Parigi 2024, Castro atleta paralimpico dei rifugiati: “Sono rinato grazie a scherma e fede”
Lo spadista colombiano vive come rifugiato nel Centro del sistema accoglienza e integrazione di 2° livello, nel quartiere romano di Centocelle
Peccato per Amelio Castro Grueso che l’ottimismo non sia tra le discipline olimpiche, altrimenti avrebbe già una bacheca piena di medaglie d’oro. Si consola realizzando sogni, le presenze sul podio arriveranno. Il primo: aver partecipato alle Paralimpiadi di Parigi come schermidore nella squadra dei rifugiati. Arrivarci è stata un’impresa: "Ho lottato tanto, è stato bellissimo. Ma ho capito che la vita è uno specchio, ricevi quello che dai", racconta a La Ragione.
Se così fosse, avrebbe ancora moltissimo da riscuotere. A lui è stato tolto tanto: quando aveva 16 anni sua madre è stata uccisa, a 20 ha perso l’uso delle gambe a causa di un incidente. Costretto per quattro anni in un ospedale in Colombia (dov’è nato), la famiglia lo ha gradualmente abbandonato fino a lasciarlo solo. "All’inizio è stato difficile, poi ho incontrato Dio. Proprio in quegli anni ho scoperto la fede: in mezzo a tutta quella sofferenza, in mezzo a tutta quella mancanza, ho capito che se credi alla fine le cose si risolvono. Dico sempre di essere un privilegiato perché ho la capacità di affrontare le difficoltà". Dote che ha allenato nel tempo, per spirito di sopravvivenza.
Lo sport è arrivato dopo e gli ha cambiato la vita: "Dopo tutto quello che mi è capitato volevo scrivere un libro per aiutare soprattutto i più giovani, perché -quando ti succede qualcosa di brutto- pensi che stia capitando solo a te. Credo invece che leggere la testimonianza di qualcuno che ha sofferto e che è riuscito ad andare avanti col sorriso possa essere fonte d’ispirazione. Così ho deciso di dedicarmi allo sport: ho pensato che vincendo una medaglia olimpica la mia storia sarebbe arrivata a molte più persone", racconta Grueso a La Ragione.
Il primo approccio (col basket) è andato male. La scherma invece lo ha rapito subito. Merito anche di un allenatore italiano, Daniele Pantoni, conosciuto per caso in Colombia durante una tappa della Coppa del mondo con la Nazionale italiana di spada. Era il 2018, il suo viaggio in Italia nasce anche da quell’incrocio fortuito. Ora lo spadista colombiano vive come rifugiato nel Centro del sistema accoglienza e integrazione di 2° livello, nel quartiere romano di Centocelle.
Da dove tutti i giorni affronta un viaggio di due ore -fra andata e ritorno -per arrivare in palestra: "Già è difficile vivere come rifugiato convenzionale, ma quando ti mancano le gambe lo è ancora di più. A volte i mezzi di trasporto non sono adatti agli spostamenti per persone con disabilità, quindi bisogna lottare per fare anche le cose più semplici. Ma se ce la faccio io, penso proprio che possano farcela tutti", spiega l’atleta Grueso.
Ecco ancora l’ottimismo, l’incrollabile fede. Emerge nonostante l’ultimo grande ostacolo all’orizzonte: a fine ottobre dovrà lasciare il Centro di accoglienza in cui si trova. Col rischio di rimanere ancora senza una casa: "Ma rimango comunque fiducioso. Non sarà facile, ma se Dio non mi ha abbandonato quando ero in ospedale senza potermi muovere, non lo farà neanche ora", conclude a La Ragione.
Sport
Sinner, la difesa di McEnroe e Wilander: “È...
I due ex tennisti si sono espressi sul caso doping che riguarda l'azzurro
In attesa della sentenza sul caso doping, il mondo del tennis si stringe intorno a Jannik Sinner. Il Tas si esprimerà in via definitiva, dopo una prima assoluzione e il conseguente ricorso dell Wada, non prima di febbraio, ma nel frattempo l'azzurro è esposto alla crociata di Nick Kyrgios. L'australiano ha attaccato la sua integrità più volte su X, per poi augurarsi di poterlo sfidare agli Australian Open.
A difendere Sinner sono arrivate le parole di una leggenda del tennis come John McEnroe: "Io sono dalla sua parte, accetto la sua spiegazione. Io amo vedere lo sport giocato al suo massimo livello, e quindi sarebbe un grande dispiacere per me pensare che uno dei migliori giocatori del circuito sia coinvolto volontariamente in questo caso di doping", ha detto l'ex tennista statunitense al podcast di Andy Roddick, anche lui attaccato nelle scorse settimane da Kyrgios. "Io voglio quindi credere a Sinner. Agli US Open ci hanno spiegato chiaramente che in lui è stato trovato un ‘milionesimo di qualcosa’, non so cosa di preciso cosa, ma mi sembra davvero un niente. Spero soltanto che questa vicenda non crei problemi al nostro sport".
A fargli eco anche Mats Wilander, intervenuto su Eurosport: "Penso che Sinner sia completamente innocente. Non è stata colpa sua, non penso ci sia alcuna possibilità che abbia fatto qualcosa di illecito". Lo svedese si è poi espresso su una possibile sfida con Kyrgios a Melbourne: "Sarebbe interessante vedere questa sfida e capire se Jannik sarebbe capace di rimanere calmo. Nick è veramente forte quando si tratta di aizzare il pubblico e sul campo è un giocatore molto più completo di quanto possiamo pensare".
Sport
PagoPA, con Fci per portare su App IO primi servizi...
Si è tenuta a Milano la 19/a edizione del "Giro d'Onore" organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana (FCI)
Si è tenuta oggi a Milano, presso l’Auditorium Testori di Regione Lombardia, la 19/a edizione del "Giro d'Onore" organizzato dalla Federazione Ciclistica Italiana (FCI). Per la prima volta, a fare da title sponsor della manifestazione quest’anno è stata IO, l’app dei servizi pubblici sviluppata e gestita dalla società PagoPA, oggi tra le principali piattaforme tecnologiche su cui poggia la strategia nazionale di transizione digitale della Pubblica Amministrazione italiana.
"Lo sport incarna valori fondamentali come la collaborazione, l’inclusione e l’etica, che il digitale può amplificare e che sono al centro dell’impegno quotidiano di PagoPA nell'offrire alle persone nuove opportunità per renderli concreti. Siamo orgogliosi di aver preso parte a questa grande festa del ciclismo italiano con l’App IO, che traduce la nostra visione di cittadinanza digitale offrendo a milioni di cittadini uno strumento nato per semplificare la relazione con gli enti pubblici e che può aprire nuove strade anche nello sport. Proprio con questo obiettivo, da gennaio saremo al lavoro con la Federazione Ciclistica Italiana per avviare una collaborazione finalizzata a portare su App IO il primo caso d'uso di servizi erogati da un ente del settore sportivo. Un passo in più per mettere l'innovazione tecnologica al servizio delle persone, in tutti gli ambiti della quotidianità", ha dichiarato Alessandro Moricca, Amministratore Unico di PagoPA, a margine dell’evento.
“Siamo particolarmente orgogliosi che una realtà importante come PagoPA, la cui missione è quella di facilitare i rapporti tra cittadini, Istituzioni ed Enti locali, abbia scelto il ciclismo e la nostra Federazione per il proprio esordio nel mondo dello sport. Le soluzioni digitali rappresentano un valido supporto al processo di innovazione che, come Consiglio federale, abbiamo avviato in questo quadriennio e che mi auguro di portare a compimento nel prossimo, anche grazie a PagoPA, leader in questo settore”, ha commentato Cordiano Dagnoni, Presidente FCI.
Sport
Lega Serie A, Ezio Simonelli nuovo presidente
L'ex commercialista di Berlusconi è stato eletto nella seconda votazione, con 14 voti
Ezio Simonelli è il nuovo presidente della Lega Serie A. Primo nome per la presidenza, oltre che unico con candidatura presentata a livello formale, l’ex commercialista di Silvio Berlusconi ha raggiunto il quorum dei 14 voti nella seconda votazione in Assemblea di Lega. Sarà dunque lui il successore di Lorenzo Casini.
Simonelli presidente Lega Serie A
Dopo la fumata nera dello scorso 9 dicembre (si era fermato a 13 voti) Simonelli è stato eletto nuovo presidente della Lega Serie A nella seconda tornata. Con 14 voti a favore e 6 schede bianche, ha avuto in primis l’appoggio delle squadre del Nord (Milan, Inter e Monza su tutte). Nato a Macerata nel 1958, Simonelli è stato lo storico commercialista di Silvio Berlusconi e il suo nome è stato proposto da Adriano Galliani. Simonelli è managing partner di Simonelli Associati, studio legale tributario con sede a Milano e, fino all'elezione, è stato presidente del Collegio sindacale di Sisal Group S.p.A. e di Mediaset Italia S.p.A. Da queste cariche si è dimesso per evitare l’ineleggibilità legata al conflitto di interessi (visto che alla holding dei Berlusconi fa capo il Monza). Curiosità: Simonelli diventa presidente con più voti dei suoi ultimi due predecessori (Dal Pino era stato eletto con 12 voti, Casini con 11, visto che dalla terza votazione il quorum si abbassa a 11).
Il messaggio di Gravina
A commentare l'elezione di Ezio Simonelli sono arrivate le parole del presidente Figc, Gabriele Gravina: "Auguri di buon lavoro a Ezio Simonelli, persona seria e appassionata che stimo molto. La sua elezione rappresenta un segnale indiscutibile di ritrovata sintonia e serenità all’interno della Lega di A, l’attuale clima propositivo favorirà sicuramente una nuova stagione di collaborazione con la Figc e con tutte le componenti federali, con l’obiettivo di sviluppare al massimo tutte le potenzialità del calcio italiano".
Le parole di Marotta
"La cosa più importante di oggi è stata aver eletto presidente Simonelli, che dovrà essere proclamato dopo il passaggio logico dei requisiti di eleggibilità ". Sono le parole del presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, intervenuto a margine dell'Assemblea di Lega Serie A dopo l'elezione del nuovo presidente Ezio Simonelli. "Credo che sia importante il segnale che 14 società abbiano espresso una volontà di attuare una politica di cambiamento, che non va a inficiare la persona del presidente Casini. Si tratta di un rinnovamento".
Marotta ha poi continuato: "Da cosa deve partire il rinnovamento? Sicuramente dovremo fare tanta autocritica. La volontà delle 14 squadre non è però disunire la Lega, ma tenerla unita. Vogliamo essere uniti per identificare un metodo e una strategia per far sì che ci sia giusto riconoscimento a un comparto industriale e a un'attività imprenditoriale che non merita di essere maltrattata".
Il presidente nerazzurro ha in seguito aggiunto: "Il Consiglio di Lega si esprimerà nel giro di poco per verificare i requisiti di eleggibilità. Siamo fiduciosi, anche perché Simonelli ha rispettato i criteri per potersi candidare. Le sei società che non lo hanno votato? Il dibattito fa parte dell’attività democratica di confronto, ma importante è che oggi sia emersa la volontà di rinnovamento e di cambiamento che non va a toccare le persone. Non ci sono individualismi e personalismi, anzi tutti sono utili e tutti devono contribuire a far sì che questo movimento venga riconosciuto come tale. Il mondo del calcio è molto importante e oggi denunciamo il fatto che non siamo riconosciuti per quello che siamo. Se il mondo del calcio torna verso il Nord? Non facciamo ragionamenti di geopolitica, le squadre sono unite".