Gaza, raid Israele su Khan Younis. Media: “Almeno 40 morti”
L'attacco nella notte ad Al-Mawasi, zona umanitaria creata per dare rifugio agli sfollati. Tel Aviv: "Colpito centro di comando di Hamas, obiettivo tre alti miliziani"
Sarebbero 19 le persone rimaste uccise in un attacco israeliano avvenuto nella notte contro una zona umanitaria nei pressi di Khan Younis, creata per dare rifugio agli sfollati nel sud di Gaza. A darne notizia il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, guidato da Hamas. In precedenza, la protezione civile di Hamas e l’ufficio stampa del governo avevano affermato che nell’attacco erano morte 40 persone, un bilancio che Israele aveva contestato.
Secondo la Protezione civile di Gaza, nell'attacco sarebbero rimaste ferite più di 60 persone, con i soccorritori che starebbero affrontando “grandi difficoltà” nel recuperare le vittime - molte delle quali si ritiene dormissero al momento degli attacchi - a causa della mancanza di risorse e “dell’assenza di una fonte di luce”. Sia il numero dei feriti sia il bilancio delle vittime potrebbe aumentare poiché alcune vittime sono ancora sotto le macerie e la sabbia.
L’attacco ha colpito Al-Mawasi, una regione costiera vicino a Khan Younis dove sono fuggiti decine di migliaia di palestinesi sfollati, molti dei quali vivono nelle tende in un’area con scarse infrastrutture, scarso accesso a rifugi o aiuti umanitari spiega la Cnn.
Secondo le Forze di Difesa Israeliane, l'attacco ha "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato all'interno dell'area umanitaria", ma l'organizzazione palestinese ha negato di aver schierato combattenti nella zona. In una dichiarazione, spiega ancora la Cnn, Hamas ha definito le affermazioni di Israele sulla presenza dei suoi combattenti nella zona “una palese menzogna, attraverso la quale cerca di giustificare questi crimini atroci”.
Gli obiettivi dell'attacco aereo notturno erano tre alti miliziani di Hamas, hanno spiegato le Idf, precisando che i tre - identificati come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, a capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, a capo della sorveglianza e degli obiettivi nella divisione di intelligence di Hamas e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas - sono stati "direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre" e in altri attacchi contro le truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi.
Hamas ha quindi affermato che “decine di civili disarmati, la maggior parte dei quali erano bambini e donne” sono stati uccisi nell’attacco. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal, ha detto inoltre che i palestinesi della zona non sono stati avvertiti in anticipo dell'attacco.
Ma l’esercito israeliano afferma di aver adottato misure per mitigare i danni ai civili nell’attacco, inclusa un'"estesa raccolta di informazioni" e una continua sorveglianza aerea nelle ore precedenti l’attacco, "in modo da verificare la presenza [degli obiettivi] nell’area insieme ad altri terroristi".
L'Idf contesta anche le cifre di morti e feriti che "non sono in linea con informazioni in nostro possesso, le precise munizioni utilizzate e la precisione dell’attacco".Inserire il testo
A Gaza 41mila morti in meno di un anno. Israele: "Hamas non esiste più"
Il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha reso noto che sono 41.020 i palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. Altre 94.925 persone sono rimaste ferite.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dichiara invece che dopo più di 11 mesi di guerra Hamas è stata resa di fatto inesistente come forza militare organizzata a Gaza."Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas - ha dichiarato alla stampa - è impegnata in azioni di guerriglia e noi continuiamo a combattere i terroristi di Hamas e perseguire la sua leadership".
Raid contro deposito di armi in Libano
Il ministero della Salute libanese ha riferito che sei persone sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito un deposito di armi nella città di Nabatieh, nel sud del Libano.
Cisgiordania, riapre valico di Allenby
Riapre intanto questa mattina il valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, chiuso domenica dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di tre civili israeliani. Il ponte resterà però chiuso al traffico commerciale. A disporre la riapertura sono stati i responsabili della sicurezza, secondo quanto riporta il Times of Israel, che cita l'Autorità aeroportuale israeliana, responsabile della gestione del valico.
Esteri
Ucraina, von der Leyen a Kiev: “Qui per garantire...
"La mia ottava visita mentre inizia a breve la stagione che richiede riscaldamento e la Russia continua a prendere di mira le infrastrutture energetiche", scrive su X
La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen è arrivata a Kiev per discutere con Volodymir Zelensky del sostegno dell'Europa all'Ucraina, dei preparativi per l'inverno e dei progressi sul dossier dei prestiti del G7. "La mia ottava visita a Kiev si svolge a ridosso dell'inizio della stagione del riscaldamento, con la Russia che continua a colpire le infrastrutture dell'energia", ha scritto su X. Ieri aveva annunciato lo stanziamento, per le necessità umanitarie urgenti dell'Ucraina quest'inverno, di 160 milioni di euro frutto dei ricavi degli asset russi congelati.
Esteri
“Sono un nazista nero!”: bufera su candidato...
Trovati decine di commenti inquietanti di Mark Robinson su un forum porno
Una serie di commenti provocatori sulla bacheca di un sito web pornografico nei quali si definiva un "nazista nero!" e si dichiarava favorevole al ripristino della schiavitù. A finire nella bufera è Mark Robinson, il controverso e conservatore candidato repubblicano a governatore della Carolina del Nord, dopo che un'indagine della Cnn KFile ha scoperto le dichiarazioni rilasciate più di un decennio fa.
Nonostante una recente storia di retorica anti-transgender, Robinson ha detto che gli piaceva guardare la pornografia transgender e una in alcuni dei messaggi archiviati trovati si riferiva a se stesso come un "pervertito".
I commenti, che Robinson nega di aver fatto, sono antecedenti al suo ingresso in politica e all'attuale incarico di vicegovernatore della Carolina del Nord. Sono stati fatti con un nome utente che la Cnn è stata in grado di associare a Robinson confrontando una serie di dettagli biografici e un indirizzo email condiviso tra i due.
Molti dei commenti erano di natura gratuita, sessuale e oscena. Sono stati fatti tra il 2008 e il 2012 su "Nude Africa", un sito web pornografico che include una bacheca. I commenti sono stati fatti con lo username 'minisoldr', un soprannome che Robinson usava spesso online. La Cnn ha riportato solo una piccola parte dei commenti di Robinson sul sito web, data la loro natura esplicita.
Molti dei commenti di Robinson su Nude Africa sono in contrasto con le sue posizioni pubbliche su questioni come l'aborto e i diritti delle persone transgender. Pubblicamente, ha sostenuto con forza che le persone dovrebbero usare solo i bagni che corrispondono al genere assegnato alla nascita. Ha anche detto che le donne transgender dovrebbero essere arrestate per aver usato i bagni delle donne. "Se sei un uomo il venerdì sera e all'improvviso il sabato ti senti una donna e vuoi andare nel bagno delle donne al centro commerciale, verrai arrestato o ti faremo tutto il possibile", ha detto Robinson durante un comizio elettorale nel febbraio 2024. "Proteggeremo le nostre donne".
La Cnn ha contattato Robinson martedì mattina con prove che lo collegavano ai commenti su Nude Africa. Ci sono voluti due giorni alla sua campagna per rispondere e smentire. Durante la sua intervista ha ripetutamente affermato che i problemi che devono affrontare i cittadini della Carolina del Nord sono più importanti di quella che lui chiama "spazzatura da tabloid", e ha indirizzato la conversazione verso un attacco al suo avversario nella corsa, il democratico Josh Stein, procuratore generale dello Stato. "Queste non sono le mie parole. Non entrerò nei dettagli di come qualcuno ha fabbricato questo, queste salaci bugie da tabloid".
Esteri
Israele bombarda il sud del Libano: “Distrutti...
Ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei. Gallant: "Nuova fase della guerra". Raid su strada per aeroporto Damasco, almeno un morto
Nei nuovi raid aerei di Israele contro il sud del Libano sono stati distrutti centinaia di razzi pronti per essere lanciati in territorio israeliano, e altre infrastrutture militari, asserisce l'Idf. Vale a dire,circa mille razzi oltre a cento lanciarazzi. I media libanesi denunciano che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l'operazione più pesante dall'inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah "proseguiranno" e ha parlato di "una nuova fase della guerra".
Raid su strada per aeroporto Damasco, almeno un morto
Almeno una persona è morta in un raid che ha colpito la strada che porta all'aeroporto di Damasco, ha reso noto l'agenzia siriana Sabereen, senza citare Israele come responsabile dell'attacco.