L'Eliseo: "Sarà incaricato di formare un governo di coalizione al servizio del Paese e dei francesi"
La Francia ha un nuovo premier. Il presidente Emmanuel Macron ha incaricato Michel Barnier di "formare un governo di coalizione al servizio del Paese e dei francesi", si legge in una nota dell'Eliseo. "Questa nomina arriva dopo un giro di consultazioni senza precedenti durante le quali, in conformità con il suo dovere costituzionale, il presidente ha assicurato che il premier e il governo che verrà rispetteranno le condizioni per essere il più stabile possibile e si darà la possibilità della coalizione più larga" conclude la nota.
Previsto alle 18 a Palazzo Matignon, sede del governo francese, il passaggio di consegne tra il premier dimissionario Gabriel Attal e Michel Barnier, incaricato dal presidente francese Emmanuel Macron di "formare un governo di coalizione al servizio del Paese e dei francesi".
Marine Le Pen: "Esigiamo Barnier rispetti elettori Rn"
"Esigeremo che il nuovo capo del governo rispetti gli 11 milioni di francesi che hanno votato per il Rassemblement National e che rispetti le loro idee". Lo ha dichiarato la leader del Rn, Marine Le Pen, dopo la nomina di Michel Barnier a Matignon. "Saremo attenti al progetto che porterà avanti e attenti a garantire che le aspirazioni dei nostri elettori, che sono un terzo dei francesi, vengano ascoltate e rispettate", ha aggiunto Le Pen sul social X.
Melenchon: "Barnier premier? 'Elezioni rubate"
Michel Barnier nuovo premier? "Le elezioni sono state rubate" ha detto Jean-Luc Melenchon, leader de La France Insoumise, parte della coalizione del Nuovo Fronte popolare, ha replicato all'annuncio della nomina a capo del governo dell'ex ministro dei Republicains ed ex commissario europeo. "Non è il Nuovo Fronte Popolare che ha vinto le elezioni che avrà il primo ministro e la responsabilità di presentarsi davanti ai deputati”, ha detto Melenchon. L'Nfp alle elezioni di giugno era risultato prima formazione politica, conquistando 178 seggi, contro i 150 dei macronisti di Ensemble e i 142 dell'Rn.
Bardella (Rn): "Barnier? Prendiamo atto, giudicheremo sua politica"
Il Rassemblement national "giudicherà" sulla base del "discorso di politica generale" ha scritto su X Jordan Bardella. "Dopo un'attesa interminabile, indegna di una grande democrazia, prendiamo atto della nomina di Barnier come primo ministro di Emmanuel Macron- si legge nel post -. Gli 11 milioni di elettori di Rn meritano rispetto: è la nostra prima richiesta".
"Giudicheremo in base all'evidenza il suo discorso di politica generale, le sue decisioni sul bilancio e le sue azioni - aggiunge -. Chiederemo che le principali emergenze dei francesi, potere d'acquisto, sicurezza, immigrazione, siano finalmente affrontate e ci riserviamo qualsiasi mezzo d'azione politica se non sarà questo il caso nelle prossime settimane".
Philippe: "Compito arduo per Barnier, pronti ad aiutarlo"
"Congratulazioni a Michel Barnier. Il suo compito si preannuncia arduo ma le difficoltà non gli hanno mai fatto paura. E saremo in tanti ad aiutarlo" scrive in un post su X Edouard Philippe, leader del partito conservatore Horizon. Ex premier francese, oggi sindaco di Le Havre, due giorni fa Philippe ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2027.
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.