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Governo, Meloni: “Avanti senza paura, saranno i cittadini a giudicarci”

Nel Cdm della ripresa, la premier ai ministri: "La nostra forza è l'unità, inutili i tentativi delle opposizioni di dividerci"

Giorgia Meloni (Fotogramma)

Le comunicazioni che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto stamattina nel primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva. Ecco le comunicazioni integrali, in possesso dell'Adnkronos.

"Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un'Italia migliore di come l'abbiamo trovata e se questo è l'obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto. Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci", ha detto la premier.

"Faremo quello che va fatto"

"Mi auguro che siate riusciti a ricaricare un po' le batterie, perché è una energia che ci servirà per affrontare la stagione e un'agenda particolarmente fitta. Non che quella che ci siamo lasciati alle spalle sia stata da meno, e penso che dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto fin qui – a partire dalle grandi riforme che abbiamo messo in cantiere – autonomia, giustizia, premierato, la cui capacità di cambiare le cose è direttamente proporzionale all'opposizione che stanno facendo quelli che vogliono conservare lo status quo. Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un'Italia migliore di come l'abbiamo trovata e se questo è l'obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto. Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci. E mi pare sia anche la linea che stamattina abbiamo condiviso in una bella riunione di maggioranza con Matteo, Antonio e Maurizio Lupi. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ma non abbastanza da non darci l'obiettivo di farlo ancora meglio".

"La nostra forza principale è l'unità e la compattezza della maggioranza"

"Come sempre, e su tutto, la nostra forza principale è l'unità e la compattezza della maggioranza di governo. Non è un caso che ogni giorno si raccontino teorie che hanno come obiettivo proprio minare quella compattezza, e che l'opposizione cerchi ogni escamotage per cercare di divaricarci", le parole del presidente del Consiglio.

"Ma noi sappiamo che sono tentativi inutili. Perché con tutte le sfumature che distinguono i partiti della maggioranza, e che io considero una ricchezza, noi stiamo insieme da trent'anni non per interesse, ma per compatibilità di visione. Quello che dobbiamo fare è continuare a portare avanti il programma votato dagli italiani, che è una sintesi perfetta della nostra visione e del valore aggiunto di ogni partito nella coalizione", ha aggiunto. "Come ho detto altre volte, sono i risultati di governo l'unico vero metro per giudicare la compattezza di una maggioranza. E noi stiamo facendo il nostro lavoro".

 

"Quadro internazionale complesso come non mai, Italia credibile"

"Lo abbiamo in un quadro internazionale complesso come non mai, con una instabilità crescente e conflitti che hanno molte difficili ricadute. Tutti vedono, nel mondo, che oggi c'è un'altra Italia, seria, affidabile, autorevole, come dimostra anche il successo che sta avendo questo anno di presidenza italiana del gruppo dei 7", ha detto ancora.

"La centralità e l'autorevolezza a livello internazionale, insieme alle scelte serie che abbiamo fatto, stanno contribuendo anche al buon andamento della nostra economia. L'Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell'economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – Pil, occupazione, export, investimenti, ecc. - sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Proprio oggi arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%.

"Sinistra mente, con noi +50% investimenti Sud"

"Sono dati che dovremmo raccontare, di più e meglio, perché non lo faranno molti altri. Pensate ai dati che ci arrivano dal rapporto Svimez sulla crescita del Pil nel Sud, che nel 2023 è cresciuto più della media nazionale, cosa che non accadeva dal 2015, di quasi mezzo punto percentuale", ha evidenziato.

"Dato che contrasta con la narrazione, distorta, della sinistra che ci dipinge come nemici del Mezzogiorno, che vogliono umiliare il Sud e spaccare l'Italia con l'autonomia differenziata. Perché non possono dire la verità, e cioè che con questo governo gli investimenti al sud sono aumentati del 50%, che significa che si poteva fare anche prima, ma non è stato fatto. Il punto è che noi sappiamo che l'Italia cresce davvero solo se riesce a rimettere in moto tutta la sua economia e tutti i suoi territori.

"È fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico anche con le scelte che faremo nella prossima manovra economica. Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, al buon senso e alla serietà. La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo. Tutte le risorse disponibili devono a mio avviso continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con la solita attenzione particolare a quelle con bambini", ha detto ancora.

"Qualche funzionario Ue e non il governo vuole far saltare assegno unico"

"Tornando alla legge di bilancio, ricordo che la manovra è ancora da scrivere e per questo consiglio grande prudenza - lo dico voi per primi, così come lo dirò ai gruppi parlamentari di maggioranza - nel commentare misure e interventi di cui ha parlato finora la stampa ma che non sono mai neanche state proposte. E per carità accade prima di ogni legge di bilancio che si scrivano cose non vere, quello che mi colpisce è che se ne continui a parlare anche dopo che le notizie vengono smentite dai diretti interessati, come nel caso dell'assegno unico di ieri", ha detto la premier.

"Voglio essere chiarissima su questo punto: fin quando ci sarà questo Governo le famiglie italiane non avranno nulla da temere. Se c'è qualcuno che vorrebbe far saltare l'assegno unico, non è certo questo Governo di centrodestra (che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità), ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all'Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell'assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l'assegno anche a chi ha figli residenti all'estero. Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l'equilibrio dei conti dello Stato. Noi continueremo a difendere l'assegno unico e mi sarebbe piaciuto riscontrare unità e sostegno anche da parte dell'opposizione su questa battaglia. Unità che abbiamo più volte chiesto ma che non è arrivata. Confidiamo che prima o poi arrivi".

"Governo designa Fitto come commissario europeo"

"E a proposito di Europa, ritengo opportuno condividere con tutti voi, dopo averlo fatto già da tempo con gli altri leader della maggioranza, una decisione estremamente importante. Ho ricevuto la lettera della Presidente della Commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al Governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo", ha affermato.

"Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l'Italia nei prossimi anni. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il Ministro Raffaele Fitto", ha annunciato.

"Oggi stesso comunicherò alla Pres VDL il nome e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria", ha detto ancora Meloni.

"Dopodiché ovviamente continuiamo a lavorare sul ruolo che chiediamo venga affidato all'Italia. E, nonostante veda molti italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra Nazione, non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più- banalmente perché siamo l'Italia, Nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. E, oggi, possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d'Europa".

"Pnrr priorità assoluta del governo"

"Anche grazie allo straordinario lavoro del Ministro Fitto, l'Italia ad oggi si conferma al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR. Siamo lo Stato membro dell'Unione europea che ha ricevuto, finora, l'importo economico più alto: 113,5 miliardi di euro, oltre il 58% delle risorse totali. Il 28 giugno abbiamo raggiunto i 37 obiettivi della sesta rata da 8,5 miliardi di euro", ha detto citando i dati.

"E in questi giorni siamo impegnati nella fase di verifica con la Commissione Europea per il pagamento della rata entro il 31 dicembre. Il PNRR non consente soste e quindi stiamo impegnati nelle attività necessarie per il raggiungimento dei 69 traguardi e obiettivi della settima rata da 18,2 miliardi di euro e con il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano, della messa a terra degli investimenti programmati. La messa a terra del PNRR, ovviamente, è e rimarrà una priorità assoluta dell'intero Governo".

"Due anni a palazzo Chigi, spiegheremo risultati a cittadini"

"Il prossimo 22 ottobre celebreremo due anni di governo. Stiamo lavorando per approfittare di questo anniversario con l'obiettivo di raccontare i risultati che abbiamo raggiunto e che è giusto spiegare ai cittadini", ha annunciato.

"Tra questi, possiamo dirci particolarmente soddisfatti del lavoro che stiamo facendo sul governo dei flussi migratori, e segnatamente per contrastare l'immigrazione clandestina e i trafficanti di esseri umani. Il cambio di passo c'è, e si vede. Lo vediamo dai numeri, ovvero dalla tendenza decrescente degli sbarchi, che si sta progressivamente consolidando".

"Sbarchi in calo del 64%, cambio di passo c'è e si vede"

"Ad oggi, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli sbarchi sono diminuiti del 64%, e quasi del 30% rispetto al 2022. I risultati di un lavoro lungo e faticoso, quindi, cominciano ad arrivare, soprattutto se teniamo conto del quadro estremamente problematico nel quale operiamo. Il cambio di passo c'è, e si vede anche in Europa. Il paradigma è notevolmente cambiato rispetto a quando in Europa si discuteva soltanto su come redistribuire tra i 27 Stati Ue gli immigrati che sbarcavano all'interno dei nostri confini", ha detto la premier.

"Ricordo che nell'Agenda strategica approvata nella prima riunione del Consiglio europeo di questa legislatura c'è molto dell'approccio italiano e delle priorità che abbiamo sempre individuato: difesa suoi confini esterni, contrasto all'immigrazione irregolare di massa e impegno per stroncare il business disumano dei trafficanti di esseri umani, che lucrano sul legittimo desiderio delle persone di cercare condizioni di vita migliori di quelle che hanno", ha proseguito.

"I dati ci dicono che le politiche che stiamo portando avanti, le scelte che abbiamo preso, l'inteso lavoro diplomatico e internazionale del Governo nel suo complesso con le Nazioni africane e gli accordi che abbiamo sottoscritto con loro - a partire da Tunisia e Libia - sono giuste e funzionano. Diminuiscono gli sbarchi e, cosa più importante, diminuiscono anche i morti e i dispersi in mare. Anche su questo punto la tendenza decrescente si sta consolidando, e questo ci rende particolarmente orgogliosi perché è la dimostrazione di quello che abbiamo sempre sostenuto: l'unico modo per impedire altre tragedie in mare è fermare le partenze e combattere i trafficanti senza scrupoli", ha detto ancora.

"Hotspot in Albania pronti a breve"

"Sempre sul fronte dell'immigrazione, come sapete, nelle prossime settimane saranno pienamente operativi anche i centri previsti dal protocollo d'intesa con l'Albania per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo. In questi mesi, come sanno bene i Ministri Piantedosi e Crosetto, abbiamo incontrato diverse difficoltà operative, ma le stiamo superando una ad una perché crediamo molto in questo progetto innovativo. E la sua potenziale efficacia è dimostrata dalla mobilitazione non solo della sinistra europea, ma delle ONG a livello internazionale che, come avrete letto, si stanno mobilitando contro il Protocollo. Solo che allo stesso tempo, la maggioranza degli Stati membri UE ha chiesto alla Commissione di prenderlo a modello come soluzione innovativa. Siamo consapevoli di avere gli occhi puntati d'addosso, e per questo siamo intenzionati a fare tutto a regola d'arte", ha detto.

"Il tema dell'immigrazione è un altro dei punti che affrontiamo in questa ripresa. Ricorderete l'esposto che ho presentato i primi di giugno al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Melillo. Quell'esposto, che da più parti è stato bollato come inutile o addirittura sbagliato, è stato invece molto efficace e ha consentito a diverse Procure di imprimere una svolta nelle indagini e di agevolare il coordinamento con altre inchieste già avviate. Come avevo annunciato in quell'occasione, il Governo è al lavoro per portare in uno dei prossimi Consigli dei Ministri un intervento, sia di carattere amministrativo che legislativo, per sanare quelle storture che da quindici anni a questa parte - incredibilmente nell'indifferenza generale e dei governi che ci hanno preceduto - permette di aggirare e utilizzare in maniera fraudolenta i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro come canale di immigrazione irregolare. Il nostro obiettivo, come sempre, è ribadire il principio che in Italia si entra regolarmente. Non consentiremo alla criminalità organizzata di frodare lo Stato per portare avanti i suoi traffici", ha affermato.

"Piano Mattei risponde all'interesse nazionale"

"Consentitemi di chiudere questo capitolo legato al governo dei flussi migratori con un riferimento al Piano Mattei, che, come sapete, abbiamo inviato a fine luglio in Parlamento per ricevere i pareri delle Commissioni competenti. Ho seguito il dibattito che si è sviluppato in Commissione e ci tengo in questa sede a sottolinearne uno che ritengo molto importante e che è emerso nel corso dell'esame", ha detto Meloni.

"Il Piano Mattei è un piano di respiro nazionale, che risponde al nostro interesse nazionale di creare un nuovo modello di sviluppo e partneriato con l'Africa, e restituire all'Italia la centralità che storicamente le è propria nel Mediterraneo. Ma è immaginato come un piano strategico che dovrebbe andare oltre anche la durata di questo Governo. E per questo mi auguro che sia considerato così da tutti, a partire dalle forze politiche che oggi sono all'opposizione e che finora, secondo me, hanno avuto su questa vicenda una chiusura pregiudiziale. Lo abbiamo condiviso con il Parlamento proprio per ascoltare anche le opposizioni e sperare che almeno su questo si potesse lavorare tutti insieme. Finora non è accaduto ma spero ancora possa accadere in futuro", ha evidenziato.

"Mi auguro che su alcuni punti strategici - com'è la politica estera - ci possa essere la più ampia condivisione e si possano superare quegli steccati di parte che, per troppo spesso in passato, hanno impedito all'Italia di perseguire il proprio interesse nazionale con l'unità e la coesione che sono necessari", ha sottolineato.

"Caivano è la prova di una politica capace di rispettare gli impegni"

"Non ho molto altro da aggiungere, se non ricordare una data simbolica a mio avviso molto simbolica per questo governo, e un appuntamento importante. Ricorre domani, 31 agosto. Domani sarà trascorso un anno dalla mia prima visita a Caivano: in un anno abbiamo fatto tantissimo, a partire dall'inaugurazione del nuovo Centro Pino Daniele, e ora bisogna andare avanti. Siamo al lavoro per completare il risanamento di Caivano, e per estendere quel modello, che ha funzionato ad altre periferie degradate e che hanno bisogno del ritorno dello Stato", ha detto ancora la premier avviandosi a concludere.

"A Caivano abbiamo dimostrato che la politica, se si assume un impegno e lo porta avanti, è capace di rispettarlo. Soprattutto quando è difficile, soprattutto quando è rischioso metterci la faccia. È una piccola ma grande rivoluzione, di cui la nostra Nazione ha bisogno. L'appuntamento al quale ci stiamo preparando, invece, è il Giubileo della Chiesa Cattolica. La prossima notte di Natale, il 24 dicembre 2024, ci sarà l'apertura della Porta Santa di San Pietro e l'inizio ufficiale", ha ricordato.

"È previsto l'arrivo a Roma nel 2025 di pellegrini da tutto il mondo e il Governo tutto sta lavorando, insieme all'Amministrazione capitolina e alla Regione Lazio, per recuperare i ritardi accumulati in passato e rendere la Capitale la città quanto più ospitale possibile per questo straordinario evento di fede, di cultura, di identità. Le opere che sono in corso di ultimazione rimarranno alla città, e sono convinta che dimostreremo ancora una volta la capacità della nostra Nazione di accogliere, organizzare e ospitare grandi eventi. Insomma, buona ripartenza e buon lavoro a tutti!", ha concluso.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Politica

Pil, Meloni: “Italia cresce più di media Ue, +1% a...

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La presidente del Consiglio al numero uno di Confindustria Emanuele Orsini su manovra: "Vediamoci subito"

Giorgia Meloni (Fotogramma/Ipa)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta oggi, 18 settembre, all'assemblea 2024 di Confindustria. "Sono fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano, soprattutto, dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche" ha detto la premier dal palco di Viale dell'Astronomia. Sulla manovra, a cui il governo lavora, Meloni dice al presidente di Confindustria Emanuele Orsini: "Vediamoci subito".

"Noi dobbiamo essere insieme soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto considerando il contesto in cui abbiamo operato in questi due anni. Un quadro che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, e che qualcuno aveva sperato potesse contribuire a un repentino fallimento dell'attuale governo. Le cose sono andate diversamente, l'Italia supera le difficoltà meglio di altre nazioni europee, il merito è delle imprese e dei loro lavoratori. Non è lo Stato che crea ricchezza, che invece deve fare la sua parte".

"Confido che continueremo a lavorare insieme. Avrete un confronto leale e regole certe, non andremo sempre d'accordo ma la penseremo sempre sullo stesso modo su un punto: l'Italia può ancora stupire e lasciare tutti a bocca aperta. A lungo abbiamo rincorso gli altri, è arrivato il momento di farci rincorrere dagli altri".

Sostegno a famiglie e imprese

"Voglio esser abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione avuta finora e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio ispirate a buonsenso e serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute dei cittadini".

Lavoro

"C'è ancora tanto da fare" e "noi saremo ancora più efficaci. Il prossimo obiettivo che abbiamo davanti è aumentare la produttività del lavoro" dice, snocciolando i risultati sull'occupazione. "Mai così tanti italiani avevano lavorato dall'unità d'Italia oggi", ha rivendicato.

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Politica

Lotito: “Voglio comprare Il Foglio per rendere edotte...

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Il presidente della Lazio: "È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore"

Claudio Lotito - (Fotogramma)

"È arrivato il momento: vorrei comprarmi un giornale. Però devo fare una premessa…i giornali di carta moriranno a breve: altri 7-8 anni e non esisteranno più. Anzi sono già tutti morti.....Però ci sono sempre i siti e lì si possono fare grandi cose…". Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intercettato in Transatlantico dopo il voto in seduta congiunta a Montecitorio di un giudice della Corte costituzionale, racconta al "Fatto quotidiano", aggiungendo: "Il Foglio mi piacerebbe molto. È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore: apparteneva a Veronica Lario, Giuliano Ferrara, insomma gente ’mportante. Un quotidiano che parla a un pubblico di nicchia. Sarebbe una grande operazione culturale. E poi hanno già iniziato a investire sul web".

"Non ho ancora guardato la situazione societaria e devo capire ancora quante copie vende perché non sono certificate. Quindi non so quanto potrei offrire". In ogni caso, "sarei il proprietario....". Ma "non comprerei in prima persona: lo farei fare a qualcuna delle mie società. Non in quanto Claudio Lotito, senatore della Repubblica di Forza Italia.... anche perché la mia finalità sarebbe un’altra… Io lo farei per rendere edotte le persone…". "Io non voglio fare concorrenza (ad Angelucci - ndr). Ancora non l’hai capito: la mia sarebbe un’operazione culturale…", conclude.

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Politica

Oggi question time alla Camera con Bernini, Salvini,...

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Le risposte dei quattro ministri alle interrogazioni

Camera dei deputati - Fotogramma

Si svolge oggi, mercoledì 18 settembre, alle 15, il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento, con i ministri Bernini, Salvini, Valditara e Schillaci.

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, risponde a interrogazioni sul sistema di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, al fine di garantire una selezione basata sulla valorizzazione del merito (Patriarca – Fi-Ppe); sull'avvio dei controlli sulle università telematiche previsti dal decreto ministeriale n. 1154 del 2021 e sulla modifica dei criteri di accreditamento di tali università (Piccolotti – Avs); sul contenuto dell'annunciato decreto ministeriale in materia di accreditamento delle università telematiche e iniziative volte a garantire la qualità dell’insegnamento presso tali università (Caso – M5S).

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, risponde a interrogazioni sul rispetto del cronoprogramma previsto per la realizzazione del Terzo valico dei Giovi-Nodo di Genova, alla luce della rilevazione di gas in uno dei cantieri (Bruzzone – Lega); sulle ipotesi di privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato (Barbagallo – Pd-Idp); sull'operato del ministro alla luce dei comportamenti e delle iniziative intraprese all'epoca della vicenda della nave della Ong Open arms (Faraone – Iv-C-Re).

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per l'assunzione dei docenti idonei al concorso ordinario 2020, anche nell'ottica del raggiungimento dell’obiettivo delle immissioni in ruolo previsto dal Pnrr (Pastorino – Misto-+Europa).

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, risponde a interrogazioni sulle iniziative per assicurare adeguate risorse finanziarie per il cosiddetto bonus psicologo, nonché per consentire la fruizione di tale bonus anche attraverso gli specialisti operanti nei centri medici autorizzati o tramite le piattaforme digitali (Grippo – Az-Per-Re); sulle iniziative volte ad assicurare terapie adeguate per la cura delle sindromi neuropsichiatriche infantili note come Pans/Pandas (Lupi – Nm(N-C-U-I)-M); sulle ulteriori misure per il contrasto delle aggressioni ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (Foti – Fdi).

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