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Ucraina attacca Kursk, Russia accusa: “Usati missili...

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Ucraina attacca Kursk, Russia accusa: “Usati missili Himars forniti da Usa”

Mosca accusa: "Usati missili Himars forniti da Usa per colpire i ponti sul fiume Sejm". Russia: "Drone con esplosivo lanciato vicino a centrale nucleare Zaporizhzhia"

Volodymyr Zelensky - Afp

L'esercito dell'Ucraina ha "rafforzato" le sue posizioni nella regione russa di Kursk. A dichiararlo è stato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citando il generale Oleksander Syrsky, comandante in capo delle forze armate ucraine. Zelensly ha anche parlato di "estensione del territorio stabilizzato".

Mosca ha accusato intanto l'Ucraina di aver in piano l'attacco della centrale nucleare di Kursk. In un comunicato, il ministero della Difesa, ha parlato di una possibile "provocazione", sottolineando l'intenzione di rispondere con decisione a una tale azione che, ha aggiunto il ministero della Difesa, contaminerebbe una vasta area. Il sito della centrale nucleare di Kurk rimane sotto controllo russo. La Russia ha assunto il controllo della centrale di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, poco dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

"Drone Kiev con esplosivo lanciato vicino centrale Zaporizhzhia"

Il comando russo che controlla la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha intanto accusato Kiev nella mattinata di oggi di aver mandato un drone che ha lanciato una carica esplosiva su una strada fuori dall'impianto, mettendo in pericolo il personale che utilizza la strada, ha riferito l'agenzia di stampa Tass.

"Alle 7:00 ora di Mosca il drone ucraino ha lanciato un proiettile sulla strada che costeggia le centrali elettriche, all'esterno del perimetro. Il personale utilizza continuamente questa strada. Nessuno è rimasto ferito, ma una volta ancora si è creata una minaccia diretta alla sicurezza del personale e dell'impianto", si legge nella nota. Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) presenti sono stati informati dell'attacco e hanno visitato il luogo dove è caduto, ha aggiunto la direzione dell'impianto.

L'accusa di Mosca: "Missili Usa Himars contro Kursk"

L'Ucraina ha "probabilmente" utilizzato missili forniti dagli Stati Uniti per colpire i ponti sul fiume Sejm, nella regione di Kursk. A lanciare l'accusa è la Russia, con Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, che su Telegram ha puntato il dito: "Per la prima volta la regione di Kursk è stata colpita da lanciarazzi di fabbricazione occidentale, probabilmente Himars americani. L'attacco al ponte sul fiume Sejm, nel distretto di Glushkovo, lo ha completamente distrutto e volontari che assistevano la popolazione civile evacuata sono stati uccisi", l'accusa.

Intanto però emergono le prime crepe nella difesa russa. Quasi solo soldati giovani, inesperti e poco preparati a difendere il confine tra Russia e Ucraina. Ecco perché le forze armate di Kiev hanno sfondato a Kursk e sono entrate nel territorio nemico avanzando per decine di chilometri. L'analisi della Cnn evidenzia le lacune, con un apparato estremamente vulnerabile e improvvisato. A presidiare il confine, soprattutto coscritti: soldati di leva, giovanissimi e spesso con addestramento ridotto al minimo.

Di fatto, reclute costrette improvvisamente a entrare in guerra, nonostante i proclami di Vladimir Putin all'inizio del conflitto a febbraio 2022: "Nessun coscritto sarà schierato in prima linea", ha detto il presidente russo. La svolta di agosto 2024 lo ha clamorosamente smentito.

Kiev: "Morti quasi 599mila soldati russi dal 2022"

La Russia avrebbe intanto perso 598.180 combattenti in Ucraina dall'inizio della sua invasione il 24 febbraio 2022. A fornire il bilancio di morti e feriti tra le truppe nemiche è lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, precisando che nel bilancio rientrano i 1.230 morti o feriti dell'ultimo giorno di scontri. Lo Stato maggiore delle forze ucraine parla inoltre delle perdite materiali inflitte: 8.501 tank, 16.473 veicoli da combattimento corazzati, 22.913 mezzi per il trasporto di carburante, 16.985 sistemi di artiglieria, 1.160 sistemi di lancio, 923 sistemi di difesa aerea, 367 aerei, 328 elicotteri, 13.714 droni, 28 navi da guerra e imbarcazioni, 1 sottomarino.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Così intelligenza artificiale e guerra cognitiva...

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Perego di Cremnago, Bagnasto, Bertolotti, Mannino, Pigozzi, Narduzzi, Antebi, Arcuri al convegno del 18 settembre

Così intelligenza artificiale e guerra cognitiva rivoluzionano i conflitti. L'evento alla Camera

Si svolgerà il 18 settembre, alle ore 10, a Roma, a Palazzo San Macuto, Sala del refettorio, il convegno “Nuovi Conflitti: il ruolo dell’intelligenza Artificiale e la guerra cognitiva”, in occasione del quale verrà presentato il libro di C. Bertolotti “GAZA UNDERGROUND. La guerra sotterranea e urbana tra Israele e Hamas” (ed. START InSight, 2024).

Attesi gli interventi del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago e dell’organizzatore dell’evento, On. Roberto Bagnasto (Commissione IV Difesa).

Claudio Bertolotti, direttore di START InSight e autore del libro “Gaza Underground”, illustrerà come la guerra Israele-Hamas, oggi combattuta a Gaza, diverrà tema di studio degli stati maggiori militari a livello globale, con particolare riferimento, da un lato, all’impiego dell’Intelligenza Artificiale da parte delle forze israeliane e dei riflessi in termini di riduzione delle vittime collaterali in guerra; dall’atro lato illustrerà come Hamas sia riuscito a imporre la propria volontà e narrazione di un conflitto attraverso una guerra cognitiva in cui le false informazioni sono riuscite a condizionare l’opinione pubblica a livello internazionale, con particolare riferimento allo strumento del “Lawfare”, l’utilizzo strumentale delle istituzioni legali per limitare la capacità militare avversaria.

Il Generale C.A. Stefano Mannino, Presidente del CASD – Scuola Superiore Universitaria della Difesa, tratterà dell’impatto dell’innovazione digitale e tecnologica nel settore della Difesa e, in particolare, nei conflitti contemporanei e futuri, con particolare riferimento all’introduzione di nuove tecnologie in grado di imporre una “Rivoluzione negli Affari Militari” (RMA).

Lorenza Pigozzi, Direttore Comunicazione Strategica di Gruppo - Executive Vice President di Fincantieri, si focalizzerà sull’intelligenza artificiale nella sfera della comunicazione: rischi e benefici dell’applicazione operativa, ragionando sulle potenzialità in termini di tempestività, diffusione, coerenza con gli obiettivi aziendali/istituzionali, vulnerabilità dell’informazione e della narrazione/contro-narrazione sia nei ptenziali conflitti sia, e ancor più, nella competizione tra gli attori dell’arena internazionale.

Daniele Narduzzi, Chief Legal & Compliance officer di Cy4gate, affronterà il tema della necessaria collaborazione tra Difesa e Impresa, con uno sguardo alle prospettive e allo sviluppo di capacità sinergiche in termini di reciproche opportunità dei due settori in termini di collaborazione, in particolare nel settore AI, informazione.

In conclusione, in collegamento da Tel Aviv, Liran Antebi, ricercatrice presso l’Institute for National Security Studies (INSS), approfondirà il tema dell’intelligenza artificiale come variabile in grado di cambiare il mondo della difesa, in particolare dell’intelligence e della logistica. Un impegno, affrontato da Israele, che ha fatto del Paese una potenza leader nel settore dell’AI.

L’evento sarà moderato da Alba Arcuri, Giornalista RAI e conduttrice di “Voci dal Mondo”.

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Assange, il fratello Gabriel ha chiesto per lui la grazia...

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In coincidenza col premier australiano Anthony Albanese, che incontrerà Biden, prima che lasci

Julian Assange e suo padre, John Shipton a Melbourne (Australia).

Ieri sera sui media australiani sono stati pubblicati alcuni aggiornamenti su Julian Assange e sulla campagna -attualmente attiva in Australia e nel mondo- per fargli ottenere la grazia, insieme a delle immagini della sua nuova vita da uomo libero in patria. Nelle notizie si evidenzia la necessità di una grazia per risolvere il pericoloso precedente creato dalla condanna del cofondatore di WikiLeaks, e consentirgli di andare avanti. "Per riconquistare la libertà, Julian ha dovuto accettare di diventare un 'criminale condannato'. Questo comporta ogni tipo di restrizione su come può guadagnarsi da vivere e sostenere la sua famiglia -afferma ora Gabriel Shipton, il fratello del giornalista australiano- Grazie agli sforzi dei sostenitori per far firmare e condividere la nostra lettera aperta, che chiede la grazia presidenziale per Julian, più di 15.000 persone hanno aggiunto i loro nomi".

Con l'intento di sollecitare un'ancor più ampia condivisione di questa richiesta, prima che il presidente Biden lasci la Casa Bianca, Gabriel si recherà a Washington, "alla fine di questo mese, per incontrare legislatori e attivisti statunitensi". La sua visita coinciderà con il viaggio del primo ministro Anthony Albanese negli Stati Uniti.

"Il primo ministro ha un ottimo rapporto con il presidente Biden e avrà l'opportunità di sollevare la questione", spiega Gabriel Shipton. Questo è un momento importante per quelle persone "in Australia, negli Stati Uniti e nel mondo che chiedono la grazia per garantire giustizia al fondatore di WikiLeaks e per sottolineare l'importanza della libertà di stampa".

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E’ italiano lo studio di architetti che progetterà le...

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Scandurra ha vinto il concorso indetto dal ministero degli Esteri lituano per creare un progetto 'adattivo', da usare per costruire più istituti

E' italiano lo studio di architetti che progetterà le nuove scuole ucraine

È stato selezionato il vincitore del concorso “Future School for Ukraine”, che chiedeva ai partecipanti di presentare un progetto tecnico in grado di adattarsi alla costruzione di più scuole. Il concorso è stato indetto dalla Lituania e organizzato in collaborazione con esperti di architettura e istruzione dell'Ucraina. Il progetto sarà utilizzato come standard per la costruzione di nuove scuole in tutta l'Ucraina.

Il progetto è finanziato con 500.000 euro dal Fondo per la cooperazione allo sviluppo e gli aiuti umanitari, amministrato dal Ministero degli Affari esteri della Lituania.

La giuria internazionale ha assegnato il primo premio al team di architetti italiani “Scandurra Studio Architettura srl”, che ha collaborato con l'architetto ucraino M.A. Vustianskyi.

“Il progetto “Future School for Ukraine” è un contributo stimolante della Lituania e dei partner internazionali alla vittoria dell'Ucraina e al futuro dei bambini ucraini. Questo progetto ha riunito i diplomatici lituani, l'Agenzia centrale di gestione dei progetti e altri partner per uno scopo comune e ci ha aiutato a costruire coalizioni internazionali. Gli sforzi di dieci team di architetti hanno contribuito ad attirare l'attenzione della comunità internazionale sul fatto che le esplosioni di bombe e le sirene d'allarme sono ancora più frequenti della campanella della scuola in Ucraina oggi” - ha dichiarato il viceministro Simonas Šatūnas.

Il Viceministro ha inoltre sottolineato che “l'esperienza acquisita nell'attuazione del progetto rafforzerà ulteriormente i legami dell'Italia e di altri Paesi europei con la Lituania e la cooperazione per la ricostruzione dell'Ucraina, continuamente distrutta dai barbari”. Šatūnas ha anche aggiunto che i risultati di questo progetto saranno un elemento essenziale dei preparativi per la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina a Roma.

I danni causati dalla Russia al settore dell'istruzione ucraino sono immensi. Secondo il Ministero dell'Istruzione e della Scienza ucraino, più di 1.600 scuole sono state colpite dagli attacchi. Ben 197 sono state completamente distrutte. Per ricostruirle sono necessarie soluzioni razionali e il sostegno della comunità internazionale.

“La guerra della Russia contro l'Ucraina è una lotta esistenziale per il futuro dell'Ucraina. Il nemico vuole impadronirsi delle nostre terre, distruggere la nostra lingua e la nostra cultura e impedire la crescita di una nuova generazione di ucraini liberi. Ecco perché il ripristino e lo sviluppo dell'istruzione sono oggi più importanti che mai. Ogni scuola restaurata, ogni rifugio e ogni ritorno a un processo educativo vivo è un passo verso la conservazione della nostra identità. Lo sviluppo di un progetto adattativo per le scuole è un'opportunità per ricostruire più scuole, risparmiando denaro e tempo nella preparazione tecnica del progetto. Sono grato ai nostri partner lituani per il loro continuo sostegno alla nostra istruzione e per aver lanciato l'iniziativa “Future School for Ukraine””, ha dichiarato Oksen Lisovyi, Ministro dell'Istruzione e della Scienza dell'Ucraina.

Il progetto “Future School for Ukraine” è attuato dall'Agenzia centrale di gestione dei progetti (CPMA) in collaborazione con l'Agenzia per la ricostruzione e lo sviluppo delle infrastrutture dell'Ucraina e l'Unione lituana degli architetti.

Il progetto selezionato dovrebbe essere ultimato nel febbraio 2025. Una volta ultimato, sarà disponibile gratuitamente per le istituzioni ucraine e i partner internazionali coinvolti nella ricostruzione delle infrastrutture scolastiche dell'Ucraina.

Tutti i progetti del concorso sono stati valutati sulla base di cinque criteri: la qualità dell'idea architettonica, la sua adattabilità, la funzionalità, la sostenibilità e il costo dei servizi di progettazione. Il primo progetto premiato, preparato da un team di architetti italo-ucraini, si concentra sull'uso efficiente dei materiali e su soluzioni costruttive razionali per un uso ottimale dei fondi.

Al concorso “Future School for Ukraine” hanno partecipato 15 progetti che hanno rispettato i requisiti. Sono stati valutati da una giuria internazionale di esperti, tra cui gli architetti Viktor Zotov (Ucraina), Carl Backstrand (Svezia), Helena Sandman (Finlandia), Viktorija Blažienė e Rolandas Palekas (Lituania), Ana Novosad, ex ministro dell'Istruzione ucraino e fondatrice della ONG savED, e Artūras Žarnovskis, responsabile del programma “Co-Create Future of Ukraine”.

Tutte le idee che hanno partecipato al concorso sono disponibili sul sito web di Future School for Ukraine.

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