Missile da Yemen colpisce centro di Israele, allarme droni al confine con Libano
Fumo e danni in video e foto pubblicati online, secondo le Idf il missile sarebbe caduto in un'area aperta senza provocare feriti
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito i ribelli Houthi dello Yemen che pagheranno "un prezzo elevato" per "qualsiasi tentativo" di danneggiare Israele dopo l’attacco registrato poche ore fa nel centro del Paese. "Coloro che hanno bisogno di un promemoria su questo argomento sono invitati a visitare il porto di Hodeida", ha sottolineato all'inizio di una riunione del suo gabinetto, riferendosi al bombardamento effettuato dalle forze israeliane il 20 luglio come rappresaglia per l'attacco con droni lanciato dagli Houthi contro Tel Aviv, costato la vita a una persona.
Il primo ministro israeliano compirà un viaggio di cinque giorni negli Stati Uniti alla fine del mese per pronunciare un discorso alle Nazioni Unite, ha intanto reso noto il suo ufficio, precisando che il premier parlerà all'Assemblea generale venerdì pomeriggio 27 settembre.
Houthi: "Colpito obiettivo militare a Jaffa, ci saranno altri attacchi"
Gli Houthi hanno intanti reso noto di aver condotto "un'operazione contro un obiettivo militare" a Jaffa, utilizzando "un nuovo missile balistico ipersonico che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo". Il portavoce militare del gruppo yemenita Yahya Saree ha affermato che "abbiamo condotto un'operazione militare di alta qualità mirata a un obiettivo militare nell'area di Jaffa. L'operazione è stata condotta con un nuovo missile balistico ipersonico che è riuscito a raggiungere la sua destinazione. La difesa del nemico non è stata in grado di intercettarlo".
Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, afferma in un post su X che il missile lanciato dallo Yemen ha raggiunto Israele dopo che "20 missili non sono riusciti a intercettarlo", descrivendo l'attacco come "l'inizio". L'Idf ha dichiarato che sono in corso indagini sul tentativo di intercettazione del missile.
Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, ha intanto minacciato che Israele deve aspettarsi ulteriori attacchi nelle settimane che precedono l'anniversario della "benedetta operazione del 7 ottobre". Gli attacchi che gli Houthi lanceranno, ha aggiunto il portavoce, saranno lanciati a sostegno del popolo palestinese e in risposta all'operazione di luglio dell'aeronautica militare israeliana, che ha visto l'Iaf colpire le infrastrutture degli Houthi nella città portuale yemenita di Hodeidah.
Missile da Yemen colpisce centro Israele
Il missile balistico lanciato dallo Yemen ha colpito Israele questa mattina, con sirene scattate in tutto il centro del Paese. A riferirlo è stato l'esercito israeliano, che inizialmente ha parlato di un lancio "da est" che avrebbe colpito un'area aperta senza provocare feriti. Non è chiaro, spiega il Times of Israel, se il missile sia stato intercettato, mentre le indagini delle Idf sono ancora in corso.
Video e immagini pubblicati online mostrano intanto il fumo che si alza dalla boscaglia nei pressi all'autostrada Route 1, vicino al centro di Israele, apparentemente causato da schegge dopo che le forze di difesa israeliane hanno tentato di abbattere il missile balistico lanciato dallo Yemen. Una foto sui social mostra i danni a una scala mobile in una stazione ferroviaria alla periferia di Modiin, a circa 25 chilometri a est di Tel Aviv.
Cecchino israeliano uccide dipendente Onu in Cisgiordania
Un cecchino israeliano ha ucciso un dipendente delle Nazioni Unite sul tetto della sua casa nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha riferito l'Onu. Sufyan Jaber Abed Jawwad, un netturbino dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, è stato colpito giovedì ed è il primo dipendente dell'Unrwa ucciso in Cisgiordania in più di un decennio.
Allarme droni al confine con il Libano, "razzi su alture del Golan e in Alta Galilea"
Un allarme infiltrazione di droni è intanto suonato a Kiryat Shmona e in altre città vicino al confine con il Libano, riporta il Times of Israel. Anche gran parte del resto della penisola della Galilea orientale è sotto allarme, tra cui Metula, Tel Hai e Manara. L'allarme, si legge, è arrivato poco dopo che le autorità locali avrebbero riferito ai residenti che le forti esplosioni che stavano sentendo erano state causate dal fuoco delle forze di difesa israeliane.
Fonti dei media locali riferiscono che un drone lanciato dal Libano è esploso nella città di Metula, al confine settentrionale. Non ci sarebbero feriti, ma secondo le prime informazioni si registrano alcuni danni. Alcuni rapporti suggeriscono che il drone sia esploso prima che venissero attivate le sirene.
Sirene suonano anche nell’Alta Galilea e sulle alture di Golan, in rapida successione, riporta ancora il Times of Israel citando il Comando del Fronte Interno delle Forze di Difesa Israeliane. Le sirene comprendono comunità da Kiryat Shmona a Trump Heights, nel Golan centrale. Rapporti non confermati dei media locali indicano che un gran numero di razzi sono stati lanciati sul nord di Israele e sulle alture di Golan in un attacco.
Il presunto attacco arriva dopo che l’Idf ha dichiarato di aver attaccato diversi depositi di armi di Hezbollah, inclusi alcuni nelle profondità del Libano.
Papa "vicino a famiglie ostaggi, cessi conflitto"
''Continuo ad essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi, cessi il conflitto in Palestina ed Israele, cessino le violenze, cessino gli odi, si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace''. Lo ha detto Papa Francesco dopo l'Angelus davanti ai fedeli a piazza San Pietro.
"A Gaza oltre 41.200 morti da 7 ottobre"
Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha intanto dichiarato che il bilancio delle vittime a Gaza ha raggiunto quota 41.206 dall'inizio della guerra. Finora, nel conflitto sono rimasti feriti altre 95.337 persone, ha aggiunto il ministero di Gaza.
Esteri
Nuovo raid su Beirut, media: “Distrutto palazzo di 8...
Nuovi raid su Beirut, media: "Distrutto palazzo di 8 piani e bombardamento vicino Università". Attacco nella notte a Gaza: "Almeno 19 vittime"
Dopo i razzi che hanno colpito ieri il quartier generale della missione Unifil nel sud Libano, con il ferimento di quattro Caschi blu italiani, le Forze di difesa israeliane (Idf) puntano il dito contro Hezbollah, ritenendo il gruppo sciita responsabile dell'attacco. In un post sul social X, le Idf hanno sostenuto che gli attacchi sono stati lanciati dal villaggio di Deir Qanoun al-Nahr.
A colpire la base Unp 2-3 di Shama, che ospita il contingente italiano e il comando del settore ovest di Unifil, sono stati due razzi da 122 millimetri. Da una prima ricostruzione, i razzi esplosi avrebbero centrato un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture vicine. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari italiani. Martedì scorso altri otto razzi avevano centrato la base di Shama, coinvolgendo cinque militari della forza multinazionale Onu.
Nuovi raid su Beirut
Sarebbe intanto di almeno quattro morti e 23 feriti il bilancio di un primo nuovo raid su Beirut attribuito a Israele. Lo ha riferito la tv al-Manar, affiliata a Hezbollah, citando le autorità sanitarie libanesi.
Secondo l'agenzia di stampa statale libanese Nna, gli aerei israeliani hanno "completamente distrutto un palazzo residenziale di otto piani con cinque missili", lasciando un cratere sul terreno. Giornalisti dell'Afp sul posto hanno confermato di aver udito almeno tre forti esplosioni.
Le Idf non hanno emesso un ordine di evacuazione dei civili prima del raid come era stato fatto in occasione di precedenti attacchi contro obiettivi di Hezbollah nei sobborghi meridionali di Beirut.
Sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane, riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".
Qassem, ricorda il sito di notizie israeliano, è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil.
Secondo l'emittente al-Arabiya, l'obiettivo sarebbe stato invece il comandante e membro del Consiglio della Jihad di Hezbollah, Muhammad Haydar, sottolineando che al momento sono ignote le sorti dell'esponente dell'organo militare del gruppo sciita libanese.
Un altro raid israeliano ha poi preso di mira stamane la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale libanese Ani. L'organo di stampa parla di un "bombardamento feroce" sul quartiere di al-Hadath, non lontano dall'Università. Il raid è stato preceduto da un appello all'evacuazione dei civili nella zona da parte dell'esercito israeliano.
Raid nella notte su Gaza, "19 morti"
Sarebbe quindi di 19 morti, tra cui alcuni bambini, il bilancio dei raid notturni condotti da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo ha indicato il portavoce della Protezione civile dell'enclave palestinese, che è sotto il controllo di Hamas, Mahmud Bassal. "Diciannove persone sono state uccise e più di 40 sono rimaste ferite in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina", nonché dal fuoco dei carri armati a Rafah, ha dichiarato Bassal.
Esteri
Elon Musk mai così ricco, per il patron X le elezioni Usa...
Ora il numero uno di Tesla vale quasi 350 miliardi di dollari, il ceo batte il suo stesso record stabilito nel 2021
Le conseguenze delle elezioni americane del 2024 sono state un vero affare per Elon Musk. Parola della Cnn che, dati alla mano, snocciola cifre e fa i conti in tasca al patron X e Tesla rivelando che l'uomo già più ricco del mondo è diventato ancora più ricco da venerdì, con un patrimonio netto che ha raggiunto la cifra record di 347,8 miliardi di dollari.
Un dato, spiega l'emittente Usa, che batte il suo precedente record stabilito nel novembre 2021, quando il patrimonio netto del fondatore di Tesla superava i 340 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Azioni Tesla crescono, Musk supera di 100 miliardi Bezos
Le azioni di Tesla hanno registrato un balzo dopo le elezioni del 5 novembre e venerdì scorso sono così salite del 3,8%. Dal giorno delle elezioni, il titolo è cresciuto di circa il 40% perché gli investitori credono che l’influenza di Musk nell’amministrazione Trump inaugurerà un’era di deregolamentazione che andrà a beneficio dell’azienda. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, Musk, il maggiore azionista individuale di Tesla, è più ricco di circa 83 miliardi di dollari dal giorno delle elezioni.
Un’alleanza con il presidente eletto Donald Trump ha spinto Musk e le sue iniziative in prima linea. Musk è l'amministratore delegato di Tesla e SpaceX, nonché proprietario di X e amministratore delegato di altre iniziative, tra cui Neuralink, xAI e Boring Company. Ora, insieme a Vivek Ramaswamy, supervisionerà un nuovo “Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE)”, che prende il nome da un memecoin.
Anche la startup di intelligenza artificiale di Musk, xAI, ha più che raddoppiato il suo valore questa settimana in un nuovo round di finanziamento, arrivando a 50 miliardi di dollari rispetto a pochi mesi fa, secondo il Wall Street Journal.
Musk è salito alle stelle superando i suoi pari nella classifica dei miliardari, che spesso vede i principali contendenti scambiarsi di posto. Martedì scorso Musk era più ricco di oltre 100 miliardi di dollari della seconda persona più ricca del mondo, il fondatore di Amazon Jeff Bezos.
Esteri
Putin e il missile Oreshnik, allarme Polonia e piano...
Il premier polacco Tusk: "La guerra entra in una fase decisiva, andiamo verso l'ignoto"
Vladimir Putin spaventa l'Europa. Il lancio del nuovo missile Oreshnik contro Dnipro apre una nuova fase della guerra con l'Ucraina ed è contemporaneamente un messaggio, se non una minaccia, per i partner occidentali di Kiev: "Possiamo colpire tutta Europa", è la sintesi da Mosca dopo 48 ore che hanno scosso l'intero continente. La Nato si attiva e fissa per il 26 novembre un summit, a livello di ambasciatori, a cui parteciperà anche l'Ucraina
"La guerra nell'est sta entrando una fase decisiva: riteniamo che si stia avvicinando il non noto", dice il premier polacco Donald Tusk dopo il lancio del missile balistico a medio raggio da parte della Russia. C'è il rischio reale dello scoppio di un conflitto globale, a cui ha fatto riferimento in maniera esplicita anche Putin nel discorso alla nazione pronunciato nella serata del 21 novembre.
"Il conflitto ha assunto proporzioni drammatiche. Le ultime ore hanno dimostrato che la minaccia è grave e reale quando si parla di un conflitto reale", dice Tusk.
In Germania, il cancelliere tedesco Olaf Scholz fa riferimento a "un'escalation terribile". Lo sviluppo del nuovo sistema missilistico dimostra "quanto sia pericolosa questa guerra. Il fatto che il presidente russo Vladimir Putin abbia ora impiegato anche un missile a medio raggio per colpire il territorio ucraino rappresenta un'escalation terribile", osserva.
"Non vogliamo fornire all'Ucraina missili da crociera in grado di raggiungere in profondità il territorio russo", rimarca, ripetendo che a suo avviso "la prudenza e un sostegno chiaro all'Ucraina vanno di pari passo".
Intanto in Germania, secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, è stato elaborato un voluminoso piano di migliaia di pagine che prevede azioni in caso di invasione russa nel fronte orientale della Nato. Il documento prevede operazioni militari con il dispiegamento di centinaia di migliaia di soldati e misure da adottare per garantire sicurezza e sostegno alla popolazione civile.
Il Regno Unito e la Francia, intanto, evidenziano che faranno "tutto il necessario" per sostenere l'Ucraina e raggiungere una pace duratura, come dicono il ministro degli Esteri britannico David Lammy e francese Jean-Noel Barrot in un articolo su iNews, rispondendo alle accuse di Putin secondo cui il Regno Unito e gli Stati Uniti avrebbero intensificato la guerra consentendo all'Ucraina di usare i missili Atacms e Storm Shadow per colpire l'interno della Russia. Al contrario, i due ministri affermano che è stata la "guerra su vasta scala e senza provocazione" della Russia a far degenerare "la più grande guerra nel continente europeo dalla Seconda guerra mondiale". Ritengono inoltre Putin responsabile dell'"annientamento dell'architettura globale che è stata la pietra angolare della pace e della sicurezza internazionale per generazioni".
Nelle ultime ore il premier inglese Keir Starmer ha parlato con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a proposito dell'importanza di “mettere il Paese nella posizione più forte possibile in vista dell'inverno". Starmer ha parlato della necessità per tutti i Paesi Nato di "aumentare il sostegno alla nostra difesa collettiva", ribadendo l'obiettivo del Regno Unito di definire il percorso per una spesa per la difesa del 2,5% entro la primavera.