Strage in scuola della Georgia, un anno fa l’allarme Fbi su killer: “Quel 14enne è pericoloso”
Quattro i morti tra cui due insegnanti e due studenti, nove i feriti alla Apalachee High School nella città di Winder. Arrestato il ragazzo
Era da un anno che l'Fbi chiedeva di tenere d'occhio quel ragazzo, il 14enne Colt Gray, accusato di aver commesso la strage di ieri in una scuola della Georgia. E' quanto scrive la Bbc, dopo che il giovane ha aperto il fuoco ieri alla Apalachee High School nella città di Winder. Due insegnanti e due alunni, secondo gli investigatori, sono rimasti uccisi. Otto studenti e un docente sono rimasti feriti.
I post di minaccia sui social
Durante l'interrogatorio il 14enne ha negato di essere lui ad aver postato nel 2023 minacce e diverse immagini di pistole secondo quanto aveva sostenuto l'Fbi che un anno fa aveva allertato le forze dell'ordine locali e la scuola "per un controllo continuo del soggetto". Gli agenti dello sceriffo hanno sentito anche il padre del ragazzo, che "ha ammesso di avere dei fucili da caccia in casa, ma che il figlio non poteva prenderli perché erano ben custoditi".
La polizia ha identificato le vittime come gli insegnanti Christina Irimie e Richard Aspinwall e gli studenti di 14 anni Mason Schermerhorn e Christian Angulo. Il 14enne è stato arrestato.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.