Kathy Bates si ritira dalle scene: “Matlock è il mio ultimo lavoro”
L'attrice, premio Oscar, interpreterà l'avvocata Matlock nel reboot del programma degli anni '80-'90, che andrà in onda negli Stati Uniti dal 22 settembre
E' vicina la fine della carriera di Kathy Bates, che si è fatta conoscere per il ruolo della psicopatica Annie Wilkes in "Misery non deve morire" (1990), film di Rob Reiner, tratto dal romanzo di Stephen King, per il quale ha vinto l'Oscar. L'attrice statunitense, 76 anni, ha annunciato al "New York Times" il suo ritiro da Hollywood. Tuttavia, la star si concede un ultimo ruolo. Quest'autunno Kathy Bates interpreterà l'avvocato Matlock nell'omonima serie, reboot del programma cult degli anni '80-'90 originariamente interpretato dall'attore Andy Griffith.
L'ultimo ruolo
Sebbene l'attrice avesse preso in considerazione l'idea di ritirarsi prima del tempo, delusa da un progetto andato male lo scorso anno, di cui non ha rivelato i dettagli, era desiderosa di interpretare un ultimo ruolo. È stata sedotta dalla sceneggiatura di 'Matlock', i cui primi episodi saranno disponibili dal 22 settembre negli Stati Uniti sugli schermi della Cbs. Bates interpreta un'avvocata brillante e scaltra che soffre delle critiche legate alla sua età, che la fanno sentire invisibile. Una sinossi che, a suo dire, riecheggia la sua esperienza nel mondo di Hollywood. "Tutto ciò per cui ho pregato, tutto ciò per cui ho lavorato, tutto ciò per cui ho lottato, sono improvvisamente in grado di usarlo in questo ruolo", ha detto al "New York Times". Ma il ruolo è stato "estenuante" per l'attrice. "Quindi questo sarà il mio ultimo ballo", ha concluso.
La sua lunga carriera
Kathy Bates si congeda così lasciandosi alle spalle una bella e intensa carriera, con 130 titoli tra piccolo e grande schermo. L'attrice ha recitato anche nel film di James Cameron "Titanic" (1997), dove interpretava Molly Brown, una passeggera della prima classe che diventa la protettrice di Jack Dawson. Kathy Bates è apparsa anche in "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno" (1991) di Jon Avnet, accanto a Mary Stuart Masterson e Jessica Tandy. Ha recitato anche in note serie come "Six Feet Under" (2003-2005), "The Office" (2005) e "American Horror Story" (2012), dove è apparsa in cinque delle dodici stagioni. Più recentemente, l'attrice è apparsa accanto a Nicole Kidman e Zac Efron nella commedia romantica di Netflix "A Family Affair".
Spettacolo
Elisabetta Gregoraci, cure finite: “È stato un...
L'ultimo aggiornamento della conduttrice che dopo due ricoveri in ospedale stava finendo di curarsi in casa
Oggi Elisabetta Gregoraci ha finito le cure, che erano proseguite anche a casa dopo i due ricoveri in ospedale. "Da oggi - scrive in una storia Instagram, mostrando l'ultima flebo - sono sicura che sarà sempre meglio".
Solo ieri aveva scritto: "Le mie vene urlano vendetta. Io sono un po' stanca ma sono in fase di ripresa". Nel corso dei giorni la conduttrice ha sempre aggiornato i suoi follower sulle sue condizioni di salute, nonostante abbia preferito non scendere nel dettaglio. "Grazie per il vostro supporto - scrive ancora oggi - l'ho apprezzato tanto".
E poi uno sguardo al futuro. "Ho tanta voglia di ripartire - spiega - e di fare piano piano le mie cosine".
Spettacolo
Lutto per Pino Insegno, è morto il padre Armando
Aveva 92 anni. Mercoledì i funerali a Roma
Lutto per l'attore, doppiatore e conduttore di 'Reazione a catena' Pino Insegno e per il fratello Claudio, regista e attore. E' morto lunedì a Roma, all'età di 92 anni, il padre Armando. Le esequie si terranno domani, mercoledì 18 settembre, alle 11, presso la Chiesa parrocchiale di Regina Pacis nel quartiere romano di Monteverde.
Spettacolo
Morto Beppe Menegatti, regista e marito di Carla Fracci
Ne danno notizia all'Adnkronos fonti vicine alla famiglia. Aveva 95 anni
E' morto oggi a Roma il regista Beppe Menegatti, marito di Carla Fracci e curatore della regia di quasi tutte le creazioni da lei interpretate. Aveva 95 anni. Ne danno notizia all'Adnkronos fonti vicine alla famiglia. Il decesso dopo un peggioramento delle ultime ore, questa mattina poco prima delle 7: era stato ricoverato in ospedale lo scorso 12 settembre. Al momento del decesso era vicino al regista il figlio Francesco.
Regista teatrale sulle orme di Luchino Visconti, Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica, di cui è stato collaboratore, autore di lavori originali che hanno unito danza, prosa e canto, il nome di Beppe Menegatti resterà per sempre legato a quello di sua moglie, di cui è stato anfitrione e mentore: Carla Fracci (1936-2021), considerata una delle più grandi ballerine del XX secolo e incoronata dal 'New York Times' come "prima ballerina assoluta". Per lei ha curato decine di regie di spettacoli di danza.
Beppe e Carla sono stati uniti da un matrimonio lungo 54 anni e dalla loro unione è nato nel 1969 il figlio Francesco, che fino all'ultimo in ospedale è stato accanto all'amato padre. La regina della danza mondiale e il regista si erano sposati nel 1964. Si erano incrociati per la prima volta nella sala prove della Scala e fu un colpo di fulmine per entrambi. "Ero l'ultimo di una fila di persone che entravano - ha raccontato Menegatti - in testa c'era Luchino Visconti, poi il coreografo Léonide Massine, quindi il compositore Franco Mannino e la costumista Lila De Nobili e poi io che portavo la borsa a Visconti. Lila si gira e dice: 'Luchino, non potrebbe essere questa qua la ragazza per la parte di Silvestra?'. E indica una fanciulla seduta per terra con i calzerotti rossi. Era Carla".
Nato come Giuseppe Menegatti a Firenze il 6 settembre 1929, fin da giovanissimo segue gli spettacoli del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e oltre che ad appassionarsi alla lirica, decide di intraprendere la strada di regista. Si iscrive all'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico" a Roma, che gli riconosce una borsa di studio. Al termine degli studi, Beppe Menegatti viene ingaggiato da Luchino Visconti nel 1954-56, che lo incarica come aiuto regista in diversi spettacoli teatrali. Lavora poi con Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo, Luigi Squarzina, sempre in teatro, e in seguito in proprio come regista sia nel campo della prosa che in quello della lirica. Numerose le sue regie di opere liriche nei più importanti teatri del mondo.
Prima di dedicarsi completamente alla lirica e alla danza, nella seconda metà degli anni '60, Menegatti ha curato la regia delle pionieristiche rappresentazioni assolute in Italia di autori del 'teatro dell'assurdo' come Samuel Beckett, "Tutti quelli che cadono" e "Commedia", con un gruppo di noti attori fra i quali Paola Borboni, Lidia Alfonsi e Virgilio Gazzolo.
Spronato da Visconti, Menegatti già agli inizi degli anni '60 si occupa del teatro di danza ("Il balletto del festival dei Due Mondi", 1962), interesse che diventa primario grazie al matrimonio con Carla Fracci. Per esaltare la versatilità interpretativa della celebre moglie, si dedica all'ideazione di balletti drammatici, trovando spunti sia nella letteratura teatrale ("The Macbeths", 1969; "Il gabbiano", 1970; "Mirandolina", 1983, "Il lutto si addice ad Elettra", 1995), sia in quella operistica ("Il vespro siciliano, 1992) sia in biografie di personaggi storici che riadatta in drammaturgie ("Nijinskij memorie di giovinezza", 1989; "Alma Mahler G. W.", 1994; "Zelda, riservami un valzer", 1998).
Menegatti ha poi coadiuvato Carla Fracci nella direzione del corpo di ballo dell'Arena di Verona nel 1996-97. Nella convinzione di non perdere di vista il balletto narrativo, in quegli anni Menegatti ha costruito (con l'ausilio di diversi coreografi) frammenti di balletti che si credevano scomparsi, ha rintracciato partiture musicali rare e preziose con spirito di archeologo, ha consultato vecchi libri come fonti di scorci storici e di atmosfere che poi ha raccolto in vere e proprie sceneggiature a passo di danza con interventi di prosa. Di recente, nel 2021, è stato consulente per il film biografico sulla Fracci, diretto da Emanuele Imbucci e liberamente ispirato all'autobiografia 'Passo dopo passo' a cura di Enrico Rotelli. (di Paolo Martini)