Naufragio Palermo, capitano Sir Robert: “Superstiti già su loro scialuppa al mio arrivo”
L'elemento nuovo emerge dalle parole del comandante della barca a vela intervenuta subito dopo
"Quando siamo intervenuti noi i 15 superstiti erano già sulla scialuppa di salvataggio del veliero che stava affondando. Il loro gommone poteva, però, contenere 12 persone ma loro erano in 15 e rischiava di andare giù da un momento all'altro. Così li abbiamo raggiunti con il nostro tender e li abbiamo portati sul Sir Robert. Sono stati momenti molto concitati, con una tempesta in corso". A parlare è Karsten Borner, il comandante della barca a vela olandese Sir Robert Baden Powell, che con queste dichiarazioni aggiunge un tassello importante all'inchiesta aperta sul naufragio del veliero Bayesian. Ieri Borner, tedesco, è stato sentito dai pm della procura di Termini Imerese che indaga per naufragio, disastro, lesioni e omicidio colposo. E oggi ha lasciato il porto di Porticello, dove all'alba di lunedì è avvenuta la tragedia. "Sto andando in Sardegna", spiega ancora Borner.
Poi, ci tiene a sottolineare di "non avere mai detto che l'albero maestro del veliero si è spezzato prima di andare giù". "Forse sono stato capito male - ha detto - l'albero era integro quando la barca è affondata. Non so se poi si è rotto durante l'affondamento, ma mentre andava giù era perfettamente integro. E' successo tutto in pochissimi minuti". Ricordando ancora i momenti tragici di quella notte di tempesta, Borner ha detto che "anche i miei ospiti hanno aiutato e accudito i superstiti che erano visibilmente sotto choc - racconta - gli abbiamo dato dei vestiti asciutti, perché tremavano dal freddo".
Dopo poco è arrivata la Guardia costiera che ha portato via i sopravvissuti, tra cui la piccola Sophie, una bambina di un anno compiuto pochi giorni prima a bordo, con i suoi genitori, James e Charlotte. Alla domanda su come mai sulla scialuppa ci fosse tutto l'equipaggio, fatta eccezione per il cuoco che poi è stato trovato morto poche ore dopo, quando di solito l'equipaggio aiuta i passeggeri in difficoltà, Borner replica: "Non voglio difendere l'equipaggio ma in quei momenti era davvero complicato scendere giù per portare su altri passeggeri. La barca stava affondando, in pochi minuti non c'era più".
Subito dopo Karsten Borner è ritornato con il suo tender nei pressi del luogo del naufragio ma non c'era più nessuno in acqua. "Era tutto buio e non si sentiva più nessuno, c'era un silenzio irreale, anche se continuava a piovere e a grandinare e il vento era fortissimo".
Ecco chi sono i 15 sopravvissuti al naufragio della nave Bayesian, avvenuto all'alba di ieri a Porticello, nel palermitano. I superstiti, che adesso sono ospitati presso l'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, sono James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno. Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell'imprenditore britannico Mike Lynch che figura invece tra i dispersi insieme alla figlia Hannah di 18 anni, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, che sarebbe il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca. Sono, invece, sei i dispersi, tra cui il miliardario Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni. (dall'inviata Elvira Terranova)
Cronaca
Totò Schillaci ricoverato, condizioni peggiorano
L'ex calciatore ricoverato all'ospedale Civico di Palermo
Si sarebbero aggravate le condizioni dell'ex calciatore palermitano Totò Schillaci ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'ospedale Civico. Nei giorni scorsi i medici che stanno assistendo il 59enne ex attaccante di Juventue e Inter avevano parlato di un leggero miglioramento ma nelle ultime ore le condizioni del bomber della Nazionale ai Mondiali di Italia '90 sembra siano peggiorate. In passato Schillaci è stato operato per un cancro al colon e al retto.
Cronaca
Influenza, medici Roma: “Con ministero Salute...
Magi: "Per tutelare la salute di tutti"
E' in arrivo l'influenza stagionale e "anche i medici dovranno vaccinarsi. Su questo tema c'è l'invito del ministero della Salute, oltre che dell'Ordine, affinché tutti i professionisti sanitari si sottopongano a vaccinazione proprio per cercare di non sguarnire il già scarso personale nel Ssn, e quindi le attività di assistenza all'interno di ospedali, pronto soccorso e ambulatori". Così all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Se il medico si ammala in condizioni di carenza di personale, anche il paziente per avere una prestazione sanitaria si troverà in difficoltà - fa notare Magi - Quindi l'invito alla vaccinazione è rivolto a tutti i medici e professionisti sanitari". "Purtroppo - osserva - alcuni camici bianchi sono contrari alla vaccinazione. Ma il medico deve sempre dare il buon esempio, condividendo con i pazienti le informazioni corrette sulla vaccinazione al fine di tutelare la salute di tutti. Se non lo fa perde la fiducia del paziente", conclude Magi.
Cronaca
Sanità, medici Roma: “Carenza personale e...
Magi: "A Roma il 10% dei medici italiani, quindi nel nostro Paese in 15mila, abbandonano ogni anno il Ssn per Gb, Usa, Israele e Paesi arabi"
"Carenza cronica di personale, insicurezza, ricorso alla medicina difensiva per evitare contenziosi con i pazienti. Questi i principali problemi che assillano i medici italiani tanto da voler abbandonare il Servizio sanitario nazionale. Solo a Roma, dove lavora circa il 10% di tutti medici italiani, ogni anno gettano la spugna in 1.500. Il che vuol dire che in Italia ogni 12 mesi sono 15mila i camici bianchi che per le stesse ragioni fanno richiesta per andare a lavorare all'estero. Tra le mete preferite Gran Bretagna, Stati Uniti e Israele". Lo afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sullo stato di salute del Ssn.
I nostri medici lavorano sempre peggio, "si ritrovano in una situazione molto difficile in questo periodo. Chiaramente molto è dovuto alla carenza cronica di personale, di struttura, di sicurezza sul posto di lavoro - spiega Magi - e direi anche poca serenità per il clima nel quale devono lavorare tra violenze, pressioni quotidiane e denunce. Quindi operano in condizioni non favorevoli e questo purtroppo si ripercuote sui pazienti. Per tale motivo noi cerchiamo di far capire a tutti quanti che il medico sta sul posto di lavoro, in pronto soccorso, nei reparti, nei laboratori, solo per curare i pazienti".
La spia di questo malessere "è la scelta di abbandonare il Ssn per andare all'estero, per motivi economici e di possibilità di carriera". Quello di Roma, con 48mila medici, "è l'Ordine più grande d'Europa - sottolinea Magi - Ogni anno registriamo un dato: circa 1.500 tra medici giovani e più anziani chiedono di poter andare a lavorare all'estero. La maggioranza dei giovani sceglie Paesi quali Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. I colleghi più avanti con gli anni e ai quali manca poco per la pensione, invece, optano per i Paesi arabi. Per i medici giovani un altro motivo a spingerli a lasciare l'Italia è che in questi Paesi non esiste il reato penale per l'atto medico".