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Elezioni Liguria, Renzi agita fronte centrosinistra: coalizione al lavoro per intesa
Bonelli: "Se la linea di Italia Viva è quella di Bucci e del totismo, buona vita"
In Liguria, Emilia Romagna e Umbria Iv sosterrà i candidati della coalizione di centrosinistra? "Sì". Con una risposta telegrafica, Matteo Renzi sembrava aver chiuso uno dei tormentoni estivi e composto il rebus del fronte dell'opposizione per il post-Toti (in Umbria e Emilia Romagna l'intesa elettorale è chiusa) in vista delle regionali in autunno.
Ma nonostante l'ottimismo di Renzi, in tv su La7, nel campo 'largo' ligure ancora non c'è la fumata bianca sul candidato governatore, nonostante il fatto che da tempo a scaldare i motori sia un big del Pd come Andrea Orlando. Il netto "sì" del leader di Italia Viva, infatti, non ha sgomberato il campo dalle polemiche. "L'intesa con Renzi non è possibile nel momento in cui lui sostiene Bucci. Non è che uno può essere contro il totismo in Liguria e con il totismo a Genova. Bucci è l'epressione massima del totismo", spiega all'Adnkronos il leader dei Verdi Angelo Bonelli.
Il leader di Iv, proprio sulla questione del sostegno alla Giunta Bucci, in tv aveva infatti spiegato: "Noi abbiamo fatto accordi a seconda delle città ma è evidente che da ora in avanti se stiamo nel centrosinistra non potremo più permetterci di stare con il centrodestra da altre parti. Ma questo deve valere per tutti, non solo per Italia Viva". Inoltre, Renzi ha anche rilanciato parlando del programma di coalizione: "Io sto aspettando che il centrosinistra ligure chiarisca sui punti programmatici aperti da che parte sta. Faccio un esempio, la Gronda è necessaria per Genova".
Anche su questo punto, Bonelli ha replicato a Renzi: "Sulle infrastrutture dobbiamo vedere. Il problema della Liguria è che è stata devastata dalla cementificazione, non è Gronda sì o Gronda no, ma quel modello di sviluppo che ha devastato la Liguria tipica del totismo. Se questa è la linea Renzi, buona vita".
Ma non è solo il fronte Italia Viva che agita le acque del centrosinistra ligure. Anche Carlo Calenda, su una intesa per il dopo Toti, non era stato rassicurante: "In Liguria è un casino. Prima di discutere dei candidati, in ogni caso, dobbiamo discutere dei temi", aveva spiegato dal palco della Versiliana. In casa M5s, poi, resta la novità della candidatura di Luca Pirondini.
"Non è un diktat da parte nostra. Vogliamo una discussione aperta", ha spiegato il coordinatore ligure del Movimento Roberto Traversi, pur definendo "autorevole" la proposta Orlando. Proprio per comporre il puzzle ligure, in queste ore sono in campo gli 'sherpa' dei vari partiti (in particolare Pd e M5s). Ma non è escluso che per sciogliere tutti i nodi sia necessario un tavolo dei leader, da tenere a Roma nei prossimi giorni, per definire l'accordo e chiudere l'intesa "entro settembre".
Cronaca
Briatore: “La pizza napoletana? Sembra chewing...
Il manager prepara lo sbarco di Crazy Pizza a Napoli: "Non l'hanno inventata loro..."
La pizza napoletana? Sembra "un chewing gum". E' il giudizio che Flavio Briatore, nelle dichiarazioni trasmesse da La Zanzara, esprime a pochi giorni dall'apertura del suo locale Crazy Pizza a Napoli. Il manager sbarca nella 'patria della pizza' con il suo brand. Da mesi è noto che una pizza margherita costerà 17 euro.
Briatore - con "le parole che ci ha detto l'altro giorno" come spiega il conduttore Giuseppe Cruciani - rivendica la qualità e la peculiarità del proprio prodotto. "La pizza non è solo per i napoletani, non l'hanno inventata i napoletani, non è solo per loro. La pizza è un patrimonio Unesco per tutti. Non è che se non è napoletana non è pizza", dice l'imprenditore.
"In Italia non abbiamo neanche valorizzato la pizza, non c'è un brand al di fuori di Crazy Pizza. E' tutta gente che ha una pizzeria, due pizzerie, tre pizzerie. Noi le nostre le stiamo esportando fuori dall'Italia", aggiunge. Quindi, la 'pagella': "C'è la pizza alta 2 centimetri come quella napoletana, con quel cordone attorno, e quella sottile come la nostra. Quella alta non mi piace, sembra di avere un chewing gum".
In studio c'è lo chef Guido Mori che bacchetta il manager in maniera colorita. "Non si chiama cordone ma cornicione, Briatore non sa una differenza tra una pizza e l'altra. Oltretutto è pieno di marchi di pizzerie napoletani all'estero. La pizza è qualcosa che si mangia, chi va" da Crazy Pizza "ci va per pensare di essere ricco...".
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Briatore: “La pizza napoletana? Sembra chewing...
Il manager prepara lo sbarco di Crazy Pizza a Napoli: "Non l'hanno inventata loro..."
La pizza napoletana? Sembra "un chewing gum". E' il giudizio che Flavio Briatore, nelle dichiarazioni trasmesse da La Zanzara, esprime a pochi giorni dall'apertura del suo locale Crazy Pizza a Napoli. Il manager sbarca nella 'patria della pizza' con il suo brand. Da mesi è noto che una pizza margherita costerà 17 euro.
Briatore - con "le parole che ci ha detto l'altro giorno" come spiega il conduttore Giuseppe Cruciani - rivendica la qualità e la peculiarità del proprio prodotto. "La pizza non è solo per i napoletani, non l'hanno inventata i napoletani, non è solo per loro. La pizza è un patrimonio Unesco per tutti. Non è che se non è napoletana non è pizza", dice l'imprenditore.
"In Italia non abbiamo neanche valorizzato la pizza, non c'è un brand al di fuori di Crazy Pizza. E' tutta gente che ha una pizzeria, due pizzerie, tre pizzerie. Noi le nostre le stiamo esportando fuori dall'Italia", aggiunge. Quindi, la 'pagella': "C'è la pizza alta 2 centimetri come quella napoletana, con quel cordone attorno, e quella sottile come la nostra. Quella alta non mi piace, sembra di avere un chewing gum".
In studio c'è lo chef Guido Mori che bacchetta il manager in maniera colorita. "Non si chiama cordone ma cornicione, Briatore non sa una differenza tra una pizza e l'altra. Oltretutto è pieno di marchi di pizzerie napoletani all'estero. La pizza è qualcosa che si mangia, chi va" da Crazy Pizza "ci va per pensare di essere ricco...".
Cronaca
Superenalotto, estrazione 12 settembre: i numeri vincenti
Nessun ‘6’, jackpot sale a 74,5 milioni
Nessun ‘6’ al concorso del Superenalotto di oggi, 12 settembre 2024. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del ‘6’ sarà di 74,5 milioni di euro.
I punteggi vincenti del SuperEnalotto
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
I numeri vincenti
Ecco la combinazione vincente: 29-35-65-67-70-80. Numero Jolly: 10. SuperStar: 79.