Nessun '6' né '5+1', jackpot sale a 69 milioni di euro
Nessun '6' né '5+1' al concorso Superenalotto - Superstar numero 138 di oggi, 30 agosto 2024. Centrati sette punti '5' che vincono 17.359 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 è pari a 69 milioni di euro. Si torna a giocare domani, sabato 31 agosto 2024, per l'ultimo concorso settimanale e del mese.
I punteggi vincenti del SuperEnalotto
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come scoprire se hai vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
La combinazione vincente di oggi 30 agosto 2024
La combinazione vincente è: 7, 34, 47, 52, 74, 86. Numero Jolly: 78. Numero Superstar: 7.
Cronaca
‘Beato fra le donne’. Show a Milano per borse...
Il 30 settembre al Teatro Dal Verme lo spettacolo promosso da Fondazione Donna a Milano Onlus. La presidente Maria Rita Gismondo: "Indipendenza e autostima contro stalking e violenze"
Indipendenza e autostima sono lo scudo più forte contro la violenza di genere. E' il messaggio che Fondazione Donna a Milano Onlus, istituita nel 2005 dalla microbiologa Maria Rita Gismondo, porterà in scena lunedì 30 settembre alle 21 al Teatro Dal Verme del capoluogo lombardo. 'Beato fra le donne. Fino a prova contraria' è il titolo dello spettacolo benefico i cui proventi serviranno a finanziare borse di studio per ragazze non abbienti. Sul palco Leonardo Manera, Maria Pia Timo, Laura Formenti e Ippolita Baldini. Informazioni e prevendite su TicketOne.
"Fondazione Donna a Milano Onlus, che da vent'anni presiedo, si interessa da sempre di stalking e violenza alle donne - spiega all'Adnkronos Salute Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano - La nostra esperienza, dopo aver soccorso e aiutato donne andando per le strade con un camper itinerante, è che bisogna agire prevenendo questi fenomeni, piuttosto che intervenire quando ormai sono avvenuti. La prevenzione passa anche dal dare alle donne un'autonomia lavorativa, perché molte volte rimanere con il proprio carnefice è una scelta imposta dall'impossibilità di mantenersi da sole. Insieme all'indipendenza, inoltre, è fondamentale l'autostima. Per questo Fondazione Donna a Milano promuove borse di studio per ragazze non abbienti, per avviarle a un lavoro dignitoso che permetterà loro di essere indipendenti nella vita, di volersi bene, di essere più forti contro la piaga della violenza".
Cronaca
Alex Marangon, l’esame tossicologico: “Aveva...
Il barman 25enne è morto la notte tra il 29 e il 30 giugno nel corso di un rito sciamanico nell'abbazia di Vidor nel trevigiano
Trovate tracce di ayahuasca nel corpo di Alex Marangon. La conferma arriva dagli esami tossicologici, eseguiti dalla professoressa Donata Favretto dell'Università di Trieste. Il barman 25enne di Marcon in provincia di Venezia la notte tra il 29 e il 30 giugno stava partecipando a un rito sciamanico nell'abbazia di Vidor nel trevigiano, da cui si allontanò e di lui non si seppe più nulla finché il suo corpo senza vita fu ritrovato due giorni dopo sul greto del Piave a circa 4 chilometri di distanza con ferite ed ecchimosi.
Per la morte del ragazzo la Procura di Treviso aprì un fascicolo per omicidio, mai chiuso o modificato nel frattempo, ma senza iscrivere finora alcun indagato tra i circa venti partecipanti e i due curanderos colombiani presenti al rito. L'ayahuasca è una sostanza vietata, non solo in Italia, per i suoi potenti effetti allucinogeni.
Cronaca
Giubileo, l’allarme del Gris: “Attenzione ai falsi...
‘Attenzione ai finti preti’. Dopo il Daspo al falso vescovo che nella capitale si autoproclamava patriarca e arcivescovo primate dispensando informazioni sul Giubileo e le indulgenze, il Gris - Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa che ha avuto l’approvazione dei suoi statuti dalla Chiesa italiana - mette in guardia sul fenomeno legato ai falsi preti, tutt’altro che marginale, in vista dell’Anno Santo.
“Il Gris della Diocesi di Roma, - scrive il presidente David Murgia - a seguito di quanto comunicato nei giorni scorsi dalla stessa diocesi circa il ‘sedicente patriarca e vescovo della Prelatura Cattolica SS. Pietro e Paolo’ Salvatore Micalef - esprime grande preoccupazione. Da tempo assistiamo oramai a un aumento di individui che – pur indossando abiti e insegne tipiche dei ministri della Chiesa Cattolica – in realtà con essa non hanno nulla a che fare”.
“Nella maggior parte dei casi - osserva Murgia - si tratta perlopiù di individui che riescono a far presa sui fedeli camuffandosi grazie a celebrazioni e liturgie molto simili a quelle cattoliche. Soprattutto in vista del Giubileo, proprio per una maggiore sicurezza dei pellegrini che qui verranno, occorre vigilare per evitare confusione con realtà religiose che non solo non sono riconosciute o in comunione con la chiesa Cattolica ma spesso ne sono antagoniste”.