Dopo quasi cinque anni di frontiere chiuse al mondo a causa del Covid, il 'regno eremita' torna a far entrare gli stranieri
La Corea del Nord riapre ai turisti: dopo quasi cinque anni di frontiere chiuse al mondo a causa del Covid, il 'regno eremita' torna a far entrare gli stranieri. L'annuncio è stato dato da Ktg, tour operator specializzata in visite turistiche nel Paese di Kim Jong-un, che pur non fornendo date ancora precise, annuncia "probabilmente per dicembre 2024" la possibilità di visitare "una delle destinazioni più segrete e meno visitate al mondo".
La prima area da esplorare sarà quella di Samjiyon, al confine orientale con la Cina: lì infatti si trova il monte Paektu, considerato uno dei simboli della Corea del Nord nonché una delle cime più alte della regione. L'ipotesi, stando anche a itinerari precedenti condivisi sul sito di Ktg tour, prevede l'accesso al Paese tramite treno o volo aereo in partenza da Pechino verso la capitale nordcoreana Pyongyang: da lì il trasferimento, con treno o volo della compagnia nazionale Air Koryo, verso Samjiyon.
La conferma anche da un altro tour operator con base in Cina, il Koryo Group: sul loro sito internet si legge che l'area di Samjiyon "è stata recentemente riqualificata come destinazione turistica", e viene descritta come "la regione più famosa della Corea del Nord per il turismo invernale" oltreché "il luogo di nascita della rivoluzione e il presunto luogo di nascita di Kim Jong Il", padre dell'attuale leader nordcoreano. Entrambe le aziende citano "partner locali" e "fonti ufficiali".
Ulteriori informazioni su itinerari, date e costi non sono ancora ufficialmente disponibili. La chiusura delle frontiere nordcoreane era stata decisa per la pandemia da Covid-19 sin da gennaio 2020, rendendo così la Corea del Nord uno fra i primissimi Paesi a livello mondiale a mettere in campo una scelta così estrema.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.