Gli ultimi dati dello studio registrativo di fase III Finearts-Hf di finerenone presentati al Congresso Esc 2024
Insufficienza cardiaca, speranze da un nuovo farmaco. I risultati dettagliati dello studio di fase III Finearts-Hf dimostrano che, rispetto al placebo, finerenone ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo degli esiti cardiovascolari nei pazienti con insufficienza cardiaca (Hh) e una frazione di eiezione ventricolare sinistra (Lvef) superiore o uguale al 40%.
Finerenone - riporta una nota di Bayer - ha ridotto significativamente il rischio dell'endpoint primario composito di morte cardiovascolare ed eventi di insufficienza cardiaca totali (primari e ricorrenti), definiti come ricoveri per insufficienza cardiaca o visite urgenti di insufficienza cardiaca, del 16% in una durata mediana di 32 mesi. Sulla base dei risultati di Finearts-Hf - si legge - finerenone è il primo antagonista del recettore dei mineralcorticoidi a dimostrare decisivi benefici cardiovascolari in uno studio di fase III in pazienti con insufficienza cardiaca del ventricolo sinistro. I risultati dello studio sono stati presentati all'ultimo Congresso della Società europea di cardiologia Esc 2024 e contemporaneamente pubblicati sul 'New England Journal of Medicine'.
"Il trattamento di pazienti con insufficienza cardiaca con Lvef ≥ il 40% ha rappresentato una sfida significativa per molti medici e c'è un elevato bisogno clinico insoddisfatto poiché questi pazienti hanno un rischio sostanziale di gravi eventi cardiovascolari. A differenza dell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, dove sono ora disponibili molti trattamenti, per l'insufficienza cardiaca con Lvef ≥ il 40% attualmente abbiamo opzioni di trattamento limitate con efficacia dimostrata - ha affermato Scott D. Solomon, The Edward D. Frohlich Distinguished Chair, professore di Medicina presso la Harvard Medical School, direttore di Cardiologia non invasiva e Senior Physicians presso il Brigham and Women's Hospital e presidente del comitato esecutivo dello studio - Con Finearts-Hf come primo studio su larga scala di un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non steroideo in questi pazienti con insufficienza cardiaca ancora a rischio, finerenone, una volta approvato, potrà offrire un supporto significativo a questi pazienti vulnerabili"
I benefici mostrati nell'endpoint primario - dettaglia la nota - erano coerenti in tutti i sottogruppi prespecificati, indipendentemente dalla terapia di base, dalle comorbidità o dallo stato di ospedalizzazione, compresi quelli basati sullo stato della malattia (frazione di eiezione) o sull'uso al basale di inibitori Sglt2. Finerenone ha anche ridotto significativamente gli endpoint secondari degli eventi totali di insufficienza cardiaca e ha migliorato lo stato di salute riportato dal paziente, misurato dalla variazione rispetto al basale del punteggio totale dei sintomi del Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire (Kccq-Tss).
L'insufficienza cardiaca colpisce oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo; circa la metà di questi pazienti soffre di insufficienza cardiaca con una Lvef del ≥40% che è associata a multimorbilità, rendendo la condizione clinica complessa da gestire. Più della metà di questi pazienti morirà entro 5 anni.
"Bayer ha una lunga tradizione in cardiologia e l'insufficienza cardiaca è una delle nostre principali aree di interesse - ha dichiarato Christian Rommel, responsabile Ricerca e Sviluppo della Divisione Pharmaceuticals di Bayer - Questi risultati promettenti confermano il nostro continuo impegno verso i pazienti affetti da questa condizione debilitante. Nello studio Finearts -Hf, finerenone ha ridotto gli esiti cardiovascolari in una popolazione di pazienti complessa da trattare. Ciò conferma il potenziale della molecola, una volta approvata, come valida opzione terapeutica nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione lievemente ridotta o conservata, indipendentemente dalla terapia di base e dallo stato della malattia. Finearts-Hf ha incluso una significativa percentuale di pazienti ospedalizzati o di recente ospedalizzazione, rendendo i risultati particolarmente rilevanti per il miglioramento degli eventi cardiovascolari in pazienti con opzioni terapeutiche limitate".
Circa 6.000 pazienti sono stati randomizzati in oltre 630 ospedali distribuiti in 37 Paesi in tutto il mondo per ricevere finerenone o un placebo una volta al giorno. Inoltre, i pazienti nello studio hanno ricevuto la terapia abituale per trattare i sintomi e le comorbidità. Finerenone una volta al giorno ha ridotto significativamente il rischio combinato di morte cardiovascolare e di eventi totali (primari e ricorrenti) di insufficienza cardiaca, definiti come ricoveri per insufficienza cardiaca o visite urgenti di insufficienza cardiaca, del 16% in una durata mediana di 32 mesi.
Cronaca
Capo Gendarmeria francese: “Cooperazione con...
"Conosciamo solo il 20 per cento di quello che avviene nel cybercrime. I criminali del cybercrime sono molto duttili e dinamici, dobbiamo trovare il modo per potere rispondere adeguatamente. Il cybercrime non ha confini, è fondamentale lavorare in cooperazione con l'Italia per potere contrastare adeguatamente questi crimini. Tra i Carabinieri e la gendarmeria francese c'è una relazione quotidiana. Con degli scambi regolari". Lo ha detto il direttore generale della Gendarmeria francese Gen. Christian Rodriguez, parlando a Palermo con i giornalisti, durante un incontro con il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Teo Luzi. "Bisogna lavorare insieme per contrastare i gruppi criminali che operano in diverse zone del mondo- dice ancora Rodriguez - Per questo abbiamo una formazione condivisa con scambi regolari. E' fondamentale per cercare di contrastare questi fenomeni riuscire a gestire i Big Data". "Con la gendarmeria condividiamo i valori. L'unico grande limite è la lingua. Per il resto c'è grandissima intesa. Noi abbiamo mandato per la formazione una compagnia di marescialli in Francia e una compagnia di marescialli francesi è venuta in Italia. La stessa cosa la facciamo con la guardia civil spagnola e con la gendarmeria portoghese - ha spiegato il generale Luzi - C'è un network che di chiama Fiep un'associazione internazionale della gendarmerie a cui partecipano 21 paesi che si scambiano tra loro informazioni in modo constante. Quest'anno il presidente sono io e a ottobre cederò la guida alla Francia. Un modo anche per tessere delle visioni di lotta al crimine e assistenza alle rispettive popolazioni con questi apparati, che hanno molto in comune".
"Abbiamo molto in comune con la Francia - ha detto ancora il genarel Luzi -. Ad esempio il quartiere palermitano dello Zen, che conosco bene. L'idea di aprire lì una caserma, dove non si riusciva ad entrare, è stata del generale Vittorio Tomasone, poi io l'ho portata avanti e non è stato semplice e per lungaggini amministrative e gli ostruzionismi che ci sono stati. Dopo oltre 10 anni, si può dire che è stato uno dei piccoli segnali vincenti in questa città. Il fatto che 70/80 mila persone ora accettino lo Stato è importante. La Francia ha le Banlieues, che sono tanti Zen messi insieme dove la gendarmerie riesce a farsi accettare per cultura e umanità".
Cronaca
Totò Schillaci, gremita la Cattedrale di Palermo per i...
Un lungo applauso accoglie il feretro
Un lungo applauso ha accolto l'ingresso in una Cattedrale di Palermo gremita del feretro di Totò Schillaci, il bomber di Italia '90 morto, dopo una lunga malattia.
In tanti non hanno voluto rinunciare a dare l'ultimo saluto all'eroe delle Notti magiche. Tifosi ma anche semplici cittadini, visibilmente commossi, alcuni in lacrime per testimoniare l'amore non solo di Palermo all'ex attaccante azzurro. "Ciao Totò, figlio di Palermo", si legge su uno striscione della Curva nord.
In chiesa sono circa mille le persone presenti, 800 posti a sedere e 200 in piedi nei transetti, la maggior parte delle persone è rimasta fuori, oltre le transenne. A officiare il rito delle esequie monsignor Filippo Sarullo, parroco della cattedrale. Al termine della celebrazione, la benedizione delle spoglie sarà impartita dall'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.
Cronaca
Equinozio d’autunno 2024, quando inizia la nuova...
Ogni anno è diverso il momento in cui si passa dall'estate all'autunno
E' tempo di dire addio ufficialmente all'estate. Domenica 22 settembre alle 14.43 cade l'equinozio d'autunno 2024 e inizia l'autunno astronomico. Quel giorno ci saranno quindi esattamente 12 ore di buio e 12 ore di luce in tutti i luoghi della Terra.
Cos'è l'equinozio
L'equinozio deriva dall'espressione latina 'aequa nox', ossia 'notte uguale (al dì)', perché indica proprio quel momento in cui "il Sole, attraversando l’equatore celeste (proiezione dell’equatore terrestre sulla volta celeste) lascia l’emisfero celeste boreale per entrare in quello australe", come spiega l'Istituto Nazionale di Astrofisica. "In qualunque luogo del mondo - si legge - il dì (la parte del giorno di 24 ore in cui il Sole è sopra l’orizzonte) ha praticamente la stessa durata della notte".
Il giorno e la notte si alternano grazie alla rotazione del nostro pianeta su se stesso. Il suo asse di rotazione di solito è inclinato di circa 23,27 gradi rispetto al piano immaginario che segue mentre ruota attorno al Sole. In base al momento dell'anno, cambia l'emisfero più inclinato verso il Sole e per questa la ragione si alternano mesi più caldi ad altri più freddi.
Perché l'equinozio d'autunno cambia di anno in anno
Molti pensano che l'equinozio d'autunno cada il 21 settembre ma non è così. Nel 2024 l'equinozio d'autunno cade il 22 settembre ed è effettivamente la data più comune per questo fenomeno ma non è fissa: può variare tra il 21 e il 24 settembre. Questo perché l'anno solare non dura esattamente 365 giorni: c'è uno scarto di qualche ora e, complice l'introduzione degli anni bisestili per compensare questa differenza di tempo, le date e gli orari degli equinozi cambiano di anno in anno.