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Giornata del cane, Vip italiani tutti pazzi per i...
Giornata del cane, Vip italiani tutti pazzi per i quattrozampe
Da Ferro a Pausini e Nannini, da Dolce & Gabbana a Ferragni, passando per Fedez, Marcuzzi, Federica Pellegrini e tanti altri. Le testimonianze all'Adnkronos
Il 26 agosto si celebra l'International Dog Day, la Giornata mondiale del Cane, e quello tra l'uomo e il suo 'amico più fedele' è un amore che dura da sempre. "La fedeltà di un cane ci insegna che l’amicizia può durare per sempre", si dice nel film tratto da una storia vera ‘Hachiko - Il tuo migliore amico’ con Richard Gere. E lo sanno bene anche molti volti dello 'star-system' italiano, a partire da Michelle Hunziker con Lilly e Leone, Simona Ventura con Hugo e Antonella Clerici con Simba ed Argo. L’amore per 'Fido' è entrato anche nelle case di Alessia Marcuzzi con Brownie, di Federica Pellegrini con Vanessa, Cesare, Rocky e Bianca, di Cecilia Rodriguez ed Ignazio Moser con Ercole ed Aspirina e Filippa Largerback con Whisky.
Tra i ‘very important people’ c'è anche chi adotta i cani meno fortunati, come Tiziano Ferro. Il cantante di ‘Sere nere’ e ‘Rosso relativo’ ha accolto nella sua casa Johnny, chiamato anche ‘Gianni’, dopo la morte dei suoi amatissimi Jake e Beau. Anche la collega Gianna Nannini ha due cani. Nella vita della cantante di ‘Sei nell’anima’ ci sono Cookie e Jolly. Lila e Marlon, invece, sono quelli di Laura Pausini e Rosa Blu di Blanco. Dallo spettacolo alla moda. Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci, spesso condivide con i suoi follower scatti di Luce e Pina. Cani ‘da passerella’ anche quelli di Valentino Garavani, Pierpaolo Piccioli e Domenico Dolce, che con la casa di moda ‘Dolce & Gabbana’ ha realizzato un profumo per cani che porta il nome del suo ‘fedelissimo’ Fefè.
Tra gli ‘amici’ a quattrozampe ‘vip’ c’è anche Chico, su Instagram conta oltre 800mila follower. Star del web a pieno titolo, il seguitissimo Maltipoo ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo ‘Ciao, io sono Chico’. Famosi grazie al web anche i cani di Chiara Ferragni, Paloma e Matilda (morta nel 2023), e quello di Fedez che si chiama Silvio. Della famiglia Ferragni fanno parte anche Pablo, il cane di Valentina Ferragni, e Gabriella, quello di Francesca Ferragni e di suo marito Riccardo Nicoletti. Ultimi ma non ultimi, Gnomo e Nadine dell’influencer Paola Turani.
Ornella Muti e Naike Rivelli: "Sono pezzi di anime, appello contro abbattimento in Turchia"
“Noi amiamo molto i cani, come tutti gli animali, sono come pezzi di anime che si amalgamano con la nostra”, dicono Naike Rivelli ed Ornella Muti all’Adnkronos. "Ti accoglie sempre, con amore, entusiasmo e senso di protezione. Incredibilmente, ama anche se il padrone è orrendo".
Casa Muti-Rivelli ha accolto molti amici a quattrozampe: “Non sappiamo come avremmo vissuto questa vita senza il loro amore. Ne abbiamo avuti molti: adottati, regalati o trovati. Hanno giocato, passeggiato e riempito le nostre vite di gioia. Ci sono sempre stati nei peggiori momenti di solitudine, consolandoci. Sono più umani di noi”. Dalle attrici un appello a tutti: “In Turchia stanno abbattendo tutti i cani e i gatti randagi. Facciamo qualcosa dall’Italia per fermare questo scempio”, concludono.
Il pastry chef Damiano Carrara: "Paco per noi molto più di un cane"
“Paco è stato adottato da mia moglie Chiara 13 anni fa, siamo legatissimi. Per noi è molto di più di un cane”. Così il pastry chef Damiano Carrara all’Adnkronos. “Paco è incluso in tutte le cose importanti che facciamo. Abbiamo una vita frenetica, ma cerchiamo di portarlo ovunque per lasciarlo solo il meno tempo possibile”, racconta Carrara, che dal 6 settembre torna su Real Time per la nuova edizione di ‘Bake off Italia - Dolci in forno’.
Prima dell’arrivo a casa di Dafne, la primogenita di Damiano e Chiara nata la scorsa settimana, “abbiamo fatto annusare a Paco i vestiti e i pannolini portati dall’ospedale. Quando l’ha vista per la prima volta era felicissimo, non smetteva di scodinzolare”, ha ricordato la coppia. In questi primi giorni di vita “è molto protettivo verso Dafne, è diventato un ‘tato’. Si mette sempre vicino a lei e quando capisce che si sveglia corre ad avvisarci”, concludono Damiano e Chiara.
Guillermo Mariotto: "La mia Bimba amica inseparabile"
"Bimba mi è apparsa in sogno. Da quel momento l'ho cercata e siamo diventati inseparabili. Elegante, affettuosa, socievole, testarda come il padrone, sa essere docile e amorevole. Rappresenta l'amicizia sincera, leale, senza condizione e senza doppio fine a parte lo spezzatino di vitello. L'ho conquistata con il cibo e da quel momento non ci siamo più lasciati". E' quanto ha raccontato all'Adnkronos lo stilista Guillermo Mariotto, tra gli storici giurati di 'Ballando con le Stelle', a proposito del suo cane 'Bimba', nobile ascendenza tedesca, razza Weimaraner.
E aggiunge: "Lo ripeto nei confronti di Bimba c'è un amore grande, disinteressato. Forse bisognerebbe cominciare a rispettare di più gli animali per poter rispettare anche gli esseri umani. Bimba sa anche 'donare' amore, sa ricambiare le attenzioni nei suoi confronti. Quando non sono nel mio atelier (maison Gattinoni ndr) lei controlla tutto, si aggira per i saloni, è amica di tutti. Lei è una femmina alfa, la mia ombra, il mio alter ago".
"Un segno del destino la presenza di Bimba nella mia vita- continua Guillermo Mariotto - E' stata registrata all'anagrafe con il nome di 'Dreams come true', i 'sogni diventano realtà'. Se questa non è premonizione", prosegue il noto stilista, lanciando un appello: "rispettate i cani, gli animali tutti, non abbandonateli"
Michela Andreozzi: "Renato? Come un figlio"
"Renato è un cane speciale, come tutti. E’ in affido congiunto con il mio ex marito (l’attore Massimiliano Vado, ndr), è come un figlio. Fa parte delle nostre vite da 5 anni”. Così la regista e attrice Michela Andreozzi all’Adnkronos,. "Renato è l’essere vivente che mi ha riconnesso con la natura, perché dovendomi occupare di lui e dovendolo portare fuori tre volte al giorno, mi spinge a fare delle lunghissime passeggiate. Noi pensiamo di salvarli, in realtà sono loro che ci salvano”.
L’amico a quattrozampe della regista è un trovatello: “sono un’attivista dell’adozione degli animali abbandonati, non sono d’accordo con l’acquistare degli essere viventi. I canili – dice Andreozzi – sono strapieni di cani pazzeschi”.
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‘Sono Lillo 2’, Guzzanti: “Io Aldo a metà...
La seconda stagione della serie di Lillo Petrolo debutta il 19 settembre su Prime Video
"Interpreto Aldo, è una specie di Elon Musk che ricorda anche Funari e Califano". Così Corrado Guzzanti all'Adnkronos racconta il personaggio che interpreta nella seconda stagione di 'Sono Lillo', dal 19 settembre su Prime Video. Scritta da Lillo Petrolo, con la regia di Eros Puglielli, "questa stagione torna sul tema dell'identità e sulla spinta narcisistica a fuggire dai propri problemi e da se stessi", racconta il regista. "Quello che mi fa piacere e che a dispetto del titolo, questo è un prodotto corale: spesso mi ritrovo a fare da spalla agli altri, ed è proprio quello che volevo", dice Lillo.
I nuovi sei episodi raccontano, ancora una volta, un'assurda avventura. Grazie a Posaman, Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma sul set americano del suo prossimo film, scopre che il suo agente Sergio (Pietro Sermonti) ha ceduto tutti i suoi diritti d’immagine per un kolossal su Posaman, supereroe camorrista. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che finirebbe per distruggere la sua carriera. "Dal mio agente non accetterei proposte che riguardino reality 'isolani'", dice Katia Follesa, new entry nel cast, in accordo con Sara Lazzaro. "Io sono nella situazione opposta - dice Guzzanti - perché quando mi propone delle cose io dico sì e lui mi risponde 'ma tu stai scherzando?'".
Nei nuovi episodi, a complicare la vita dei personaggi si aggiungeranno problemi di identità e di cuore con il ritorno dell'ex fidanzata di Lillo, Marzia (Lazzaro), dal Giappone con il nuovo fidanzato Aldo (Guzzanti). Ma anche maledizioni e multiversi. Posaman, supereroe e 're' delle pose. Alla domanda 'siete tipi da posa o scegliere la naturalezza', Follesa ammette: "Io sempre 'strike a pose' (come canta Madonna in 'Vogue', ndr.). Sono molto vanesia, mi piace mettermi in posa. Poi sdrammatizzo perché non sono figa, non riesco fare quella roba lì e la butto in caciara". Secondo Guzzanti "stiamo andando verso l'artefatto, mettici pure l'arrivo dell'intelligenza artificiale. Stiamo assistendo alla vittoria del falso su tutto: false persone e falsi atteggiamenti", conclude.
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Rai: variazioni programmi tv di domani
Queste le variazioni Rai dei programmi tv di domani:
RAI 1
Nessuna variazione
RAI 2
11:05 TG Sport Giorno
11:20 TV MOVIE Un'estate sul Lago di Garda Romantico (2002) Regia di Stefanie Sycholt. Con Pia-Micaela Barucki, Stefano Bernardin. Breve sinossi: Nell è un'appassionata di parapendio che scappa dal suo passato tragico in cerca di libertà e divertimento ed approda con il suo camper sul Lago di Garda...
(Il Programma I Fatti Vostri previsto alle 11:10 non andrà in onda)
19:40 Telefilm S.W.A.T.: “Lo Zodiaco” (anziché l’episodio: “Per sempre”)
RAI 3
Nessuna variazione
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‘Per un pugno di dollari’ compie 60 anni: nato...
Per festeggiare l'importante anniversario, il film torna in sala in versione restaurata in 4K
'Per un pugno di dollari', capolavoro di Sergio Leone compie 60 anni. Era il 12 settembre 1964 quando il film che lanciò Clint Eastwood, facendolo diventare una superstar cinematografica, uscì per la prima volta. Prima a Firenze, poi a Roma e nei successivi anni in tutto il mondo.
Ispirato da 'Yojimbo - La sfida del samurai' del maestro giapponese Akira Kurosawa, 'Per un pugno di dollari' fu un successo straordinario che non cambiò completamente i connotati del cinema italiano, inventando il genere dello 'spaghetti western'. Sergio Leone scelse Clint Eastwood, che fino a quel momento non aveva mai girato un film da protagonista, per interpretare 'l'Uomo senza nome', un antieroe schivo e rude che gli resterà cucito addosso per tutta la carriera. Le musiche iconiche e indimenticabili le scrisse Ennio Morricone, che di Sergio Leone era stato compagno di classe alle scuole elementari. Questo sodalizio resta invariato per l’intera Trilogia del Dollaro di Sergio Leone e cambià le carriere di tutti loro.
Per festeggiare questo importante anniversario, la Cineteca di Bologna riporta sul grande schermo una versione in 4K del film, restaurata dalla stessa Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation e Hollywood Foreign Press Association. E lo fa, come parte del progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', insieme al film che lo ispirò, 'Yojimbo'. Dal 16 settembre sarà possibile vedere il capolavoro di Leone, mentre dal 30 settembre quello di Kurosawa.
“Il 12 settembre ricorrono i 60 anni dalla prima proiezione, al Supercinema di Firenze, di quello che avrebbe dovuto essere solo un film di serie C, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson e che, invece, è diventato un monumento della storia del cinema”, ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "'Sergio Leone aveva 34 anni, - continua Farinelli - una carriera da aiuto regista, un esordio, 'Il colosso di Rodi', che lo aveva portato in un vicolo cieco. Fu la visione in un cinema romano di 'La sfida del samurai', distribuito in Italia dopo la presentazione alla Mostra di Venezia, dove Toshiro Mifune ottenne la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, che gli fece balenare la possibilità di trasformarlo in un western. Leone, che aveva adorato 'I sette samurai', conosceva bene il successo che John Sturges nel 1960 aveva ottenuto con il remake in chiave western del capolavoro di Kurosawa, 'I magnifici sette', e capì immediatamente che 'La sfida del samurai' sarebbe potuto diventare un western a basso costo, perché la gran parte delle scene si potevano svolgere in un’unica location. Leone studiò il film di Kurosawa inquadratura per inquadratura. La storia dell’arte è fatta di intuizioni e di una continua trasmissione da un autore all’altro. Quello che riesce a Leone è però qualcosa che solo i grandissimi artisti possono fare, perché 'Per un pugno di dollari' deve molto, a livello di ispirazione, al suo originale ma, nello stesso tempo, ne è completamente diverso, per le infinite variazioni e invenzioni che lo trasformano nell’archetipo della nuova stagione del western. Un film che cambiò la vita di Sergio Leone, quella di Clint Eastwood e quella di Ennio Morricone. Ora i due film esistono in versioni restaurate e ci è parso il momento di presentarli assieme al pubblico”.