Aggressioni sanitari, dal ‘Daspo’ all’esercito: tutte le proposte per fermare l’escalation
Gli appelli del personale sanitario dopo il caso di Foggia, in cui medici e infermieri hanno dovuto chiudersi in una stanza per sfuggire ai parenti di una paziente deceduta
La fine dell'estate ha fatto registrare una escalation di aggressioni ai danni degli operatori sanitari dal Nord al Sud. L'ultimo episodio di questo agosto-settembre 'neri' per medici e infermieri si è consumato all'Ospedale Riuniti di Foggia con il personale sanitario chiuso dentro una stanza per sfuggire alla rabbia di decine di parenti e amici di una paziente deceduta dopo una operazione. "L'episodio del Policlinico Riuniti di Foggia - ha commentato Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up - ha toccato un nuovo record: ci ha lasciati sgomenti, e non era facile. Non si erano mai viste 50 persone che aggrediscono tutte insieme medici e infermieri, costretti a barricarsi in una stanza di pochi metri quadrati, arrivando anche a ferire uno di essi con calci al volto, in preda, lasciatecelo dire, a veri e propri raptus di follia che hanno caratterizzato la maggior parte di questi fatti di cronaca. E’ notizia recentissima, poi, che uno professionisti aggrediti, avrebbe intenzione di rassegnare le dimissioni".
@nicolacostanzo1983 Foggia, 23enne muore dopo l'intervento: medici e infermieri aggrediti da 50 persone #foggia #medici #aggrediti #morta #ragazza ♬ suono originale - NicolaCostanzo
Nel 2023 - secondo i dati dell'Anaao-Assomed - le aggressioni sono, infatti, state ben 16mila, di cui un terzo fisiche e nel 70% dei casi verso donne. Secondo il sindacato degli infermieri, Nursing Up, "calci e i pugni sembrano essere addirittura finiti in fondo alla vergognosa classifica delle tipologie di violenza. Ai primi posti ci sono addirittura i tentativi di strangolamento, le tirate di capelli, i calci altezza volto stile arti marziali, mentre abbondano, all’insegna del terrore puro, le minacce di morte verbali e addirittura la comparsa di una pistola, per fortuna giocattolo, come avvenuto il 23 agosto scorso al Serd di Anzio, senza dimenticare la mazza da baseball che ha seminato il terrore il 16 agosto al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare".
Le proposte per fermare le violenze
"Il vaso è colmo" è il succo degli appelli che hanno lanciato tanti protagonisti della sanità, dagli Ordini dei medici ai sindacati di categoria fino alla Federazione delle asl e ospedali, la Fiaso. Una levata di scudi che ha portato anche diverse proposte, vecchie e nuove, per arginare le violenze che hanno come bersaglio chi salva le vite. L'ultima in ordine cronologico è una proposta di legge del senatore FdI Ignazio Zullo e prevede una sorta di 'daspo', una esclusione a tempo determinato dalle cure gratuite nel Ssn per chi si rende autore di aggressioni al personale sanitario o di reati contro il patrimonio sanitario. L’obiettivo, si legge nella Ddl, è "lanciare un messaggio forte e chiaro sulla gravità di talune manifestazioni violente in ambito sanitario" e dall'altro a "costituire un fattore di deterrenza”.
Il sindacato degli infermieri Nursing Up chiede invece "l'immediata presenza dell’esercito negli ospedali e la convocazione urgente del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica del Viminale". Il sindacato ha anche ricordato che "nel mese di agosto, che ci siamo appena lasciati alle spalle, abbiamo calcolato ben 34 episodi di violenza, fisica e psicologica, su 31 giorni". I sindacati dei medici si sono detti "pronti ad abbandonare gli ospedali" se non ci saranno "misure urgenti" contro le aggressioni e chi le commette. L'Anaao e Cimo chiedono "un piano straordinario di riforma del sistema delle cure e dell’emergenza" e nell’immediato "un incontro con il ministro della salute affinché vengano condivise misure urgenti che possano fare da deterrente a questi raid insensati". Applicare "l’istituto dell’arresto in flagranza differita anche nei confronti di coloro che commettono atti di violenza contro il personale sanitario" è invece il suggerimento del presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. Ma non solo "chiediamo che le strutture ospedaliere, le strutture sanitarie siano video-vigilate in modo tale da applicare agli aggressori le pene previste dalla legge", ha evidenziato Anelli.
L’istituto della flagranza differita "fu introdotto originariamente per contrastare la violenza in occasione delle manifestazioni sportive. Il suo ambito di applicazione è stato poi esteso, sino ad arrivare alla stesura del nuovo articolo 382-bis del Codice di procedura penale, che lo prevede per alcuni specifici delitti di violenza domestica e stalking che prevedono l’arresto in flagranza - ha ricordato la Fnomceo - Secondo tale istituto, si considera comunque in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione video-fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre 48 ore dal fatto".
La Fiaso punta invece ad "un’azione determinata da parte delle forze di polizia e della magistratura con norme operative che consentano di procedere con l’arresto immediato dei responsabili. Senza misure di deterrenza concrete e tempestive, la situazione non può cambiare e il rischio è abituarsi a episodi di violenza reiterata nelle corsie contro chi, ogni giorno e tra mille difficoltà, assicura il diritto alla salute dei cittadini”.
Cronaca
Ramazzotti-Virzì, regista ritira querela. Il suo legale:...
Legale dell'attrice: "Ritirerà querela se lui si attiverà in sede civile per i figli". La maxi lite avvenuta il 17 giugno in un ristorante all'Aventino
Il regista Paolo Virzì ha ritirato la querela nei confronti della ex moglie Micaela Ramazzotti dopo la maxi lite avvenuta il 17 giugno in un ristorante all'Aventino. "E' un atto unilaterale di Paolo Virzì che sta lavorando molto seriamente a una ricomposizione delle relazioni familiari soprattutto nell'interesse dei figli", conferma all'Adnkronos l'avvocato Grazia Volo, legale del regista.
Legale di Micaela Ramazzotti
Commentando la notizia, l'avvocato David Leggi legale, insieme alla collega Annamaria Bernardini De Pace, dell'attrice Micaela Ramazzotti, afferma: "Al momento non abbiamo ritirato la querela. Ramazzotti è pronta a passare sopra anche all'episodio di quella sera, solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì, così come è stato solerte nel rimettere velocemente la querela, si attivi in maniera concreta nell'interesse dei figli in sede civile".
"Ramazzotti è pronta a fare un passo indietro solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì dimostrerà che ha effettivamente a cuore la tutela dei ragazzi", conclude.
Cronaca
Palermo, Hryo promuove progetto compostaggio a Cruillas
Contribuire all'ambiente e fare la differenza nel proprio quartiere guadagnandoci non solo in decoro urbano ma anche economicamente. È la strategia del progetto ideato e promosso da Human Rights Youth Organization, “Cruillas x Terra Franca”, che in queste settimane a Palermo sta animando il quartiere di Cruillas e che il 20 settembre, dalle 17 alle 19, culminerà in un evento di raccolta e pesatura dell’organico. “Compos-tiamo Insieme” è l'iniziativa pensata per incoraggiare la pratica del compostaggio domestico e per sensibilizzare sulla gestione sostenibile dei rifiuti. Il progetto di HRYO vuole coinvolgere, mobilitare, collegare, responsabilizzare i cittadini e, contemporaneamente, sollecitare il Comune ad attivare un servizio che attualmente non esiste a Cruillas, quello del trattamento dell'indifferenziato organico. L’obiettivo è quello di rendere non più cittadini palermitani di serie B gli abitanti del quartiere Cruillas, un'area della città di Palermo che ha bisogno di servizi per i suoi abitanti. Da quando, nel 2019, la HRYO decise di prendere in gestione dall’amministrazione comunale un bene sequestrato alla mafia a Cruillas, Terra Franca, fin dall'inizio uno degli obiettivi è stato quello di farne un hub per buone pratiche. E, ovviamente, l'associazione si è attivata per migliorare innanzitutto le condizioni del quartiere, una vasta area di periferia con molte criticità la cui soluzione non è più differibile. Per questo, l'impegno di HRYO su Cruillas è da anni quotidiano, con piccoli e grandi progetti che mirano a coinvolgere i residenti e, contemporaneamente, richiamare l'attenzione dell'amministrazione comunale.
In che cosa consista “Compos-tiamo Insieme” lo spiega invece la responsabile per HRYO del progetto, Abril Marcozzi: “Partecipare è semplice: il 20 settembre si potranno portare i propri rifiuti organici da casa contribuendo a riempire la compostiera di Terra Franca. Per ogni chilo di materia organica che sarà consegnato ad HRYO si avrà in cambio un euro. Noi saremo a Terra Franca con bilance pronte a calcolare il peso del materiale, pronti ad erogare la ricompensa per la materia organica che ci sarà portata. Ci sono solo due regole – specifica Abril Marcozzi -: non verranno accettati più di 5 chili di materia organica per partecipante e i rifiuti dovranno essere trasportati solo in borse organiche o biodegradabili. Solo così l’organico conferito potrà essere davvero utilizzato per alimentare la nostra compostiera, che sarà a disposizione di tutti coloro che vorranno vedere come funzioni. Allo stesso tempo, chiediamo al Comune che avvii al più presto la raccolta differenziata nel quartiere”.
La materia organica è composta da sostanze naturali che possono decomporsi e trasformarsi in compost. Include scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci d'uovo, foglie secche e fiori appassiti. Questi materiali, se correttamente gestiti, si decomporranno naturalmente, arricchendo il terreno di nutrienti essenziali e migliorando la qualità del suolo. Devono essere esclusi materiali non compostabili come plastica, vetro, metalli e altri rifiuti non biodegradabili.
Cronaca
Nuovo presidente Cda Fondazione Gemelli, prende quota...
L'ex ministro dell'Economia del governo Draghi sembrerebbe il profilo giusto
Prende quota il nome dell'ex ministro Daniele Franco come prossimo presidente della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. Entro la fine del mese dovrebbe essere nominato tutto il nuovo Consiglio d'amministrazione della Fondazione Policlinico che si è insediato a metà ottobre 2020. Nulla trapela dal Gemelli ma il nome di Franco - secondo quanto apprende l'Adnkronos Salute - sembrerebbe essere il profilo giusto. Franco è un economista, tra gennaio 2020 e febbraio 2021 ha ricoperto il ruolo di ministro dell'Economia e delle Finanze del Governo Draghi, ma è stato in precedenza Ragioniere generale dello Stato e direttore generale della Banca d'Italia.
Il Cda della Fondazione privata no-profit è nominato dagli enti fondatori del Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ed è costituto da 11 componenti. Oggi ne fanno parte: Carlo Fratta Pasini (presidente); Sergio Alfieri; Alessandro Azzi; Renato Balduzzi; Antonio Gasbarrini; monsignor Claudio Giuliodori; Giuseppe Guerrera; Cesare Mirabelli; Alfredo Pontecorvi; Mario Taccolini. Nel Cda c'era anche il rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, prematuramente scomparso il 23 maggio scorso.