Omicidio Sharon Verzeni, secondo giorno di ricerche: ispezionati i campi dietro alla villetta
Al setaccio l'area intorno all'abitazione dove la vittima viveva da tre anni insieme al compagno
Sono terminate le ricerche disposte dalla procura di Bergamo sul luogo dell’omicidio di Sharon Verzeni e nelle vie circostanti a Terno d’Isola, battute con i metal detector dai volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano a caccia dell'arma del delitto e di altri indizi utili alle indagini. Dai due giorni di attività - a quanto si apprende - non sarebbe emerso nulla di particolarmente rilevante per l’indagine sul delitto della 33enne.
I volontari del Mu.Re., abituati a ‘cacciare’ i reperti della Grande Guerra, a Terno avevano l’obiettivo di trovare “ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indagini”, a partire dal coltello con cui è stata uccisa Verzeni. Per cercarlo hanno perlustrato ieri 120 tombini su via Castegnate, dove la donna è stata accoltellata a morte la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi, le strade che la incrociano, piazza VII Martiri nel centro del paese e poi il torrente Buliga e il parco di via Rota, da cui potrebbe essere passato l’assassino nella fuga.
Oggi la squadra di ricerca guidata da Paolo Campanardi, detto ‘Gibba’, protagonista della serie di DMax ‘Metal Detective’, ha battuto tutta la zona intorno alla villetta di via Merelli, sotto sequestro dal giorno dell’omicidio, dove Verzeni da tre anni viveva con il compagno Sergio Ruocco. Per i due giorni di attività, condotte dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo in collaborazione con l’amministrazione comunale, il legale della famiglia Verzeni Luigi Scudieri ha ringraziato con una nota “la cittadinanza, il sindaco di Terno d’Isola e i volontari del Mu.Re per la collaborazione prestata in queste ore, diretta a consentire agli inquirenti gli opportuni accertamenti sui luoghi del delitto”. Le ricerche per ora si fermano, riprenderanno se sarà necessario.
Il messaggio della famiglia Verzeni
"Il vile assassino di Sharon deve sapere che nessun ostacolo fermerà mai la sua individuazione". È il messaggio inviato dal legale della famiglia di Sharon Verzeni, l’avvocato Luigi Scudieri, in una nota di ringraziamento alla “cittadinanza, al sindaco di Termo d’Isola e ai volontari del Mu.Re per la collaborazione prestata in queste ore diretta a consentire agli inquirenti gli opportuni accertamenti sui luoghi del delitto”.
Testimone: "Uno spacciatore è sparito dopo morte di Sharon"
Intanto un mese dopo l'omicidio, a Terno d'Isola telecamere e giornalisti hanno preso il posto degli spacciatori che bivaccavano notte e giorno in piazza VII Martiri, a poche centinaia di metri dal punto in cui è stata colpita la 33enne. "Il vivacchio che c'era prima ora è sparito", dicono i pensionati che trascorrono le giornate sulle panchine, dove fino al 29 luglio scorso sostavano - a quanto riferiscono residenti e commercianti - una decina di spacciatori nordafricani.
"Dalla notte in cui è stata uccisa Sharon non si vedono più in piazza. In giro però ogni tanto li incontro, tranne uno di loro, sparito da un mese. È un marocchino che viveva a Terno d'Isola, poi si era spostato altrove, forse a Medolago, ma continuava a venire in paese. Faceva casini e spariva”, racconta Mohammed, 30enne egiziano che a Terno, dove vive da dieci anni, lavora in una pizzeria aperta anche la notte. L'assenza sospetta, il pizzaiolo l'ha già segnalata anche ai carabinieri che indagano sull'omicidio della 33enne, rendendosi disponibile a esaminare le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza quella notte, per indicare l'eventuale presenza dell'uomo sparito.
Mohammed, che racconta di essere già stato minacciato, assicura di non aver paura: “Non mi interessa di loro”. Che nella piazza centrale di Terno spacciassero è convinzione diffusa. “Io non so cosa facessero, ma erano sempre ubriachi, litigavano e spaccavano bottiglie”, racconta il pizzaiolo.
“Erano violenti, ma solo tra di loro”, conferma una panettiera. Altri commercianti riferiscono di aver visto anche coltelli, ma mai puntati contro i passanti. Anche per questo l’ipotesi che a colpire Verzeni sia stato un pusher convince pochi, perché - è la considerazione di chi lavora in piazza VII Martiri - l’omicidio ha danneggiato chi viveva di spaccio. “Da un mese l’attività si è ridotta tantissimo, con tutte le forze dell’ordine che ci sono in giro…”, osserva una negoziante.
A diminuire, dalla notte tra il 29 e il 30 luglio, sono state anche le persone di Terno che frequentavano la piazza. “Prima la sera c’erano tante persone di passaggio, tanti giovani. Adesso non ne vedo più”, perché da quando la 33enne è stata accoltellata a morte nel pieno centro del paese “la gente ha paura di stare in giro”, spiega un commerciante. (dall'inviata Alice Bellincioni)
Sport
Premio Internazionale Eccellenza Mediterraneo,...
La cerimonia si terrà il 21 ottobre a Roma a Palazzo Valentini
Dall’attaccante del Beşiktaş, Ciro Immobile, al ct della nazionale di pallavolo turca, Daniele Santarelli. Sono solo alcuni dei nomi che il prossimo 21 ottobre a Roma, presso Palazzo Valentini, riceveranno il “Premio Internazionale Eccellenza Mediterraneo 2024”, un riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione, volto a chi ha contribuito significativamente allo sviluppo e al miglioramento delle relazioni tra le nazioni, alla crescita di sport, imprese, all'inclusione sociale, alla diffusione culturale e alla conservazione del patrimonio artistico.
L’Euromediterraneo non è solo un luogo geografico che comprende l’Europa e le aree che si affacciano nel Mediterraneo. E’ molto di più, è un immenso continente che racchiude in sé culture e civiltà millenarie sulle quali sono stati costruiti rapporti economici, culturali, scientifici, linguistici, religiosi. Per questo saranno tantissimi i personaggi e le celebrità presenti a Roma a partire dall’ex capitano della Lazio, oggi al Beşiktaş, Ciro Immobile, passando per il vice presidente del club turco, Huseyin Yücel ed Emre Gokdemir, imprenditore da sempre vicino ai giovani sportivi sostenendoli con diverse iniziative. Poi Daniele Santarelli, tecnico di Conegliano e della nazionale femminile di pallavolo turca con la quale ha vinto il mondiale nel 2022 e fatto semifinale olimpica a Parigi 2024. Santarelli sarà accompagnato dal presidente della federazione turca di pallavolo, Mehmet Akif Üstündağ, che negli ultimi anni ha avuto un ruolo strategico nella crescita del movimento del volley nel proprio paese.
Una kermesse di assoluto livello che sarà arricchita nei prossimi giorni quando saranno svelati gli altri nomi vincitori del premio ideato dal giornalista Dundar Kesapli e dal presidente dell'Associazione Giornalisti del Mediterraneo, in collaborazione con l'Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi - Gianfranco Coppola - Presidente) e l'Aips Europe (International Sport Press Association - Charles Camenzuli Presidente).
Economia
Contratti, ministro Calderone: “Nel Ccnl...
Il ministro del lavoro alla presentazione del nuovo modello contrattuale Confimi-Confsal
"Guardo con molta attenzione e favore a tutto ciò che nell'ambito delle parti sociali diventa strumento di semplificazione, e anche provocazione per le necessarie evoluzioni sul ruolo che devono esercitare coloro che rappresentano le istanze del mondo datoriale e sindacale. Ho letto il vostro contratto, e trovo ad esempio fondamentale valorizzare il percorso formativo come previsto dal vostro nuovo modello contrattuale. E vedo positivamente il riferimento alla partecipazione dei lavoratori" nel cda delle aziende. Così Marina Calderone, ministro del Lavoro, intervenendo alla presentazione del primo contratto nazionale di lavoro multimanufatturiero Confimi Industria-Confsal.
Cronaca
Medjugorje, dal Papa via libera al culto pubblico ma non...
La Nota del Dicastero dottrina fede approvata da Bergoglio non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce i frutti spirituali e la bontà messaggi. Nessun giudizio morale sui presunti veggenti
Via libera al culto pubblico a Medjugorje ma non per incontrare i presunti veggenti. Gli elementi raccolti permettono di riconoscere che sono presenti le condizioni per procedere alla determinazione di un 'nihil obstat'. "È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di vescovi, teologi, commissioni e analisti", sottolinea 'La Regina della Pace', Nota sull’esperienza spirituale legata a Medjugorje meta di pellegrinaggi da tutto il mondo con un indotto complessivo attorno agli 11 miliardi, firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernandez, e da mons. Armando Matteo prefetto e segretario per la sezione dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede. Un testo approvato dal Papa, il 28 agosto scorso, presentato oggi in Vaticano, che riconosce la bontà dei frutti spirituali legati all’esperienza di Medjugorje, autorizzando i fedeli ad aderirvi – secondo quanto stabilito a maggio dalle nuove norme per discernere questi fenomeni – in quanto "si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel popolo di Dio effetti negativi o rischiosi".
Va detto che la Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede approvata dal Pontefice non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce appunto gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace e formula un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti. Complessivamente positivo il giudizio sui messaggi pur con dei chiarimenti su alcune espressioni. Si fa notare che "le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti" e che in ogni caso i doni spirituali "non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire". La dichiarazione di soprannaturalità - il parere del direttore editoriale dei media vaticani, Andrea Tornielli - "potrà ancora esserci, ma non bisogna più attenderla per autorizzare culto, devozioni e pellegrinaggi, se non vi sono inganni o interessi nascosti, se i messaggi sono ortodossi e soprattutto si riscontrano tante esperienze positive".
FRUTTI POSITIVI
"I frutti positivi si rivelano soprattutto come la promozione di una sana pratica di vita di fede" in accordo con la tradizione della Chiesa. Si registrano "abbondanti conversioni" di persone che hanno scoperto o riscoperto la fede; il ritorno alla confessione e alla comunione sacramentale, numerose vocazioni, "molte riconciliazioni tra coniugi e il rinnovamento della vita matrimoniale e familiare". "Occorre menzionare – si legge nella Nota - che tali esperienze avvengono soprattutto nel contesto del pellegrinaggio ai luoghi degli eventi originari piuttosto che durante gli incontri con i “veggenti” per presenziare alle presunte apparizioni". Si riportano pure "numerosissime guarigioni". La parrocchia del piccolo paese dell’Erzegovina è luogo di adorazione, preghiera, seminari, ritiri spirituali, raduni di giovani e "sembra che a Medjugorje le persone si rechino soprattutto per rinnovare la propria fede piuttosto che in ragione di precise richieste concrete". Sono sorte anche opere di carità che si occupano di orfani, tossicodipendenti, disabili e si registra anche la presenza di gruppi di cristiani ortodossi e di musulmani.
La Nota del Dicastero prosegue esaminando gli aspetti centrali dei messaggi, a partire da quello della pace intesa non soltanto come assenza di guerra ma anche in un senso spirituale, familiare e sociale: il titolo più originale che la Madonna attribuisce a sé stessa è infatti 'Regina della Pace'. Emerge con frequenza l’invito all’abbandono fiducioso in Dio che è amore: "Possiamo riconoscere un nucleo di messaggi nei quali la Madonna non pone sé stessa al centro ma si mostra pienamente orientata verso la nostra unione con Dio".
Molti messaggi invitano a riconoscere l’importanza di chiedere l’aiuto dello Spirito Santo: "La gente si sbaglia quando si rivolge unicamente ai santi per chiedere qualcosa. L’importante è pregare lo Spirito Santo perché scenda su di voi. Nei messaggi si ritrova poi "un costante invito ad abbandonare uno stile di vita mondano e un eccessivo attaccamento ai beni terreni con frequenti inviti alla conversione, che fa diventare possibile la vera pace nel mondo". La conversione sembra essere centrale nel messaggio di Medjugorje. C’è anche una "insistente esortazione a non sottovalutare la gravità del male e del peccato e a prendere molto sul serio la chiamata di Dio a lottare contro il male e contro l’influsso di Satana», indicato come origine dell’odio, della violenza, della divisione.
CHIARIMENTI NECESSARI
La seconda parte del documento sottolinea come "alcuni pochi" messaggi si allontanino dai contenuti fin qui elencati. E dunque "per evitare che questo tesoro di Medjugorje sia compromesso, è necessario chiarire alcune possibili confusioni che possono condurre gruppi minoritari a distorcere la preziosa proposta di quest’esperienza spirituale".
Se si leggono parzialmente alcuni messaggi, possono apparire "connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico o ad interessi non del tutto legittimi" anche se qualche errore può non essere "dovuto a una cattiva intenzione, ma alla percezione soggettiva del fenomeno". In alcuni casi "la Madonna sembra mostrare una qualche irritazione perché non sono state seguite alcune sue indicazioni; avverte così su segni minacciosi e sulla possibilità di non apparire più".
Ma in realtà altri messaggi offrono una giusta interpretazione: "Quelli che fanno predizioni catastrofiche sono falsi profeti. Essi dicono: “In tale anno, in tale giorno, ci sarà una catastrofe”. Io ho sempre detto che il castigo verrà se il mondo non si converte. Perciò invito tutti alla conversione» (15.12.1983). L’insistenza diventa più problematica quando i messaggi "si riferiscono a richieste di improbabile origine soprannaturale, come quando la Madonna impartisce degli ordini circa date, posti, aspetti pratici, e prende decisioni su questioni ordinarie". Nella Nota si indicano come problematici quei messaggi che attribuiscono alla Madonna le espressioni “il mio piano”, “il mio progetto”, espressioni che "potrebbero confondere. In realtà, tutto quanto Maria compie è sempre al servizio del progetto del Signore e del suo piano divino di salvezza".
VIA LIBERA AL CULTO PUBBLICO
"Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale" e ricordando che nessuno è obbligato a credervi, il nulla osta – emesso dal vescovo di Mostar-Duvno in accordo con la Santa Sede - indica che i fedeli "possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico".
La Nota precisa inoltre che "la valutazione positiva della maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti non implica dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale". E pur esistendo – com’è noto - diversi pareri "circa l’autenticità di alcuni fatti o su alcuni aspetti di questa esperienza spirituale, le autorità ecclesiastiche dei luoghi dove essa sia presente sono invitate ad apprezzare il valore pastorale e promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale".
Resta ferma la potestà di ogni vescovo diocesano di prendere decisioni prudenziali nel caso vi siano persone o gruppi che "utilizzando inadeguatamente questo fenomeno spirituale, agiscano in un modo sbagliato". Il Dicastero invita chi si reca a Medjugorje "ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace".