La cooperazione tra Mosca e Teheran mai così stretta in ambito militare, economico e politico
La guerra in Ucraina ha portato a livelli senza precedenti la cooperazione tra Russia e Iran in ambito militare, economico e politico. La conferma del segretario di Stato americano Antony Blinken che Mosca ha ricevuto dall'Iran forniture di missili balistici, come già le informazioni "credibili" condivise dall'Unione europea, ne sono solo l'ultima prova.
Inoltre l'ascesa di estremisti anti-occidentali sia a Mosca sia a Teheran fa sì che questa cooperazione sia destinata a continuare e intensificarsi, nonostante le differenze tra i due Paesi. Ma nei fatti la nuova relazione tra Russia e Iran è una minaccia diretta per la Ue e i paesi europei. Con la cooperazione russo-iraniana che potrebbe prolungare la guerra in Ucraina, aumentare la capacità iraniana di far progredire il suo programma nucleare, destabilizzare il Medio Oriente e minare l'influenza occidentale nelle istituzioni di governance globale.
Tanto che, secondo l'European Council of Foreign Relations, ''i governi europei dovrebbero cercare di mitigare questo danno attraverso una pressione calibrata e la diplomazia''. Ma per ''allentare le tensioni con l'Iran'' l'Occidente dovrebbe ''usare la sua leva economica per fermare l'avanzata della cooperazione russo-iraniana e isolare la Russia''.
D'altro canto, si legge nell'analisi, ''come parte di questo sforzo l'Iran dovrebbe accettare di ridurre i suoi trasferimenti di armi alla Russia, di ridurre le sue attività nucleari e di cessare gli attacchi contro gli interessi occidentali in Medio Oriente. In cambio, l'Occidente dovrebbe offrire all'Iran un po' di sollievo dalle varie sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti e dall'Ue''.
La guerra ha cambiato i rapporti Russia-Iran
La guerra in Ucraina ha cambiato radicalmente le relazioni russo-iraniane. La cooperazione tra i due paesi ha raggiunto livelli senza precedenti come dimostra l'uso di droni e missili iraniani da parte della Russia in Ucraina.
I due paesi hanno aumentato i loro sforzi per resistere alle sanzioni occidentali e all'isolamento politico. Questo si traduce in nuove minacce dirette alla sicurezza per i governi europei. In primo luogo, la partnership rafforzata potrebbe consentire alla Russia di prolungare la guerra e aumentare la distruzione in Ucraina. In secondo luogo, insieme possono alterare l'equilibrio di potere in Medio Oriente attraverso il sostegno russo alle ambizioni nucleari dell'Iran, i trasferimenti di armi all'Iran e le minacce di escalation militare in Siria. In terzo luogo, potrebbero minare l'influenza occidentale nelle istituzioni di governance globale.
La Russia ora si ritrova a dipendere dall'Iran in modi che erano inimmaginabili prima del 24 febbraio 2022, nota l'European Council of Foreign Relations. Il contributo militare di Teheran allo sforzo bellico russo ha fatto un'enorme differenza nella capacità della Russia di perseverare in un conflitto difficile. L'Iran è ora uno dei collaboratori più significativi della Russia nella guerra in Ucraina. Oltre al fatto che la posizione anti-occidentale di Russia e Iran è stata parte di ciò che tiene insieme la loro relazione.
La Russia ora praticamente alla pari con l'Iran come uno dei paesi più pesantemente sanzionati al mondo. Dopo le sanzioni relative all'Ucraina, secondo un esperto economico russo c'è stato "molto lavoro" per migliorare i legami economici tra Russia e Iran, da sempre "un punto debole" nella relazione. Ad esempio mancano di infrastrutture di trasporto, dell'impatto delle sanzioni occidentali sui loro legami finanziari e della concorrenza nel settore energetico. Iran e Russia hanno tentato di superare questi ostacoli aumentando la cooperazione in quattro aree chiave.
Mosca-Teheran, l'asse spaventa l'Occidente
Ma la partnership più profonda tra Russia e Iran presenta rischi maggiori per l'Occidente. I leader di entrambi i paesi riconoscono il valore del lavorare insieme per salvaguardare i loro regimi di fronte alle pressioni occidentali. E' probabile che le due parti preferiscano una relazione flessibile che migliori le rispettive posizioni, specialmente nei confronti dell'Occidente. I paesi europei, secondo l'analisi, dovrebbero cercare di ridurre la probabilità che l'Iran trasferisca armi più sofisticate alla Russia per l'uso in Ucraina, che Teheran avanzi il suo programma nucleare con l'approvazione russa e la Siria diventi un teatro per una crescente escalation. Per fare ciò, i governi europei e l'Ue dovrebbero perseguire una politica che applichi una pressione calibrata sulla cooperazione tra i due paesi, ma offra anche alcuni incentivi positivi all'Iran.
Secondo gli analisi si dovrebbero valutare ulteriori sanzioni e controlli sulle esportazioni per limitare la disponibilità di beni e tecnologie occidentali o asiatiche a duplice uso utilizzate dai produttori di droni iraniani. Le misure contro entità cinesi e turche che facilitano il trasferimento di beni occidentali in Russia e Iran potrebbero degradare la produzione di armi. In uno scenario in cui la guerra in Ucraina si prolunga, tali misure possono anche rallentare il ritmo con cui Iran e Russia producono droni più sofisticati. Parallelamente, l'Occidente dovrà rafforzare le capacità difensive ucraine contro i droni di fabbricazione iraniana utilizzati dalla Russia.
Ma ulteriori attacchi contro l'Iran rischiano di avere conseguenze significative per gli interessi occidentali. L'Iran potrebbe reagire intensificando l'assistenza militare alla Russia all'interno dell'Ucraina, aumentando gli attacchi contro le forze statunitensi in Siria, prendendo di mira le risorse diplomatiche e militari occidentali in tutto il Medio Oriente e ampliando il suo programma nucleare. In un momento in cui le risorse europee sono concentrate sul supporto all'Ucraina, i rischi associati a tali misure coercitive sarebbero grandi.
Esteri
Ucraina sotto attacco, oltre 100 droni lanciati dalla Russia
Kiev: "1.860 militari russi uccisi nell'ultimo giorno di guerra". Onu: "Oltre 12.000 civili uccisi da inizio conflitto"
La Russia ha attaccato l'Ucraina con 113 droni durante la notte. Lo ha reso noto l'aeronautica militare di Kiev, aggiungendo di averne abbattuti 57, mentre altri 56 non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi, probabilmente a causa dell'interferenza dei sistemi di guerra elettronica. L'aeronautica militare ha aggiunto che la Russia ha lanciato anche un missile S-400 verso l'Ucraina centrale, ma che non ha causato danni.
La cronaca degli attacchi
Nella notte la Russia ha attaccato la città di Zaporizhzhia, ferendo quattro persone, tra cui un ragazzo di 12 anni. Lo ha riferito il governatore regionale Ivan Fedorov, aggiungendo che il raid ha danneggiato un condominio di 9 piani. Un altro attacco con drone ha colpito un edificio residenziale nella città nordorientale di Kharkiv, ferendo anche qui un dodicenne.
Mentre sempre nella notte le difese aeree russe hanno abbattuto 19 droni nei cieli di quattro regioni russe. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, precisando che "i tentativi del 'regime' di Kiev di condurre attacchi terroristici contro strutture sul suolo russo utilizzando Uav ad ala fissa sono stati sventati. Le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto 19 veicoli aerei senza pilota ucraini, tra cui nove sulla regione di Belgorod, cinque sulla regione di Voronezh, tre sul Mar Nero, uno sulla regione di Kursk e uno sulla regione di Krasnodar".
Otto droni ucraini hanno colpito Kazan, la capitale della repubblica russa del Tatarstan, abbattendosi su un'area industriale e una residenziale. Non ci sono morti né feriti, ha riferito il servizio stampa del capo della repubblica. "In questo momento sono stati registrati otto attacchi. Di questi, uno ha colpito un'impresa industriale, uno il fiume e sei una zona residenziale, non ci sono stati morti o feriti", ha precisato il servizio stampa.
Intanto il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexander Khinshtein, sul suo canale Telegram ha riferito che in seguito al massiccio attacco di ieri delle forze armate ucraine a Rylsk, cinque persone sono state uccise e 12 ferite.
"La risposta della Russia all'ultimo crimine ucraino non si farà attendere", ha affermato il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, commentando l'attacco missilistico a Rylsk. "La nostra risposta a questo deliberato attacco criminale contro i civili russi arriverà a breve", ha avvertito il diplomatico, denunciando l'attacco come un altro inequivocabile passo del regime di Kiev verso l'escalation.
Kiev: "1.860 militari russi uccisi nell'ultimo giorno di guerra"
Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso 772.280 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo Stato maggiore ha aggiunto che nella cifra sono incluse le 1.860 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 9.594 carri armati, 19.841 veicoli corazzati da combattimento, 31.891 veicoli e serbatoi di carburante, 21.252 sistemi di artiglieria, 1.256 sistemi di lancio di razzi multipli, 1.027 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 329 elicotteri, 20.685 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.
Onu: "Oltre 12.000 civili uccisi da inizio guerra"
Secondo l'Onu sono stati registrati oltre 12.340 decessi di civili in Ucraina da quando la Russia ha iniziato la guerra nel febbraio 2022. Lo ha dichiarato il sottosegretario generale dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo (Unoda) Izumi Nakamitsu, durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di ieri. Il rapporto dell'Onu sulle vittime giunge mentre il presidente russo Vladimir Putin intensifica le minacce contro le città ucraine, tra cui quella del 19 dicembre di colpire Kiev con un missile balistico a medio raggio 'Oreshnik'.
L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 30 novembre 2024, ha affermato Nakamitsu. Oltre 12.340 civili sono stati uccisi e più di 27.836 sono rimasti feriti durante questo lasso di tempo. L'Onu ha inoltre rilevato che nel 2024 le bombe aeree e le armi a lungo raggio hanno causato un numero di vittime maggiore rispetto all'anno precedente. Le bombe aeree hanno ucciso 341 civili e ne hanno feriti 1.803 tra il primo gennaio e il 30 novembre, secondo i dati della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina. Le cifre rappresentano un aumento di tre volte dei decessi e di sei volte dei feriti rispetto al 2023.
Esteri
“Anti-Islam e simpatizzante di Afd”, chi è...
Cosa dicono Wall Street Journal e Der Spiegel
E' un attivista anti-Islam e un simpatizzante di Afd il sospettato saudita dell'attentato di venerdì sera contro un mercatino di Natale a Magdeburgo, in Germania. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui aveva condiviso contenuti pro-Israele sui social media in seguito agli attacchi del 7 ottobre.
Secondo il quotidiano, l'uomo gestiva un sito web e canali di social media in cui metteva in guardia contro l'Islam e discuteva dei diritti delle donne. Avrebbe inoltre mostrato sostegno al partito tedesco di estrema destra anti-immigrazione Afd.
Già poche ore dopo l'attentato, erano state diffuse alcune informazioni sull'uomo alla guida dell'auto: cittadino saudita di 50 anni, Taleb A., è un medico specializzato in psichiatria che vive e lavora a Bernburg, circa 45 chilometri da Magdeburgo. In base alle news diffuse, è arrivato in Germania dall'Arabia Saudita nel 2006.
L'uomo è noto nella piccola comunità saudita in Germania come un attivista anti-Islam e per i diritti delle donne e spesso postava commenti sul suo sito e suo social in cui denunciava la persecuzione delle donne in Medio Oriente, scrive ancora il quotidiano americano.
Pochi giorni prima dell'attentato, aveva accusato il governo tedesco di promuovere l'islamizzazione del Paese, accusando le autorità di censurarlo e di perseguitarlo per via delle sue opinioni critiche sull'Islam. E aveva avvertito i potenziali rifugiati di evitare la Germania per via della sua 'tolleranza' nei confronti dell'Islam radicale.
Esteri
Attentato a mercatino Natale Magdeburgo, almeno due morti e...
I feriti sono oltre 200, di cui 41 in gravi condizioni. Non ci sono italiani coinvolti. Arrestato un medico saudita 50enne: Riad aveva allertato Berlino su sua pericolosità
Continua ad aggravarsi il bilancio dell'attentato di venerdì sera al mercatino di Natale di Magdeburgo in Germania, dove un uomo si è lanciato con l'auto contro la folla. Secondo il premier del land di Sassonia-Anhalt, i morti sono saliti a cinque (tra questi c'è un bambino), mentre i feriti sono oltre 200, di cui 41 in gravi condizioni, riferisce la stampa locale.
Non ci sono italiani coinvolti
Tra le vittime accertate dell'attentato non risultano italiani, ha confermato la polizia tedesca alla nostra ambasciata a Berlino, fa sapere la Farnesina, che continua a monitorare la situazione dei feriti. Al momento non sono arrivate segnalazioni tra le centinaia di persone contattate finora.
Media: Riad aveva avvertito su pericolosità attentatore
"La sola cosa" che si può confermare è che il sospetto attentatore di Magdeburgo "è islamofobo", ha detto la ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser.
L'Arabia Saudita avrebbe allertato tre volte le autorità tedesche su Taleb Al Abdulmohsen, il 50enne psichiatra saudita presunto autore dell'attacco. Lo rivela Der Spiegel, dopo che già una fonte saudita aveva detto alla Reuters che Riad aveva contattato le autorità tedesche per metterle in guardia sul soggetto. Secondo il settimanale di Amburgo, non è ancora chiaro quale contenuto specifico contenessero gli avvertimenti.
Bild dal canto suo ha rivelato che l'uomo sarebbe risultato positivo al test antidroga condotto dopo il suo arresto.
Secondo il Wall Street Journal, il sospettato è un attivista anti-Islam che aveva condiviso contenuti pro-Israele sui social media in seguito agli attacchi del 7 ottobre. Secondo il quotidiano, l'uomo gestiva un sito web e canali di social media in cui metteva in guardia contro l'Islam e discuteva dei diritti delle donne. Avrebbe inoltre mostrato sostegno al partito tedesco di estrema destra anti-immigrazione Afd.
L'uomo è noto nella piccola comunità saudita in Germania come un attivista anti-Islam e per i diritti delle donne e spesso postava commenti sul suo sito e suo social in cui denunciava la persecuzione delle donne in Medio Oriente, scrive ancora il quotidiano americano.
Scholz a Magdeburgo: "Atto terribile e folle"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri alti funzionari, tra cui Faeser e il ministro della Giustizia Volker Wissing, hanno visitato oggi la scena dell'attentato. Stamattina la ministra degli Interni Nancy Faeser ha ordinato che tutte le bandiere su tutti gli edifici federali siano issate a mezz'asta. Una cerimonia commemorativa si terrà nella cattedrale di Magdeburgo alle 19.
"Un atto terribile e folle", ha detto Scholz aggiungendo: "Agiremo contro chi vuole seminare odio". Poi ha esortato a "restare uniti" dopo quanto successo ieri sera. “È importante che come Paese restiamo uniti, che facciamo fronte comune e che ci parliamo”, ha detto il cancelliere.
L'attacco del 2016
Le scene caotiche di venerdì hanno ricordato gli eventi che si sono verificati 8 anni fa nella capitale tedesca. Il 19 dicembre 2016, un terrorista islamico utilizzò un camion dirottato per schiantarsi contro un mercatino di Natale nel centro di Berlino. Dodici persone furono uccise e una tredicesima morì nel 2021 a causa delle ferite riportate. Più di 70 persone sono rimaste ferite. L'attentatore è fuggito in Italia, dove è stato ucciso dalla polizia.
Di recente Faeser aveva lanciato ripetuti appelli alla vigilanza quando si visitano i mercatini di Natale, anche se a fine novembre aveva dichiarato che al momento non c'erano prove concrete di una minaccia.