il contrasto al dissesto idrogeologico, l'assorbimento acustico, la creazione di spazi per arte e cultura, per attività educative e per socializzare.
Emilio Casalini, giornalista, scrittore, progettista culturale, autore e conduttore di 'Generazione Bellezza' su Rai3, guiderà gli spettatori alla scoperta di storie di successo e innovazione legate alla sostenibilità e alla rigenerazione naturale. Ogni episodio offrirà uno sguardo approfondito su progetti di riforestazione e conservazione della biodiversità, presentando modelli replicabili. Tra questi progetti vi sono 'Bosco Limite' in Provincia di Padova, un progetto innovativo supportato da Pasta Sgambaro che mira a migliorare l'ambiente locale attraverso la creazione di un bosco pensato per ricaricare le falde acquifere della regione; la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, un progetto promosso da Molino Pordenone che evidenzia l'importanza delle aree umide per la conservazione della biodiversità e l’assorbimento della CO2; 'Arte Sella', il famoso parco artistico di Borgo Valsugana nato e fiorito tra le foreste del Trentino, fortemente danneggiate dalla tempesta Vaia, che oggi stanno rinascendo anche con il supporto di Levico Acque.
“Opera Verde nasce con l’idea di raccontare come le aziende si stanno occupando in modo sempre più consistente di sostenibilità. Non solo in termini di cura dell’ambiente ma anche di cura nei confronti delle comunità di cittadini - ha dichiarato Matteo Scortegagna, co-founder dell’agenzia di comunicazione integrata Next14 - Next14 ha proposto di raccontare questi progetti delle brand nella convinzione che la sostenibilità sia uno degli strumenti più efficaci per sostenere l’equity della marca. Pur essendo progetti Csr, sono progetti che qualificano come le marche desiderano parlare con i loro consumatori”.
Tutte le superforeste sono ideate, realizzate e monitorate da WOWnature, iniziativa che aiuta cittadini, enti e aziende a far crescere nuove foreste e proteggere quelle esistenti con approccio scientifico e nel rispetto dei più alti standard di gestione forestale. WOWnature è un progetto di Etifor, azienda di consulenza ambientale spin-off dell'Università di Padova e B Corp certificata che mette a disposizione della comunità il grande patrimonio di conoscenze maturato in tredici anni di attività su scala globale.
“La finalità divulgativa di questa serie che accende i riflettori sulle foreste altamente performanti e sulle loro suggestioni - spiega Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor - nasce dalla necessità di far comprendere alle persone quanto sia delicato, determinante ma soprattutto complesso dare vita a un bosco con diverse funzionalità. Generalmente chi pensa che significhi semplicemente piantare alberi non conosce tutte le fasi che gravitano attorno a questa azione: studio scientifico, preparazione del terreno, impianto, manutenzione e gestione responsabile sul lungo periodo. I benefici che una superforesta resiliente può restituire all’uomo, ovvero ciò che tecnicamente è raccolto sotto la dicitura 'servizi ecosistemici', è misurabile, certificabile ma soprattutto immensamente più grande dell’impegno richiesto nel crearla: non solo qualità migliore di aria, acqua e terreno ma anche prodotti, servizi e attività educative o ricreative”.