Bettendorf trionfa nel Longines Global Champions Tour di Roma
Il cavaliere lussemburghese sul gradino più alto del podio al Circo Massimo davanti al francese bronzo a squadre di Parigi Delestre e all'amazzone tedesca Meyer-Zimmermann, premiati dal ministro Lollobrigida
Si chiude col botto la tre giorni al Circo Massimo del Longines Global Champions Tour. I migliori binomi del mondo hanno entusiasmato le migliaia di persone accorse sulle tribune dell'arena capitolina per l'evento clou della tre giorni di manifestazione. A ripagarli è stato uno spettacolo unico nel suo genere, con la vittoria del lussemburghese Victor Bettendorf, in sella Foxy de la Roque, che dopo il trionfo nell'1.60 di ieri ha centrato il successo del Gran Prix capitolino, segnando il suo nome sull'albo d'oro della tappa romana del LGCT dopo un avvincente epilogo al barrage (0/34”07). Al secondo posto Simon Delestre su I Amelusina R 51 (0/37"51), terza Janne Friederike Meyer-Zimmermann su Messi van 't Ruytershof (0, 39”76).
Il numero uno al mondo dei course designer Uliano Vezzani ha ideato come di consueto il tracciato del Gran Premio del Longines Global Champions Tour di Roma 2024. Tutti i 13 ostacoli e i 16 sforzi di altezza 1.60 sono stati attentamente posizionati per non permettere distrazioni lungo il percorso. Iniziando con il largo numero 1 si prosegue sulla linea 2-3 che taglia diagonalmente il campo. A destra, sotto la giuria, si trova il verticale n.4 per arrivare alla linea sul lato lungo del campo riservato alla tribuna dei Future Champions. Un’imponente triplice costringe i cavalieri a rientrare subito in sella per effettuare 5 falcate di galoppo e affrontare la gabbia (verticale – largo) numero 6.
Si procede a destra per il verticale n.7 brandizzato Lugano per poi affrontare in spezzata la linea con il largo di colore arancione n.8 e il passaggio di sentiero n.9 composto da 3 barriere sul fosso. Arriva al n.10 l’imponente doppia gabbia targata Longines - largo, due tempi largo, un tempo verticale - verso la porta di ingresso per poi giungere a mano destra sul verticale n.11 composto da tavoline vicine tra loro e giungere alla linea conclusiva posizionata sotto l’area Lounge formata da un largo con i pilieri a forma di Colosseo, quattro tempi e un verticale a di Bocca della Verità n.13.
L’arena del Circo Massimo ha creato un’atmosfera unica al mondo per la 14° tappa del Longines Global Champions Tour 2024. Il Grand Prix di Roma, determinante per la classifica stagionale ad una sola tappa dal termine (quella di Rabat dal 18 al 20 ottobre) prima dei SuperPlayOff di Riyadh ha attirato migliaia di visitatori che hanno gremito gli spalti. Il tracciato del percorso ideato dallo chef de piste Uliano Vezzani non ha concesso la minima imprecisione. Dei 39 binomi, tra i più forti al mondo, provenienti da 17 nazioni diverse solo in 6 hanno completato il percorso base senza commettere errori.
Il primo tra tutti è stato l’olimpionico in carica Christian Kukuk in sella a Just Be Gentle entrato per diciottesimo, al quale ha risposto a distanza di un cavallo il cavaliere italiano – 67 presenze in Coppa delle Nazioni - Piergiorgio Bucci su Hantano. Alla coppia si sono aggiunti per il jump-off la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi Maikel van der Vleuten con Beauville Z N.O.P., l’amazzone tedesca Janne Friederike Meyer-Zimmermann in sella a Messi van 't Ruytershof, vincitrice del Grand Prix di Cannes 2024, il settimo della computer list mondiale Simon Delestre su I Amelusina R 51 e il lussemburghese Victor Bettendorf con Foxy de la Roque.
I 6 cavalli, 5 cavalieri e 1 amazzone, sono partiti nello stesso ordine del primo giro per aggiudicarsi il titolo di campione di Roma. Il primo a partire è stato il tedesco Christian Kukuk che ha commesso un errore nel tempo di 34”07, valido per il quarto posto. Secondo a scendere in campo l’aquilano Piergiorgio Bucci, che fino al penultimo ostacolo aveva compiuto una storica impresa, ma un’incomprensione con il suo Hantano lo portano al sesto posto (8, 45”78). Il terzo a partire è L’olandese Maikel van der Vleuten che con 4 penalità ferma il cronometro a 37”55 e si aggiudica il quinto posto. Bisogna aspettare l’unica amazzone per assistere al primo percorso netto. Janne Friederike Meyer-Zimmermann su Messi van 't Ruytershof (0, 39”76) sale sul terzo gradino del podio acquisendo punti fondamentali in termini della classifica generale.
Mancano solo due binomi e il cavaliere francese che ha contribuito alla medaglia d’oro a squadre di Parigi non si fa intimorire fermando il cronometro a 37”51 aggiudicandosi la momentanea prima posizione che diventerà la seconda definitiva. L’ultimo binomio a entrare in campo è il binomio già vincitore della 1.60 di ieri: il lussemburghese Victor Bettendorf su Foxy de la Roque che porta a casa un velocissimo percorso netto nel tempo di 34”07 entrando definitivamente nell’albo dei big e acquisendo un biglietto per il Super Grand Prix di Riyadh.
La 14° tappa di Roma ha stravolto i pronostici della classifica generale del Longines Global Champions Tour. Il cavaliere austriaco Max Küner (234 punti) a cui un nono posto avrebbe conferito il titolo di campione in anticipo è stato superato dall’olimpionico Christian Kukuk che partiva con 209 punti e ora si ritrova capolista a 242 punti. La terza posizione nel Grand Prix dell’amazzone tedesca Janne Friederike Meyer-Zimmermann le vale la scalata dal settimo al terzo posto con 216 punti. Retrocede di una posizione, scendendo al quarto posto, il bronzo di Parigi Maikel van der Vleuten con 212 punti, seguito dall’amazzone tedesca Sophie Hinners con 204 punti e l’australiana Edwina Tops-Alexander a 192 punti, a parimerito con il danese Andreas Schou.
"Manifestazioni importanti come il Longines Global Champions Tour posizionano Roma come una delle capitali mondiali dell'equitazione, rendendo lustro all’Italia", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, presente alla cerimonia di premiazione, "Qui è possibile ammirare ai massimi livelli un legame tra cavalli e cavalieri che da forma a prestazioni di livello elevatissimo. La combinazione di sport, cultura e storia rende gli eventi nella nostra Nazione unici nel panorama sportivo internazionale" ha concluso il ministro.
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Milan-Venezia 4-0, rossoneri calano il poker e conquistano...
Tutto facile per i padroni di casa, monologo sin dalle prime battute
Il Milan sconfigge 4-0 il Venezia nell'anticipo serale del sabato della quarta giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Meazza'. Per i rossoneri in gol Theo Hernandez al 2', Fofana al 16', Pulisic su rigore al 25' e Abraham, ancora dagli 11 metri, al 29'. I lagunari finiscono la partita in dieci uomini per l'espulsione di Nicolussi Caviglia al 73'. In classifica i rossoneri sono ottavi a quota 5, gli arancioneroverdi ultimi con un punto.
Il match
Tutto facile per il Milan che, tra le mura amiche dello stadio Meazza, surclassa 4-0 il Venezia conquistando la prima vittoria di questo travagliato inizio di stagione. Ottimo viatico per le due partite che attendono i ragazzi di Fonseca: martedì 17 il Liverpool nel primo impegno di Champions League e domenica 22 il derby della Madonnina con l'Inter. In classifica i rossoneri si portano a quota 5 salendo all'ottavo posto, restano invece ultimi i veneti con un solo punto. Non c'è mai partita, è troppa la differenza tra le due squadre con i padroni di casa che chiudono la pratica nella prima mezz'ora con i gol di Theo, Fofana, Pulisic e Abraham, questi ultimi due su rigore.
E' un monologo rossonero sin dalle prime battute. Al 2' si sblocca il match grazie ai due giocatori più discussi nell'ultima partita pre sosta: Theo Hernandez recupera alto un pallone sulla tre quarti e serve Leao, che lo lancia col tacco in area sulla sinistra. Il terzino francese affonda, entra in area e cerca la porta: la palla beffa Joronen sotto le gambe. All'8' chance per gli ospiti, Pohjanpalo riceve un cross basso dalla sinistra e può calciare con libertà dall'altezza del dischetto ma colpisce male e spreca tutto. Al 13' Oristanio calcia di sinistro dai 25 metri cercando il secondo palo di Maignan: palla larga, non di molto. Al 16' arriva il raddoppio: corner dalla sinistra, Fofana di testa sul primo palo supera Joronen per il 2-0, firmando il primo gol in maglia rossonera.
Al 25' i padroni di casa calano il tris. Abraham si avventa su un tiro di Reijnders respinto da Joronen, che poi lo stende, Di Marco non ha dubbi e concede il rigore. Dagli 11 metri Pulisic spiazza Joronen. Al 29' arriva il poker. Leao sterza sulla sinistra dell'area verso il centro, e va giù nel contatto con Schingtienne. Di Marco lascia correre ma poi, al Var, ravvisa un pestone sul numero 10 rossonero, assegna il penalty e ammonisce Schingtienne. Abraham segna il suo primo gol in maglia rossonera spiazzando ancora Joronen. Il Milan torna a segnare 4 gol in mezz'ora dopo oltre 65 anni, dal 19 ottobre 1958, contro l'Alessandria. Quel giorno avevano segnato Schiaffino, Altafini e due volte Danova, il tutto già al 20'.
Al 4' della ripresa Loftus-Cheek recupera palla di forza e lancia Leao in porta: il portoghese calcia in area, ben pressato dall'ultimo uomo del Venezia e Joronen para. La partita scorre via senza particolari sussulti con il Milan che non preme sull'acceleratore e il Venezia che non ha la forza di reagire. Al 19' doppio cambio per entrambe le squadre. Morata e Okafor entrano per Leao e Reijnders. Nel Venezia fuori Oristanio e Duncan, dentro Doumbia e Yeboah.
Al 26' gol annullato agli arancioneroverdi. Zampano va a segno di destro in area dopo un cross dalla fascia, ma il Var interviene per un duro fallo di Nicolussi Caviglia a inizio azione. Rete annullata e secondo giallo per l'ex bianconero costretto a lasciare il campo lasciando i suoi in dieci. Alla mezz'ora finisce la partita di Abraham, sostituito da Musah. AL 34' esaurisce i cambi Fonseca: dentro Chukwueze e il giovane Zeroli per Pulisic e Fofana. Nel Venezia Andersen e Raimondo per Busio e Pohjanpalo. I minuti finali non aggiungo nulla alla partita con le due squadre che aspettano stancamente il triplice fischio di Di Marco.
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Coppa Davis, Brasile batte Belgio: Italia si qualifica alla...
Dopo il penultimo match del gruppo A, matematica certezza per gli Azzurri
L'Italia si qualifica alla Final Eight di Coppa Davis, in programma a Malaga dal 19 al 24 novembre. Gli azzurri raggiungono la matematica certezza grazie alla vittoria del Brasile sul Belgio nel penultimo incontro del gruppo A disputato alla Unipol Arena di Bologna.
Dopo la vittoria di Joao Fonseca su Raphael Collignon arriva la vittoria di Thiago Monteiro Su Zizou Bergs, in rimonta con il punteggio di 4-6, 7-6 (7-5), 7-5 dopo 2 ore e 46 minuti di partita. Domani gli azzurri sfideranno l'Olanda per conquistare il primo posto nel girone. La squadra di Filippo Volandri è la quinta nazionale qualificata per i quarti di finale dopo Spagna, Australia, Germania e Stati Uniti.
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Empoli-Juventus 0-0, pareggio senza reti al Castellani
Il match valido per la quarta giornata di Serie A
Empoli e Juventus pareggiano 0-0 in un match valido per la quarta giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Castellani' della città toscana. In classifica bianconeri primi con 8 punti, azzurri quinti a quota sei insieme a Verona e Napoli.
Il match
Secondo 0-0 consecutivo per la Juventus che, dopo il pareggio a reti bianche in casa con la Roma, frena anche a Empoli. Bianconeri in controllo del match per larga parte ma incapaci di concretizzare le opportunità create con Gatti, Vlahovic e Koopmeiners anche per la bravura del portiere avversario Vazquez. Prova solida dei padroni di casa che si difendono con ordine e in un paio di occasioni vanno vicini al gol.
Al 5' si fa vedere la Juventus con Vlahovic che va al tiro di sinistro, respinto in corner da Ismajli. Tre minuti dopo ancora il centravanti serbo che ci prova con il destro: conclusione murata in angolo. Al 12' occasione per l'Empoli, Pezzella dalla sinistra crossa per Gyasi, decisivo Kalulu in diagonale a mettere il pallone in angolo. Al quarto d'ora lancio in profondità di Yildiz per Vlahovic che in velocità corre verso l'area di rigore avversaria, ma viene anticipato in scivolata da Ismajili.
Al 20' sinistro di Maleh dal limite dell'area di rigore ma il tiro è centrale e Perin para senza particolari problemi. Al 36' grande opportunità per Gatti che colpisce di testa in mezzo all'area di rigore sugli sviluppi di un calcio d'angolo: bravissimo Vasquez a deviare il pallone in angolo. Al 39' Koopmeiners con una punizione dalla lunga distanza prova a sorprendere Vasquez sul secondo palo ma il pallone si spegne sul fondo.
Al 5' della ripresa chance per gli ospiti: Nico Gonzalez serve Vlahovic, che di sinistro calcia verso la porta di Vasquez, molto bravo il portiere a respingere la conclusione con il piede destro. All'8' grande occasione per Koopmeiners che, su assist di Cambiaso, va al tiro di sinistro con Vasquez ancora bravo a difendere la sua porta. Al 17' il primo ammonito del match: giallo a Bremer per un fallo su Esposito. Un minuto più tardi la prima sostituzione dell'incontro con Pellegri al posto di Colombo. AL 22' quadruplo cambio per Motta: entrano Fagioli, Thuram, Weah e Mbangula per Douglas Luiz, Locatelli, Gonzalez e Yildiz.
Al 28' torna a farsi vedere la squadra di casa con Grassi, che servito di tacco da Pellegri, conclude verso la porta bianconera con Perin che blocca il pallone. Al 31' doppio cambio nell'Empoli: Ekong e Anjorin per Grassi ed Esposito. Al 35' sinistro dalla distanza di Cambiaso, potente ma non preciso. Al 42' ci prova Fagioli ma la sua conclusione è deviata in angolo. Al 1' recupero Maleh cerca il secondo palo da fuori area, con il pallone di poco a lato. L'ultima opportunità è ancora dei toscani con Gyasi, bravo a Gatti a fermarlo in angolo.