Papa in Nuova Guinea, appello per detenuto italiano: “Francesco aiutaci”
La lettera al Pontefice di Juanita Costantini per il suo compagno Carlo, recluso nel Paese dal 2020
Da più di quattro anni è bloccato in Papua Nuova Guinea, accusato di traffico di droga prima, di terrorismo internazionale poi. Lui è l'italiano Carlo D'Attanasio, oggi ha 55 anni, nel 2019 partito in barca a vela per un giro del mondo e che invece ha trovato la sua ultima tappa proprio nel Paese oceanico. Da 4 anni fermato nel Paese, e malato di tumore al colon. Per questo Juanita Costantini, che con Carlo ha avuto un figlio, all'Adnkronos affida un vero e proprio appello per Papa Francesco, nella speranza che il viaggio del Pontefice in Papua Nuova Guinea possa riuscire a sbloccare la situazione.
"Nel marzo del 2020 - sottolinea Juanita Costantini - Carlo approda in Papua Nuova Guinea e decide di fermarsi per una sosta che si prolunga per 5 mesi, quando, in procinto di ripartire per terminare la sua impresa, un piccolo aeroplano si schianta sull’isola subito dopo il decollo. All’interno del velivolo la polizia rinviene 611 chili di cocaina, probabilmente destinati all’Australia. Due giorni dopo vengono fermati due papuani e Carlo viene, senza alcuna spiegazione, arrestato. Accusato. Incarcerato. Dopo alcuni mesi, però, le accuse contro Carlo di traffico di droga cominciano a vacillare. La stessa stampa locale comincia a dubitare delle accuse nei confronti di Carlo e, poiché non hanno rinvenuto prove, l’accusa passa da traffico di droga a terrorismo internazionale". Poi, tutto si ferma, fra processi che non si celebrano e legali che spariscono.
"Nel frattempo Carlo è costretto in una piccola cella fatiscente. Con tanti altri detenuti. Senza servizi igienici. Inizia un calvario umano. Le sue grida di innocenza perdono la forza. E Carlo - continua Juanita nell'appello al Papa- inizia a manifestare malori continui. Dolori lancinanti. Da qui la richiesta di essere sottoposto ad esami diagnostici, con tutti i ritardi del caso. A inizio marzo, dopo un anno e mezzo di attesa, arriva la colonscopia. E la diagnosi è di adenocarcinoma del colon di 10 centimetri. Carlo è stato sottoposto a intervento, portatore di due enterostomie, perde sangue, è cachettico, ha una ferita aperta in addome, astenico e sotto droghe antalgiche. Anemico. Fisicamente e moralmente è sfinito, Sua Santità. Necessita di urgente ulteriore intervento chirurgico. E di speranza e preghiera". Perché, conclude Juanita, "sono cinque anni che mi sveglio e vado a dormire con l’assenza del mio amore e condivido il suo dolore in ogni momento dentro di me. E quando guardo gli occhi dolci del nostro piccolo Enea non so più come rispondere alle sue domande e garantire la serenità che merita". (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
Esteri
Ue, il commissario Breton si dimette e accusa von der Leyen
Dura lettera contro la presidente, l'accusa di aver lavorato affinché la Francia proponga un altro candidato per "ragioni personali"
Il commissario europeo al Mercato interno e all'Industria Thierry Breton, francese, si dimette e pubblica una dura lettera contro la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, accusandola di aver lavorato affinché la Francia proponga un altro candidato, per "ragioni personali che in nessun caso sono state discusse direttamente con me".
Cosa è successo: la lettera di Breton
Breton era ricandidato per la von der Leyen bis. "Alcuni giorni fa - scrive il commissario dimissionario alla presidente - nell'ultima fase dei negoziati sulla composizione del futuro collegio, lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente, e ha offerto, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente per la Francia nel prossimo collegio. Le verrà ora proposto un altro candidato. Nel corso degli ultimi 5 anni, ho instancabilmente tentato di sostenere il bene comune dell'Europa, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. E' stato un onore. Tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi, che attestano ulteriormente una governance carente, sono arrivato alla conclusione di non poter più svolgere il mio lavoro nel collegio. Pertanto, mi dimetto dall'incarico di commissario europeo, con effetto immediato", conclude.
Esteri
Germania, esplosione a Colonia: vasta operazione di polizia...
Gli abitanti sono stati invitati ad evitare la zona
Una vasta operazione di polizia è in corso nel centro di Colonia, in Germania, da questa mattina per un'esplosione avvenuta poco dopo le 7. "Abbiamo isolato l'area e sono in corso indagini", ha dichiarato la portavoce della polizia citata dai media tedeschi. L'esplosione sarebbe avvenuta di fronte a un edificio. Gli abitanti sono stati invitati ad evitare la zona.
Esteri
Israele, Hamas: “Presto Sinwar manderà messaggio al...
L'organizzazione palestinese: "Resistenza sarà ancora più creativa nei prossimi giorni". Raid su Nuseirat, "almeno 10 morti"
Il leader di Hamas Yahya Sinwar "manderà presto un messaggio al mondo''. Lo ha dichiarato l'alto esponente di Hamas Osama Hamdan nel corso di una intervista ad Al-Jazeera. ''Sinwar invierà presto un messaggio diretto al popolo palestinese e al mondo'', ha spiegato, dicendo che ''il leader dell'ufficio politico del movimento, Yahya Sinwar, così come altri nella leadership di Hamas, sono pronti a essere martirizzati mille volte in Palestina''. Quello che è certo, ha spiegato, è che ''Sinwar non abbandonerà la Palestina. Tutto ciò che fa è per la liberazione della Palestina, la liberazione della terra e del popolo. La capacità della resistenza di continuare è alta e continuerà''.
Parlando di ''martiri e sacrifici'', Hamdan ha anche citato ''l'esperienza accumulata e il reclutamento di nuove generazioni nella resistenza. Ci possono essere sacrifici e perdite da una parte, e guadagni e sviluppi dall'altra''. Certo è, a suo avviso, che ''il risultato finale è che questa resistenza è ancora capace e ancora di più sarà creativa nei prossimi giorni''.
Hamdan ha fatto anche un bilancio del conflitto in termini di perdite di vite umane affermando che ''il numero di feriti tra gli uomini della resistenza è molto inferiore a quanto previsto in una battaglia di queste dimensioni, livello e portata''. Puntando il dito contro Israele, inoltre, l'alto funzionario di Hamas ha sostenuto che con la sua azione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania ''non danneggia solo i palestinesi, ma danneggia l'intera regione''.
Parlando degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese dopo l'assalto del 7 ottobre, Hamdan ha detto che ''la soluzione logica per liberare i prigionieri tenuti dalla resistenza nella Striscia di Gaza è quella di fare un accordo di scambio piuttosto che continuare a combattere. I funzionari di Hamas e i rappresentanti di altre fazioni palestinesi si incontreranno lunedì nella capitale egiziana, il Cairo, per discutere la loro visione per il periodo postbellico. "Abbiamo concordato che dovrebbe essere formato un governo di unità nazionale per gestire gli affari palestinesi a Gaza. Il giorno dopo dovrebbe essere palestinese", ha concluso.
Raid Israele su Nuseirat, "almeno 10 morti"
E' intanto di almeno dieci morti, tra cui donne e bambini, e 15 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano sul campo profughi di al-Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale. Lo riferiscono fonti dell'ospedale Al-Awda. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa, la casa colpita nel raid apparteneva alla famiglia Al Qassas.
Lapid negli Usa, incontro con Blinken e Sullivan
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid verrà intanto ricevuto oggi a Washington dal Segretario di Stato americano Antony Blinken, dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan e dal senatore Lindsey Graham.