Cronaca
Brand Journalism Festival, Mazzei (Iulm): “Importanti...
Brand Journalism Festival, Mazzei (Iulm): “Importanti obiettivi chiari e ruoli distinti”
"Per rendere la relazione tra brand e journalism più etica e trasparente è importante la chiarezza degli obiettivi e la distinzione dei ruoli: il giornalismo inteso nel senso puro della parola ha infatti una vocazione all’indipendenza che invece chi fa comunicazione di brand non può e non deve avere, perché gli obiettivi strategici vengono dati da un’azienda. Chi fa quindi brand jouranlis, secondo la mia visione, applica le tecniche del giornalismo agli obiettivi del brand”. Così Alessandra Mazzei, docente Università Iulm, Milano, all’Adnkronos interviene sulla necessità della prima edizione del Brand Journalism Festival che riunisce 12 novembre editori, aziende, giornalisti, decision maker, esperti della comunicazione di marca, appassionati del mondo dell'informazione e professionisti della comunicazione in un confronto sull'evoluzione del mondo dell'editoria, del giornalismo e della corporate communication.
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 13...
Nessun 6 né 5+1
SuperEnalotto, oggi nessun 6 né 5+1. In quattro hanno centrato il 5 portandosi a casa 32.119,87 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso arriva così a 75 milioni e 400mila euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente
La combinazione vincente di oggi è : 2, 12, 16, 18, 59, 61; Numero Jolly 56; Super Star 4.
Cronaca
Roma, tir perde controllo sulla A1: chiusa autostrada
L'incidente all'altezza di Nazzano, non ci sono feriti
Spaventoso incidente oggi, venerdì 13 settembre, sulla A1. Il conducente di un tir, che trasportava automezzi, ha perso il controllo sull'autostrada per cause ancora da accertare. Coinvolti nello schianto anche un camioncino e un carrello elevatore. Chiusa l'autostrada al km 524 direzione sud Nazzano.
Non ci sono stati feriti. La polizia stradale e i vigili del fuoco stanno continuando a lavorare per cercare di liberare la carreggiata.
Cronaca
Papa: “Trump o Harris? Entrambi contro la vita,...
Il pontefice parla dei candidati alle presidenziali Usa sul volo di ritorno da Singapore. E sui prossimi viaggi dice: "Mi piacerebbe andare in Cina"
"Ambedue sono contro la vita”, “ognuno scelga il male minore”. Il Papa, sul volo di ritorno da Singapore, è intervenuto sulle elezioni americane. “Ambedue - ha osservato Bergoglio riferendosi a Donald Trump e a Kamala Harris - sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti sia quello che uccide i bambini. Io non sono statunitense, non andrò a votare lì. Non dare ai migranti accoglienza e possibilità di lavorare è peccato, e grave”.
“Io - ha proseguito - sono stato a celebrare messa alla frontiera, vicino alla diocesi di El Paso. C’erano tante scarpe dei migranti, sono finiti male lì. In America centrale c’è una corrente di migrazione, tante volte vengono trattati come schiavi. La migrazione è un diritto che già c’era nella Sacra Scrittura, nell’Antico Testamento: l’orfano, la vedova e lo straniero, cioè il migrante, sono i tre che il popolo di Israele deve custodire. Non dimentichiamolo. Quanto all’aborto, la scienza dice che a un mese dal concepimento ci sono tutti gli organi di un essere umano. Tutti. Fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piace la parola, non ti piace, ma è uccidere. La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto, la Chiesa non permette l’aborto perché uccide. È un assassinio, un assassinio. Mandare via i migranti, non lasciarli sviluppare, non lasciare che abbiano una vita, è una cosa brutta, è cattiveria. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio. Su queste cose dobbiamo parlare chiaro, niente “ma”, “però”, entrambe le cose sono chiare”.
Ci possono essere circostanze in cui è moralmente ammissibile votare per candidato favorevole all’interruzione della vita? “Nella morale politica, in genere, si dice che non votare è brutto, non è buono. Si deve votare. E si deve scegliere il male minore. Chi è il male minore, quella signora o quel signore? Non so, ognuno in coscienza pensi e faccia questo”, la risposta del Papa.
La guerra a Gaza
"La guerra a Gaza? E’ troppo. Non si fanno passi per la pace" ha evidenziato il Papa sul volo di ritorno da Singapore. C’è il pericolo che il conflitto di Gaza si estenda anche alla Cisgiordania, cosa si sente di dire alle parti in guerra? C’è la possibilità di una mediazione della Santa Sede per arrivare a un cessate fuoco e alla pace? “La Santa Sede lavora su questo. - la risposta del Pontefice - Io chiamo la parrocchia di Gaza tutti i giorni, lì dentro ci sono seicento persone, cristiani, musulmani, ma vivono come fratelli. Mi raccontano cose brutte, cose difficili”.
“Io - ha aggiunto - non posso qualificare se questa azione di guerra sia troppo sanguinaria o no, ma per favore, quando si vedono i corpi di bambini uccisi, quando per la presunzione che lì ci siano alcuni dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto questo, è brutto. Delle volte si dice che è una guerra difensiva, ma alcune volte credo sia una guerra troppo, troppo… Mi scuso di dire questo, ma non trovo che si compiano i passi per fare la pace”.
Quindi ha ricordato che “a Verona ho avuto una esperienza molto bella, c’era un ebreo cui era morta la moglie e uno di Gaza al quale era morta la figlia, e hanno parlato della pace, si sono abbracciati, hanno dato una testimonianza di fratellanza. Alla fine, chi vince la guerra troverà una grande sconfitta. La guerra è sempre una sconfitta, sempre, senza eccezione. Voglio dire una cosa, questo forse è un po’ immischiarmi in politica: io ringrazio tanto, tanto, il re della Giordania per quello che fa; è un uomo di pace, Re Hussein, un uomo bravo".
"Fermare la pena di morte"
“La pena di morte va fermata” ha ribadito il Papa sul volo di ritorno da Singapore. I giornalisti al seguito gli hanno fatto notare che durante il suo viaggio tra Asia e Oceania ha parlato molto apertamente dei problemi anche di ogni Paese, come mai non ha parlato del fatto che a Singapore esiste ancora la pena di morte? “È vero - ha risposto Bergoglio - non mi è venuto in mente. La pena di morte non funziona: lentamente dobbiamo di eliminarla. Tanti Paesi hanno la legge, ma non eseguono la sentenza. Negli Stati Uniti è lo stesso. Ma la pena di morte va fermata, non va, non va”.
"Vorrei andare in Cina"
Il Papa ha ribadito che vorrebbe tanto andare in Cina e si è detto “contento” dei dialoghi in corso. “Io sono contento dei dialoghi con la Cina, il risultato è buono - ha detto Bergoglio sul volo di ritorno da Singapore -. Anche per la nomina dei vescovi, si lavora con buona volontà, ho sentito la Segreteria di Stato e sono contento. La Cina per me è una illusione, io vorrei visitare la Cina. Io ammiro la Cina, la rispetto. È un grande Paese, di cultura millenaria, con una capacità di dialogo, di capirsi, che va oltre i diversi sistemi che ha avuto. Credo che la Cina è una promessa e una speranza per la Chiesa”. “La collaborazione si può fare. In questo momento si muove il cardinale Zuppi e ha rapporti anche con la Cina”, ha aggiunto.
L'Argentina e le Canarie
Il Papa per il momento non andrà in Argentina. Lo ha ribadito lui stesso sul volo di ritorno da Singapore. In tema di viaggi lunghi, andrà in Argentina? Magari con uno scalo alle Canarie? “Se andrò in Argentina - ha risposto - è una cosa ancora non decisa. Io vorrei andare, è il mio popolo, ma ancora non deciso. Ci sono diverse cose da risolvere prima. Io penso un po’ di andare alle Canarie, perché lì ci sono situazioni di migranti che vengono dal mare e vorrei essere vicino ai governanti e al popolo”.
"Non sarò a Parigi per l'inaugurazione di Notre-Dame"
Il Papa ha detto che non sarà a Parigi per l’inaugurazione di Notre-Dame a dicembre. “No, non andrò a Parigi”, ha chiarito Francesco sul volo di ritorno da Singapore.