Cronaca
Naufragio Bayesian, pescatore Porticello: “Non si dia...
Naufragio Bayesian, pescatore Porticello: “Non si dia la colpa all’equipaggio”
"Io quella notte ero qui e non ho mai visto nulla di simile. Una tempesta così violenta"
"Non è giusto dare la colpa all'equipaggio, come sento da più parti. Io quella notte ero qui e non ho mai visto nulla di simile. Una tempesta così violenta. Anche la mia barca ha subito gravi danni, per fortuna si è salvata". A parlare con l'Adnkronos è Giuseppe Storniolo, un pescatore di Porticello (Palermo) che a una settimana dal downburst, come è stato definito ieri dagli inquirenti, che ha provocato il naufragio del veliero britannico Bayesian, parla di quelle ore.
"Al mio arrivo ho visto le imbarcazioni della Guardia costiera e Capitaneria di porto che cercavano uno yacht appena affondato, noi pensavamo si trattasse di una imbarcazione piccola. Ma poi abbiamo saputo che era lunga 56 metri". Storniolo, che vive da una vita in mare, è convinto che "non sia stato lasciato aperto il portellone della barca", come ipotizza la Procura, anche se al momento è solo una ipotesi dei magistrati. "Se aveste visto anche voi quella tromba marina che si è abbattuta quella notte sul porto, capireste la violenza delle raffiche di vento - spiega - tonnellate di acqua cadute in pochi minuti sulla imbarcazione che l'hanno portata a fondo".
Cronaca
Studenti in presidio a Milano, ‘diritto allo studio è...
Il blitz di fronte alla sede della Regione Lombardia
Studenti in presidio, questa mattina a Milano, di fronte alla sede della Regione Lombardia, per tornare a chiedere soluzioni che permettano ai ragazzi di vivere e studiare agevolmente nel capoluogo.
"Con l'inizio del nuovo anno accademico -spiegano gli organizzatori- riparte anche la mobilitazione per il diritto alla casa e allo studio; questa mattina siamo tornati sotto la Regione Lombardia per lanciare un segnale di lotta in perfetta continuità con il ciclo di mobilitazione dell'anno scorso e con le tendate universitarie davanti alla Statale e al Politecnico".
Le proteste studentesche sono iniziate poco più di un anno fa: "Abbiamo rotto il silenzio sulla contraddizione del diritto alla casa e allo studio e inchiodare alle proprie responsabilità le istituzioni, dal Mur e dalla Bernini fino alle giunte regionali e comunali, che hanno tentato di rimbalzarsi le colpe e concesso dei contentini con il solo scopo di tentare di fiaccare la nostra mobilitazione -dicono gli studenti-: puntando il dito contro la Giunta regionale rilanciamo oggi l'opposizione ad ogni istituzione, una per una, che in questa regione e in questa città ci sta negando il diritto alla casa e allo studio". Tra le richieste avanzate dagli studenti, l'abrogazione della legge 431/98, la reintroduzione dell'equo canone, il divieto di accesso ai privati ai bandi della legge 338/2000, l'istituzione di un reddito studentesco pagato dalle aziende che traggono profitto dalla filiera formativa e, soprattutto, studentati pubblici, gratuiti e accessibili a tutti.
Cronaca
Cancro al seno e ritorno al lavoro, Europa Donna ‘un aiuto...
Su ‘è tempo di vita’, la presidente D’Antona, con ‘TrasformAzione’ rispondiamo a una delle prime domande poste dopo la diagnosi’
“Sempre più spesso, purtroppo, il tumore al seno si presenta in età giovanile e irrompe nella vita di una donna quando è nel pieno della propria attività professionale. Siamo così andate sul territorio per ascoltare le pazienti e sentire qual era il loro vissuto rispetto al mondo del lavoro, e abbiamo riscontrato che i diritti della lavoratrice sono spesso limitativi rispetto ai reali bisogni di cure che una paziente può avere nel tempo”. Così Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna, descrive all’Adnkronos l’origine di attività promosse dall’associazione per facilitare il ritorno al lavoro anche dopo una diagnosi di cancro al seno metastatico, argomento anche affrontato da vari punti di vista nel sito ‘è tempo di vita’.
Come “ci viene riferito anche dagli oncologi - continua D’Antona - una delle primissime domande che la paziente fa al momento della diagnosi è: dopo, potrò continuare a lavorare?”. Accanto, quindi, al percorso terapeutico, “è importante sostenere le donne affinché possano continuare, se lo desiderano, ad essere attive sul piano professionale, anche perché vivere una vita attiva dal punto di vista sociale e relazionale è di grande aiuto sul piano psicologico nell’affrontare la malattia. Per queste ragioni in Europa Donna Italia abbiamo dato vita, circa 3 anni fa, a ‘TrasformAzione’, un progetto dedicato alle pazienti che desiderano lavorare e hanno bisogno di essere supportate nel loro percorso di reintegrazione nel mondo professionale. Non dimentichiamo infatti che, grazie ai passi avanti della ricerca, sono sempre di più le donne con un tumore al seno che mantengono una buona qualità di vita e vogliono continuare a sentirsi attive professionalmente, non solo perché ciò permette un recupero della propria autonomia finanziaria, ma anche perché riprendere la professione significa per molte tornare alla vita, uscendo dalla sola dimensione di paziente”.
Sul tema del rientro al lavoro, “da una recente ricerca che abbiamo condotto a livello nazionale - continua la presidente di Europa Donna - abbiamo potuto riscontrare due ordini di problematiche. Uno afferisce alla paziente e al suo sentirsi in grado o meno di riprendere il lavoro e rimettersi in gioco professionalmente. L'altro riguarda l’azienda, che deve essere in grado di accogliere una paziente che necessita, per esempio, di cure e controlli reiterati nel tempo, soprattutto in caso di tumore al seno metastatico”. Purtroppo “non tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro sono uniformi nel tutelare questi aspetti. Da parte nostra, con ‘TrasformAzione’ aiutiamo le pazienti ad attivarsi al meglio nella ricerca attiva del lavoro, dalla stesura del curriculum vitae alla gestione del colloquio, ma non solo: le donne vengono affiancate anche nell’analisi delle proprie aspettative, competenze e aspirazioni professionali. Il percorso prevede poi un colloquio con uno psicologo del lavoro e la conoscenza dei propri diritti in ambito lavorativo; viene anche messa a disposizione delle partecipanti, una volta alla settimana per un certo numero di ore, la consulenza gratuita di un giuslavorista”.
Recentemente, “per far conoscere questa opportunità a sempre più pazienti - aggiunge D’Antona - abbiamo preparato per le sale d’attesa di grandi ospedali, come l’Ieo di Milano, un piccolo video dove viene raccontato il progetto Trasformazione e come aderire. Questo percorso fino ad ora ci ha dato molte soddisfazioni. Almeno 150 donne ne hanno già beneficiato con risultati molto soddisfacenti, perché finalmente sono passate da uno stato mentale (mindset) di ‘paziente’ a quello di ‘candidata’, mettendo in moto un meccanismo fondamentale di desiderio e partecipazione alla vita. Non è un grandissimo numero, ma insieme ai riconoscimenti internazionali che questo progetto ha ricevuto - conclude - ci dà la conferma che oggi il lavoro è un elemento davvero importante, complementare al percorso terapeutico”. Approfondimenti sul tema sono disponibili nel sito ‘E’ tempo di Vita’, etempodivita.it ) e sui canali Facebook e Instagram.
Cronaca
Farmaceutica, Msd Italia e Retake insieme per volontariato...
Raccolte quasi 2 tonnellate di rifiuti sul litorale laziale
Con l’obiettivo di preservare la bellezza naturale delle nostre coste e promuovere la sostenibilità ambientale, oltre 400 dipendenti di Msd Italia - provenienti da tutte le regioni - e i volontari Retake si sono uniti come una grande squadra per ripristinare la pulizia della spiaggia di Coccia di Morto presso il comune di Fiumicino (Roma), raccogliendo quasi 2 tonnellate di rifiuti grazie a un Team Building di dimensioni senza precedenti.
Molto impegnata nella Csr (Corporate social responsibility) per la quale eroga ogni anno oltre 3 miliardi di dollari, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs), la multinazionale farmaceutica Msd, fondata più di 130 anni fa e presente in oltre 140 Paesi con più di 70 mila dipendenti - si legge in una nota - sia a livello globale, che come affiliata italiana, ha raggiunto risultati importanti in 4 aree di interesse - accesso alla salute, persone, sostenibilità ambientale, etica e valori, tutti evidenziati all’interno dell’Impact Report recentemente pubblicato.
La responsabilità sociale parte da una grande attenzione nei confronti delle persone - pazienti, caregiver, dipendenti - e si traduce, allo stesso tempo, in impegno concreto nei confronti della comunità e dell’ambiente in cui l’azienda opera, che passa attraverso le diverse iniziative che sostiene e promuove da sempre. “L’attività di volontariato che ci ha visti coinvolti al fianco di Retake per ripulire le spiagge del litorale laziale - afferma Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata Msd Italia - non solo è in linea con il nostro impegno Esg, ma incarna i valori nei quali noi di Msd crediamo. Essa rappresenta un’importante occasione per apportare benefici tangibili all'ambiente che ci circonda e per promuovere una cultura di solidarietà e responsabilità sociale dentro e fuori la nostra azienda. Il nostro purpose di salvare e migliorare la vita delle persone è, per noi, infatti una missione che non si limita a scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci e vaccini, ma è una continua fonte di ispirazione che ci spinge a non lasciare mai nessuno indietro e a rendere il mondo un posto migliore, più in salute sotto tutti i punti di vista, anche ambientale. Un ringraziamento speciale va al cuore grande di tutte le persone di Msd Italia che hanno partecipato e hanno reso questa giornata così significativa”.
La collaborazione tra Msd Italia e Retake prosegue ormai da tempo con iniziative volte a riqualificare spazi e contesti di degrado presenti sul territorio romano e che ha visto, nel corso degli anni, la partecipazione di numerosi dipendenti e volontari uniti da uno stesso unico grande obiettivo: promuovere la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana, incoraggiando la diffusione del senso civico e la responsabilità di ogni cittadino nel contribuire alla crescita civile ed economica del nostro Paese.
“La collaborazione con aziende come Msd Italia è fondamentale per sostenere le nostre attività e promuovere la consapevolezza ambientale - conclude Cristiano Tancredi, presidente Retake Roma - Solo con l’impegno congiunto di cittadini, associazioni e imprese possiamo affrontare efficacemente le sfide poste dai cambiamenti climatici e dall'inquinamento ambientale”.