Tajani: “Tasse giù al ceto medio, portiamo l’Irpef al 33%”
E sulla politica estera: "Compatti con Kiev, nostre armi solo in territorio ucraino"
Giù le tasse sui redditi, su le pensioni minime, fondi per le donne e gli studenti. Dopo il vertice di maggioranza con la premier Giorgia Meloni e gli alleati, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, spiega in un'intervista al 'Messaggero' la sua ricetta per una "manovra improntata alla crescita". "Per Forza Italia la priorità è la conferma del taglio del cuneo fiscale - sottolinea Tajani - Poi la riduzione dell'Irpef: dal 35 al 33 per cento per i redditi fino a 60mila euro. Daremo attenzione alle donne, proporremo di allargare la decontribuzione alle partite Iva. Come anche di rifinanziare il fondo per la prima casa per i giovani fino ai 36 anni e il fondo per le garanzie agli studenti universitari".
"Il nostro partito farà proposte serie, con le relative coperture. Come un ulteriore sgravio per le pensioni minime e basse, tenendo conto di chi ha versato i contributi e ha lavorato come di chi non li ha versati - aggiunge - Non si può vivere con 600 euro al mese. Il nostro obiettivo è arrivare a 1000 euro entro la fine della legislatura". Riguardo al tema delle privatizzazioni, Tajani sostiene: "A mio parere si può pensare a una nuova, parziale liberalizzazione dei servizi, penso ai porti, oltre alle ferrovie e al Monte dei Paschi".
Riguardo alla "politica estera siamo unitissimi, niente sbavature", osserva. "Sosteniamo senza se e senza ma l'Ucraina perché vogliamo arrivare a una pace giusta, che significa integrità territoriale e libertà. Lo dimostriamo ogni giorno: il Cdm ha dato il via libera al prestito italiano da 100 milioni di euro per ricostruire la rete idroelettrica ucraina", continua e sull'invasione nella regione russa di Kursk conclude: "Comprendiamo la reazione ucraina. Ma devo ricordare che né la Nato né l'Italia sono in guerra con la Russia e le armi italiane devono essere usate nel territorio ucraino".
Politica
Arianna Meloni: “Qualsiasi cosa succede mi tirano in...
La responsabile adesioni e segretaria politica di Fratelli d'Italia: "Spesso narrazioni inventate ad arte"
"E' stata un'estate curiosa, ma in realtà da più di una anno qualsiasi cosa succede mi tirano in mezzo, spesso con narrazioni inventate ad arte". A dirlo è Arianna Meloni, responsabile adesioni e segretaria politica di Fratelli d'Italia e sorella della premier Giorgia, intervenendo all'incontro 'L'Italia e i territori, come cambia l'Emilia-Romagna'.
"Con questa opposizione non facciamo altro che crescere nei sondaggi, Giorgia non si sta risparmiando", ha aggiunto, continuando: "Noi siamo gente che sta in politica da anni, siamo un esercito, stiamo dando un insegnamento all'opposizione, gli italiani, dopo due anni di governo, stanno continuando a credere in noi".
"Il mio ruolo nella politica italiana? Siamo un partito che ha una sua organizzazione, io mi occupo di tesseramento e di segreteria politica, uno dei dipartimenti nazionali. Non va confuso con il segretario, noi poi non abbiamo il segretario in Fdi, ma il presidente", sottolinea Meloni, che continua: "Ho una storia e un percorso che mi rendono autorevole, ma non sono il capo del partito, passa per me quello che mi compete".
E sull'ex marito Lollobrigida, dice, "se ne facciano una ragione, lui fa il ministro perché è bravo, non c'è nessuna ragione di familismo". Il "ruolo che ha Francesco Lollobrigida - sottolinea - non è legato a motivi di altra natura, ma perché lo deve al suo percorso. Adesso è partita la moda di dire che lo cacceranno dal governo. Ma pietà, noi siamo gente seria".
L'esponente FdI è poi intervenuta sul caso Boccia: "La vicenda è chiusa, se ne è parlato fin troppo, vicenda dolorosa, Sangiuliano è stato un ottimo ministro, chiaramente si è dimesso perché si è voluto dimettere per una faccenda personale, di gossip"
"La richiesta del pm per Salvini? Sono rimasta basita, se un ministro che fa il suo lavoro rischia sei anni allora è surreale", dice quindi Meloni. Che poi passa al tema migranti. "Giorgia parla benissimo tutte le lingue, vedere un premier che parla le lingue fa la differenza. Ha riportato l'Italia al centro dello scacchiere internazionale. Gli sbarchi irregolari sono crollati del 64%", spiega, aggiungendo: "Ci sono dei leader che stanno venendo in Italia per capire quali sono le nostre azioni, oggi l'Europa ha preso nuova consapevolezza".
Politica
Sondaggio politico: centrodestra stabile, Pd scende e M5S...
Ecco come andrebbe se si votasse oggi
Centrodestra stabile, mentre il Pd scende e il Movimento Cinque Stelle è in lieve ripresa. E' lo scenario politico, delineato da un sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera da cui emerge anche che cresce il gradimento per il governo. Fratelli d'Italia conferma la prima posizione con il 27,5%, seguita da Forza Italia al 9% e Lega all'8,2%. Scende di un punto rispetto al luglio scorso il Partito Democratico al 21,6, mentre il Movimento Cinque Stelle cresce di poco, portando a casa un 13,9%.
Il governo e i leader
L'indice di gradimento del governo, scrive l'Ipsos, cresce di un punto, passando dal 43 del luglio scorso al 44. Stessa valutazione anche per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che mantiene lo stesso indice del governo: 44. A seguire Antonio Tajani con 32, Giuseppe Conte del M5S a 30, Elly Schlein a 29, dopo essere scivolata di una posizione, e subito dopo Matteo Salvini a 24.
Politica
Mattarella: “Fascismo fu complice della ferocia...
Il Capo dello Stato alla cerimonia commemorativa dell'80esimo anniversario della zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli
"Il fascismo, con il regime della Repubblica Sociale Italiana, fu complice della ferocia nazista". E' quanto ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa dell'80esimo anniversario della zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli.
"Il 1944 fu un anno carico di orrore, in Italia e in Europa. Il progressivo ritiro delle truppe naziste lasciava dietro di sé una drammatica scia di stragi. Ne sono testimonianza i villaggi dei nostri Appennini e delle nostre Alpi violati e incendiati, da Sant’Anna di Stazzema a Marzabotto, da Civitella Val di Chiana a Fivizzano. A Boves, alla Carnia". "L'offensiva alleata martellava le città con bombardamenti dagli esiti spesso tragici, come quello che portò, a Milano, alla morte di 184 bambini, nella Scuola elementare Francesco Crispi di Gorla" aggiunge.
"Da Fossoli partivano i trasporti degli ebrei verso i campi di sterminio di Bergen Belsen e Auschwitz", ha proseguito. "Contemporaneamente prendeva forza il movimento di Resistenza al fascismo che, con il regime della Repubblica Sociale Italiana, era complice della ferocia nazista. Si affacciavano i primi embrioni di partecipazione politica e di aspirazioni democratiche. Ad Ampezzo, la Repubblica rende oggi onore a quanti hanno contribuito alla causa della libertà, animando l'esperienza delle "zone libere", delle "Repubbliche partigiane", ha detto ancora il presidente della Repubblica.