Ia e innovazione in salute, convegno a Roma per i 40 anni di Fism
Il 16 settembre al ministero della Salute la seconda tappa verso gli Stati Generali della Federazione delle società medico-scientifiche italiane
'Tecnologie e competenze nell'era digitale dell'Ia. L’evoluzione della Salute'. E' questo il tema al centro del convegno organizzato dalla Federazione delle Società medico-scientifiche italiane (Fism) che si terrà il 16 settembre a Roma nell’Auditorium 'Cosimo Piccinno' del ministero della Salute (Lungotevere Ripa). Il convegno - riporta una nota - è dedicato all'evoluzione della salute nel contesto della trasformazione digitale e dell'Intelligenza artificiale. L'evento vedrà la partecipazione di esperti delle Istituzioni, delle società scientifiche, di partner tecnologici e associazioni di pazienti per esplorare come le nuove tecnologie stiano cambiando il modo in cui viene affrontata la cura dei pazienti, con un focus su salute digitale, connessa e supportata dall'Ia.
"Siamo giunti alla seconda tappa del percorso che porterà a fine anno agli Stati Generali Fism per celebrare i 40 anni della costituzione della nostra Federazione - dichiara Loreto Gesualdo, presidente Fism - In questa occasione si discuterà delle sfide e delle opportunità che il digitale offre nel migliorare i sistemi sanitari e la gestione delle risorse. Un'analisi critica sull'adozione delle tecnologie digitali nella sanità e se queste stiano realmente rispondendo alle esigenze attuali". L'organizzazione scientifica dell'incontro è a cura del consigliere e del segretario nazionale Fism, rispettivamente Nicoletta Gandolfo e Francesco Macrì. Il convegno si articolerà in tre sessioni - riferisce la nota - ognuna moderata da figure di rilievo nel panorama della salute.
"Si affronterà il tema della salute connessa, esplorando i benefici di una maggiore interazione e partecipazione attiva del paziente grazie alle tecnologie connesse - afferma Gandolfo - Sarà inoltre discusso l'impatto sul ruolo del medico e sul rapporto medico-paziente". Per Macrì "il dibattito si concentrerà sull'utilizzo dell'Intelligenza artificiale come strumento a supporto della salute - spiega - con esempi pratici su come essa può migliorare diagnosi, trattamenti e gestione delle malattie, rendendo più efficiente il lavoro dei professionisti sanitari".
"Negli ultimi anni, le applicazioni dell'intelligenza artificiale in medicina hanno visto una crescita significativa, suscitando un interesse crescente - afferma Vito Tummino, del Consiglio dei Probiviri Fism - Ciò richiede un allargamento delle competenze da parte dei sanitari, per stare al passo con l’evoluzione tecnologica e saper sfruttare tutte le opportunità". Infine Furio Colivicchi, vicepresidente Fism: "Il convegno rappresenta un'occasione unica per professionisti della salute, innovatori e tecnologi di confrontarsi su come l'Intelligenza artificiale stia trasformando il settore sanitario, offrendo nuove soluzioni e opportunità per il miglioramento della qualità della vita e della cura dei pazienti".
Cronaca
Totò Schillaci ricoverato, condizioni peggiorano
L'ex calciatore ricoverato all'ospedale Civico di Palermo
Si sarebbero aggravate le condizioni dell'ex calciatore palermitano Totò Schillaci ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'ospedale Civico. Nei giorni scorsi i medici che stanno assistendo il 59enne ex attaccante di Juventue e Inter avevano parlato di un leggero miglioramento ma nelle ultime ore le condizioni del bomber della Nazionale ai Mondiali di Italia '90 sembra siano peggiorate. In passato Schillaci è stato operato per un cancro al colon e al retto.
Cronaca
Influenza, medici Roma: “Con ministero Salute...
Magi: "Per tutelare la salute di tutti"
E' in arrivo l'influenza stagionale e "anche i medici dovranno vaccinarsi. Su questo tema c'è l'invito del ministero della Salute, oltre che dell'Ordine, affinché tutti i professionisti sanitari si sottopongano a vaccinazione proprio per cercare di non sguarnire il già scarso personale nel Ssn, e quindi le attività di assistenza all'interno di ospedali, pronto soccorso e ambulatori". Così all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Se il medico si ammala in condizioni di carenza di personale, anche il paziente per avere una prestazione sanitaria si troverà in difficoltà - fa notare Magi - Quindi l'invito alla vaccinazione è rivolto a tutti i medici e professionisti sanitari". "Purtroppo - osserva - alcuni camici bianchi sono contrari alla vaccinazione. Ma il medico deve sempre dare il buon esempio, condividendo con i pazienti le informazioni corrette sulla vaccinazione al fine di tutelare la salute di tutti. Se non lo fa perde la fiducia del paziente", conclude Magi.
Cronaca
Sanità, medici Roma: “Carenza personale e...
Magi: "A Roma il 10% dei medici italiani, quindi nel nostro Paese in 15mila, abbandonano ogni anno il Ssn per Gb, Usa, Israele e Paesi arabi"
"Carenza cronica di personale, insicurezza, ricorso alla medicina difensiva per evitare contenziosi con i pazienti. Questi i principali problemi che assillano i medici italiani tanto da voler abbandonare il Servizio sanitario nazionale. Solo a Roma, dove lavora circa il 10% di tutti medici italiani, ogni anno gettano la spugna in 1.500. Il che vuol dire che in Italia ogni 12 mesi sono 15mila i camici bianchi che per le stesse ragioni fanno richiesta per andare a lavorare all'estero. Tra le mete preferite Gran Bretagna, Stati Uniti e Israele". Lo afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sullo stato di salute del Ssn.
I nostri medici lavorano sempre peggio, "si ritrovano in una situazione molto difficile in questo periodo. Chiaramente molto è dovuto alla carenza cronica di personale, di struttura, di sicurezza sul posto di lavoro - spiega Magi - e direi anche poca serenità per il clima nel quale devono lavorare tra violenze, pressioni quotidiane e denunce. Quindi operano in condizioni non favorevoli e questo purtroppo si ripercuote sui pazienti. Per tale motivo noi cerchiamo di far capire a tutti quanti che il medico sta sul posto di lavoro, in pronto soccorso, nei reparti, nei laboratori, solo per curare i pazienti".
La spia di questo malessere "è la scelta di abbandonare il Ssn per andare all'estero, per motivi economici e di possibilità di carriera". Quello di Roma, con 48mila medici, "è l'Ordine più grande d'Europa - sottolinea Magi - Ogni anno registriamo un dato: circa 1.500 tra medici giovani e più anziani chiedono di poter andare a lavorare all'estero. La maggioranza dei giovani sceglie Paesi quali Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. I colleghi più avanti con gli anni e ai quali manca poco per la pensione, invece, optano per i Paesi arabi. Per i medici giovani un altro motivo a spingerli a lasciare l'Italia è che in questi Paesi non esiste il reato penale per l'atto medico".