Fontana di Trevi a numero chiuso? L’ipotesi per tutelare il monumento
Il sindaco di Roma Gualtieri: "Si esaminano 'soluzioni tecniche' con l'assessore Onorato"
Fontana di Trevi a numero chiuso, una sempre più realistica, per tutelare la meraviglia romana e garantire anche una fruizione migliore ai turisti. Dal Campidoglio è stato lo stesso sindaco Roberto Gualtieri ieri sera a confermare che si tratta di una "ipotesi molto concreta, che abbiamo deciso di studiare e approfondire perché la situazione sta diventando tecnicamente molto difficile da gestire. Ce lo dicono sempre anche gli agenti della polizia locale: c'è una concentrazione di persone che rende difficile una fruizione adeguata del monumento ed è anche spesso fonte di degrado".
Alcune "soluzioni tecniche", ha spiegato Gualtieri, sono già allo studio con l’assessore al turismo Alessandro Onorato.
Cronaca
Bianca Balti operata per tumore ovarico: “Lungo...
Lo rivela la stessa modella in un post su Instagram corredato di foto
Bianca Balti operata per un tumore ovarico al terzo stadio. Lo rivela la stessa modella in un post su Instagram corredato di foto. "Domenica scorsa, mi sono ricoverata al pronto soccorso per scoprire che il mio dolore addominale era dovuto a un tumore ovarico in stadio 3C. È stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto di amore, speranza, risate e forza".
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"Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che lo sconfiggerò - scrive - Per me, per i miei cari (le mie figlie sono in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prendere in prestito un po' della mia perché ne ho un sacco. La vita accade; datele una ragione. Finora, il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli della vita".
Cronaca
Cavalli spaventati precipitano in un dirupo, 18 morti
E' accaduto a Val Visdende, a Santo Stefano di Cadore (Belluno)
Una mandria di cavalli e asini spaventati da un cane sono precipitati in un burrone in Val Visdende, a Santo Stefano di Cadore (Belluno). Per la caduta 18 animali sono deceduti immediatamente, mentre altri 18, tra cui alcuni feriti, sono stati recuperati dai Vigili del fuoco, intervenuti con la squadra di Santo Stefano di Cadore e l’elicottero Drago 149 del reparto volo di Venezia.
Le squadre dei vigili del fuoco hanno operato fino al tramonto, riuscendo a recuperare tutti gli animali vivi e mettendoli in sicurezza. Quelli morti saranno recuperati dal fondo del dirupo nella giornata di domani.
Cronaca
Tumori, Di Maio (Aiom): “In oncologia più voce ai...
"Con i Patient Reported Outcomes raccontano la loro quotidianità attraverso un report diretto"
"Come ti sei sentito oggi?", "Ti senti nervoso?", "Provi dolore?", "Hai nausea e vomito?", "Riesci a fare una lunga passeggiata?". A queste domande rispondono sempre più pazienti oncoologici attraverso questionari ad hoc, i Patient-Reported Outcomes, ovvero esiti/risultati riportati dal paziente. “I PRO sono un report diretto della condizione del paziente, senza il filtro, l’interpretazione e la modifica da parte degli operatori sanitari. Sono ormai considerati gold standard per la valutazione dei sintomi soggettivi, sia nella pratica clinica negli studi clinici. Pur essendo consapevoli della complessità dei Pro come endpoint, i risultati mostrati nel corso sia degli ultimi anni da vari studi clinici dell’impatto di questo strumento sulla qualità di vita dei pazienti supportano nell’incoraggiare un cambiamento culturale e gestionale da parte delle direzioni sanitarie sull’opportunità di far interagire la cartella clinica elettronica con gli strumenti in grado di raccogliere i PRO".
"Anche in oncologia, usando questi strumenti, possiamo dare più voce ai pazienti – sottolinea Di Maio – sono loro a riferirci direttamente benessere o malessere durante il percorso diagnostico terapeutico che stanno affrontando. In ambito oncologico abbiamo sempre usato degli endpoint tradizionali per descrivere i trattamenti e la loro tossicità, un'attività questa misurata dai clinici con gli esami strumentali e non dai pazienti". Però, "un conto è raccogliere il punto di vista del paziente semplicemente nel colloquio col paziente durante la visita - fa notare l'oncologo - un conto utilizzare degli strumenti 'validati', che si chiamano PROMS - Patient Reported Outcome Measures, che ci consentono di raccogliere le informazioni fornite dai paziente. In questi ultimi anni, i PROMS sono diventati sempre più importanti in due ambiti. Nella ricerca clinica - perché conosciamo meglio la qualità di vita, il benessere complessivo e i sintomi soggettivi del singolo paziente – e nella pratica clinica perché aiutano il rapporto medico-paziente, che va oltre al colloquio durante la visita".
Altro "aspetto importante la lettura in tempo reale dei questionari – sottolinea l’oncologo – che consente una gestione migliore del singolo paziente. Tra le domande, ad esempio, una ricorrente viene fatta sulla 'fatigue’', che è una condizione che accomuna molti pazienti oncologici. A volte il medico non si accorge di questo sintomo o lo sottovaluta".