Musica, il pianista Tommaso Boggian a Berlino con l’Istituto Italiano Cultura
Pollice (Cidim): "La bravura dei nostri giovani artisti merita palcoscenici internazionali"
Un nuovo concerto a Berlino, nel cuore dell’Istituto Italiano di Cultura, per Tommaso Boggian, talentuoso e giovane pianista italiano che si esibirà lunedì 23 settembre, alle 19, nell’ambito di “Giovani talenti musicali nel mondo”, progetto promosso dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) e sostenuto dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e con l’Accademia di Imola. Il programma del concerto di Boggian prevede le musiche di Ottorino Respighi, Fryderyk Chopin, Alfredo Casella e Sergej Rachmaninoff.
“Favorire l’ingresso nel mondo musicale nazionale e internazionale dei migliori giovani talenti italiani: per il Cidim un impegno assunto tanti anni fa che portiamo avanti da qualche tempo anche grazie al sostegno degli Istituti Italiani di Cultura all’estero, che hanno sposato con entusiasmo la nostra ambiziosa causa. È così che abbiamo offerto palcoscenici di livello internazionale ai migliori artisti che ci sono stati segnalati dalle scuole più prestigiose, affinché la loro bravura possa essere ascoltata e vissuta in ogni Paese del mondo, oltre che nel nostro”, spiega il presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) e Vicepresidente del Cidim, Francescantonio Pollice.
“Voglio ringraziare anche questo Istituto Italiano di Cultura in Germania per la disponibilità e l’accoglienza, ricordando che torneremo qui a Berlino, nella stessa sede, il prossimo 24 ottobre con un altro giovane talento, Nicolò Cafaro. Un pianista di poco più di 20 anni che ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti e che senza dubbio ha davanti a sé una carriera di livello che la nostra associazione è ben felice di sostenere in Italia e all’estero”, conclude Pollice. Maggiori informazioni sugli eventi in programmazione sono disponibili sul sito del Cidim.
Spettacolo
Chiara Ferragni risponde a Fedez e Tony Effe:...
L'imprenditrice digitale citata in entrambe le canzoni dei rapper
Dopo ore di silenzio, anche Chiara Ferragni commenta pubblicamente il dissing tra Fedez e Tony Effe. Lo fa dopo che il rapper romano ha scelto di dare il suo nome al brano con cui risponde a Fedez, 'Chiara'. "Fate quello che volete - scrive l'imprenditrice digitale in una storia su Instagram - ma lasciate tutti in pace, me e i miei figli, grazie".
Già l'ex l'aveva citata nella canzone con cui attaccava Tony Effe ("Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi"), ora anche il rapper romano parla di Ferragni e dei figli avuti con Fedez, Leone e Vittoria. "Chiara dice che mi adora, dice che non vedeva l'ora", "Lei ti è rimasta accanto nella malattia e quando aveva bisogno sei scappato via", "Hai fatto i figli solamente per postarli, chissà che penseranno quando saranno grandi" sono alcune delle strofe di 'Chiara'. In più Tony Effe cita entrambi i bambini, utilizzando il contrario dei significati dei loro nomi: "La prossima figlia devi chiamarla sconfitta" e "non assomigli a tuo figlio, l'hai chiamato (Leone), ma sei un coniglio".
Anche Fedez attacca Tony Effe per aver citato i suoi figli nella canzone. "Non ti hanno insegnato in strada che i bambini non si toccano. Scarso nel rap, scarso nei valori", ha scritto il cantante su Instagram.
Spettacolo
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Spettacolo
Non solo Fedez-Tony Effe: cos’è il dissing, i...
Come e quando nasce, i casi più famosi nel nostro Paese
La recente faida social tra Fedez e Tony Effe, costellata di frecciatine, attacchi personali e risposte al vetriolo, offre lo spunto per analizzare un fenomeno tipico della cultura hip hop: il dissing. Il termine 'dissing' deriva dalla contrazione dell'inglese 'disrespecting' (mancare di rispetto) e consiste in un botta e risposta a colpi di rime, spesso aggressivo e provocatorio, attraverso cui gli artisti si sfidano a suon di insulti e attacchi personali.
Nato negli Stati Uniti negli anni '80, il dissing si inserisce nel contesto delle 'battle rap', competizioni freestyle in cui i rapper si sfidano a colpi di rime improvvisate. In questo contesto, il dissing rappresentava uno strumento per affermare la propria superiorità artistica e sminuire l'avversario.
Con il tempo, il dissing ha travalicato i confini delle battle rap, diventando un vero e proprio genere musicale. Oggi, i dissing non si limitano alle canzoni, ma si consumano anche sui social media, amplificando la portata e la velocità di propagazione degli attacchi. Tra i dissing italiani più famosi ricordiamo: Kaos One vs Jovanotti (1996); Miss Simpatia vs Fabri Fibra (2007); Inoki vs Gué Pequeno (2012) e Vacca vs Fabri Fibra (2013), solo per citarne alcuni.