Tavolo su castrazione chimica, sponda governo a Lega: opposizioni all’attacco
Via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Iezzi
La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili".
Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
Politica
Lega, ecco i nuovi dipartimenti: Salvini lascia...
Fontana lascia gli Esteri, Durigon il Lavoro, Molteni la Sicurezza. Anche Bongiorno cede il testimone
Avvicendamenti, nuovi dipartimenti, e un rimescolamento dei compiti nella Lega. Sono queste le decisioni rese note oggi da Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva nominato due nuovi vicesegretari: Alberto Stefani e Claudio Durigon. Una mossa, quella della riorganizzazione dei dipartimenti, sempre coordinati da Armando Siri, che lo stesso leader ha spiegato servirà per gestire al meglio le prossime sfide, per cogliere "la vittoria anche alle politiche 2027".
Cosa cambia
Complessivamente, i dipartimenti salgono a 31 rispetto ai 29 precedenti, con alcuni nomi importanti in uscita e altri in ingresso. L'attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo aver lasciato la vicesegreteria non sarà più il responsabile del dipartimento Esteri, al suo posto il deputato Paolo Formentini. Un altro avvicendamento riguarda il dipartimento Lavoro: Claudio Durigon, da poco vicesegretario della Lega, lascia il dipartimento a Tiziana Nisini. Anche Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini a Palermo, lascia il posto all'ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone. Inoltre l'attuale sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, lascia la Sicurezza all'ex sindacalista di polizia Gianni Tonelli. Così come arriva all'Ambiente Vincenzo Pepe, al posto di Vannia Gava.
Tra le novità poi lo spacchettamento del dipartimento Agricoltura e Turismo. Qui resta Gian Marco Centinaio, che è anche vicepresidente di Palazzo Madama, mentre l'Agricoltura viene assegnata al senatore Giorgio Maria Bergesio. Mirco Carloni diventa invece nuovo responsabile delle Attività produttive al posto di Massimo Bitonci. Nasce infine il dipartimento della Cultura affidato alla deputata marchigiana Giorgia Latini.
La mossa, attesa da parte del leader della Lega, "per dare nuovo slancio al partito: l’obiettivo è creare eventi ad hoc in ogni provincia e spalancare le porte a nuovi ingressi", viene spiegato in un comunicato. Salvini e Siri hanno incontrato i coordinatori oggi pomeriggio, nel corso di una riunione negli uffici della Lega alla Camera.
Politica
Draghi da Meloni a Palazzo Chigi
Un'ora e un quarto di colloquio tra la presidente del Consiglio e l'ex premier a Palazzo Chigi
Colloquio di un'ora e un quarto oggi a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l'ex premier e numero uno della Bce, Mario Draghi.
Al centro dell'incontro, informa una nota diffusa da Palazzo Chigi, "un confronto approfondito sul Rapporto sul futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti, tra cui la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie - dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni - senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune. Priorità condivise che rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee. I due presidenti - informa la nota - sono rimasti d’accordo di tenersi in contatto per continuare ad approfondire queste materie".
Politica
A Viterbo Vannacci riunisce i suoi, nessuna bandiera di...
sul palco anche ex senatore Fusco e Filomeni, presidente associazione 'Mondo al contrario'
Nella città dei Papi, a Viterbo, il generale Roberto Vannacci riunisce da oggi -per due giorni- i suoi sostenitori. Forte dei 560mila voti racimolati alle ultime europee, l'eurodeputato 'indipendente' della Lega ha nell'alto Lazio la sua festa, in attesa di essere l'ospite d'onore a Pontida, tra i leghisti del nord, il prossimo 6 ottobre. Intanto l'ex capo della Folgore può contare sull'appoggio dei nuovi comitati 'Noi con Vannacci', e dell'associazione culturale 'Mondo al contrario', nata nell'agosto del 2023, all'indomani dell'uscita del best seller omonimo che divenne il caso estivo.
Oggi a dar manforte a Vannacci c'è anche l'ex senatore della Lega, Umberto Fusco, nome noto del Viterbese e pure lui ex militare. "Siamo qui perché in tanti ci hanno chiesto di sostenere il generale, come già abbiamo fatto noi con i comitati 'Noi con Vannacci'", spiega all'AdnKronos. Unica nota stonata sembrerebbe il meteo: "Purtroppo le previsioni non sembrano affatto favorevoli, noi comunque speriamo in tanti partecipanti", incrocia le dita Fusco. Sul piazzale che ospiterà tra poche ore la kermesse -al via alle 17 con la presentazione dei gruppi a sostegno del generale, per terminare in serata con immancabile grigliata e kermesse musicale- si monta il palco, spuntano le prime bandiere e magliette realizzate per l'occasione.
Ma non saranno bandiere di partito, sulle t-shirt e nei vessilli ci sarà un semplice 'Noi con Vannacci'. Sul palco, sfondo blu c'è solo la scritta 'Noi con Vannacci' che si ripete correndo per tutto il telo e un maxi tondo giallo con la stessa dicitura al centro. Per ora nessuna 'X', né le altre icone e parole d'ordine del 'vannaccismo', che negli scorsi mesi hanno contribuito a portare spesso agli onori della cronaca il generale ora in politica. Il tricolore svetta sulla struttura del centro sportivo che ospita l'evento a due passi dalla terme ("ma quello già c'era", assicura Fusco). "Non abbiamo invitato i politici, i partiti di centrodestra -spiega quasi giustificandosi sempre Fusco- perché altrimenti dovevamo invitare troppa gente". Giovedì, domani, sarà la giornata clou, quella di Vannacci in carne e ossa, atteso in serata a dettare la linea. Alle 19 per lui intervista con tanto di diretta streaming, per l'intervento in scaletta subito dopo quelli di Fusco e di Fabio Filomeni, presidente dell’Associazione 'Il Mondo al Contrario'.