Il riconoscimento di Green Cross Italia al film in concorso che meglio interpreta le tematiche della sostenibilità
Torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per il tredicesimo anno consecutivo, il Green Drop Award, il premio che Green Cross, l’organizzazione fondata oltre trent’anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da un altro Nobel, Rita Levi Montalcini, assegna al film, tra quelli in gara nella Selezione ufficiale del festival, che interpreta meglio i valori dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli.
Edizione n. 13 in ricordo di Rachel Carson
"Quest’anno il premio è dedicato ai 60 anni dalla scomparsa di Rachel Carson, la biologa le cui denunce nel libro 'Primavera silenziosa' del 1962 portarono al bando del Ddt e alla nascita dei movimenti ambientalisti - spiega Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia - Per questo vogliamo ringraziare la Rachel Carson Homestead che ci ha consentito di associare il nome di questa straordinaria scienziata al nostro premio".
Il trofeo
Il trofeo che viene assegnato al film vincitore, infatti, simboleggia una goccia d’acqua soffiata dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese e ogni anno contiene un pugno di terra proveniente da un luogo significativo del pianeta e per l’edizione 2024 ospiterà la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania.
"Il nome di Rachel Carson non è estraneo al cinema - spiega Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award - Nel 1953 il documentario 'Il mare intorno a noi' diretto da Irwin Allen, che fu tratto da un suo libro di successo, ottenne persino il premio Oscar. Quest’anno sono numerosi i film della Selezione ufficiale della 81esima Mostra di Venezia che potrebbero contendersi il premio e onorare un’eredità così importante".
La giuria
La giuria dell’edizione 2024 del Green Drop Award è composta da: Simone Gialdini (presidente di giuria), direttore generale Associazione nazionale esercenti cinema - Anec; Giulia Fantoni, presidente Federazione cinema d’essai - Fice; Carlo Giupponi, professore ordinario di Economia ambientale e applicata presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia; Patrizia Lombardi, prorettrice del Politecnico di Torino e presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - Rus; Bepi Vigna, fumettista, scrittore e regista italiano, già vincitore di un Green Drop Award per il cortometraggio 'Nausicaa', film di apertura della 32esima Settimana Internazionale della Critica di Venezia nel 2017.
Il calendario degli eventi
Lunedì 2 settembre 2024, ore 15:30, L’eredità di Rachel Carson a Venezia per il Green Drop Award Evento in streaming dal Lido di Venezia; giovedì 5 settembre 2024, ore 16, presentazione dell’Osservatorio Spettacolo e Ambiente, Italian Pavilion, Sala Tropicana 1, Hotel Excelsior, Lido di Venezia; venerdì 6 settembre 2023, ore 11, Green Drop Award, 13esima edizione, cerimonia di premiazione Terrazza Cinematografo - Fondazione ente dello spettacolo, Hotel Excelsior, Lido di Venezia.
Il comitato organizzatore del Green Drop Award è costituito da: Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia, Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, Maurizio Paffetti, coordinatore Green Cross Italia, Rodolfo Coccioni, geologo e professore onorario dell’Università di Urbino, Letizia Palmisano, giornalista ambientale e saggista. Il comitato d’onore del Green Drop Award, tutto al femminile, è composto da: Claudia Cardinale, Paola Comin, Simona Izzo, Ottavia Piccolo, Stefania Sandrelli, Nevina Satta, Chiara Tonelli. Nelle passate edizioni hanno fatto parte della giuria del Green Drop Award fra gli altri: Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti, Mimmo Calopresti, Ottavia Piccolo, Remo Girone, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Sebastiano Somma, Francesca Inaudi, Blasco Giurato, Silvia Scola, Paolo Conticini, Stefania Sandrelli. Claudia Cardinale, Claudia Gerini, Nancy Brilli, Tessa Gelisio, Francesca Cavallin sono state le 'madrine'.
I film più verdi della Mostra del Cinema
Nelle precedenti 12 edizioni, ecco i film premiati: nel 2012 il premio è stato vinto da 'La quinta stagione' di Peter Brosens e Jessica Woodworth; nel 2013 da 'Ana Arabia' di Amos Gitai; nel 2014 da 'The postman’s white nights' di Andrei Konchalovsky; nel 2015 da 'Behemoth' di Zhao Liang; nel 2016 l’ex equo è stato assegnato a 'Spira Mirabilis' di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e a 'Voyage of Time' di Terrence Malick; nel 2017 vincitore è stato 'First reformed' di Paul Schrader con una Goccia 'speciale' al cortometraggio di animazione che ha aperto la Settimana Internazionale della Critica 'Nausicaa. L’altra odissea' di Bepi Vigna; nel 2018 il premio è andato ad 'At eternity’s gate' di Julian Schnabel; nel 2019 è stata la volta di 'J’accuse' di Roman Polanski; nel 2020 'Notturno' di Gianfranco Rosi; nel 2021 'Il buco' di Michelangelo Frammartino; nel 2022 il Gda è andato a 'White Noise' di Noah Baumbach con una premio speciale in collaborazione con Enea a 'Siccità' di Paolo Virzì. Nel 2023 il premio è andato con un ex equo a 'Il confine verde' di Agnieszka Holland e a 'Io Capitano' di Matteo Garrone.
Sostenibilità
Venezia modello internazionale di resilienza climatica, Vsf...
Organizzato al Padiglione Italia una conferenza dal titolo "Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi", in cui è stato illustrato il "modello Venezia" come esempio concreto e replicabile di resilienza e sostenibilità
"La Fondazione continua a consolidare il proprio ruolo internazionale sui temi della sostenibilità ambientale e, in particolare, sulla protezione dei centri urbani dall’innalzamento del livello del mare". Ad affermarlo è Alessandro Costa, Direttore Generale della Venice Sustainability Foundation (Vsf), di ritorno da Baku, dove ha partecipato ai lavori della 29ª Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop29 Azerbaigian). In questa occasione, Vsf ha organizzato al Padiglione Italia una conferenza dal titolo "Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi", in cui è stato illustrato il "modello Venezia" come esempio concreto e replicabile di resilienza e sostenibilità.
Vsf ha inoltre preso parte alla tavola rotonda organizzata al Padiglione Cinese dal titolo “Actively Guard against Climate Risks and Build Low-carbon and Resilient Cities”, contribuendo al dialogo internazionale sul tema delle città resilienti e a basse emissioni di carbonio. Sempre in occasione della Cop29, Alessandro Costa ha incontrato Johan Moberg, Ceo di Green Hydrogen Organisation, avviando i preparativi per la seconda edizione del Venice Hydrogen Forum, prevista per la fine del 2025.
"Abbiamo illustrato – ha spiegato Costa – il cambio di paradigma che ha interessato Venezia: grazie al sistema di opere complesse Mose, la città è passata da luogo di evidente sofferenza a modello internazionale di protezione e adattamento agli effetti dell’innalzamento del mare".
Questo posizionamento è stato rafforzato dalla recente nomina di Venezia a resilience hub da parte dell’Undrr (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), avvenuta a fine 2023, nel corso della Biennale della Sostenibilità dedicata al sistema Mose. “Significativo – aggiunge Costa – l’intervento al nostro evento di Alessandro Guerri, DG affari europei, internazionali e finanza del Mase, che ha sottolineato come Venezia rappresenti un’eccellenza italiana nell’adattamento ai cambiamenti climatici, con soluzioni replicabili per altre aree del mondo afflitte da problematiche simili”.
La conferenza organizzata da Vsf si è articolata in tre sessioni tematiche. La prima, dedicata al ruolo dell’azione climatica locale, ha esplorato come le politiche locali possano essere strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi globali di resilienza e sostenibilità, con gli interventi di Alessandro Costa (Direttore generale di Vsf), Animesh Kumar (United Nations Office for Disaster Risk Reduction - Undrr) e Alessandra Antonini (Comitato europeo delle regioni - CoR). Un secondo approfondimento è stato dedicato al modello veneziano di adattamento climatico, dimostrando che la città non solo si è protetta dall'innalzamento del mare ma ha anche avviato un'intensa attività di restauro del patrimonio culturale secondo un modello replicabile a livello globale. Sono intervenuti Pierpaolo Campostrini (Vsf e Corila), Francesco Musco (Iuav) e Andrew Potts (Europa Nostra).
Infine, un tavolo moderato da Vittore Negretto (Iuav) e dedicato al tema “Dal locale al globale”, che ha analizzato le modalità con cui Venezia può fattivamente condividere il proprio approccio con la comunità internazionale, attraverso la partecipazione attiva alle reti globali e al dialogo tra città. Queste iniziative confermano come Venezia possa essere non solo simbolo della lotta contro l’innalzamento del livello del mare, ma anche laboratorio internazionale di resilienza, sostenibilità e innovazione nel contrasto ai cambiamenti climatici.
Sostenibilità
Cresco Award, premiati i Comuni italiani impegnati per un...
Cerimonia presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci.
Premiati i vincitori della nona edizione di Cresco Award - Città Sostenibili, il contest promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che riconosce l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Gli award sono stati consegnati oggi ai sindaci e assessori dei Comuni vincitori nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, in concomitanza con la 41esima Assemblea Annuale dell’Anci.
Cinque i riconoscimenti di Fondazione Sodalitas, selezionati da una giuria multistakeholder indipendente presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, assegnati ai Comuni di San Possidonio (MO), Fermignano (PS), Gualdo Tadino (PG), La Spezia e Milano.
Sono 25, poi, i progetti di Enti locali premiati da parte di un gruppo di imprese associate a Fondazione Sodalitas, particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità, partner dell’iniziativa: Ad Store, Bureau Veritas, Cellnex, Certiquality, Confida, Consulnet, FedEx, Feralpi Group, Industree Communication Hub, Infocert, Intesa Sanpaolo, Kpmg, Lexmark, Mapei, Nexumstp, Ntt Data, Pirelli, Poste Italiane, Sias, STMicroelectronics, Ubs, Wise Engineering.
All’edizione di quest’anno sono stati candidati 126 progetti da 105 Enti (Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia). Sono oltre mille i progetti raccolti in questi anni da Cresco Award. Tutte queste iniziative sono consultabili nella Biblioteca Cresco, una banca dati online che testimonia l’impegno fondamentale dei Comuni italiani per guidare lo sviluppo dei territori verso un futuro sostenibile.
“I Comuni italiani sono a pieno titolo tra gli attori protagonisti della sfida per assicurare uno sviluppo del territorio pienamente sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale - ha dichiarato Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas - Lo dimostrano i numeri di Cresco Award che in questi anni ha raccolto oltre mille progetti presentati da 802 Comuni ed Enti Locali, un patrimonio che ci ha permesso di far conoscere le esperienze eccellenti realizzate in tutta Italia per ispirare un’emulazione virtuosa. Guardando al futuro, le ragioni che hanno ispirato questo premio sono quanto mai attuali e ci motivano a proseguirlo sia perché è necessario che questo impegno diventi pervasivo e coinvolga tutti gli Enti locali italiani, sia perché abbiamo davanti a noi sfide grandi e dall’esito incerto legate alla transizione ambientale, all’impatto dei trend demografici su lavoro e welfare, ai cambiamenti generati dalla rivoluzione digitale, nonché all’ampliarsi delle disuguaglianze. Sfide che sollecitano l’impegno diffuso dei Comuni e l’incremento di partnership con le imprese private per le quali lo sviluppo del territorio è un fattore fondamentale di crescita competitiva”.
Sostenibilità
Al via il progetto ‘Costruiamo la salute! Biologi...
Promosso da Enpab con il ministero della Salute e dell'Istruzione
I biologi entrano nelle scuole elementari per insegnare ai bambini l’educazione alla salute e all’ambiente. Lo faranno grazie al progetto 'Costruiamo la salute! Biologi nelle scuole', promosso dall’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (Enpab) in accordo con il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione e del Merito, giunto alla sua VI edizione. Un programma didattico per l’anno scolastico 2024/2025 che coinvolge 200 biologi e 100 scuole su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle III elementari e le loro famiglie, sul tema della sostenibilità alimentare e ambientale.
I biologi, dopo essere stati formati dagli esperti di Enpab, terranno 9 lezioni di 2 ore che si svolgeranno sotto forma di incontri e laboratori sperimentali, anche attraverso l’utilizzo pedagogico del disegno e del gioco. "Il ruolo del biologo in tutte le sue declinazioni - spiega la presidente Enpab Tiziana Stallone - è di estrema importanza per la diffusione del valore della sostenibilità e dell’integrazione tra uomo, ambiente e animali secondo la visione olistica One Health. Per questo il progetto ha una duplice valenza: la prima è di sostegno al lavoro in maniera attiva, perché una parte delle borse sono destinate agli iscritti con fragilità".
Il bando ha riservato, infatti, prioritariamente il 20% dei posti alle biologhe che dichiarano di aver avuto una maternità nel periodo compreso dal 1° gennaio 2022 in poi e ai genitori con figli con disabilità invalidante. Sempre in conformità alle politiche di welfare attivo di sostegno alla professione e al reddito sono state considerate in sede di assegnazione graduale dei punteggi le fasce reddituali classificabili tra quelle più deboli.
"D’altra parte - aggiunge la presidente Enpab - è necessario creare un ponte con le giovani generazioni, per instradarle verso una nuova etica One Health. Enpab sposa in pieno questa visione olistica, credendo fermamente nelle sinergie professionali con l’obiettivo della tutela della salute e della sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione. Il concetto di One Health porta con sé nuove occasioni professionali per il biologo, figura di riferimento nella transizione ecologica e nutrizionale della nostra economia e della nostra società".
Il progetto 'Biologi nelle scuole', nato nel 2015 e interamente finanziato da Enpab con borse lavoro erogate a ciascun biologo vincitore del bando per uno stanziamento complessivo negli anni di 2 milioni di euro, ha coinvolto negli anni un totale di 1.000 biologi professionisti, con specializzazioni in materia alimentare e ambientale, che hanno insegnato all’interno di circa 500 istituti scolastici. Le lezioni sono strutturate con una comunicazione e una formazione molto semplice, così da rendere percettibili agli alunni i concetti tecnici, enfatizzando l’aspetto educativo, comportamentale e motivazionale e la piena consapevolezza dell’importanza della corretta alimentazione e della tutela dell’ambiente.
"La scuola italiana anche attraverso le competenze del biologo - conclude la presidente Stallone - è il luogo d’elezione in cui svolgere un programma di educazione alimentare e alla sostenibilità, in grado di guidare il processo di osservazione, prevenzione e miglioramento degli stati di sovrappeso e obesità tutt’ora presenti significativamente sul nostro territorio e di creare consapevolezza riguardo lo stato di salute dell’intero Pianeta".