Connect with us

Published

on

Vaiolo scimmie, Oms: casi Africa in ascesa, nuovo ceppo ora si diffonde nelle famiglie

La corsa del clade 1b è cominciata tra adulti attraverso contatti ravvicinati anche sessuali, ma ora i gruppi colpiti stanno cambiando

Mpox, immagine simbolica (Fotogramma/Ipa)

L'epidemia di Mpox, clade Ib, iniziata a settembre 2023 nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), "sta registrando un numero crescente di casi" del cosiddetto vaiolo delle scimmie "nel Paese e si sta espandendo anche nei Paesi vicini. Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda hanno segnalato ciascuno i loro primi casi. Molti" dei pazienti "hanno collegamenti di viaggio con le parti orientali della Rdc e ciascuno di questi Paesi ha identificato il clade Ib del virus".

Trasmissione

Il nuovo ceppo, "sulla base dei dati epidemiologici disponibili, si è diffuso rapidamente tra gli adulti attraverso un contatto fisico ravvicinato, incluso il contatto sessuale identificato all'interno di reti di prostitute e dei loro clienti". Ma "man mano che il virus si diffonde ulteriormente, i gruppi colpiti stanno cambiando" e questa versione di Mpox "si sta diffondendo anche all'interno delle famiglie e in altri contesti". A fare il punto è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un aggiornamento sulla situazione in Africa, focalizzato in particolare su quello che sta accadendo nei Paesi vicini al Congo.

Se da un lato c'è la corsa del clade 1b, che preoccupa a livello internazionale, visto che cominciano ad essere segnalate infezioni intercettate fuori dal continente africano - ieri la Thailandia ha comunicato il primo caso accertato in Asia, un 66enne europeo arrivato nel Paese dopo aver viaggiato in Africa - in Africa non manca il contributo dell'altro clade del virus: la Costa d'Avorio, ad esempio, sta segnalando casi di Mpox clade II per la prima volta dall'inizio dell'epidemia multinazionale scoppiata nel 2022.

Quanto agli altri Paesi africani colpiti, in Burundi ci sono stati 545 alert per casi di Mpox dalla dichiarazione di epidemia al 17 agosto 2024, di cui 474 casi sospetti (86,9%) sono stati esaminati e convalidati. Di 358 casi testati, 142 (39,7%) sono risultati positivi a Mpox e l'analisi del sequenziamento genomico ha confermato il clade Ib. I bambini di età inferiore ai 5 anni rappresentano il 60,3% dei casi, seguiti dai ragazzi tra 11 e 20 anni (42,6%) e dai 21-30enni (38,2%). In Kenia invece al 13 agosto su 14 casi sospetti identificati, uno è risultato positivo al Clade Ib, primo caso di Mpox mai identificato nel Paese. Il Ruanda al 7 agosto aveva segnalato 4 casi confermati di Mpox e zero decessi. In Uganda sono stati 2 i casi, registrati a luglio.

L'attuale espansione di Mpox nel continente africano "è senza precedenti - osserva l'Oms nel report sull'epidemia - Almeno 4 Paesi hanno identificato casi per la prima volta e altri, come la Costa d'Avorio, stanno segnalando focolai riemersi. Le modalità di trasmissione non sono ancora completamente descritte e probabilmente includono la trasmissione esclusiva da uomo a uomo". In più "l'espansione dell'epidemia in Burundi suggerisce che in alcuni contesti potrebbe già esserci una trasmissione comunitaria sostenuta del clade 1".

"Nelle aree o negli ambienti di aggregazione con elevata densità di popolazione, nonché nelle reti sessuali ad alto rischio, la trasmissione potrebbe portare a epidemie esplosive, ulteriormente aggravate da spostamenti di popolazione o insicurezza - avverte ancora l'agenzia Onu per la salute - Al contrario, il virus può anche diffondersi silenziosamente lungo le rotte di viaggio commerciali, poiché in alcuni casi i sintomi potrebbero essere meno gravi, l'accesso ai servizi sanitari in transito potrebbe essere limitato e le preoccupazioni sullo stigma potrebbero indurre le persone colpite a evitare di cercare assistenza". Sulla base di questi elementi, l'Oms ha valutato separatamente il rischio di Mpox nella parte orientale, Repubblica democratica del Congo e Paesi vicini, come elevato e in Costa d'Avorio e in altri Paesi dell'Africa occidentale come moderato. Valutazione che vale per la popolazione generale, e in particolare per chi ha contatti sessuali con casi Mpox, e per gli operatori sanitari se non adottano le dovute precauzioni.

Attualmente non sono stati segnalati decessi nei cinque Paesi esaminati nel report, "ma - avverte l'Oms - esiste il potenziale per un maggiore impatto sulla salute con una maggiore diffusione tra i gruppi vulnerabili: bambini, persone immunodepresse, comprese quelle con infezione da Hiv non controllata o malattia da Hiv in fase avanzata, e donne incinte (per le quali Mpox può essere più grave). "C'è preoccupazione che l'epidemia in Africa continui a evolversi", conclude l'agenzia Onu, che per quanto riguarda i viaggiatori, fra le raccomandazioni ai Paesi indica di "incoraggiare le autorità, gli operatori sanitari e assistenziali e i gruppi comunitari a fornire informazioni per proteggere se stessi e gli altri prima, durante e dopo il viaggio verso eventi o raduni in cui Mpox può rappresentare un rischio". In ogni caso, nel report si precisa nuovamente che l'Oms "non raccomanda alcuna restrizione ai viaggi e al commercio con questi Paesi o con qualsiasi altro Paese interessato dal virus".

Oms Europa: "Intensificate le misure, non scordare lezione Covid"

Sull'onda degli sviluppi epidemiologici e della dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica internazionale, la Regione europea "intensifica le misure per rispondere a Mpox". E il direttore dell'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, Hans Kluge, invita a fare tesoro del recente passato. "Le lezioni di Covid-19 sono più importanti che mai - avverte - Mentre i virus dietro i due scenari", l'attuale epidemia di Mpox e la pandemia di Sars-CoV-2 "sono molto diversi, un pilastro della nostra risposta rimane lo stesso: la necessità di collaborazione strategica e partnership con una serie di parti interessate, dai ministeri della Salute ai politici, ai decisori, alle organizzazioni della società civile e, in ultima analisi, al pubblico in generale".

La collaborazione fra Ue e Oms Europa, per esempio, "per combattere la pandemia di Covid, sia nei Paesi del Partenariato orientale che oltre, merita di essere riconosciuta per aver salvato vite durante una delle più grandi emergenze sanitarie da generazioni", ricorda Kluge in un post su X. "Una partnership che si estende oltre le emergenze per comprendere una serie di priorità di salute pubblica, rafforzando i sistemi sanitari nel loro complesso. Spero che si possa costruire su questa base, ben oltre nel futuro", conclude.

Kyriakides scrive a ministri Salute Ue per donare vaccini ad Africa

Stella Kyriakides, commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare, ha informato di aver "scritto ai ministri della Salute in merito ai piani per donare vaccini e terapie per Mpox. La solidarietà è la chiave per affrontare le minacce sanitarie globali. Contiamo sugli Stati membri" dell'Ue "affinché supportino i nostri partner africani nella gestione dell'epidemia. La Commissione europea è pronta a coordinare".

"Di fronte all'epidemia di Mpox in diversi Paesi africani, dobbiamo agire insieme in modo coordinato e sostenuto, con i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc) e i Paesi colpiti, in uno spirito di solidarietà e cooperazione globale - ha scritto Kyriakides nella lettera ai ministri Ue, postata su X - Il 13 agosto, Africa Cdc ha dichiarato l'emergenza sanitaria pubblica di sicurezza continentale, invitando la comunità globale a mobilitare 2 milioni di dosi di vaccino. Il 14 agosto si è mossa anche l'Oms dichiarando l'epidemia del 2024 un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale ai sensi del Regolamento sanitario internazionale. Inoltre, il 15 agosto è stato rilevato un primo caso di clade Ib nell'Ue", in Svezia.

"Come prima risposta all'escalation in Africa dell'epidemia" del virus noto in precedenza come vaiolo delle scimmie (prima del cambio nome disposto dall'Oms in funzione anti-stigma), "l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) ha collaborato con l'azienda farmaceutica Bavarian Nordic per garantire e donare oltre 215mila dosi di vaccino Mva-Bn all'Africa Cdc, che le distribuirà sulla base di una strategia vaccinale stabilita e delle esigenze regionali". Ma, ha fatto notare Kyriakides, "le dosi necessarie per affrontare l'attuale epidemia sono ovviamente molto più elevate. Diversi Stati membri e Paesi terzi hanno annunciato la loro intenzione di donare dosi ai Paesi colpiti e all’Africa. Le donazioni europee avranno un impatto più immediato se saranno coordinate e canalizzate con il collaudato approccio di Team Europe, come è stato fatto con successo durante la pandemia di Covid". Per questo gli uffici della commissaria si sono mossi per "informarsi sull'intenzione" degli Stati membri "di donare vaccini e terapie contro il vaiolo e sui volumi disponibili con una scadenza entro la fine di agosto. Come noto è in vigore un Joint Procurement Framework con la società Bavarian Nordic ed è possibile acquistare più vaccini anche a scopo di donazione".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Ucraina, attacco a Kursk non convince tutti a Kiev: i dubbi...

Published

on

Non mancano le voci non allineate al piano di Zelensky

Volodymyr Zelensky

L'Ucraina ha invaso da oltre un mese la regione russa di Kursk aprendo un secondo fronte nella guerra con Mosca. Le forze armate di Kiev sono arrivate a controllare centinaia di km quadrati 'a casa' di Vladimir Putin, mettendo a nudo la fragilità delle difese nemiche. La Russia sta cercando di riprendere il controllo della situazione, con l'obiettivo di respingere i soldati ucraini al di là del confine.

L'offensiva ucraina, che secondo il presidente Volodymyr Zelensky prosegue "secondo il piano", non ha modificato in maniera radicale l'equilibrio della guerra. Non ha determinato, ad esempio, la diminuzione della pressione russa nel Donetsk, altra zona caldissima del conflitto.

Dubbi e domande dopo 40 giorni di offensiva in Russia

Dopo 40 giorni dall'inizio dell'incursione, ci si interroga sull'obiettivo finale dell'azione: allargare le maglie delle forze di Mosca? Conquistare peso in un eventuale tavolo delle trattativa? Le domande abbondano e anche i dubbi non mancano, anche ai vertici dell'apparato ucraino.

L'ex comandante delle forze di Kiev, ora ambasciatore a Londra, Valery Zaluzhny, non aveva nascosto la sua opposizione all'incursione. Identica posizione aveva espresso il comandante della 80esima brigata d'assalto dell'aeronautica, Emil Ishkulov, allontanato dall'incarico lo scorso luglio, non senza proteste degli ufficiali del suo entourage.

"Non capiamo perché i comandanti che hanno una autorità non messa in dubbio fra il personale, che hanno riportato risultati vittoriosi sul campo ed esperienza di una grande guerra, cadono in disgrazia fra i vertici delle forze armate", hanno dichiarato alcuni di loro in un video di protesta pubblicato sui social.

Qual è l'obiettivo a Kursk?

I media ucraini avevano allora scritto che la rimozione di Ishkulov era dovuta al fatto che "si opponeva a un compito che non corrispondeva alla forza della brigata". Compito che, testimoniano ora due alti ufficiali citati da Politico, era proprio l'operazione a Kursk. Il comandante temeva che la sua brigata sarebbe stata troppo esposta in Russia e che il numero delle vittime poteva aumentare drammaticamente.

Zaluzhny, dal canto suo, sosteneva che non era chiaro quale sarebbe stato il secondo passo dopo l'incursione oltre confine da parte delle unità di elite delle forze selezionate da quattro brigate. 'Una volta che hai la testa di ponte, che fai?' aveva chiesto, senza mai ottenere una risposta chiara da Zelensky, come testimoniano le fonti. "Appariva come un gioco d'azzardo", diceva il generale rimosso dall'incarico lo scorso febbraio, considerato un possibile sfidante politico di Zelensky.

Ucraina in difficoltà nel Donetsk

Domanda, la sua, che risuona fra i molti scettici, sia in Ucraina che in Occidente, per cui il dispiegamento di forze a Kursk significa meno contingenti nel Donetsk, dove è in corso una offensiva russa diretta verso Pokrovsk, cittadina di importanza strategica, e la strada che collega Donetsk a Zaporizhzhia, verso le linee difensive occidentali intorno a Vuhledar.

"Le forze russe continuano a fare progressi tattici significativi a sud est di Pokrovsk, un importante hub logistico che si trova all'incrocio di alcune fra le più importanti linee di rifornimento ferroviario", commenta l'Institute for the Study of War, think tank che monitora quotidianamente il conflitto sin dall'inizio.

Zelensky insiste invece nel dire che la situazione nel Donetsk si stia normalizzando, anche se ammette che continua a essere difficile. Il collegamento fra Kursk e Donetsk si riduce, secondo il presidente ucraino, a pensare che i russi sono stati costretti a distogliere risorse dalla linea del fronte dell'est dell'Ucraina. Una tesi ribadita dal comandante delle forze Oleksandr Syrskyi, considerato l'artefice dell'operazione Kursk, secondo cui le forze di Kiev hanno ora il controllo di quasi mille chilometri quadrati nella regione russa.

Ma il numero di militari ucraini che rimangono feriti o uccisi nel Donetsk aumenta rapidamente, testimoniano soldati al fronte. Ed è Syrskyi a essere costretto a iniziare il ridispiegamento di alcune unità da Kursk per potenziare le difese nel Donetsk. Tutto questo non conta però per i soldati in prima linea, euforici dal poter portare in Russia il dramma che soffrono in casa dal febbraio del 2022. "Mi sono sentito parte della storia perché era la prima volta dalla Seconda guerra mondiale che la Russia veniva invasa", testimonia Sergei, uno di loro.

Continue Reading

Esteri

Commissione Ue, arriva la von der Leyen bis: Ppe asso...

Published

on

Su 27 membri, ben 14, inclusa la presidente, sono espressione dei Popolari

Von der Leyen - (Afp)

Ha preso ufficialmente forma la squadra di “governo bis” di Von der Leyen. A due mesi dalla riconferma alla guida della Commissione Ue, la 65enne tedesca ha presentato nella mattinata di martedì 17 settembre il nuovo esecutivo comunitario, che sarà egemonizzato dal Ppe, che con i due commissari Conservatori potrà avere la maggioranza nel collegio. Su 27 membri, ben 14, inclusa la presidente, sono espressione dei Popolari.

Si aggiungono un commissario e un vicepresidente esecutivo dell'Ecr, il ceco Jozef Sikela (indipendente, ma nominato da un governo a guida conservatrice) e l'italiano Raffaele Fitto, di Fratelli d'Italia. Ci sono, poi, cinque Liberali di Renew Europe, quattro Socialisti più uno, lo slovacco Maros Sefcovic, che è membro dello Smer, sospeso dal gruppo S&D. C'è, infine, il commissario ungherese, Oliver Varhelyi, un diplomatico indipendente ma di area Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, del gruppo dei Patrioti. All'ex rappresentante permanente magiaro, noto per non avere peli sulla lingua (ha dato degli "idioti" agli eurodeputati), la presidente Ursula von der Leyen intende affidare la Salute e il Benessere animale. Il suo Paese, durante la pandemia di Covid-19, si distinse per aver vaccinato i propri cittadini anche con i vaccini russi (Sputnik) e cinesi (Sinopharm). L'audizione del commissario ungherese si preannuncia vivace.

Un team di 16 uomini e 11 donne

Con 21 membri nuovi e 6 confermati, inclusa la presidente, a prima vista la von der Leyen II appare, nelle parole del capodelegazione del Pd Nicola Zingaretti, una Commissione "conservatrice". E' espressione dei governi nazionali, perché così prevedono i trattati, quindi, fotografa la situazione attuale nelle cancellerie. L'equilibrio di genere, vanto della von der Leyen uno, viene di fatto abbandonato, con 16 uomini e 11 donne a comporre il collegio. La presidente ha cercato di rimediare indicando sei vicepresidenti esecutivi, ben quattro dei quali donne.

Ha anche fatto pressioni sui Paesi più piccoli affinché le venissero presentate candidate donne, cosa che ha portato al cambio del candidato sloveno con una diplomatica, Marta Kos. Von der Leyen, prima di presentare il collegio alla stampa a Strasburgo, ha parlato nella conferenza dei presidenti del Parlamento, l'equivalente europeo della nostra capigruppo, ma, a quanto pare, mantenendosi sul generico e senza collegare alcun nome al rispettivo portafoglio.

"Non abbiamo dettagli", ha riferito la capogruppo di Renew Valérie Hayer subito dopo l'incontro. Von der Leyen, ha detto la capogruppo della Left Manon Aubry, "non ha presentato i portafogli né la lista dei commissari". La squadra è stata presentata subito dopo alla stampa. Alta Rappresentante e vicepresidente, come già deciso a giugno, sarà l'estone liberale Kaja Kallas. Una delle figure più forti del nuovo collegio, sulla carta, è la spagnola Teresa Ribera Rodriguez, del Psoe, che ottiene un portafoglio molto pesante: vicepresidente esecutiva, si occuperà di assicurare una "transizione pulita, giusta e competitiva" e avrà la delega alla Concorrenza, una delle competenze esclusive Ue.

I Socialisti, la cui capogruppo è una spagnola, Iratxe Garcìa Perez, anche lei del Psoe, si sono battuti molto per Ribera, portando a casa un evidente successo per il governo di Pedro Sanchez. Gli spagnoli sono la seconda delegazione del gruppo S&D, ma il ruolo di capogruppo è stato lasciato loro dal Pd, malgrado gli italiani abbiano la truppa di eurodeputati più numerosa. Oltre agli interessi di partito, a Bruxelles contano anche gli interessi nazionali. E gli spagnoli lo sanno benissimo.

Altro peso massimo, almeno sulla carta, è Stéphane Séjourné, francese di Renew, vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale. Séjourné prende il posto di un ex top manager ed ex ministro dell'Economia della caratura di Thierry Breton, che aveva criticato von der Leyen e che lei ha deciso di togliersi di torno (per “motivi personali", secondo Breton), promettendo ad Emmanuel Macron deleghe maggiori se avesse fatto un altro nome.

L'italiano Raffaele Fitto, di casa a Bruxelles e in ottimi rapporti nel Ppe (il capogruppo Manfred Weber lo ha chiamato “il mio amico Fitto”), si occuperà di Coesione e Riforme, il portafoglio affidato alla portoghese Elisa Ferreira, come ha spiegato la stessa von der Leyen. La delega al Pnrr è divisa con il commissario all’Economia Valdis Dombrovskis. Le altre due vicepresidenti esecutive sono Henna Virkkunen, finlandese del Ppe, che si occuperà di Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, e la rumena Roxana Minzatu (S&D), alle Persone, competenze e preparazione.

La composizione dei vicepresidenti riflette la ricerca di un equilibrio politico (due socialiste, due liberali, un conservatore e una popolare), ma anche geografico, con due nordiche (Virkkunen e Kallas), due mediterranei (Fitto e Ribera), un francese (Séjourné) e un’europea dell’est (Minzatu, cui può essere aggiunta anche Kallas). Von der Leyen ha spiegato di aver scelto di nominare un vicepresidente esecutivo dell’Ecr per riflettere gli equilibri politici attuali, ricordando che anche il Parlamento Europeo ha due vicepresidenti conservatori. Come ha ricordato il copresidente dell'Ecr Nicola Procaccini, nei confronti dell'Ecr non c'è più alcun "cordone sanitario".

Tra i commissari ‘semplici’ spicca Valdis Dombrovskis, inossidabile ‘falco’ lettone a palazzo Berlaymont dal 2014. Il politico popolare, pur non essendo più vicepresidente, ottiene l’Economia e la Produttività, più l’Attuazione e Semplificazione (su quest’ultima riporterà direttamente a von der Leyen). In questo mandato, Dombrovskis non avrà più il ‘contrappeso’ rappresentato da Paolo Gentiloni, che ad ogni occasione utile sottolineava la necessità di effettuare investimenti e di non ripetere gli errori fatti dall’Eurozona con la crisi finanziaria. Il Commercio e la Sicurezza Economica vanno allo slovacco Maros Sefcovic, anch’egli confermato: milita nello Smer di Robert Fico, ma è un eurocrate a tutto tondo, da molto tempo a Bruxelles.

La croata del Ppe Dubravka Suica è commissaria al Mediterraneo; il popolare olandese Wokpke Hoekstra ottiene il Clima, le emissioni nette zero e la crescita pulita. L’ex premier lituano Andrius Kubilius ottiene la Difesa e lo Spazio. La liberale slovena Marta Kos, diplomatica di carriera, ottiene l’Allargamento. L’ungherese Varhelyi, come detto, ha la Salute e il Benessere animale. Al ceco dell’Ecr Jozef Sikela vanno le Partnership internazionali, all’indipendente cipriota (area Ppe) Costas Kadis la Pesca e gli Oceani, alla portoghese Maria Luis Albuquerque (Ppe) i Servizi finanziari; alla liberale belga Hadja Lahbib la Preparazione alla gestione delle crisi e l’Uguaglianza.

Al popolare austriaco Magnus Brunner toccano gli Affari Interni e Migrazioni, alla popolare svedese Jessika Roswall l’Ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare, anche in questo caso, come per Ribera, “competitiva”. La scelta degli aggettivi non è casuale e indica la volontà di declinare il Green Deal in modo compatibile con le esigenze dell’economia europea. Il polacco Piotr Serafin (Ppe) si occuperà di Bilancio, lotta alle frodi e pubblica amministrazione. Il socialdemocratico danese Dan Jorgensen avrà l’Energia e la Casa (quest’ultima delega era stata insistentemente richiesta dai Socialisti). La popolare bulgara Ekaterina Zaharieva lavorerà su Start-up, ricerca e innovazione, mentre il liberale irlandese Michael McGrath ha la delega a Giustizia, Democrazia e Stato di diritto. Il greco Apostolos Tzitzikostas (Ppe) è commissario ai Trasporti sostenibili e al Turismo; il lussemburghese Christophe Hansen (Ppe) ha l’Agricoltura e Cibo, mentre al maltese Glenn Micallef (S&D) toccano l’equità intergenerazionale, giovani, cultura e sport. Ora inizierà il processo di esame dei candidati commissari. Intanto, ha annunciato il portavoce Eric Mamer, oggi pomeriggio von der Leyen accoglierà i nuovi commissari a Bruxelles, in vista delle audizioni che si terranno in ottobre.

Continue Reading

Esteri

Cercapersone come bombe, strage in Libano: Hezbollah accusa...

Published

on

Il Mossad avrebbe collocato all'interno dei 'pager' un potente esplosivo. Axios: "Attacco approvato questa settimana da Netanyahu". Hamas: "In Libano escalation che porterà a sconfitta di Tel Aviv"

Esplosione cercapersone in Libano - (Afp)

Migliaia di cercapersone esplodono tutti insieme in Libano. Un'azione coordinata contro Hezbollah con effetti dirompenti: almeno 11 morti e circa 4000 feriti in un attacco hi-tech che assesta un colpo durissimo ai miliziani.

A sferrare il colpo, sarebbe stato Israele, che non rivendica l'azione e non commenta le accuse. Le news che trapelano, chiamano in causa il Mossad: gli uomini dell'intelligence avrebbero collocato una quantità di un potente esplosivo - la pentrite - all'interno dei 'pager', che sarebbero esplosi a causa dell'aumento delle temperature delle batterie.

Ci si interroga sull'attuazione concreta del piano che rappresenta un unicum: mai, fino ad ora, si era assistito ad un'offensiva di tale portata e con simili caratteristiche. Funzionari della sicurezza libanesi hanno rivelato che i dispositivi di comunicazione erano arrivati in Libano cinque mesi fa ed erano stati distribuiti di recente agli operativi di Hezbollah.

L'ipotesi più concreta prevede che prima della distribuzione siano stati intercettati proprio dai servizi segreti dello stato ebraico: all'interno di ogni apparecchio sarebbero stati inseriti meno di 20 grammi di pentrite, una quantità sufficiente a innescare l'esplosione di strumenti che, generalmente, vengono tenuti in tasca.

Vittime e feriti

Le esplosioni hanno causato almeno 11 morti e oltre 4mila feriti, 400 delle quali in condizioni critiche. Il ministero della Sanità di Beirut ha precisato che la maggior parte delle esplosioni hanno causato ferite alle mani e al volto. I numeri dell'attacco sono aumentati di ora in ora, arrivando a livelli impressionanti: si è partiti da 800 feriti, poi 2000, quindi 3000, alla fine più di 4000. Non sarebbe stato coinvolto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Tra le vittime una bambina di nove anni, Fatima Jaafar Abdullah, e due "combattenti" di Hezbollah, uno dei quali sarebbe il figlio del deputato del gruppo, Ali Ammar. Ferito anche l'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani. Il diplomatico ha riportato "una ferita superficiale" ed è "attualmente sotto osservazione in ospedale", ha riferito una fonte informata citata dall'agenzia di stampa iraniana Fars. "Le sue condizioni generali sono buone", ha fatto sapere l'ambasciata iraniana a Beirut X.

L'attacco ha avuto effetti anche in Siria, dove evidentemente sono stati distribuiti alcuni degli apparecchi: Secondo quanto riferito da Saberin News, affiliato ai Guardiani della rivoluzione iraniani, sette persone sono rimaste uccise a Damasco, nella roccaforte sciita di Seyedah Zeinab.

Perché tante vittime: la spiegazione

I numeri impressionanti della strage non sono casuali. I cercapersone, in Libano, sono uno strumento fondamentale di comunicazione per Hezbollah. Pochi mesi fa, il 13 di febbraio, Nasrallah, aveva chiesto a tutti i membri del partito di smettere di usare telefonini, di distruggerli, seppellirli o chiuderli in una scatola di ferro. "In questa fase, sbarazzatevi di tutti i cellulari, sono agenti di morte", aveva dichiarato dopo l'uccisione di comandanti in raid mirati di Israele (dallo scorso sette ottobre più di 20 operativi sono morti in raid mirati lontani dalla linea del fronte, fra cui tre comandanti delle forze speciali Radwan).

Sul campo di battaglia quindi, i cellulari hanno lasciato il posto ai pager, che ricevono notifiche o messaggi senza essere allacciati a una rete internet.

Axios: attacco approvato questa settimana da Netanyahu

I media libanesi hanno rilanciato immediatamente la pista israeliana. La tesi viene sposata anche dal sito statunitense Axios, che delinea un quadro sulla base di informazioni fornite da un'anonima fonte informata: l'attacco è stato approvato durante incontri avvenuti questa settimana tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ed esponenti del suo governo .

Per la fonte lo Stato ebraico intende così portare la sua lotta contro Hezbollah a una nuova fase, cercando allo stesso tempo di evitare di arrivare a una guerra su larga scala.

L'attacco prende forma mentre si diffondono le news relative ad un imminente viaggio del segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin: il numero 1 del Pentagono dovrebbe recarsi in visita in Israele domenica e lunedì. Washington, intanto, chiarisce che non è stata coinvolta e non è stata avvisata in anticipo dell'operazione attribuita a Israele, dice il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. "Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti. Gli Stati Uniti non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, in questo momento, stiamo raccogliendo informazioni", afferma Miller durante una conferenza stampa.

Hezbollah promette "giusta punizione"

Hezbollah ha promesso che Israele riceverà la "giusta punizione" per le esplosioni. Nel secondo comunicato diffuso dopo l'attacco, l'organizzazione sciita libanese ha accusato lo Stato ebraico di essere "pienamente responsabile" dell' "aggressione criminale" che ha portato "al martirio di alcune persone e al ferimento di un gran numero di persone". "Questo nemico traditore e criminale riceverà sicuramente la sua giusta punizione per questa aggressione peccaminosa, da un luogo che non si aspetta, e Allah è testimone di ciò che diciamo", ha aggiunto Hezbollah.

Hamas: "In Libano escalation che porterà a sconfitta di Israele"

"Gli attentati in Libano rappresentano un'escalation che porterà solo al fallimento e alla sconfitta di Israele", dichiara Hamas, condannando l'esplosione. "L'operazione terroristica avvenuta in Libano rientra nel quadro dell'aggressione sionista globale contro la regione", ha aggiunto la fazione palestinese, indicando Israele come "totalmente responsabile delle ripercussioni del grave crimine".

Diverse compagnie aeree annullano voli per Israele

Diverse compagnie aeree hanno iniziato a cancellare i voli per Israele per il timore di una potenziale rappresaglia di Hezbollah. Secondo alcuni media in ebraico, Air France ha annullato i suoi voli Tel Aviv-Parigi per le prossime 48 ore. E così, secondo il Times of Israel, hanno fatto Lufthansa, Swiss International Air Lines e Brussels Airlines.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora2 ore ago

Maltempo con piogge forti fino a giovedì, poi torna il...

Giuliacci: "Estate finita, temperature risaliranno ma inferiori alla norma". Tedici: "Sussulto estivo nel weekend, ma da lunedì torna il freddo"...

Esteri2 ore ago

Ucraina, attacco a Kursk non convince tutti a Kiev: i dubbi...

Non mancano le voci non allineate al piano di Zelensky L'Ucraina ha invaso da oltre un mese la regione russa...

Esteri2 ore ago

Commissione Ue, arriva la von der Leyen bis: Ppe asso...

Su 27 membri, ben 14, inclusa la presidente, sono espressione dei Popolari Ha preso ufficialmente forma la squadra di “governo...

Esteri2 ore ago

Cercapersone come bombe, strage in Libano: Hezbollah accusa...

Il Mossad avrebbe collocato all'interno dei 'pager' un potente esplosivo. Axios: "Attacco approvato questa settimana da Netanyahu". Hamas: "In Libano...

Ultima ora2 ore ago

Maltempo, auto travolte dall’acqua nel foggiano:...

I pompieri stavano soccorrendo una vettura rimasta in panne sulla Sp 30, tra San Severo e Torre Maggiore Un vigile...

Moda2 ore ago

L’inno alla leggerezza di Alberta Ferretti

Per la prossima estate la stilista romagnola tratteggia una collezione impalpabile e concreta, fatto di trasparenze, increspature e femminilità soft...

Sport2 ore ago

Champions, Milan-Liverpool 1-3. Ibra: “Qui comando...

Rossoneri k.o. all'esordio. Lo svedese alza la voce: "Tutti lavorano per me" Il Milan perde in casa per 3-1 contro...

Cronaca3 ore ago

Superluna ed eclissi parziale in Italia: il doppio...

Un evento astronomico particolarmente raro Si torna ad ammirare il cielo: la notte tra il 17 e il 18 settembre...

Moda3 ore ago

Fendi, la memoria emotiva per celebrare centenario maison

Per la spring-summer 2025 un viaggio negli anni Venti e nella storia del marchio con ricordo alla fondatrice Adele È...

Esteri4 ore ago

Elezioni Usa, cresce vantaggio di Harris: avanti di 6 punti...

Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Morning Consult la vice presidente è al 51% dei favori, il vantaggio più ampio...

Economia4 ore ago

Acqua: Palermo (Acea): “E’ strategica, servono...

"L'acqua è strategica per lo sviluppo sociale ed economico in settori come l'agricoltura, l'industria, l'hi-tech e anche l’intelligenza artificiale, ma...

Esteri5 ore ago

Usa, Donald Trump lancia una piattaforma di criptovalute

Permette transazioni dirette tra utenti, senza intermediari come le banche Mentre prosegue la campagna elettorale per le presidenziali Usa, Donald...

Ultima ora5 ore ago

Juve-Psv 3-1, show bianconero in Champions League

Gol di Yildiz (21'), McKennie (27') e Gonzalez (52'). La Juventus batte il Psv Eindhoven per 3-1 oggi nel match...

Politica5 ore ago

Gelmini, Versace e Carfagna lasciano Calenda

Dopo l'addio di Enrico Costa, altre uscite dal partito Prima Enrico Costa, ora Mariastella Gelmini e Giusy Versace. E in...

Tv & Gossip5 ore ago

Fiorella Mannoia ospite della prima puntata del programma...

Dopo il successo della prima stagione, torna su Rai3, da lunedì 16 settembre alle 20.20, “Riserva Indiana”, il programma di Rai Cultura e Ruvido produzioni...

Cronaca5 ore ago

Totò Schillaci ricoverato, condizioni peggiorano

L'ex calciatore ricoverato all'ospedale Civico di Palermo Si sarebbero aggravate le condizioni dell'ex calciatore palermitano Totò Schillaci ricoverato nel reparto...

Politica6 ore ago

Ue, Meloni: “A Fitto ruolo peso perché l’Italia...

"Fitto supererà esame ma Italia sia compatta, ogni partito ha un peso" "L'Italia è una nazione che conta". E' quanto...

Sport6 ore ago

Juve-Psv, gol di Yildiz: “Come Del Piero”

Il talento turco sblocca la gara al 21’ Kenan Yildiz a segno nel match di Champions League oggi tra Juventus...

Sport6 ore ago

Yildiz, gol alla Del Piero in Juve-Psv

Il talento turco sblocca la gara al 21’ Kenan Yildiz a segno nel match di Champions League oggi tra Juventus...

Ultima ora6 ore ago

Esplosioni cercapersone Hezbollah, microcariche dietro lo...

Camisani Calzolari: "Probabile che sia stata intercettata la filiera di fornitura dei dispositivi e inseriti dei micro esplosivi" Mirocariche dietro...