Sventato piano per frodare gli eredi di Elvis, Graceland nel mirino
Una donna è stata arrestata negli Usa con accuse federali, la truffa da milioni di dollari studiata da una 53enne
Una donna americana residente nello stato del Missouri è stata arrestata venerdì mattina, 16 agosto, con accuse federali per un presunto piano per frodare la famiglia della star del rock e attore Elvis Presley (1935-1977) di milioni di dollari e rubare la proprietà della sua tenuta di Graceland.
Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, la donna in questione è Lisa Jeanine Findley, 53 anni, che si fa chiamare con una serie di alias anche Lisa Holden, Lisa Howell, Gregory Naussany, Kurt Naussany, Lisa Jeanine Sullins e Carolyn Williams. La donna, riferisce la rivista "Variiety", comparirà presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto occidentale del Missouri.
Nicole M. Argentieri, capo della divisione penale del Dipartimento di Giustizia e principale assistente del procuratore generale, ha dichiarato in un comunicato che Findley avrebbe "orchestrato un piano per condurre una vendita fraudolenta di Graceland, sostenendo falsamente che la figlia di Elvis Presley aveva dato in pegno la storica tenuta come garanzia per un prestito che non è riuscita a rimborsare prima della sua morte". Nell'ambito di questo sfacciato piano, l'imputata avrebbe creato numerosi documenti falsi e cercato di estorcere un accordo alla famiglia Presley. Ora sta affrontando le accuse federali. La divisione criminale è impegnata a chiedere conto ai truffatori".
Il piano
La denuncia sostiene che Findley si è spacciata per tre persone diverse impiegate da una falsa società di prestiti privati chiamata Naussany Investments e ha falsamente affermato che la defunta figlia di Presley, Lisa Marie, aveva preso in prestito 3,8 milioni di dollari nel 2018 e aveva dato Graceland come garanzia per il prestito. Findley avrebbe affermato che Lisa Marie non sarebbe riuscita a rimborsare il prestito prima della sua morte, avvenuta nel gennaio 2023, e ha chiesto 2,85 milioni di dollari alla famiglia Presley. La donna arrestata avrebbe fabbricato i documenti del prestito, falsificato le firme di Lisa Marie Presley e di un notaio dello Stato della Florida, depositato una falsa richiesta di credito presso la Corte Superiore della California a Los Angeles e un falso atto fiduciario presso l'Ufficio del Registro della Contea di Shelby a Memphis.
All'inizio di quest'anno, Findley avrebbe pubblicato un avviso di pignoramento fraudolento sul quotidiano locale "The Commercial Appeal", annunciando che Naussany Investments avrebbe messo all'asta Graceland al miglior offerente il 23 maggio. Quando la famiglia Presley ha fatto causa a Naussany presso il tribunale statale del Tennessee, Findley avrebbe presentato documenti giudiziari falsi. Findley avrebbe poi affermato che il responsabile dello schema era un ladro di identità nigeriano. Findley è stata accusata di frode postale e furto d'identità aggravato. In caso di condanna, rischia un minimo obbligatorio di due anni di carcere per il furto di identità e un massimo di 20 anni per la frode postale.
“La fama e il denaro sono una calamita per i criminali che cercano di sfruttare lo status di celebrità di un'altra persona", ha dichiarato Eric Shen, ispettore responsabile del gruppo di investigazione criminale dell'U.S. Postal Inspection Service, citato da "Variety". "In questo caso, la signora Findley avrebbe approfittato dei tragici avvenimenti pubblici della famiglia Presley per sfruttare il nome e lo status finanziario degli eredi della tenuta di Graceland, tentando di rubare ciò che appartiene di diritto alla famiglia Presley per il suo guadagno personale. Gli ispettori postali e i loro partner delle forze dell'ordine hanno messo fine al suo presunto piano, proteggendo la famiglia Presley da continui danni e stress. Questo è un esempio del nostro incessante lavoro investigativo e del nostro impegno nel consegnare i criminali alla giustizia per le loro attività illegali".
La disputa su Graceland
La notizia arriva a seguito di una disputa sulla proprietà di Graceland dopo la morte di Lisa Marie Presley, che l'aveva precedentemente ereditata. La figlia maggiore, l'attrice Riley Keough, è stata nominata unica fiduciaria e proprietaria dopo la sua morte, ma la madre di Lisa Marie, Priscilla Presley, ha contestato la validità della decisione. Priscilla Presley ha sostenuto che la modifica apportata nel 2016 al trust di Lisa Marie, che ha nominato Keough amministratore unico, era sospetta, citando le differenze nelle firme.
Prima di questo cambiamento, Priscilla Presley era stata designata come co-amministratore fiduciario di Graceland insieme all'ex manager di Lisa Marie, Barry Siegel. Tuttavia, alla fine Keough e Priscilla Presley hanno raggiunto un accordo finanziario, con Keough che è rimasto l'unico amministratore e Priscilla Presley che ha assunto un ruolo di "consigliere speciale".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
Esteri
Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
Esteri
Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.