Milano, donna accoltellata in strada ad addome e gola: è grave
Ferita anche all'addome, è stata trasportata in codice rosso al Niguarda: è in prognosi riservata
Una donna è stata portata in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano dopo essere stata colpita all'addome e alla gola da diverse coltellate. Verso le 19 di oggi dei carabinieri di passaggio in via dei Transiti sono intervenuti, dopo aver visto una donna riversa sulla strada. Uno dei due militari è stato colpito allo zigomo da una testata da persone presenti sulla scena. Sul luogo è giunta poco dopo anche una volante della polizia.
La donna, sudamericana, ma ancora da identificare, è stabile, ma in prognosi riservata. Ancora confusa la vicenda sulla quale indagano i carabinieri per capire se la donna sia stata colpita prima o dopo la rissa.
Cronaca
Cassazione, concerto Banda Carabinieri per oltre un secolo...
Messaggio del presidente Mattarella: "Arma Carabinieri riferimento per la Corte e per intera comunità"
Concerto della Banda dell’Arma dei carabinieri nell’aula magna della Cassazione per rendere omaggio al servizio che i militari svolgono da oltre un secolo all’interno della Corte (VIDEO). Un repertorio di oltre un’ora di musica, dai classici a brani contemporanei da Ennio Morricone ai Queen, eseguito dalla Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri alla presenza della prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, del procuratore generale Luigi Salvato, del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli.
La Prima Presidente Cassano in apertura del concerto ha letto il messaggio arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha sottolineato come l’Arma dei carabinieri “è sempre stata un riferimento non solo per la Corte di Cassazione ma anche per l’intera comunità. L’Arma riveste una cruciale importanza per la popolazione perché si pone in primo ascolto delle persone e contribuisce ad avvicinare i cittadini al valore del rispetto delle regole e alla funzione giudiziaria che vede nella Corte di Cassazione la sua massima espressione”. Omaggiando la banda per il concerto, Margherita Cassano ha ringraziato “tutti gli appartenenti all’Arma che operano all’interno della Corte di Cassazione, un sicuro punto di riferimento per chi opera all’interno di questo Palazzo”.
Cronaca
Salute, neurologo Sorbi: “Stili di vita corretti...
"Con dieta mediterranea e attività fisica negli ultimi 10 anni in Europa e Usa pericolo di ammalarsi più basso che nell'ultimo decennio del '900"
"Ridurre il rischio di avere un decadimento cognitivo invecchiando, o addirittura di sviluppare una malattia grave come l'Alzheimer, si può. Basta seguire le 12 raccomandazioni elencate dall'Organizzazione mondiale della sanità sugli stili di vita che tutti noi dovremmo seguire". Così all'Adnkronos Salute Sandro Sorbi, past president Associazione italiana ricerca Alzheimer e direttore Neurologia I presso l'Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, in occasione della conferenza stampa per il decennale di fondazione di Airalzh Onlus, al ministero della Salute a Roma.
"Innanzitutto occorre fare attenzione all'alimentazione e l'Oms fa riferimento alla nostra dieta mediterranea - sottolinea Sorbi - Se non si riesce a seguire la dieta mediterranea, in alternativa c'è una dieta comunque equilibrata. Un altro aspetto molto importante è l'attività fisica moderata giornaliera che migliora le risposte ai test di memoria e riduce il rischio di avere decadimento cognitivo. Circa mezz'ora al giorno di camminata a passo veloce, oppure un'attività in giardino e 2 volte alla settimana un'ora di attività fisica più intensa, non sono impossibili, tutti noi possiamo fare queste cose". Altre raccomandazioni: "Il controllo della pressione arteriosa e della glicemia, perché è ben documentato che se non ben curato il diabete comporta un rischio maggiore di sviluppare problemi cognitivi" o addirittura sviluppare l'Alzheimer.
Per Sorbi "obiettivo della ricerca è andare verso un domani senza Alzheimer. Le cure genetiche rappresentano un filone della ricerca molto importante. Vi sono poi dei dati positivi: studi epidemiologici ci rivelano che negli ultimi 10 anni in Europa e anche negli Stati Uniti c'è un rischio di ammalarsi di malattia di Alzheimer e di demenza in genere più basso che negli ultimi 10 anni del Novecento. Quindi questo è un aspetto positivo che ci dice che, indipendentemente dall'aver trovato un meccanismo di cura, quello che stiamo facendo probabilmente come attenzione agli stili di vita sta già cambiando il rischio di ammalarsi. Quindi dobbiamo insistere su questo aspetto. Tuttavia, non è così in tutto il mondo. Nei Paesi asiatici, infatti, c'è un aumento del rischio di demenza che proprio contrasta con quello che vediamo nei Paesi europei e nordamericani".
Cronaca
Salute, Padovani (Sin): “Grazie a ricerca Alzheimer...
"Un futuro senza la malattia è possibile ma restiamo con piedi piantati a terra, sicuramente possiamo prevenirla"
"Grazie alla ricerca un futuro senza Alzheimer è possibile, ma per questo obiettivo dobbiamo stare con i piedi ben piantati a terra. Sicuramente la malattia fa meno paura. Inoltre, sappiamo che possiamo prevenirla. Già abbiamo evidenze di un'incidenza complessivamente ridotta, perché il controllo dei fattori di rischio riesce a spostare in là la comparsa di questa condizione correlata all'invecchiamento della popolazione". Così all'Adnkronos Salute Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin) e socio fondatore dell'Associazione italiana ricerca Alzheimer, a margine della conferenza stampa per il decennale di fondazione di Airalzh che si è tenuta a Roma al ministero della Salute.
Tra i "tanti fattori di rischio - spiega Padovani - troviamo il colesterolo cattivo, un difetto di vista non controllato, la sordità soprattutto se non trattata. Ma poi ci sono i fattori di rischio cardiovascolare, l'igiene, in particolar modo l'igiene orale, il microbiota sollecitato da diete sbagliate, l'alcol, il fumo di sigaretta, l'inquinamento atmosferico da Pm2,5, i metalli pesanti". Di fatto "la fragilità del cervello o la vulnerabilità del cervello si esprime aumentando il rischio di ammalarsi. Quindi tutto ciò che possiamo fare per salvaguardare la salute del cervello serve anche a contrastare la malattia di Alzheimer", conclude.