Ucraina, Sybiha al posto di Kuleba: Zelensky ha nuovo ministro degli Esteri
Una carriera da diplomatico, entra nel governo con il rimpasto
Quarantanove anni, sposato e con tre figli, Andrii Sybiha è stato appena confermato ministro degli Esteri dalla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Prende il posto di Dmytro Kuleba, che ieri ha rassegnato le dimissioni nell'ambito di un rimpasto di governo voluto dal presidente Volodymyr Zelensky: si tratta del più ampio rinnovamento nell'esecutivo dallo scoppio della guerra nel 2022, che ha coinvolto diversi ministeri. Secondo i media ucraini, nelle ultime ore Zelensky in meeting a porte chiuse ha attribuito il 'siluramento' di Kuleba in particolare alle difficoltà incontrate da Kiev nell'acquisizione di armi e munizioni nell'ultimo periodo. Questa, presumibilmente, sarà la missione principale del nuovo ministro.
Sybiha, si legge sulla pagina ufficiale del governo ucraino, è nato a Zboriv, piccola località dell'oblast di Ternopil, nell'ovest del Paese. Laureatosi all'Università di Leopoli, fluente in inglese e polacco, il nuovo ministro degli Esteri ha percorso tutta la carriera diplomatica. Dal 1998 al 2002 è stato secondo e poi primo segretario presso l'ambasciata in Polonia. Quindi ha lavorato al ministero degli Esteri alla Direzione generale per l'Integrazione europea e a quella per gli Affari giuridici internazionali.
Dal 2008 al 2012 è stato ministro plenipotenziario presso l'ambasciata in Polonia e nei quattro anni successivi a capo della Direzione generale per il servizio consolare del ministero degli Esteri. Nel 2016 Sybiha viene nominato ambasciatore ucraino in Turchia. Nel 2021 è diventato vice capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina e, infine, nel 2024 è stato nominato primo vice ministro degli Esteri.
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Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Esplosione da 1,8 chilotoni, annientato deposito di...
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.