Egitto, “turisti accoltellati a Taba”. Per media Israele “possibile attentato”
La località è vicina al confine con Israele
E' di tre "turisti" arabo israeliani e quattro cittadini egiziani feriti il bilancio di una rissa in un albergo della città di Taba, in Egitto, vicino al confine con Israele. A riferirlo è il canale all news egiziano Al-Qahera che dà notizia di una "lite" all'interno della struttura e di "ferite gravi" riportate da una persona dello staff dell'albergo.
Secondo il canale governativo, la "lite" tra il personale della struttura e i "turisti" sarebbe stata innescata da questi ultimi per un presunto "mancato pagamento di servizi". In precedenza la stessa emittente aveva riferito di "turisti accoltellati", per poi citare "un funzionario della sicurezza egiziana" e smentire "le notizie circolate sui media israeliani riguardo un accoltellamento che ha coinvolto cittadini israeliani".
A differenza del canale egiziano, l'israeliano Jerusalem Post - citando fonti della sicurezza egiziana - parla di turisti arabo israeliani e cittadini egiziani feriti a causa della "rissa" nata da insulti che un turista avrebbe rivolto a un dipendente dell'albergo e precisa che i servizi di soccorso israeliani, Magen David Adom e le ambulanze sono al confine.
Esteri
Papa: “Harris o Trump? Entrambi sono contro la...
"Ognuno scelga il male minore"
Sul volo di ritorno da Singapore a Roma ieri il Papa è intervenuto sulle elezioni americane. "Ambedue sono contro la vita", ha detto riferendosi a Donald Trump e a Kamala Harris, "ognuno scelga il male minore".
Esteri
Ucraina, Stoltenberg: “Nato poteva fare di più per...
Il mea culpa della Nato. Stoltenberg: "Potevamo fare di più per evitare guerra". Medvedev minaccia: "Se Kiev lancia missili occidentali, la raderemo al suolo"
"La nostra gente è tornata finalmente a casa". A scriverlo, su X, è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, celebrando la notizia dell'avvenuto rilascio dei militari di Kiev nel quadro di un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. "Siamo riusciti a riportare indietro con successo in Ucraina altri 103 soldati dalla prigionia russa". Si tratta, spiega, di "82 soldati semplici e sergenti, 21 ufficiali". Erano "difensori delle regioni di Kiev e Donetsk, Mariupol e Azovstal, Luhansk, Zaporizhzhia e Kharkiv. Guerrieri delle Forze armate dell'Ucraina, della Guardia nazionale dell'Ucraina, guardie di frontiera e ufficiali di polizia. Ringrazio il nostro team responsabile dello scambio per aver portato queste buone notizie all'Ucraina".
Il mea culpa della Nato
La Nato avrebbe potuto fare di più per evitare la guerra in Ucraina. Il mea culpa dell'Alleanza arriva con le parole del segretario generale, Jens Stoltenberg, in un'intervista al magazine tedesco Fas. La Nato, dice, avrebbe potuto agire in maniera differente per evitare il conflitto innescato dall'invasione della Russia ordinata da Vladimir Putin a febbraio del 2022.
"Adesso forniamo materiale bellico per una guerra. Allora avremmo potuto fornire materiale bellico per evitare una guerra", dice Stoltenberg evidenziando che i paesi membri dell'Alleanza si sono mossi in ritardo e non hanno adottato soluzioni che avrebbero potuto scoraggiare il conflitto.
Per l'ex premier norvegese la fine della guerra non può che essere decisa al tavolo negoziale. "Per mettere fine a questa guerra dovrà tornare ad esserci un dialogo con la Russia in una determinata fase. Però dovrà essere basata sulla forza ucraina", dice.
Missili contro obiettivi in Russia?
Le parole di Stoltenberg arrivano mentre Stati Uniti e Regno Unito valutano l'ipotesi di consentire a Kiev l'utilizzo di missili contro obiettivi militari nel territorio russo. Se appare improbabile un via libera in tempi brevi per i missili Atacms americani, è più concreta la possibilità di un semaforo verde ai missili Storm Shadow che Londra fornisce a Kiev. Il tema è stato discusso alla Casa Bianca nell'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il premier britannico Keir Starmer.
L'Ucraina da oltre un mese ha invaso la regione russa di Kursk e, pertanto, potrebbe lanciare i suoi missili da posizioni più avanzate per provare a colpire obiettivi militari in profondità nel territorio russo. Mosca ha ripetutamente minacciato risposte 'adeguate' se l'Ucraina sarà autorizzata ad utilizzare missili a lungo raggio senza limitazioni. Dopo i ripetuti messaggi di Putin, ecco anche l'avvertimento di Dmitry Medvedev, ex presidente ed attuale numero 1 del Consiglio di sicurezza: "Kiev verrà rasa al suolo", dice, annunciando che la pazienza della Russia "sta per finire". La Russia, dice, ha già motivi formali per ricorrere all'utilizzo di armi nucleari dopo l'incursione dell'Ucraina nella regione di Kursk, ma potrebbe invece utilizzare alcune delle sue nuove tecnologie belliche per ridurre Kiev a "un gigantesco luogo fuso". La Russia potrebbe distruggere la capitale dell'Ucraina solo con le sue armi non nucleari. Finora ha 'scelto' di non farlo, puntualizza, sottolineando poi che la "pazienza ha i suoi limiti".
Nuova ondata di droni contro l'Ucraina
Intanto, la Russia ha lanciato più di 70 droni Shahed sull'Ucraina la notte scorsa. A scriverlo, su Telegram, è stato il presidente Zelensky, precisando che la maggior parte dei droni è stata abbattuta.
I sistemi di difesa aerea sono entrati in funzione a Kiev, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia, Odessa, Sumy, Dnipropetrovsk, Poltava, Kherson, Kharkiv e Donetsk, aggiunge. "Abbiamo bisogno di maggiori capacità per rafforzare il nostro scudo aereo, la nostra difesa aerea e le capacità di lungo raggio in modo da continuare a proteggere il nostro popolo. Stiamo lavorando su questo con tutti i partner dell'Ucraina".
Esteri
Raid Israele su Gaza, media: “10 morti”. Idf:...
Un numero imprecisato di civili è rimasto ferito, secondo l'agenzia di stampa Wafa. L'esercito ha annunciato che i caccia israeliani hanno colpito le basi di lancio nel sud del Libano
E' di almeno dieci civili palestinesi uccisi il bilancio di una nuova ondata di attacchi sferrati dalle Forze di Difesa Israeliane nelle ultime ore su diverse zone della Striscia di Gaza. A renderlo noto sono i media palestinesi, precisando che due persone sono morte in un raid aereo contro una tenda che ospitava sfollati a Khan Younis, nell'area di Al Attar. Un numero imprecisato di civili è rimasto ferito, secondo l'agenzia di stampa Wafa.
Altri due civili sono stati uccisi nei bombardamenti dell'esercito israeliano a Gaza City e nel campo di Jabalia, dove è stata colpita una scuola usata come rifugio per gli sfollati. Fonti locali hanno riferito alla stessa agenzia la morte di altri sei civili, tra cui una donna e tre bambini, a seguito di un altro attacco, questa volta contro un'abitazione nel quartiere di Al Tuffah, nella parte orientale di Gaza City, dove diverse persone sono state ferite e risulta un numero ancora da determinare di dispersi.
Idf: 55 razzi dal Libano verso l'Alta Galilea, caccia colpiscono basi di lancio
Sono circa 55 i razzi lanciati questa mattina dal Libano verso Safed, nell'Alta Galilea, e le aree circostanti. A renderlo noto sono state le Forze di difesa israeliane (Idf) citate dal Times of Israel. Inizialmente sono stati lanciati circa 20 razzi, quindi altri 35. Alcuni sono stati intercettati mentre altri sono caduti in aree aperte. Non sono stati segnalati feriti. Secondo i media in lingua ebraica, alcuni impatti hanno innescato incendi. L'esercito ha annunciato che i caccia israeliani hanno colpito le basi di lancio nel sud del Libano.
Chiesto ad abitanti Gaza di evacuare villaggi del nord
Gli abitanti di Gaza sono stati intanto invitati a evacuare Al-Manshiya, Sheikh Zayed e Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza a seguito dell'allarme razzi risuonato ad Ashkelon, nel sud di Israele. Lo ha dichiarato su X il portavoce arabo dell'Idf, Avichay Adraee.