Consulenti lavoro-Anffas, accordo per promuovere inclusione lavorativa
Le parti si sono impegnate a diffondere e implementare gli strumenti e le politiche di contrasto all’emarginazione e a sostegno delle fasce sociali più deboli e a maggior rischio di marginalizzazione sociale
Facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di persone con disabilità in stato di disoccupazione o di esclusione sociale, rafforzando e condividendo buone prassi. E' l’obiettivo che si sono posti il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e l’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas nazionale Aps) firmando, oggi a Palazzo Wedekind, un accordo che mira a garantire alle persone con disabilità il pieno accesso alle opportunità lavorative e l’inserimento al lavoro, nel rispetto delle loro competenze specifiche.
Le parti si sono impegnate a diffondere e implementare gli strumenti - come l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro - e le politiche di contrasto all’emarginazione e a sostegno delle fasce sociali più deboli e a maggior rischio di marginalizzazione sociale, con particolare riferimento alle persone con disabilità e alle loro famiglie, anche al fine di individuare ulteriori forme di assistenza e di interlocuzione istituzionale. In particolare, il Consiglio nazionale dell'ordine, per il tramite della Fondazione consulenti per il lavoro, farà conoscere le opportunità legate all’assunzione delle persone con disabilità, fornendo formazione specifica alle aziende e ai Consulenti che operano nei territori, affinché diventino l’anello di congiunzione tra chi cerca e offre lavoro.
Anffas Nazionale Aps, invece, individuerà le persone con disabilità e le persone in condizione di emarginazione sociale ed economica da accompagnare nel percorso di inserimento lavorativo e promuoverà l’iniziativa in tutte le sue sedi in Italia, offrendo supporto agli enti aderenti per l’avvio del progetto a livello locale. Sebbene nell’ultimo decennio la quota di persone con disabilità che cercano o hanno un’occupazione sia passata dal 43,7% al 52,2%, grazie alla combinazione di politiche nazionali e regionali efficaci e di una cultura più inclusiva delle imprese, l’ingresso al lavoro per questi cittadini resta ancora critico. Stando ai dati Istat del 2022, su una popolazione di circa 3 milioni di persone con gravi disabilità solo il 33,5% (nella fascia d’età 15-64 anni) risulta occupata, contro il 60,2% delle persone senza limitazioni. Un dato preoccupante anche se, nel confronto internazionale, l’Italia si distingue positivamente per la sua maggiore capacità inclusiva nei confronti delle persone con disabilità meno gravi. Secondo Eurostat, infatti, è il paese con il gap più basso d’Europa: il tasso di disoccupazione di chi ha disabilità non gravi è del 11,8% contro una media UE del 17,3%.
“Purtroppo, sono ancora troppo poche le persone con disabilità che riescono a trovare un’occupazione. Ma l’attenzione verso il fenomeno c’è, come dimostrano gli obiettivi posti alla base della riforma della disabilità e gli incentivi occupazionali introdotti nel Terzo settore”, ha commentato il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine, Rosario De Luca. “Occorre, però, intensificare l’opera di sensibilizzazione per contrastare discriminazioni e garantire pari opportunità, ad esempio incentivando l’adozione di pratiche inclusive nelle aziende e potenziando percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro. Lo scopo deve essere quello di valorizzare le abilità di ogni persona, senza distinzioni. Solo così potremo garantire un vero cambiamento”, ha aggiunto.
“Lavorare è per ogni cittadino un diritto-dovere e questo vale anche per le persone con disabilità, cittadini al pari degli altri”, ha affermato Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas.
“Purtroppo ancora oggi - ha sottolineato - nonostante si tratti di un diritto sancito sia dalla nostra Costituzione che dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, il lavoro è un miraggio per molte persone con disabilità ed in particolare per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, frequentemente vittime di pregiudizi e stereotipi legati alle loro capacità. Invece sono proprio loro a chiedere a gran voce un lavoro vero al fine di essere cittadini attivi e poter dare il proprio contributo alla società come tutti. Con questa nuova iniziativa poniamo un altro tassello importante per il contrasto di tali discriminazioni e per promuovere una nuova consapevolezza circa le potenzialità di tutte le persone con disabilità in ambito lavorativo”.
Economia
Italia Economia n. 38 del 18 settembre 2024
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Economia
Rotocalco n. 38 del 18 settembre 2024
Rapporto Coop 2024, presentato a Milano il report su consumi e stili di vita degli italiani; Famiglia e solidarietà: crescono in Italia i lasciti solidali; La seduzione del classico al Palazzo Reale di Palermo; Promozione culturale, spazio all'innovazione digitale; Salute: Patients, Planet, People e Prosperity le 4 P della sostenibilità; illy si conferma di lusso: evento esclusivo per il secondo anniversario del flagship store in via Monte Napoleone; Nuova Nissan Qashqai, l'anteprima al Salone dell'Auto di Torino; Digithon2024: trionfa Fast Aerospace .
Economia
Fed taglia i tassi di 50 punti
La decisione, si sottolinea, perché il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 per cento"
Come previsto dalla maggior parte degli analisti, la Federal Reserve colpisce duro e oggi taglia l'intervallo del range per il tasso dei fondi federali di 50 punti portandolo nel range al 4,75-5%. Una decisione, si sottolinea, motivata dal fatto che il comitato di politica monetaria "ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 per cento e ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio".
Dopo questo taglio consistente, che in pratica compensa i due tagli da 25 punti già adottati dalla Bce, la Fed tuttavia non si impegna ad altri interventi, spiegando che "nel considerare ulteriori aggiustamenti per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, le prospettive in evoluzione e l'equilibrio dei rischi". Tuttavia le previsioni che accompagnano il comunicato finale del Comitato indicano la convinzione di un ulteriore taglio da 50 punti entro la fine dell'anno. Il voto odierno è stato adottato quasi all'unanimità visto che un membro del Fomc, Michelle W. Bowman, avrebbe preferito limitare l'intervento a 25 punti.
In nuove stime crescita Pil Usa costante al 2%
Insieme alla decisione sul taglio da 50 punti del tasso federale di riferimento la Federal Reserve ha diffuso anche le nuove stime sull'economia Usa, che vedono per il 2024 e per tutti i tre anni successivi una crescita stabile al 2% (a giugno la stima 2024 era del 2,1%). Un'altra variazione per l'anno in corso è quella sul tasso di disoccupazione che a fine 2024 dovrebbe toccare il 4,4%, contro il 4,0% della previsione precedente di giugno. Per la prima volta la Fed ha diffuso le previsioni per il 2027 che vedono - come detto - il Pil in crescita del 2%, con l'inflazione al 2% e la disoccupazione al 4,2%, mentre il tasso medio previsto è del 2,9%.