Il toscano salva 2 match point con Kecmanovic e vince al quinto set, il romano travolto da Fritz
Lorenzo Musetti annulla 2 match point e batte Miomir Kecmanovic in 5 set al secondo turno del singolare maschile dell'US Open. Matteo Berrettini invece oggi 29 agosto 2024 viene travolto dallo statunitense Taylor Fritz. La terza giornata del torneo è a due facce per gli azzurri impegnati nel secondo round.
La battaglia di Musetti
Musetti, testa di serie numero 18, soffre e piega il serbo Kecmanovic per 3-6, 6-4, 6-4, 2-6, 7-5 dopo 3h47' di battaglia in cui annulla anche 2 match point al rivale. Il toscano, che risolve il rebus con 12 ace e 51 vincenti, se la cava anche grazie al 65% di prime palle e conquista il terzo turno, nel quale sfiderà lo statunitense Brandon Nakashima, numero 50 del ranking, per un posto negli ottavi.
"Non ho giocato a un buon livello ma ho capito che posso lottare e soffrire: l'ho fatto su tutti i punti. All'inizio del quinto set pensavo di essere in condizioni migliori di Kecmanovic, credevo fosse un po' calato a livello fisico e invece ha ricominciato a rispondere con aggressività. Ho salvato i 2 match point aggrappandomi al servizio, poi sul 5-5 sono riuscito a ottenere il break decisivo" in un game da 14 punti "e ho chiuso con freddezza".
Berrettini, lezione da Fritz
Niente da fare, invece, per Berrettini. Il romano cede allo statunitense Fritz, testa di serie numero 12, che si impone per 6-3, 7-6 (7-1), 6-1. C'è partita solo nel secondo set, che finisce al tie-break: nel prolungamento, l'americano domina e ipoteca la vittoria sancita dal monologo nel terzo parziale. Berrettini sbatte contro un muro: Fritz archivia una giornata praticamente impeccabile al servizio, facendo il 90% dei punti con la prima palla e l'87% con la seconda.
Sabalenka troppo forte per Bronzetti
Nel secondo turno del singolare femminile, si arrende Lucia Bronzetti contro Aryna Sabalenka. La bielorussa, testa di serie numero 2, si impone agevolmente per 6-3, 6-1 in 1h01' di gioco.
I big avanti tutta
Il secondo turno maschile non regala sorprese. Novak Jokovic, numero 2 del tabellone, deve rimanere in campo per 2h16' nel derby serbo con Laslo Djere che si ritira sul punteggio di 6-4, 6-4, 2-0 per il detentore del titolo. Il tedesco Alex Zverev, testa di serie numero 4, batte il francese Alex Muller per 6-4, 7-6 (7-5), 6-1 in 2h26'.
Il norvegese Casper Ruud, numero 8 del seeding, cede un set al veteranissimo francese Gael Monfils e archivia la pratica per 6-4, 6-2, 2-6, 7-6 (7-3) in 2h55'. Nessun problema per l'americano Ben Shelton, testa di serie numero 13, che regola lo spagnolo Roberto Bautista Agut per 6-3, 6-4, 6-4 in 2h08'. Serve invece un'impresa al russo Andrei Rublev, numero 6 del seeding: sotto 2 set a zero contro il francese Arthur Rinderknech, rimonta e vince al quinto per 4-6, 5-7, 6-1, 6-2, 6-2 dopo 4h06'.
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Balotelli, nuovo Tapiro d’Oro: “Vieira rompeva...
L'allenatore del Genoa in conferenza: "Mario mi è sempre piaciuto"
Quando ha firmato per il Genoa, Mario Balotelli non si aspettava di ritrovarsi come allenatore Patrick Vieira. Con l'esonero di Alberto Gilardino invece, la dirigenza del Grifone ha scelto di affidarsi proprio all'ex centrocampista dell'Inter, con cui SuperMario non andava d'accordo già dai tempi del Nizza, quando in panchina c'era proprio Vieira.
Una versione però smentita da Balotelli: "Non è vero che a Nizza non ci andavo d’accordo, è che io volevo andare a giocare a Marsiglia", ha raccontato a Striscia la Notizia. L'ex attaccante, tra le altre, di Inter e Milan questa sera, alle 20.35 su Canale 5, riceverà il sesto Tapiro d'Oro della carriera, che consegnatogli dall'inviato Valerio Staffelli: "Avevamo qualche divergenza su alcune idee di calcio, ma a livello personale siamo sempre andati d’accordo. Il Tapiro dovreste darlo a lui!". Mario ha anche scherzato sul loro rapporto quando erano compagni di squadra: "Abbiamo giocato assieme all’Inter e al City: era tranquillo ma rompeva un po' le scatole".
Di Balotelli ha parlato proprio Vieira durante la sua prima conferenza stampa da allenatore del Genoa: "Conosco bene Mario. Mi è sempre piaciuto, è un professionista importante, deve solo continuare a lavorare per mettersi a disposizione della squadra", ha detto l'ex centrocampista francese, chiudendo di fatto ogni discussione.
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Napoli, Conte: “Stimo Ranieri, l’ho chiamato....
Il tecnico dei partenopei ha parlato della sfida alla Roma
Big match per il Napoli che, nella 13esima giornata di Serie A, ospita la nuova Roma di Ranieri: "Chi rischia di più tra noi e la Roma? È una partita di calcio, mica rischiamo la vita... è un rischio sportivo. Sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c'è grande stima nei suoi confronti, anche dell'amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento per lui, per la sua famiglia, che vive a Roma", ha detto il tecnico dei partenopei, Antonio Conte in conferenza stampa, "sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l'anno scorso è finita davanti a noi, fanno l'Europa League, ha fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e qualità della rosa. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo il Napoli".
Conte ha rivelato di aver sentito anche Ranieri nei giorni scorsi: "Una telefonata a Claudio l'ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. C'è amicizia anche tra le mogli, lui è uno davvero a modo, di altri tempi, non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene ma tranne nelle due gare con noi".
Poi sulla classifica, che il Napoli comanda a +1 sll'Inter seconda: "Ci sono tante squadre in pochissimi punti, stiamo facendo bene ma anche le altre, non c'è un'altra che si è staccata. C'è un po' di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in classifica dopo 12 giornate. Ce ne sono talmente tante in pochi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle".
Su Meret, nel mirino della critica dopo il gol subito contro l'Inter: "È il nostro portiere titolare, dietro ha Elia Caprile che dà delle buone garanzie. Io sono soddisfatto di quello che sta facendo Alex, non possiamo andare ogni volta a trovare il pelo nell’uovo e creare situazioni di instabilità al nostro interno. Mi piacerebbe che i media andassero a favore del Napoli e non creassero una certa instabilità con una domanda del genere, non lo merita e non penso sia giusto".
Conte è tornato sulle polemiche nate proprio dopo Inter-Napoli, che hanno riguardato soprattutto il Var: "Io ho sollevato una discussione costruttiva per costruire qualcosa di migliore rispetto al passato. Oggi abbiamo anche dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che il signor Mariani ha preso la decisione di fischiare il rigore, pensavo che non ci fosse stato un contatto col Var, invece è uscito fuori che il Var si limita a dire ‘c’è contatto’, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo e non polemico, dobbiamo far sì che l’arbitro, in quel caso col signor Mariani, abbia un supporto migliore rispetto a quello di San Siro. Ci si limita a dire c’è contatto, ma di che tipo? Il contatto c’è sempre!", ha continuato Conte", mi auguro che la prossima volta si utilizzi un po’ meglio e si dia un aiuto all’arbitro. Se c’è un contatto, uno può anche dire ‘guarda c’è contatto, vieni a valutare se confermare o se togliere’. Non è che devi essere chiamato al Var per cambiare la decisone, ma anche confermare o modificare. Mi dispiace per Mariani, che aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo che lui ha preso questa decisione però nessuno l’ha aiutato. Magari lo chiamavano e confermava il rigore, io l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato Mariani se fosse stato richiamato al Var. Mariani non è da censurare, lo è chi non ha dato a Mariani la possibilità di valutare. Io mi auguro che le mie parole abbiano fatto riflettere".
Poi sulle parole di Marotta: "Ringrazio il direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni. Mi fa piacere che abbia capito alla fine che sono una persona intelligente, che faccio una buona comunicazione. Gli obiettivi miei e quelli suoi stridono, non sono comuni, sicuramente non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari".
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Sinner, Abodi: “Vorrei pagasse le tasse in Italia,...
Il ministro dello Sport ha parlato del tennista azzurro, protagonista in Coppa Davis
Jannik Sinner? Perfetto o quasi. Peccato non paghi le tasse in Italia ma a Montecarlo. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a Un giorno da pecora risponde alle domande sul numero 1 del tennis mondiale, impegnato con l'Italia in Coppa Davis. Gli azzurri ieri hanno battuto l'Argentina nei quarti di finale. "Ieri ho visto Sinner sulla Rai, mi piace ascoltare Panatta. È andata bene, abbiamo una squadra equilibrata al di là di Sinner, l'entusiasmo ci rende vincenti, lo stesso vale per le donne, che sono diventate campionesse del mondo. Sicuramente Jannik può diventare uno dei più grandi sportivi italiani di sempre, visto che è molto giovane", dice Abodi.
Il tennista altoatesino paga le tasse a Montecarlo invece che in Italia: "Devo dire che mi piacerebbe se le pagasse qui", ha detto Abodi, "sia chiaro però che lui sta facendo una cosa perfettamente legale. Se voi foste nella stessa condizione che fareste? La cosa corretta è quella che è prevista dalla norma. Il tema è capire se noi creeremo le condizioni per farlo tornare, sempre con una norma, che preveda paghi qui quanto paga lì, visto che vive all'estero undici mesi all'anno".
Abodi ha parlato anche dell'attesa sentenza sul caso doping che ha coinvolto il tennista azzurro: "La preoccupazione non porta a nulla, era quasi normale si arrivasse a questo, ma sono certo che gli atti possono portare necessariamente ad un'assoluzione. Su Sinner io metto entrambe le mani sul fuoco".