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Kamala infiamma la convention con un discorso nel segno di...
Kamala infiamma la convention con un discorso nel segno di libertà e unità
La candidata democratica alla Casa Bianca accetta la nomination: "E' una battaglia per il futuro dell'America. Nell'unità c'è la nostra forza. Trump e i repubblicani non si fidano delle donne, noi sì. Possiamo difendere i confini e non rinunciare alla nostra identità di paese che accoglie gli immigrati"
Libertà e unità. Sono le parole chiave che hanno segnato il discorso di Kamala Harris per l'accettazione della candidatura dal palco della Convention nazionale del Partito democratico di Chicago prima di un voto che "è una battaglia per il futuro dell'America. Non sono solo le elezioni più importanti della nostra vita, ma anche fra le più importanti della nostra nazione".
Una parte importante del discorso è stata dedicata alle libertà delle donne, a iniziare dall'aborto un tema molto caro all'elettorato democratico. Per le scelte di Trump e della Corte Suprema "oggi in America troppe donne non possono fare la scelta" se abortire oppure no. "Trump ha selezionato accuratamente i membri della Corte Suprema" per portare avanti la battaglia sull'aborto "e non ha ancora finito. Lui e i suoi alleati vogliono attuare un bando totale sull'aborto, con o senza il sostegno del Congresso e forzare gli stati a registrare gli aborti e le interruzioni di gravidanza". Davanti alla battaglia repubblicana sull'aborto "uno dovrebbe chiedersi 'perché non si fidano delle donne?' Beh, noi ci fidiamo delle donne. E quando il Congresso dovesse firmare la legge" che ripristina i diritti integrali per le donne che intendono abortire, "io la firmero' con orgoglio".
Diversi i passaggi dedicati alla politica estera. Dopo avere ricordato come Trump abbia 'sminuito' la Nato e in pratica "detto alla Russia che poteva fare quello che voleva", perché è un amico dei dittatori, la Harris ha aggiunto: "Quando sarò presidente gli Stati Uniti resteranno più che mai accanto all'Ucraina e insieme alla Nato e ai nostri partner europei".
Sulla crisi in Medioriente ha spiegato che "il presidente Biden e io lavoriamo senza sosta su Gaza: ora è il tempo di raggiungere un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi". "Ma voglio essere chiara - aggiunge - saro' sempre dalla parte di Israele sul diritto di difendersi, perché non possano mai ripetersi le cose irriferibili successe il 7 ottobre. Al tempo stesso quello che è successo a Gaza è devastante: tante vite perse, tante persone affamate che cercano sicurezza e soffrono, questo spezza il cuore". "Noi lavoriamo perché questa guerra finisca, perché gli ostaggi tornino a casa" ma anche - ha aggiunto in un passaggio importante - affinché "i palestinesi possano realizzare il loro diritto alla dignità, alla sicurezza, alla libertà e all'autodeterminazione".
Ma Kamala ha anche ribadito come "agli americani serve un presidente che tuteli le loro libertà. E in queste elezioni sono in gioco la liberta' di non avere paura della violenza armata nelle scuole, di sposare e amare con orgoglio chi si vuole, di bere acqua pulita, di respirare aria pulita, e la libertà che tutela tutte le altre, quella di votare".
"Sarò chiara: dopo decenni nel settore giudiziario sono cosciente della necessità di sicurezza, soprattutto ai nostri confini confine. Lo scorso anno insieme ai repubblicani avevamo trovato un accordo bipartisan che aveva ottenuto l'approvazione della Pattuglia di confine. Ma Donald Trump pensava che questo accordo non avrebbe giovato alla sua campagna elettorale, e ha ordinato ai suoi uomini di affondare il testo. Ma io non gioco alla politica con la sicurezza dei cittadini. La mia promessa è questa: da presidente firmerò quella legge".
Ma questo tema si associa inevitabilmente a quello dell'immigrazione. Kamala ha assicurato che l'America difenderà i suoi confini senza rinunciare a un elemento chiave della sua storia, ovvero quello di accettazione e integrazione degli immigrati.
Kamala - che ha reso omaggio alla presidenza di Joe Biden "che ha avuto risultati straordinari e la storia lo dimostrera'" - ha più volte ricordato la madre, a sua volta immigrata: "Io amo questo paese con tutto il mio cuore, dovunque vada vedo una nazione pronta al prossimo passo in questo cammino incredibile che è l'America, un paese dove niente è fuori dalla nostra portata, dove ci prendiamo cura uno degli altri, perché abbiamo in comune molto più di quello che ci divide". "Nell'unità c'è la nostra forza. Mia madre mi diceva sempre 'non permettere a nessuno di dire quello che sei'. Bene, America mostriamo a noi e al mondo chi siamo, e cioè il paese delle libertà, delle opportunità e delle possibilità senza fine". "Noi siamo gli eredi della più grande democrazia della storia. Dobbiamo essere degni di questo: e' il nostro turno di combattere per gli ideali che ci stanno a cuor e per l'enorme responsibilità che deriva dal più grande privilegio di tutto: quello di essere americani. Combattiamo insieme e scriviamo il prossimo capitolo della storia più grande, quella degli Stati Uniti" ha concluso fra gli applausi.
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“Non fateci mangiare, votate per Trump”: è boom...
Il messaggio richiama la tesi espressa dall'ex presidente americano durante il suo dibattito con Kamala Harris
''Non lasciate che ci mangino. Votate per Trump''. E' questo il testo dello striscione che un gruppo di gattini rossi tiene tra le zampe, mentre con sguardo supplicante si rivolgono agli utenti dei social. Il messaggio del meme, uno dei tanti che sta affollando i social, richiama la tesi espressa dall'ex presidente americano Donald Trump durante il suo dibattito con Kamala Harris, secondo cui in Ohio gli immigrati haitiani mangiano gatti, oltre che cani. Ma i social vanno anche oltre e un altro gatto rosso, questa volta più adulto, nel 'suo' meme tiene tra le zampe uno striscione con la scritta: ''Kamala mi mangia''.
Cats support Donald Trump#debate #kamala #trump #pets #PresidentialElection2024 pic.twitter.com/MI2tLFSUTN
— Stefan (@StefanLouis12) September 12, 2024
In campo scende anche Elon Musk, che dopo aver espresso il suo sostegno al tycoon in vista delle elezioni di novembre condivide su 'X' un meme di Trump mentre nuota abbracciato a un'anatra e a un gatto. ''Proteggete le nostre anatre e i nostri cuccioli in Ohio'', recita la didascalia.
Da 'X' si passa poi a TikTok, dove oltre 70mila video mostrano animali domestici con gli occhi sgranati che guardano nervosamente la telecamera, come se temesseno per la loro incolumità. Le visualizzazioni sono già decine di milioni.
Tornando su 'X', si torna ai comizi. Bandiere americane sullo sfondo, un altro meme ritrae Trump sul palco davanti a una platea di gatti. ''Cats for Trump'', si legge sul leggio davanti a cui parla il candidato americano.
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Putin: “Se Ucraina lancia missili Usa in Russia, Nato...
Il messaggio del presidente russo: "Cambia la natura del conflitto, risponderemo alle minacce"
Se l'Ucraina potrà usare le armi fornite da Usa e Regno Unito contro obiettivi in Russia, i paesi della Nato saranno in guerra con Mosca. E' il messaggio che il presidente russo invia in una fase cruciale del conflitto. Washington e Londra paiono orientate ad autorizzare Kiev ad utilizzare i missili Atacms e Storm Shadow nelle operazioni militari.
Le forze armate ucraine dall'inizio di agosto sono penetrate nel territorio della Russia invadendo la regione di Kursk: da lì, hanno ora la possibilità di colpire obiettivi in profondità, visto che gli Atacms hanno un raggio d'azione di 300 km,
"La diretta partecipazione dell'Occidente cambia l'essenza del conflitto in Ucraina. La Russia sarà costretta a prendere decisioni basate sulle minacce che vengono poste in questo modo", dice Putin secondo le agenzie russe.
Riferendosi ai sistemi missilistici a lungo raggio che l'Occidente sta fornendo a Kiev, Putin sottolinea che "solo le forze armate della Nato" sono in grado di utilizzarli, mentre "le forze armate ucraine" non ne hanno la capacità.
"Quindi il punto non è se permettere al regime ucraino di colpire la Russia con queste armi - dice il leader russo - Si tratta di decidere se i Paesi della Nato sono coinvolti direttamente in un conflitto militare oppure no. Se questa decisione verrà presa, non significherà altro che la partecipazione diretta dei paesi della Nato - Stati Uniti, Paesi europei - nella guerra in Ucraina" e quindi nella "guerra contro la Russia".
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Cantiere Europa, il progetto di I-Com tra Roma e Bruxelles
Al via CANTIERE EUROPA - Politiche per la competitività dell’UE: prospettive per il 2024-2029, il progetto promosso dall’Istituto per la Competitività (I-Com) che mira a creare un hub delle idee dove decisori, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane potranno confrontarsi con l'obiettivo di presentare alle nuove istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il prossimo mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.
All’evento di lancio dal titolo “ROMA-BRUXELLES, ANDATA E RITORNO. Il contributo del sistema Italia alla costruzione della nuova Europa”, che si è tenuto oggi a Roma presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, hanno preso parte il presidente di I-Com Stefano da Empoli, il Capo di Gabinetto Ministero delle Imprese e del Made in Italy Federico Eichberg, il Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri Renato Loiero, il Capo di Gabinetto Ministero dell’Università e della Ricerca Marcella Panucci, il Capo del Settore Politico Rappresentanza in Italia della Commissione europea Luca Pierantoni, il Capo di Gabinetto Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Mario Antonio Scino. L’incontro è stato moderato da Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos, media partner dell’iniziativa.
Il progetto si propone di elaborare e mettere a fattore comune gli orientamenti e gli spunti di policy del sistema sociale, associativo e imprenditoriale italiano, coinvolgendo i principali soggetti economici e politici in un confronto che si svilupperà attorno ai due poli nei quali è presente I-Com: Roma e Bruxelles.
Una serie di eventi a porte chiuse tra settembre e dicembre vedranno coinvolti i nuovi membri del Parlamento, della Commissione europea e dei gabinetti di interesse su tre driver tematici: Politiche Industriali, Autonomia Strategica e Trasformazione Digitale; Politiche per l’Energia e la Sostenibilità; Politiche per la Ricerca, l’Innovazione e le Competenze. Gli output degli incontri confluiranno in un report che sarà discusso in via preliminare con le istituzioni italiane e che infine sarà presentato e diffuso ufficialmente a Bruxelles.
“Da Roma a Bruxelles e poi di nuovo a Roma: la competitività è un tema cruciale per il nuovo mandato delle istituzioni europee e l'Italia è tenuta a giocare un ruolo finalmente da protagonista. Lo dimostra il lavoro dell'ex Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha appena presentato il rapporto sulla competitività dell'economia europea commissionato da Ursula von der Leyen. Mettere la competitività al centro di quello che di fatto sarà il programma politico della nuova legislatura europea necessita però di un confronto continuo tra policy makers e rappresentanti dell'industria e della società civile”, ha dichiarato il presidente Stefano da Empoli. “È da qui che prende le mosse il progetto Cantiere Europa, con l'obiettivo di contribuire al dialogo tra Italia ed Europa, portare le istanze del mondo produttivo nazionale a Bruxelles prima che i giochi siano fatti e che poi non si possa far altro che limitare i danni di eventuali decisioni sbagliate. Per parafrasare Aldo Moro, auspichiamo le convergenze preventive tra Italia e Unione Europea ma per farlo occorre in primo luogo raccogliere e portare avanti gli interessi italiani in tempo utile, tenendo conto degli spazi di manovra possibili in Europa”.