G7 Parlamenti, Meloni: “Ruolo insostituibile in difesa libertà e democrazia”
La premier si scusa: "Non sono in presenza ma non potevo far mancare contributo"
Intervento in collegamento video, e non in presenza come previsto, per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al G7 dei Parlamenti a Verona. “E' per me un grande onore partecipare a questa iniziativa, se pure da remoto. Voglio scusarmi con tutti per non essere riuscita a fare di più raggiungendovi fisicamente, ma non potevo e non volevo far mancare il mio contributo a questa giornata”, ha detto il premier in apertura del suo intervento in video collegamento
Dopo essersi complimentata con il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana per l’evento, Meloni ha salutato “tutti i presidenti della camere basse dei Paesi del G7” e “la mia amica e amica dell’Italia Roberta Metsola. Saluto il presidente della Rada ucraina Stefančuk e la presidente dell’assemblea nazionale della Tanzania e dell’Unione interparlamentare”. “Il Gruppo dei 7 è un gruppo unito da valori e principi comuni, che ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà e della democrazia”, ha detto il presidente del Consiglio . “E’ un ruolo che i governi del G7 esercitano, ma che esercitano seguendo le indicazioni dei rispettivi parlamenti nazionali, dove cioè la sovranità popolare trova la sua massima espressione”, ha aggiunto Meloni.
Ucraina
Parlando di un “quadro globale già particolarmente complesso, attraversato da una instabilità crescente e da conflitti che hanno ricadute a 360 gradi”, il presidente del Consiglio ha fatto poi riferimento “alla guerra in Ucraina e all’impegno ribadito anche in ambito G7 con forza e con nuove risposte a sostegno della nazione aggredita di difendere quel sistema internazionale basato sulle regole e sulla forza del diritto, su cui si fonda la convivenza tra le nazioni che garantisce tutti". "È un impegno che non solo i governi ma anche i parlamenti hanno ribadito in più occasioni, che proseguirà finché non raggiungeremo due obiettivi fondamentali: la fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura”, ha detto Meloni.
Gaza
Quanto alla crisi in Medio Oriente “non è più rimandabile un accordo complessivo basato sulla mediazione che prevede un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Come non è più rimandabile un deciso cambio di passo nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile”. "Il G7, Italia in testa, è da sempre in prima linea per scongiurare un’ulteriore escalation nella regione, a partire dalla situazione del Libano che ci preoccupa molto”. “Oggi - ha concluso Meloni - più che mai è necessaria una soluzione politica duratura della crisi, che dia un nuovo slancio alla prospettiva della soluzione dei due Stati”.
Intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale generativa è "una sfida" e uno "tra i temi che la presidenza italiana del G7 ha voluto prioritari in quest’anno di presidenza", ha evidenziato poi Meloni, riportando le parole di Papa Francesco al vertice di Borgo Egnazia. "Il Pontefice ci ha ricordato che la politica serve e che la sua grandezza si mostra quando opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune e a lungo termine. Ci ha poi ricordato che ogni strumento tecnologico creato dall’uomo, Ia generativa inclusa, deve avere un’ispirazione etica, che sia cioè ordinata al bene di ogni essere umano. È una riflessione che condivido a pieno", ha detto Meloni, spiegando che se "l'intelligenza artificiale è un grande moltiplicatore, la domanda che dobbiamo porci come politici è ‘che cosa vogliamo moltiplicare con l'Ia?'. Se questo moltiplicatore venisse essere usato per trovare cura a malattie oggi incurabili concorrerebbe al bene comune, ma se dovesse invece essere usato per aumentare le disuguaglianze e divaricare gli equilibri mondiali, allora ne deriverebbero scenari potenzialmente catastrofici".
"Spetta alla politica, alla sana politica, rispondere a questa domanda. Se la politica delegasse questa risposta agli algoritmi o alle macchine avrebbe abdicato al suo ruolo con conseguenze oggi inimmaginabili". Per questo "la riflessione del Santo Padre non a caso era rivolta a noi e noi dobbiamo saper cogliere la potenza della sua esortazione", ha detto Meloni, rivolgendosi sia a "chi ha responsabilità di governo ma soprattutto ai parlamenti, che sono il cuore delle nostre democrazie perché sono dei luoghi in cui tutti i cittadini sono pienamente rappresentati, le diverse visioni del mondo si confrontano, trovano una sintesi e si tramutano in risposte per i cittadini".
"Cosa saremo capaci di fare per garantire che l’intelligenza artificiale sia controllata dall’uomo e incentrata sull’uomo e al servizio dell’uomo, dalla risposta a questa domanda sapremo se la politica ha assunto il suo ruolo o ha abdicato", ha evidenziato Meloni, dicendosi "contenta di dire che la politica non sta abdicando come dimostrano gli esiti del summit G7, con impegni assunti nelle dichiarazioni finali e con un lavoro che stanno facendo anche le varie ministeriali che consentono significativi passi avanti".
Quindi il riferimento al "piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro", che "sarà adottato tra pochi giorni nella riunione dei ministri del lavoro e rappresenterà un riferimento di grande rilievo su questa materia", dal momento che "siamo consapevoli che questa rivoluzione avrà conseguenze su tutti i settori e sulla vita di milioni di lavoratori".
Politica
Nel 2024 tiene consenso Governo, Meloni guida hit parade...
Le rilevazioni del rapporto Human index di Vis Factor. Cresce gradimento Tajani, primo tra i ministri. Italiani preoccupati per ambiente, lavoro, sanità e immigrazione.
Governo maggioranza tagliano il traguardo del 2024 con una sostanziale tenuta di consensi e sentiment. Lo rileva il rapporto Human Index di fine anno realizzato da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, in collaborazione con l’istituto sondaggistico Emg. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tra i leader politici registra il gradimento più alto degli italiani, mentre il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è in testa tra i colleghi di Governo ed è il leader che rispetto al 2023 cresce maggiormente.
Le intenzioni di voto fotografate tramite l’esclusivo Human Index - l’indicatore di convergenza, ideato da Vis Factor in collaborazione con Emg, che unisce e sintetizza i dati delle ricerche demoscopiche e quelli del web e social listening– mostrano una coalizione di centrodestra sostanzialmente in salute e non logorata dai due anni di Governo. Nel dettaglio Fratelli d’Italia si attesta al 28,7% delle preferenze (+1,2% rispetto al 2023), Forza Italia al 10% (+1,3% sul 2023), superando e staccando la Lega, che si attesta all’8,8% (-2,7% sul 2023).
Sul versante centrosinistra il Pd sale al 23,7% (+2,5% sul 2023), mentre perde fortemente consenso il Movimento 5 Stelle, al 10,5% (-5,4% sul 2023). Balzo importante per Sinistra italiana e Verdi che arrivano al 6,5% (+3,4% sul 2023). Non decollano invece i partiti dell’ex Terzo polo: Azione si ferma al 2,6% (-0,1% sul 2023) e Italia viva al 2,5% (+0,4% sul 2023).
Giorgia Meloni risulta la leader con il gradimento più alto degli italiani, chiudendo l’anno al 41,6%, con circa un punto percentuale in più rispetto al gradimento complessivo del Governo (40,5%). Al secondo posto Antonio Tajani con il 35,1%, come detto il leader che cresce di più rispetto al 2023, con un +4,5. A seguire Elly Schlein con il 31,9% (+1,9% sul 2023), Matteo Salvini con il 26,9% (-0,4% sul 2023). Chiude la top five Giuseppe Conte con il 26,3%, perdendo tre posizioni in classifica e il 4,4% rispetto al 2023.
Tajani, con il 35,1%, si conferma anche come il ministro con l’indice di gradimento più alto. A seguire i titolari della Difesa, Guido Crosetto, con il 33,9%; dell'Interno, Matteo Piantedosi, con il 31,1%; dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, con il 29,6%, della Giustizia Carlo Nordio, con il 29,4%.
Spostandosi sul territorio, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, guida la classifica anche nel 2024 con il 68,6%, precedendo i colleghi del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con il 63,1%; e della Campania, Vincenzo De Luca, con il 56,4%, unico presidente di Regione del Sud presente nella top five e primo della coalizione di centrosinistra. Al quarto posto il governatore della Toscana Eugenio Giani, con il 55,7%, e infine quello della Liguria, Marco Bucci, con il 52,3%, che entra tra i primi cinque a distanza di pochi mesi dalla sua elezione.
Il rapporto Human index registra poi il volume delle conversazioni sui social nel 2024 rispetto ai temi legati alla politica, che risulta così ripartito: economia (24,2%), lavoro (19,5%), sanità (16,3%), ambiente (10,6%) e immigrazione (9,7%). A raccogliere il sentiment negativo maggiore sono le preoccupazioni legate all’ambiente e ai disastri idrogeologici (71,7%), a seguire la sanità (69,2%), il lavoro (68,4%), l’immigrazione, (66,6%) e infine l’economia (54,6%).
“Giorgia Meloni, pur con una flessione non trascurabile nel gradimento generale suo e del Governo, supera indenne anche il secondo anno di governo e questo non era un dato scontato", afferma Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, commentando i dati del rapporto Human index di fine anno. "Questi risultati -spiega- sono la combinazione di tre elementi: innanzitutto il premier ha dato stabilità al Paese. In secondo luogo il Governo non ha commesso errori sostanziali. Infine non c’è un’opposizione coesa e incalzante".
"Forza Italia e, soprattutto, la guida di Tajani, con i toni moderati e le posizioni ferme, continuano a crescere, e anche questo non era un dato scontato, e compensano il calo di consensi di una Lega di cui non emerge una visione strategica di fondo. Ad oggi possiamo dire che non emerge un’alternativa politica forte alla maggioranza di centrodestra. Nonostante i passi in avanti compiuti da Elly Schlein e l’ottima performance di Sinistra italiana e Verdi, il tracollo del Movimento 5 Stelle e la perdita di gradimento di Giuseppe Conte, condizionano le sorti di un centrosinistra che sembra ancora lontano dal trovare una coesione forte e credibile".
"La sfida per il 2025 per Meloni, Governo e maggioranza -conclude Brunetti- è quella di dare un senso a questa legislatura, con provvedimenti forti e impattanti, che finora non sono emersi, soprattutto in termini di riduzione della pressione fiscale, dell’accrescimento dei salari e di maggiore efficienza della sanità pubblica, in particolare al sud Italia".
Politica
Salvini assolto, tutti i commenti da Meloni a Orban:...
Il leader della Lega assolto nel processo Open Arms: la soddisfazione degli alleati
Matteo Salvini assolto oggi nel processo Open Arms. La sentenza emessa a Palermo viene salutata con soddisfazione dagli alleati di governo. Al leader della Lega e ministro delle Infrastrutture arrivano i messaggi di congratulazioni e di vicinanza.
"Grande soddisfazione per l'assoluzione del vice Presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli", dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia l'assoluzione di Matteo Salvini. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l'immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!", scrive su X la premier.
"C'è un giudice a Palermo! Un abbraccio a Matteo Salvini", scrive su X il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"Sono infinitamente felice per Matteo Salvini. Ma soprattutto, da cittadino e da ministro, sottolineo l'importanza di questa sentenza che riafferma un principio importantissimo: non si può mettere sotto processo la linea politica di un governo. Di questo si stava parlando a Palermo", dice il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "E la verità è che la strategia contro l’immigrazione irregolare attuata dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini rappresentava coerentemente la linea politica del Governo Conte 1, collegialmente perseguita dall’esecutivo con il sostegno della maggioranza parlamentare. I magistrati hanno evidentemente riaffermato questo principio che è fondamentale per assicurare un corretto rapporto tra i poteri dello Stato", aggiunge.
"Onore a questi magistrati coraggiosi. Questo processo non si sarebbe nemmeno dovuto iniziare, come scrissi anni fa, come editorialista", dice in una nota il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
"Grave è stata invece la decisione politica di autorizzare questo processo, in contrasto con la legge costituzionale che tutela la carica ministeriale - continua Nordio - Processi come questo, fondati sul nulla, rallentano l’amministrazione della giustizia e sprecano risorse. Dopo l’agonia del processo Stato-mafia e questa assoluzione, credo sia necessaria una riflessione sul nostro sistema imperfetto", aggiunge.
"È un grande giorno per l'Italia. C'è un 'giudice' a Palermo", scrive su Facebook Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito.
Arriva anche il tweet del premier ungherese Viktor Orban: "La giustizia ha prevalso! Bravo Matteo Salvini! Un'altra vittoria per i Patrioti". C'è anche il messaggio di Elon Musk. Il magnate, proprietario di X, commenta con un perentorio "Bravo!" la notizia dell'assoluzione.
"Avevo ragione io ed avevano torto quelli che hanno bocciato la mia relazione di presidente Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, che aveva valutato il comportamento dell'allora ministro dell'Interno Salvini, definendolo totalmente legittimo e conforme alla Costituzione e a ruolo del ministro dell'Interno dell'epoca. Hanno votato contro quelli del Pd e i grillini solo per pregiudizio politico e non valutando i fatti", dice il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Purtroppo -avverte Gasparri- l'uso politico della giustizia ha visto il parlamento protagonista con un atteggiamento di prevaricazione delle sinistre, che hanno bocciato il mio lavoro in giunta per poi prendere in Aula una decisione abnorme, illegale ed incostituzionale. Esprimo soddisfazione per la assoluzione di Salvini, che avevo già proposto in sede parlamentare. E abbraccio l’allora Ministro dell'Interno Salvini. Io avevo ragione e i colleghi senatori che hanno votato contro la mia proposta hanno fatto un'azione politica faziosa contro la verità e la Costituzione. Questa gente si deve vergognare, ma non accetterei le scuse di persone che hanno confuso la loro penosa condizione con la verità del diritto. Avevo ragione e lo dirò in tutte le sedi. Vergogna su quelli che mi diedero torto, violando ogni norma e ogni regola”.
Politica
Processo Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non...
Era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio nella vicenda legata allo sbarco negato a 147 migranti nel 2019
Matteo Salvini è stato assolto nel processo Open Arms "perché il fatto non sussiste". E' la sentenza emessa oggi 20 dicembre 2024 dai giudici a Palermo al termine del processo di primo grado.
Il Tribunale di Palermo, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.
Subito dopo la lettura del dispositivo è scattato in aula un lungo applauso all'indirizzo di Salvini da parte degli amici e dei deputati che sono arrivati per assistere alla sentenza. In aula anche la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini, che ha abbracciato a lungo il compagno.
A Roma, in aula alla Camera, alla ripresa dei lavori sulla manovra 2025, è scattato un lungo e fragoroso applauso per l'assoluzione del leader della Lega.
Il processo
Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per i fatti accaduti nel 2019: da ministro dell'Interno aveva negato lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms. L'accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere.
Cosa ha detto Salvini
"Sono felice. Dopo 3 anni ha vinto il buon senso, ha vinto la Lega, ha vinto l'Italia. Ha vinto il concetto che difendere i confini, difendere la patria, contrastare scafisti, trafficanti, ong straniere e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto. Ci abbiamo messo un po', però ci siamo arrivati, quindi vado avanti ancora più determinato di prima", ha detto Salvini dopo la sentenza. "Ringrazio l'avvocato Giulia Bongiorno e tutto il suo incredibile staff, ringrazio i giornalisti che hanno seguito, ringrazio le migliaia di italiani che stavano aspettando questa sentenza che non assolve solo Matteo Salvini ma assolve una idea di Paese".
"Si tratta di una sentenza perché il fatto non sussiste, è una sentenza di assoluzione con il primo comma del 530. Viene data l'assoluzione con il secondo comma quando la prova è contraddittoria. Invece tra le formule assolutorie è stata scelta quella più piena", ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno uscendo dal bunker di Palermo. "Non è un sentenza contro i migranti - dice - è una sentenza contro chi sfrutta i migranti. Esprimiamo piena soddisfazione, nonostante ci sia stato un percorso che ci ha portati qui. Voglio chiarire che non si tratta di una assoluzione con qualche se o ma, c'è chi parlava di una sentenza mega galattica o con qualche derubricazione. Ma è stata una grandissima assoluzione".
Il tweet di Meloni
"Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia l'assoluzione di Matteo Salvini. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l'immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!", ha scritto su X la premier Giorgia Meloni, commentando l'assoluzione.
Open Arms valuta ricorso in appello
"Aspettiamo le motivazioni dei giudici per valutare se ricorrere in appello contro la sentenza, come speriamo faccia anche la Procura". A dirlo è Open Arms dopo il verdetto. "La tristezza è per le persone che sono state private della libertà", aggiunge l'ong.
"Attendiamo di leggere le motivazioni di questa sentenza. Siamo curiosi di capire perché e' decaduto anche il reato di rifiuto d'atti d'ufficio", le parole del legale di parte civile Michele Calantropo. "Vedremo se appellare la sentenza, prima dobbiamo leggere le motivazioni".