Giubileo, Santa Sede e Deloitte: “Collaborare per vincere grandi sfide del nostro tempo”
Al 63% del Pil globale ammonta la stima del costo annuo dell’inazione rispetto alle grandi questioni socio-economiche del nostro tempo
Circa 66 mila miliardi di dollari, ovvero circa il 63% del Pil globale. Ecco a quanto ammonta la stima del costo annuo dell’inazione rispetto alle grandi questioni socio-economiche del nostro tempo – come il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione, la polarizzazione della ricchezza. È quanto emerge dall’anticipazione della ricerca Deloitte “Globalizzare la solidarietà” che sarà presentata nel corso dell’evento “Giubileo 2025 – 100 giorni all’apertura della Porta Santa”, previsto per oggi presso la sede Deloitte di Via Vittorio Veneto 89 a Roma. La serata si aprirà con l’intervento del Ceo di Deloitte Central Mediterranean, Fabio Pompei e vedrà la presenza di Sua Eccellenza e Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Monsignor Rino Fisichella, del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, dell’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Stefano A. Donnarumma, dell’Amministratore Delegato di Acea, Fabrizio Palermo e del Direttore Communication and Media Relations Gruppo Unipol, Vittorio Verdone.
"Come affermato da Papa Francesco, bisogna globalizzare la solidarietà, operando a livello nazionale e internazionale", commenta il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Monsignor Rino Fisichella."Servono norme che garantiscano i diritti umani in ogni luogo, prassi che alimentino la cultura dell’incontro e persone capaci di guardare al mondo con una prospettiva più ampia. In questo senso il Giubileo diventa un momento importante per poter realizzare questi obiettivi. È sufficiente riprendere tra le mani la bolla di indizione del Giubileo per verificare come Papa Francesco provochi i grandi della Terra a considerare i grandi temi della solidarietà e i segni concreti con cui poterla attuare. Sono grato a Deloitte per questa opportunità che viene offerta di riflettere e coinvolgere in un’azione comune a favore della solidarietà".
"Ringrazio Deloitte e il Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede per questa importante occasione di discussione animata da tanti autorevoli ospiti e dedicata al Giubileo e alle sfide globali a cui si lega questo grande evento spirituale. Temi fondamentali – indicati anche nell’interessante studio presentato oggi da Deloitte - come il cambiamento climatico, le guerre, la povertà o le discriminazioni. Anche grazie al Giubileo, Roma diventa sempre più un centro di elaborazione sulle grandi missioni dell’umanità", aggiunge il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“Il Giubileo rappresenta un’occasione unica per porre l’attenzione mondiale su tematiche che superano la dimensione religiosa”, spiega Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central Mediterranean. “Con questo studio abbiamo voluto dare il nostro contributo per stimolare la definizione di azioni concrete che possono contribuire alla risoluzione delle sfide del nostro tempo. Come emerge dalla nostra ricerca “non agire” avrebbe un significativo costo economico sociale, che frenerebbe crescita e benessere e potrebbe alimentare un calo di fiducia nelle persone”.
Cambiamento climatico, invecchiamento della popolazione, polarizzazione della ricchezza, guerre e instabilità politica, pandemie e crisi sanitarie, povertà e analfabetismo, fame nel mondo, discriminazioni e migrazioni forzate sono problematiche sociali che oltre ai risvolti etici comportano dei costi enormi per l’umanità. L’impatto sull’economia in termini di costi di queste grandi problematiche mondiali, infatti, è pari a circa 66 mila miliardi di dollari all’anno, equivalenti a circa il 63% del Pil mondiale. Non intervenire equivale ad arrecare un costo per la collettività di circa 1,1 milioni di miliardi di dollari nei prossimi 30 anni.
Dall’indagine demoscopica (condotta in Italia, Francia, Germania, Spagna, Uk e Usa) che è parte dello studio Deloitte emerge che oggi circa 8 persone su 10 (91% nel caso dell’Italia) pensano che la nostra epoca sia caratterizzata da una maggiore complessità rispetto al passato. Rispetto alle sfide del nostro tempo, meno di una persona su due ritiene che si stia facendo il possibile a livello internazionale per porre rimedio. A fare da contraltare a questo percepito, però, c’è anche la convinzione del 65% secondo cui la situazione è ancora recuperabile. Interrogati sulle grandi sfide del nostro tempo, gli intervistati italiani pensano che quelle più preoccupanti siano “guerra e instabilità politica” (92%), “povertà” (93%) e “migrazioni forzate”. Anche negli altri Paesi analizzati emerge grande preoccupazione per la guerra e l’instabilità politica, un tema che è considerato prioritario dall’83% delle persone in UK, dall’84% dei francesi, dal 91% degli spagnoli, dall’82% dei tedeschi e dall’86% degli statunitensi. Quanto alla “fiducia in un mondo migliore”, invece, emerge una significativa tendenza per cui questa diminuisce all’aumentare dell’età, con una quota di “ottimisti” pari al 63% tra i GenZ, 53% tra i Millennial, 38% tra i Gen X e 29% tra i Baby Boomer.
Cronaca
Dopo il gelo arriva il maltempo dall’Africa,...
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti
Dopo l'aria artica e il gelo adesso sull'Italia arriva il maltempo dall’Africa. Mentre l’anticiclone delle Azzorre continua a comandare il tempo su gran parte dell’Europa e contemporaneamente a favorire l’afflusso di aria di estrazione artica sull’Italia, il ciclone che ha provocato nevicate diffuse fino a bassa quota sul nostro Paese si allontana verso la Grecia, dicono i meteorologi. Ma un’altra minaccia si appresta a colpire il nostro Paese.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna il tempo sarà in prevalenza stabile e con precipitazioni più presenti soltanto sulla Sicilia, nel frattempo dai Balcani si farà strada un altro nucleo di aria fredda (più debole del precedente) che nel suo movimento verso la Sardegna andrà a rinvigorire una circolazione depressionaria attiva sull’Algeria. Da qui prenderà vita un ciclone Mediterraneo che soprattutto da venerdì 17 inizierà a influenzare negativamente il tempo su alcune regioni per poi interessare gran parte d’Italia nel corso del weekend.
I venti freddi di Grecale continueranno a soffiare con insistenza almeno fino a giovedì, dopo di che, sulle regioni centrali e meridionali verranno sostituiti da quelli di Scirocco che ruotano attorno al ciclone. Per questo motivo le temperature tenderanno ad aumentare su almeno mezza Italia, sia nei valori massimi sia in quelli minimi. Il clima rimarrà ancora piuttosto freddo al Nord dove i venti soffieranno sempre dai quadranti nordorientali.
Nel corso del weekend il ciclone impatterà sull’Italia. Pioverà insistentemente in particolare sulla Sardegna, sulla Sicilia, in Calabria e poi anche in Campania, Abruzzo, Molise e Lazio. Oltre alle piogge che potrebbero risultare anche alluvionali sulle Isole Maggiori, i venti rinforzeranno sui bacini meridionali dove sono attese tempeste di Scirocco e Levante con raffiche fino a 100 km/h e conseguenti mareggiate sulle coste esposte. Il Nord in questa prima fase pare essere saltato dal grosso delle precipitazioni e vedrà soltanto un deciso aumento della nuvolosità nella giornata di domenica.
Nel dettaglio
Mercoledì 15. Al Nord: tutto sole e freddo. Al Centro: cielo via via più coperto. Al Sud: piogge sulla Sicilia, specie settentrionale, molte nubi altrove.
Giovedì 16. Al Nord: sempre bel tempo e freddo. Al Centro: nubi irregolari, piogge sulla Sardegna orientale. Al Sud: molte nubi, piogge sulla Sicilia ionica e sulla Calabria in serata.
Venerdì 17. Al Nord: soleggiato. Al Centro: cielo a tratti nuvoloso, maltempo diffuso in Sardegna. Al Sud: intenso maltempo in Sicilia e sulla Calabria, piogge in Basilicata e sul Cilento.
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti.
Cronaca
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla...
L'uomo avrebbe sparato alla 58enne con un fucile da caccia regolarmente detenuto
Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla compagna 58enne e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Vedovo pensionato ottantacinquenne lui, 58enne romena lei, vivevano insieme da una decina 10 anni. La coppia, che non era sposata, dalle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri che in queste ore stanno raccogliendo alcune testimonianze avrebbe avuto un litigio all’inizio dell’anno che non farebbe escludere l’ipotesi di volontà di separazione anche se ancora viveva insieme.
A dare l’allarme un passante che, arrivato a prendere l’auto posteggiata sotto lo stabile dove la coppia viveva al quinto piano, ha notato frammenti di vetro sulla sua vettura. Insospettito ha chiamato i vigili che da un attento esame hanno rilevato fori sulle finestre dell’abitazione delle vittime. Sono stati chiamati, quindi, i vigili del fuoco che una volta entrati nell’appartamento hanno trovato in due diverse stanze i due corpi senza vita, entrambi colpiti dal fucile da caccia regolarmente detenuto dall’uomo. Dai primi rilievi sarebbe stato l’uomo a sparare alla donna e poi a togliersi la vita.
Cronaca
PoliMi, con georadar e laser alla scoperta del Castello...
Una innovativa indagine tecnologica ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Fra leggende e speculazioni, secondo le fonti storiche Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata Beatrice d'Este
Nell’ambito di una tesi di Dottorato di Ricerca, una innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Secondo le fonti storiche, Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire ad esempio un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata moglie Beatrice d'Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio, immortalato nei disegni di Leonardo, è da tempo oggetto di leggende e speculazioni. Ora, grazie alla tecnologia, sembra che la sua esistenza possa essere confermata. Ma di camminamenti segreti ne esistono numerosi.
L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità. “L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili,” afferma Franco Guzzetti, docente di Geomatica al Politecnico di Milano.
Oltre alla documentazione storica, i dati raccolti con l’integrazione di tecnologie di realtà aumentata possono portare a sviluppare progetti di esperienza immersiva che combina storia e innovazione.. “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti,” aggiunge Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico.