Rimini, violentano 16enne e poi l’abbandonano per strada
E' stata la stessa ragazza a chiamare il 112 per chiedere aiuto
Violentano una 16enne e poi l'abbandonano per strada. E' accaduto il 6 agosto scorso a Rimini ed è stata la stessa ragazza a chiamare il 112 per chiedere aiuto. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani che ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti, sono affidate ai Carabinieri di Rimini che attualmente stanno visionando le immagini delle telecamere della zona dove è accaduta la violenza per individuare i colpevoli.
L'abuso, perpetrato sembra da due uomini, è stato accertato dai sanitari del pronto soccorso dell'ospedale dove la giovane è stata accompagnata. La 16enne avrebbe dichiarato di non ricordare nulla di quanto accaduto, né dove è stata presa né dove è avvenuta la violenza, poiché aveva assunto della droga, forse hashish. Dalle prime informazioni sembra che si tratti di un incontro combinato attraverso il web, un sito per incontri sessuali a pagamento con minorenni. La 16enne potrebbe aver dunque concordato un appuntamento.
Economia
Banca Popolare di Sondrio, Giorgetti ospite il 28/9....
Il ministro dell'Economia all'evento 'La banca non è un algoritmo'
La banca non è un algoritmo e non lo deve diventare. E soprattutto non può esserlo il banchiere. Dietro i numeri ci sono persone e le banche sono e continueranno ad essere il braccio operativo dell’economia italiana, fatte di uomini e donne in carne ed ossa, che ogni giorno rischiano e lavorano per tenere in piedi il sistema. "Metteteci l'intelligenza e il cuore", aveva detto Giancarlo Giorgetti all'assemblea dell'Abi. E sabato 28 settembre, alle 16, nella Sala Fabio Besta della Banca Popolare di Sondrio, il ministro dell'Economia tornerà probabilmente sul tema in occasione dell'evento 'La banca non è un algoritmo'. Un messaggio chiaro: dietro i numeri ci sono persone. Perché, secondo Giorgetti, senza questi elementi anche i migliori risultati finanziari non valgono molto. Un messaggio chiaro e diretto a un settore che, in tempi dominati da algoritmi e automazione, deve ancora ricordarsi che sono le persone a fare la differenza.
Cosa attendersi dal discorso del ministro? "Secondo la mia personale interpretazione - dice all'Adnkronos Lino Stoppani, vicepresidente di Banca popolare di Sondrio - Giorgetti, che siamo onorati di ospitare, ci parlerà del ruolo strategico del sistema bancario italiano nella crescita del Paese anche alla luce del rapporto di Mario Draghi che evidenzia la necessità di un mercato unico di capitali per rilanciare la competitività europea". In che senso le banche non sono un algoritmo? "Nel senso che non hanno solo una funzione economica ma sociale - dice Stoppani - sono a servizio delle persone e dell'economia reale: questo è particolarmente rilevante in un momento in cui si parla di intelligenza artificiale".
La scelta della Banca popolare di Sondrio non è casuale, continua Stoppani: "E' un gioiello, da sempre in prima linea nell'ascolto e nel sostegno dei bisogni del territorio. Fin dalle sue origini, questa banca ha posto al centro della sua missione lo sviluppo delle comunità locali". Un approccio attento ai bisogni delle persone, dice Stoppani, che ha creato un forte legame con soci e clienti, rendendo l’istituto un punto di riferimento per piccole e medie imprese, agricoltori, artigiani e famiglie. E i dati recenti lo dimostrano: il sostegno della Banca Popolare di Sondrio all'economia reale si conferma forte e concreto con nuove erogazioni per 2,7 miliardi di euro destinate a famiglie e imprese, mentre i finanziamenti netti alla clientela sono aumentati del +3,9%.
Una strategia, quella della Banca popolare, che dà anche un eccellente ritorno economico, basta soffermarsi su un primo semestre da record, con utili netti pari a 263,6 milioni di euro: il miglior risultato semestrale nella storia della banca. Un incremento del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, un dato che, insieme a un margine di intermediazione cresciuto del 18,5%, ha superato le aspettative degli analisti. I ricavi? 403,7 milioni di euro, ben al di sopra dei 390,5 previsti. Il margine di interesse è salito del 25,9%, raggiungendo i 538,1 milioni, e le commissioni nette sono aumentate del 9,3%, fino a toccare i 212,7 milioni. Sul fronte dei costi operativi, sebbene siano cresciuti del 14,1%, raggiungendo i 317,8 milioni, non hanno impedito al cost/income ratio di scendere al 39,1%, segno di grande efficienza. Questi numeri raccontano che la Banca Popolare di Sondrio, nonostante le sfide globali, continua a crescere.
Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, in occasione della presentati del risultati del primo semestre si è fiducioso sul futuro prossimo: "Puntiamo a proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024".
La sfida del futuro passa anche attraverso le nuove generazioni: da qui la nascita di Liquid Factory, una nuova fabbrica di startup: l’obiettivo è attrarre i migliori talenti italiani ed europei. L’iniziativa, promossa da un gruppo di imprenditori con un solido track record in Silicon Valley, punta a creare nuovi “unicorni” partendo dalla Valtellina, unendo la passione per la montagna con una visione innovativa e globale. In partnership con Banca Popolare di Sondrio, il progetto mira a supportare startup promettenti attraverso investimenti iniziali di 200mila euro e l’accompagnamento di esperti che faciliteranno il percorso di crescita e scalabilità internazionale. Una banca che vuole unire passato e futuro.
Esteri
La minaccia di Mosca, missili russi possono colpire...
L’approvazione da parte del Parlamento europeo del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all'Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso delle armi occidentali consegnate all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”, non ha mancato di provocare una a pronta reazione di Mosca per bocca del presidente del Parlamento russo, Viaceslav Volodin.
Economia
“Italiani sul web preoccupati per salari e...
È quanto emerge da uno studio condotto da Vis Factor
Salari, tasse e investimenti. Gli italiani on line mostrano una notevole preoccupazione per la situazione economica italiana. È quanto emerge da uno studio condotto da Vis Factor, presentato nell'ambito della seconda edizione di Capri d'Autore.
Dalle conversazioni, intercettate sui social, emerge una prevalenza del sentiment negativo nei confronti delle condizioni economiche e sociali in Italia, con particolare focus sui bassi salari e la mancanza di investimenti pubblici in settori chiave come sanità, istruzione e infrastrutture. Emerge anche 'un parlato' positivo, legato maggiormente al miglioramento di alcuni indicatori macroeconomici. Le emozioni, associate alle discussioni sull'economia riflettono principalmente frustrazione e sfiducia, ma c'è anche ci si mostra fiducioso per le prospettive future del Paese, supportata dagli ultimi dati, quali il miglioramento dell'occupazione.
E se il sentiment del web nelle regioni del Nord si divide in maniera più o meno uguale tra ottimisti e pessimisti, va segnalato che il Sud spicca per un sentiment negativo del 67,88 %. Al centro il sentiment negativo è del 58,91 %. Tra i 5 temi più dibattuti il primo riguarda gli stipendi e salari, al secondo posto gli investimenti seguiti da tasse e pensioni.