Connect with us

Published

on

Pomodoro, Mutti: “Campagna difficile da Nord a Sud, in ansia per raccolto”

L'ad dell'omonimo gruppo leader nel settore: "A rischio obiettivi produttivi, ecco l'impatto dei cambiamenti climatici"

Pomodoro, Mutti:

"La campagna 2024 di raccolta del pomodoro è veramente difficile, specie per il Nord Italia, e dove non pensiamo che verranno raggiunti gli obiettivi produttivi. Ma naturalmente dobbiamo ancora finire l'intera produzione per poterne essere certi". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Francesco Mutti, amministratore delegato del Gruppo Mutti, azienda di Parma leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro, fa il punto sullo stato ad oggi della raccolta del pomodoro in Italia. Il Gruppo Mutti ha chiuso il 2023 con un fatturato complessivo di 665 milioni di euro, registrando una crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Annunciato anche un nuovo programma di investimenti industriali per il quinquennio 2024-2028, pari a 100 milioni di euro.

Mutti ricorda che "siamo nel cuore nella campagna di raccolta. Una campagna che si divide in modo molto diverso tra Nord e Sud Italia. Per quanto riguarda il Sud stiamo parlando di una situazione di sostanziale abbondanza, ma con due temi: uno, il pomodoro si sta precocizzando moltissimo e quindi ci sono dei dubbi sulla possibilità di poterlo trasformare completamente nei tempi; due, la mancanza d'acqua. Mancanza d'acqua che ha colpito e sta colpendo le campagne e che se non affrontata con una grandissima urgenza potrebbe poi trascinarsi come un fenomeno anche per i prossimi anni creando un indebolimento economico importante in uno dei capisaldi dell'economia del nostro Sud Italia", lancia l'allarme l'imprenditore.

E anche al Nord i problemi non mancano. "Per quanto riguarda il Nord invece -spiega Mutti- è una campagna all'opposto, molto lenta, a oggi appunto siamo a metà del percorso sostanzialmente, ma tutte le aziende sono decisamente molto indietro rispetto ai programmi. Questo deriva da un fenomeno climatico che ha colpito le aree di maggior produzione, e cioè l'Ovest della pianura padana, in cui ci sono state delle precipitazioni assolutamente inusuali che hanno colpito l'area per tutto il mese di maggio fino all'inizio di giugno con piogge che hanno portato oltre il 95% del percentile quindi fenomeni veramente al di là molto al di là degli standard e che hanno stressato in modo importante le piante riducendone la capacità produttiva e appunto ritardandone la maturazione. Siamo ancora al Nord in ansia per quelli che saranno i raccolti e stiamo naturalmente andando avanti giorno per giorno", ribadisce.

Secondo Mutti ad oggi i costi della campagna di raccolta "purtroppo sono decisamente più alti di quello che ci saremmo aspettati. Noi oggi abbiamo un'idea degli ettari che sono stati coltivati, abbiamo un'idea della cosiddetta resa per ettaro, che è una resa più bassa alla media degli ultimi anni, ma non sappiamo ancora come finirà la campagna", sottolinea ancora.

Gli effetti di una campagna di raccolta difficile non dovrebbero però avere effetti sul prezzo per i consumatori del prodotto finale come passate e pelati. "Gli effetti climatici hanno evidentemente un impatto sulla produzione in generale di pomodoro. In questo momento noi non ci aspettiamo significativi rimbalzi dal punto di vista dei prezzi del prodotto finale, perché veniamo da anni di importante inflazione quindi tutto sommato ci potrà essere eventualmente qualche movimento ma niente di trascendentale", sottolinea Mutti.

Ma, oltre ai cambiamenti climatici, un altro pericolo per il pomodoro 'made in Italy' arriva da lontano, secondo Mutti. "Nell'ultimo biennio la Cina inspiegabilmente ha deciso di fare una politica di importantissima sovrapproduzione di pomodoro, la definirei senza dubbio in dumping, andando ben al di là -racconta- delle necessità produttive sia per quelle che sono le sue capacità di vendita ma anche per quelle che sono le necessità di produzione mondiale. E questo con un chiarissimo e dichiarato obiettivo di diventare il primo produttore al mondo. Con un pomodoro di bassissima qualità, è bene ricordarlo. Gli Stati Uniti di fatto hanno proibito l'ingresso del pomodoro cinesi sulle loro coste. Come Europa potremmo muoverci anche noi in quella direzione, ma quanto meno se non vogliamo ricorrere a misure più estreme dovremmo comunque mettere in atto una serie di attività volte a tutelare in primis il consumatore ma anche le nostre filiere, estremamente importanti perché riguardano centinaia di migliaia di persone", spiega l'imprenditore.

"Ricordiamo -sottolinea Mutti- che il pomodoro è il primo prodotto nelle esportazioni di food italiane, prima anche della pasta. Quali sono queste attività a tutela? Innanzitutto -spiega- mettere in chiaro in etichetta, quindi sul fronte, la provenienza della materia prima. Il consumatore deve sapere se si tratta di un prodotto 100% made in italy, se si tratta di un prodotto europeo e che quindi comunque è conforme a controlli come in generale in Europa avviene. O viceversa se andiamo su un prodotto non di origine europea, questo dovrebbe essere assolutamente immediatamente visibile al consumatore. Io rientro dalla Germania e ho trovato tantissimi prodotti che non avevano pomodoro europeo. E quindi inesorabilmente visto le differenze di costo, inesorabilmente cinese. Ma non era facilmente identificabile per il consumatore", sottolinea.

"Il secondo passaggio -aggiunge l'imprenditore- è che la passata, uno dei simboli del made in Italy non può, cosa che anche in questo caso già avviene per la normativa italiana, non può essere prodotta attraverso diluizione di concentrato, che è il modo in cui molto spesso si porta all'interno delle passate prodotto cinese, non necessariamente in Italia ma da altri paesi questo è assolutamente possibile. Occorre un passaggio a livello europeo e deve essere molto molto chiaro. Occorre quindi un passo in avanti nella normativa affinché quello che siamo riusciti a garantire ai consumatori ovvero la sostanziale assenza sui nostri scaffali di prodotto cinese continui possibilmente ad essere mantenuta, quantomeno ad avere quegli elementi di assoluta trasparenza che da sempre il nostro settore vuole portare avanti", aggiunge.

Mutti ribadisce però che "sugli scaffali italiani oggi non vi sono di fatto prodotti di origine cinese ma quello che sta avvenendo è che si stanno infiltrando in Paesi che hanno normative più lasche rispetto a quella italiana. Ma è importante rassicurare il consumatore italiano che al momento non esiste di fatto del prodotto cinese sui nostri scaffali", ribadisce ancora.

Per quanto riguarda il percorso aziendale Mutti sottolinea che "la nostra oggi è un'azienda in forte crescita, che sta continuando un percorso di investimenti, sta consolidando la propria leadership a livello europeo. E anche quella che è la nostra leadership a livello nazionale sta continuando a crescere. La cosa più bella è veramente vedere come anche il consumatore italiano sappia costantemente riconoscere la qualità".

Mutti sottolinea "che il pomodoro è un prodotto che deve essere valorizzato, non svalorizzato. Anche a livello italiano stiamo consolidando e stiamo continuando a crescere. Abbiamo avuto una relativa difficile congiuntura tra la campagna del 2023 e del 2024, abbiamo di fatto finito il nostro prodotto però siamo riusciti ad intervenire appunto con la campagna 2024. E adesso stiamo finalmente richiudendo quello che era un eccesso di ordini rispetto alle capacità dell'azienda, sintomo di una salubrità, direi della crescita aziendale".

E il marchio Mutti continua a far sempre più breccia fuori dai confini italiani. "Ad oggi l'export per noi -sottolinea- è diventato veramente la parte predominante. L'Italia nonostante continua a crescere vale circa il 42% del nostro fatturato, contro circa un 58% dell'esportazione. Estero che senz'altro vede in Europa il primo grande centro, ma oggi siamo leader in un paese come l'Australia e siamo il primo brand a livello italiano venduto negli Stati Uniti, mercato nel quale stiamo investendo, molto ampio un mercato che richiede anni per essere costruito secondo quelli che sono i nostri standard. Dove la possibilità di portare l'eccellenza del made in Italy è uno tra i nostri obiettivi oggi", conclude.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Lavoro

Assilea, Mescieri: “Leasing scelta strategica del...

Published

on

Concluso il Salone del leasing

Assilea, Mescieri:

Si è concluso ieri a Milano, presso il Magna Pars Event Space di via Tortona 15, Lease 2024 il Salone del leasing organizzato da Assilea - Associazione italiana leasing. La due giorni di lavori prevedeva 12 tavole rotonde, 23 relatori e relatrici e un programma suddiviso in tre sessioni: L’Europa e l’Italia; alla vigilia di nuove regolamentazioni; il futuro del leasing. In apertura le considerazioni di Antonio Patuelli, Presidente Abi, e Marco Fortis, Vice Presidente e direttore di Fondazione Edison sui trend che contribuiscono a creare il quadro di riferimento per l’attività economica per le imprese italiane. Quindi i focus sulle prospettive per l’economia italiana e le imprese, il futuro del leasing in Europa, le aspettative sui cambiamenti previsti dalla revisione dei criteri di Basilea3, la riforma fiscale, la sostenibilità nel settore finanziario, l’impatto della rivoluzione automotive.

La seconda e conclusiva giornata odierna è stata aperta dal contributo di Giulio Tremonti, Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera dei Deputati, per poi approfondire i problemi economici e monetari, le sfide e le opportunità per le imprese del leasing, le trasformazioni indotte dall’intelligenza artificiale, il ruolo di Leaseurope e la conclusione dei lavori del Presidente di Assilea, Carlo Mescieri.

Per spingere l’economia reale, ha esordito il Sen. Tremonti” a mio avviso occorre detassare gli investimenti che sono il motore principale della crescita. Prima viene la politica, poi l’economia, quindi possono arrivare i tecnici. Nel ‘500 l’Europa ha affrontato quattro eventi straordinari: la scoperta dell’America, l’introduzione della stampa, la prima grande crisi finanziaria globale (della Spagna), l’invasione musulmana da est. Oggi, specularmente, abbiamo l’ingresso della Cina sui mercati mondiali, la rivoluzione digitale, le crisi finanziarie, l’attacco militare da est. Ma l’Occidente rimane un baluardo” - ha concluso - “perché nel mondo conta ancora la libertà e perché la scienza si sviluppa nella libertà. La Cina ha molta tecnica, ma non ha la scienza e la riprova l’abbiamo avuta con i vaccini".

Su come affrontare le sfide è poi intervenuto, tra gli altri, Pietro Lanza, Director Sales Technology Ibm Italia. “L’86% delle organizzazioni bancarie è in produzione o s sta preparando a lanciare casi d’uso di intelligenza artificiale generativa. Tuttavia solo l’8% ha un approccio sistemico”, ha dichiarato descrivendo lo stato dell’arte. “Gli ambiti di applicazione sono per il 32% l’area Risk & compliance, per monitoraggio transazioni, modellazione del rischio, reporting di conformità, sicurezza, per l 26% per il client engagement, il 24% per It development volto alla modernizzazione del core banking, test e scoperta di bug, e per il 18% per assistenza ai servizi di reclutamento Hr e marketing”.

Le nuove tecnologie, sottolinea Mescieri, "aiuteranno ulteriormente il leasing a essere trattato come uno strumento finanziario specifico che, per le sue caratteristiche strutturali (la proprietà legale dei beni combinata con una legge che garantisce un’azione più veloce di rivendita dei beni nelle patologie) e le minori perdite rispetto ai tradizionali prestiti bancari deve avere un assorbimento di capitale inferiore e quindi minori costi rispetto ai prestiti bancari. La missione di Assilea e del Salone del leasing 2024 è far comprendere come lo strumento del leasing sia una scelta strategica del Paese per supportare le Pmi. In questo senso siamo preoccupati per la ‘falsa partenza’ di Transizione 5.0 di cui vanno comprese le ragioni e adottati gli opportuni correttivi”.

"La necessità del completamento dell’unione bancaria - sottolinea Patuelli - ha trovato il principale ostacolo nella realizzazione del cosiddetto terzo pilastro, cioè la garanzia unica europea per tutti i titolari di contri correnti fino a una certa cifra. I Paesi del Nord Europa sono sospettosi verso quelli del Sud. Non potendo proseguire dunque in questa direzione dobbiamo almeno avere un Codice unico di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia per l’Europa dell’Euro. Il settore bancario è fin troppo regolato, ma ci sono attività sostanzialmente bancarie esercitate senza avere la licenza bancaria e i relativi controlli. A eguali attività economica deve corrispondere eguale vigilanza”.

La Germania, aggiunge Fortis, "è da cinque anni in stagnazione, L’olanda ha i porti fermi, la Svezia è ferma, come la Francia che ha un debito enorme in mano agli stranieri. Se uno leggesse accuratamente i rapporti sull’Italia di Standard & Poor e Fitch Ratings vedrebbe numeri positivi, molto migliori di quelli che riportano nostri molti media ripetendo un mantra negativo. Ma i loro rating non cambiano e non è accettabile essere valutati a livello di Cipro. A questo si aggiunge il dilettantismo giornalistico italiano. La realtà è che il rapporto debito/Pil non è un indicatore esaustivo: è fatto da una parte interna e una esterna e l’Italia ne ha meno di un terzo in mani estere stabilmente dal 2009, facendovi fronte con la terza ricchezza finanziaria netta privata d’Europa. Per fare un confronto, i francesi hanno 1.600 miliardi di euro di debiti collocati all’estero”.

"La reattività del tessuto produttivo italiano - sottolinea Massimino - dipende dalla loro dimensione ridotta, che favorisce la flessibilità e l’immediatezza nella realizzazione delle strategie, e dal loro radicamento sul territorio, che favorisce la nascita dei distretti e delle filiere produttive. Oltra al tema dell’accesso al credito, è vitale ridurre il costo dell’energia per le Pmi e gli artigiani".

Il tema della riduzione delle emissioni auto, aggiunge Pellegrini, "impatta notevolmente anche sulle imprese. Il decisore europeo lo ha affrontato non in una logica di valutazione complessiva del ciclo di vita, ma misurando la performance al tubo di scappamento. Mario Draghi nel suo recente paper ha ricordato che forse la norma che mette al bando l’endotermico è stata scritta male. In realtà è stata scritta ‘benissimo’, nel senso voluto di non dare altra alternativa all’elettrico, regalando questo mercato alla Cina. Non ci deve essere un cambiamento negli obiettivi, ma ci dovrà una rivisitazione delle metodologie”.

I dati del Centro Studi e Statistiche Assilea relativi al periodo gennaio-settembre 2024 indicano una riduzione della propensione agli investimenti delle imprese italiane. I dati dell’Associazione fotografano, infatti, un rallentamento dello stipulato leasing che nonostante la ripresa registrata negli ultimi mesi, risulta in flessione del -4,8% in valore e del -7,0% in numero dei contratti nel periodo. 526.493 i nuovi contratti leasing, per un valore di oltre 24,0 mld di euro.

Nei primi 9 mesi del 2024 tiene sostanzialmente l’Auto (- 0,6%, autovetture, veicoli commerciali e mezzi industriali), che arriva a rappresentare il 64,2% dello stipulato totale. Ottime performance su autovetture (+8,4%) e veicoli commerciali in leasing (+21,4%), mentre il noleggio a lungo termine di autovetture accusa flessione del 14,0% nei primi nove mesi dell’anno.

Il leasing Strumentale registra un -15,6% sui valori complessivi del periodo esaminato, a causa del persistere delle politiche monetarie restrittive e del ritardo con cui si stanno manifestando i provvedimenti della Transizione 5.0 che sta causando un differimento delle decisioni di investimento delle imprese. Positivo il comparto del leasing Immobiliare (+5,8%), trainato dal segmento “costruito”, in particolare nella classe di importo tra 0,5 e 2,5 milioni (+10,8%) e un lusinghiero +79,7% in quella oltre i 2,5 milioni di euro.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Lavoro

Fisco, Confassociazioni-Int: “Su proroga termini...

Published

on

Appello del presidente Angelo Deiana e del presidente dell’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni Riccardo Alemanno

(Forogramma)

Il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, e il presidente dell’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, Riccardo Alemanno, rivolgono un appello al Governo affinché ascolti le richieste delle associazioni dei tributaristi Confiti, Int e Uniti, aderenti alla Confederazione, circa la richiesta di proroga per l’adesione al concordato preventivo biennale anche in virtù della possibilità di aderire al ravvedimento speciale che a tutt’oggi è ancora oggetto di modifiche normative. Le associazioni dei tributaristi nei giorni scorsi hanno richiesto la proroga al 30 novembre per le recenti modifiche normative e i conseguenti tempi troppo stretti per fare valutazioni oggettive e soggettive circa il concordato per gli anni 2024 e 2025, nonché l’adesione alla sanatoria per gli anni che vanno dal 2018 al 2022. Con questa premessa gli esponenti di Confassociazioni chiedono, almeno, un rinvio di almeno due settimane al 15 novembre, ciò non dovrebbe incidere sulla raccolta dei dati necessari per l’obbiettivo di riduzione della pressione fiscale”.

Alemanno, che in qualità di presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) sulla problematica con una nota al vice ministro del Mef, Maurizio Leo, e al direttore dell’Ade Ernesto Maria Ruffini aveva motivato la richiesta di proroga ha sottolineato, a pochi giorni dalla scadenza, “il diniego delle istituzioni sul rinvio dei termini di scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale è preoccupante, non solo perché tale scelta deve essere ponderata e il contribuente deve poterla fare senza assilli e pressioni, ma anche perché rischia di trasformarsi in un boomerang e di non far raggiungere gli obiettivi prefissati”.

“Il Governo - ha spiegato il presidente Deiana - dovrebbe accogliere le richieste delle associazioni dei tributaristi e delle varie rappresentanze anche delle altre categorie poiché la figura dell’intermediario fiscale abilitato è centrale per un corretto rapporto tra il fisco e contribuente. Se non si permette a questi professionisti di svolgere nei giusti tempi la propria attività si rischia non solo di non raggiungere gli obiettivi prefissati con il nuovo istituto concordatario, ma di fornire un segnale fortemente negativo. Sarebbe importante, invece, perseguire la via della collaborazione tra Amministrazione finanziaria e intermediari fiscali, ovviamente nel rispetto dei reciproci ruoli. Evidenzio, pertanto, quanto la figura dell’intermediario fiscale contribuisca in modo fattivo all’attuazione e all’applicazione delle norme e dei nuovi istituti e, a conferma di ciò, ricordo che senza l’impegno degli intermediari fiscali non ci sarebbe stato il successo della rivoluzione digitale più importante in ambito fiscale, ovvero l’introduzione della fatturazione elettronica B2B e B2C”.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Lavoro

De Luca (Consulenti del lavoro): “Politiche attive...

Published

on

Così il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro ha aperto a Bologna la seconda giornata della Convention dei consulenti del lavoro

Rosario De Luca

"E' necessario capire come con la transizione tecnologica si possono attivare ancora di più le politiche attive e esser ancora più incisivi sul mercato del lavoro. Lavorare sulle politiche attive vuol dire creare valore, lavoro, opportunità per tutti. Si deve agire ancora di più sul mondo del lavoro femminile. E oggi parleremo anche di questo". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, aprendo a Bologna la seconda giornata della Convention dei consulenti del lavoro, dedicata a 'Competenze e intelligenza artificiale: i nuovi scenari della formazione'.

De Luca ha ricordato anche "i numeri importanti di quanti sono collegati e che ci seguono a distanza, tra loro molti dirigenti della Romagna che hanno difficoltà logistiche a venire qui pur essendo vicini per via del maltempo".

"Dopo oltre vent'anni dalla legge Biagi, si è riaffermato un principio fondamentale: non può esistere un diritto senza un dovere. I nostri padri costituenti lo hanno scritto a chiare lettere nell'articolo 4 della Costituzione. Dopo vent'anni abbiamo visto realizzati i principi della legge Biagi, una norma che basava tutto su due grandi direttrici: l'adattabilità e l'occupabilità. E oggi noi ci troviamo finalmente in un sistema giuridico lavoristico che dà piena attuazione all'articolo 4 della Costituzione, che dà piena attuazione alla legge Biagi, vero caposaldo del diritto del lavoro moderno. Avere un lavoro è un diritto, cercarselo è un dovere".

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.
Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora56 minuti ago

Israele e l’attacco all’Iran, Teheran...

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi chiede la condanna degli "atti di aggressione". Domani riunito il Consiglio di Sicurezza...

Ultima ora2 ore ago

Maltempo, è ancora allerta sull’Italia: riprese...

L'uomo scomparso da ieri pomeriggio sulle alture di Arenzano, nel genovese. Tre regioni a rischio oggi: Piemonte, Liguria ed Emilia...

Ultima ora2 ore ago

Elezioni regionali in Liguria, urne aperte fino alle 23. Si...

La corsa per decretare il successore di Giovanni Toti è fra nove candidati,  ma si prospetta una sfida principale tra...

Cronaca3 ore ago

Da pillola abortiva a speranza anti-invecchiamento, la...

Team di scienziati ha scoperto che aumenta la longevità nei moscerini della frutta, farmaco sotto la lente per possibile nuova...

Cronaca3 ore ago

Droga nelle urine: in 10 anni aumentate concentrazioni...

Eroina in calo. Studio Usa fotografa come cambia panorama delle sostanze: "Più sorveglianza e sforzi per trattare le dipendenze" In...

Cronaca3 ore ago

Diabete può accelerare declino cognitivo, esperti:...

Alert al 30esimo congresso Sid a Rimini: "La demenza rappresenta la prima causa di morte nei soggetti con diabete anziani...

Ultima ora10 ore ago

Zelensky: “Putin non si ferma, Ucraina in guerra...

"Da un giorno all'altro i soldati nordcoreani potrebbero presentarsi sul campo di battaglia per combattere contro l'Ucraina" "Faremo la guerra...

Spettacolo11 ore ago

Federica Nargi, il racconto sull’anoressia a Ballando...

La modella e showgirl si è aperta e ha parlato di uno dei periodi più difficili della sua vita Federica...

Ultima ora11 ore ago

Giappone oggi al voto, al premier Ishiba serve una vittoria...

Dall'inflazione alla sicurezza, le sfide e le promesse per la riconferma del governo Giappone oggi 27 ottobre al voto anticipato....

Cronaca11 ore ago

Omicidio Sara Centelleghe, ragazza uccisa in casa a...

Il corpo della 18enne è stato trovato in un lago di sangue da un'amica nel suo appartamento a Costa Volpino....

Ultima ora11 ore ago

Ora solare 2024, si cambia: quando spostare indietro le...

Alle 3 si passerà direttamente alle 2 e si dormirà un'ora di più Scatta l'ora solare questa notte intorno alle...

Esteri11 ore ago

Gaza, raid Israele su case. Hamas: “Almeno 30...

Cinque abitazioni rase al suolo a Beit Lahiya a nord. Dopo i bombardamenti Teheran rivendica: "E' nostro diritto difendere il...

Spettacolo11 ore ago

Nina Zilli in lacrime a Ballando con le stelle: “Mi...

La cantante ha annunciato il ritiro dalla competizione a causa degli infortuni Nina Zilli si ritira da Ballando con le...

Sport12 ore ago

Atalanta-Verona 6-1, nerazzurri inarrestabili

La squadra di Gasperini si è imposta sui gialloblu Dominio assoluto dell'Atalanta contro il Verona nella gara valida per la...

Spettacolo13 ore ago

Ballando con le stelle, Sonia Bruganelli: “Potevo...

Il paso doble dell'imprenditrice ha convinto i giudici del dance show Sonia Bruganelli è tornata sul palco di Ballando con...

Cronaca13 ore ago

Qual è la tua vera età? Lo dice il test ‘su una gamba...

La resistenza nel test è un indicatore dell'invecchiamento Dimmi che gamba hai e ti dirò come invecchi. Non è una...

Spettacolo13 ore ago

Ballando con le stelle, Alan Friedman contro la giuria:...

Nuovo scontro con i giudici durante la puntata del dance show andato in onda sabato 26 ottobre Nuovo scontro tra...

Cronaca14 ore ago

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 26 ottobre

Centrati quattro '5' Nessun '6' né '5+1' al concorso Superenalotto - Superstar numero 171 di oggi. Quattro punti '5' hanno...

Spettacolo14 ore ago

Festa Roma, Elio Germano miglior attore. ‘Bound in...

Ecco tutti i riconoscimenti consegnati oggi 'Bound in heaven' di Huo Xin miglior film alla Festa del cinema di Roma...

Salute e Benessere14 ore ago

Droga. L’esperto di dipendenze: “Cocaina rosa,...

Gatti: "Così il mercato spinge le novità usando i social e i media per renderle accattivanti e desiderabili. Non sottovalutiamo...