Frana nel casertano, continuano le ricerche di madre e figlio
Ancora non sono stati trovati i due dispersi, recuperata invece la loro Apecar
Ancora nessuna notizia di una madre e del figlio, dispersi da ieri a San Felice a Cancello, nel casertano, in seguito a un violento nubifragio. A eseguire le ricerche i vigili del fuoco che hanno trovato per ora solo la loro Apecar travolta da un fiume di fango e detriti.
Cronaca
Alluvione nel Pisano: Torrenti tracimano, vigili del fuoco...
Una notte di caos totale. Torrenti che tracimano, strade che diventano fiumi, case invase dall’acqua. Il Pisano, in alcune zone, sembra essersi trasformato in un enorme lago. Riparbella, Castellina Marittima, Santa Luce, Montescudaio, Terricciola… tutti nomi che stanotte sono diventati sinonimo di emergenza. Chi l’ha vissuta, se la ricorderà per sempre.
I vigili del fuoco sono stati ovunque, in ogni angolo dove c’era bisogno. Hanno salvato 15 persone. Quindici vite che erano a rischio, perché quando l’acqua arriva così all’improvviso e ti trovi intrappolato, non c’è molto da fare se non sperare che qualcuno arrivi a darti una mano. È successo soprattutto nella zona di Le Badie, a Castellina Marittima: tredici persone recuperate dai tetti delle auto, da canali dove erano finite. Due altre persone salvate a Santa Luce. Hanno passato momenti che, ne siamo sicuri, non dimenticheranno mai.
Poi c’è stata quella macchina finita in un fossato, stamattina, alle prime luci dell’alba. Vicopisano, ore 5:45. Ancora i vigili del fuoco, ancora loro a tirare fuori la conducente dall’abitacolo. È andata bene, stavolta. Tutto questo mentre la pioggia continuava a scendere, mentre il territorio cercava di riprendersi da una botta che non ci si aspettava.
E che dire di Riparbella? Centoventi millimetri di pioggia in tre ore. È tantissima acqua, è come se il cielo si fosse aperto e avesse deciso di riversare tutto giù, tutto insieme. Il sindaco, Salvatore Neri, ha usato Facebook per raccontare cosa stava succedendo. Una situazione surreale: “Il Botra è esondato, ci sono persone ancora da raggiungere, il ponte a Sorbugnano è divelto, frane sulla 68.” Non ci sono mezzi termini, è stato un disastro.
Le squadre del Comune, i volontari, tutti fuori a cercare di fare il possibile, di liberare strade, di risolvere almeno le cose più urgenti. Nel frattempo, il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale, perché la situazione è critica e c’è bisogno di coordinare ogni sforzo. Via social, hanno consigliato di uscire solo se necessario, perché le strade sono ancora piene di fango, ci sono detriti ovunque, e il rischio di nuovi smottamenti è ancora alto.
A Terricciola è stato il fiume Cascina a fare danni: è esondato, ha costretto a evacuare una famiglia, bambini piccoli inclusi. Momenti di paura anche qui, ma tutto sommato si è evitato il peggio. Via della Cascina è stata chiusa, poi riaperta solo quando il fosso è tornato nei limiti. E Montescudaio? Anche qui la pioggia è stata una piaga. La frazione di Fiorino allagata, Casagiustri e la provinciale piene di detriti. È stata una notte dura, durissima.
Nel Livornese la situazione non è andata meglio. A Cecina strade e garage allagati, la Protezione Civile e i vigili del fuoco che continuano a intervenire anche a Rosignano. Eugenio Giani, il governatore, ha aggiornato sui social: gli interventi sono continui, e il lavoro da fare non manca.
Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e contare i danni. I mezzi pesanti sono già all’opera per liberare le strade principali, ma ci vorrà tempo. L’importante, almeno per ora, è che nessuno si sia fatto male. È stato un colpo duro, ma la comunità si rialzerà.
Questa è la realtà quando eventi del genere colpiscono: bisogna reagire, fare il possibile per ripristinare almeno una parvenza di normalità. E farlo insieme, perché situazioni come questa non si risolvono da soli. Speriamo che il peggio sia passato e che ci sia modo di ritornare, piano piano, alla quotidianità. Anche se, per chi c’è passato, niente sarà più come prima. Almeno non per un po’.
Cronaca
Italia divisa dal meteo: maltempo estremo al Nord-Ovest,...
Ma da lunedì torna il beltempo su tutto il Paese fino alla fine del mese
Italia spaccata dal meteo. Quello che si prospetta come un weekend difficile con il maltempo che insisterà a flagellare il Nord-Ovest del Paese, per il Sud e il versante adriatico sarà invece un fine settimana con sole e temperature miti. Mattia Gussoni, meteorologo del sito iLMeteo.it, conferma che altri nubifragi colpiranno ancora in particolare alcune regioni con violenza autunnale. E’ infatti questo il periodo dei fenomeni più intensi in Italia, quest’anno preceduto da tante piogge anche fuori stagione: il maltempo sta colpendo parte del Paese da metà settembre e ha reso i terreni saturi e i fiumi belli gonfi.
Questa è la principale differenza rispetto ad altre stagioni autunnali piovose, i fenomeni sono arrivati in anticipo e, inoltre, non abbiamo avuto ancora irruzioni di freddo dalle zone polari. In pratica, senza un generale calo delle temperature in Italia, il mare è ancora caldo e fornisce energia ai violenti temporali; inoltre le piogge, arrivate già a settembre, hanno reso i terreni non più in grado di assorbire il carico di acqua in discesa dal cielo.
In sintesi, mari ancora caldi e terreni zeppi d’acqua causeranno piene repentine dei fiumi, sotto il continuo sviluppo di nubifragi sparsi. Un quadro molto difficile, limitato al Nord-Ovest e a parte dell’Alto Tirreno. Nelle prossime ore, infatti, le precipitazioni colpiranno ancora la Toscana, la Liguria, l’Emilia Romagna e il Piemonte, prima di spostarsi, e stazionare per 48 ore, sulle regioni di Nord-Ovest dove le criticità aumenteranno.
Oggi, sabato 26 ottobre, le piogge più intense sono previste al mattino su Alta Toscana, Liguria, Piemonte con qualche fenomeno ancora su Emilia, Lombardia e Friuli; il tempo migliorerà sul resto del Centro e su tutto il Sud splenderà un bel sole a tratti coperto da velature in arrivo dal Nordafrica. Nel pomeriggio il maltempo si concentrerà su Liguria, da Levante verso Ponente, Piemonte e Valle d’Aosta con piogge oltre i 150 litri per metro quadrato, la possibilità di temporali autorigeneranti e conseguente elevato rischio idraulico ed idrogeologico: in pratica si temono alluvioni e frane a causa delle intense piogge.
Domani, domenica 27, le precipitazioni continueranno a battere sulle stesse zone, in particolare sul Piemonte occidentale e settentrionale, in Valle d’Aosta, sulla Liguria di Ponente con qualche temporale in arrivo anche in Sardegna. Al mattino saremo al culmine del maltempo poi, se le previsioni saranno confermate, dal pomeriggio l'allontanamento del vortice perturbato verso Francia, Spagna e Marocco favorirà un graduale e lento miglioramento.
Dobbiamo prestare la massima attenzione in queste ore poi, dalla prossima settimana, il tempo sarà anticiclonico ovunque con sole e condizioni asciutte: anticiclone in autunno significa, però, anche nebbia a tratti fitta in Val Padana, a causa dell’elevato tasso di umidità presente dopo tutte queste piogge dell’ultimo mese e mezzo.
NEL DETTAGLIO
Oggi. Al Nord: forte maltempo al Nord-Ovest. Al Centro: ultimi temporali sull’Alta Toscana. Al Sud: soleggiato.
Domani. Al Nord: ancora maltempo al Nord-Ovest. Al Centro: nubi in Toscana, piogge diffuse in Sardegna. Al Sud: soleggiato.
Lunedì 28. Al Nord: tempo stabile. Al Centro: bel tempo. Al Sud: soleggiato.
Tendenza: alta pressione fino al 1° Novembre.
Cronaca
Torna l’ora solare, lancette indietro di...
Arriva il consueto cambio. La petizione contro lo switch: "Ecco gli effetti negativi"
Ora legale addio, torna quella solare. Ma quando bisognerà spostare indietro le lancette dell'orologio? Nella notte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 intorno alle 3 di notte. Si dormirà quindi un'ora in più.
Il risultato in generale sarà un'ora di luce naturale in più al mattino, mentre la sera farà buio prima con le giornate che saranno, con il passare delle settimane, sempre più corte. Per tornare all'ora legale dovremo aspettare la prossima primavera quando in una notte a fine marzo dovremo riportare avanti di un'ora i nostri orologi.
Ora legale tutto l'anno, sì o no?
Da anni si parla di mantenere l’ora legale tutto l’anno, specie da quando si guarda con motivata attenzione alle politiche di risparmio energetico. Ma se l'introduzione dell'ora legale perdurante per l'intero anno può avere benefici in termini di risparmio energetico e dal punto di vista ambientale, potrebbe non essere così conveniente in termini di salute sottolineano gli esperti.
"Un cambiamento che ha effetti negativi su più fronti, su salute e ambiente", lancia l'allarme la Società italiana di medicina ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit, che hanno promosso una raccolta firme per chiedere al governo l'ora legale permanente (al link https://www.change.org/p/ora-legale-per-sempre-cec80ffe-7625-47f0-a6f7-d25775e58329). "In 350mila italiani chiedono lo stop al passaggio ora legale/ora solare e hanno firmato l'apposita petizione online lanciata su Change.org", riportano i promotori in una nota.
Cosa fare per minimizzare gli effetti del cambio d'orario
"È opportuno regolare l'orario del sonno gradualmente, andando a dormire 15-30 minuti prima nei giorni precedenti il cambio dell'ora e passare più tempo all'aperto durante le ore di luce del giorno per aiutare il corpo a ricalibrare i suoi ritmi - spiega all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, docente di elementi di nutrizione umana e nutraceutica alla Lum, Libera Università Mediterranea 'G. Degennaro' - Utile può risultare, nei giorni a venire, l’impegno di mantenere abitudini costanti, come l'ora di andare a dormire e di svegliarsi, come anche l’uso oramai dilagante di trastullarsi con dispositivi elettronici prima del sonno. Va ricordato che l’attività fisica regolare può aiutare a mitigare gli effetti ormonali legati al cambio d'ora, soprattutto se praticata al mattino o nel pomeriggio. È sconsigliato allenarsi intensamente la sera, poiché l'aumento dei livelli di adrenalina potrebbe interferire con il sonno. Invece, è preferibile optare per attività rilassanti come lo yoga o lo stretching che, praticate nelle ore serali, favoriscono un riposo rigenerante".
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