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Inaugurata la 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, filiera da oltre 200 mila posti lavoro

L’industria del diporto nautico, dai grandi yacht alle imbarcazioni più piccole, passando dall’accessoristica, i servizi e i porti, torna così, per sette giorni, a essere sotto i riflettori del palcoscenico dello yachting mondiale

Inaugurata la 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, filiera da oltre 200 mila posti lavoro

Inaugurata ufficialmente la 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, organizzato da Confindustria Nautica, l’Associazione nazionale di settore che rappresenta tutta la filiera della nautica da diporto e dalla partecipata I Saloni Nautici. L’industria del diporto nautico, dai grandi yacht alle imbarcazioni più piccole, passando dall’accessoristica, i servizi e i porti, torna così, per sette giorni, a essere sotto i riflettori del palcoscenico dello yachting mondiale. La cerimonia è iniziata con momento solenne dell’inno nazionale e dell’alzabandiera ed è poi proseguita con i saluti introduttivi del Sindaco di Genova, Marco Bucci, e gli interventi dell’Amm. Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, dell’Amm. Sq. Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, di Alessandro Piana, Presidente facente funzioni Regione Liguria, di Matteo Zoppas, Presidente Agenzia Ice e infine Saverio Cecchi, Presidente Confindustria Nautica.

A chiudere la cerimonia l’intervento e l’augurio del Presidente del Senato, Ignazio La Russa: “È un motivo di orgoglio per me essere qui, ho casa in Liguria da 60 anni quindi sento di appartenere a una storia antica. È dal 1099 che esiste la repubblica marinara di Genova. Il connubio tra città e mare costituisce la sintesi tra città, industria e capacità organizzativa. Qui è nato il ‘modello Bucci’, la capacità di mettere insieme pubblico e privato per realizzare celermente i progetti da prendere ad esempio. Il Salone Nautico è un appuntamento che si rinnova di anno in anno e il suo successo rappresenta il successo del Made in Italy. La Regione Liguria ha dimostrato di essere stata capace di fare un grande salto in avanti anche grazie al Salone Nautico, che attrae le attenzioni del mondo sul Made in Italy ed è un regalo a tutta l’Italia, alla sua credibilità nel mondo nel percorrere nuove rotte. Il buon vento Genova ce l’ha alle spalle: continui a soffiare in questa direzione”.

Subito dopo il cerimoniale si è tenuto il Convegno “Politiche del mare. Le nuove rotte per la competitività dell’Italia, le prospettive dell’industria nautica”, organizzato da Confindustria Nautica e moderato dal giornalista Antonio Macaluso, editorialista del Corriere della Sera. Il talk è stato un momento di confronto fondamentale per delineare le strategie future del settore. Sul tema sono intervenuti i rappresentanti della cantieristica italiana Andrea Razeto, amministratore delegato di F.lli Razeto e Casareto S.p.A. nonché Presidente I Saloni Nautici, Piero Formenti, Ad Zar Formenti, Alberto Galassi, Ad Gruppo Ferretti e Massimo Perotti, Presidente e Ad Sanlorenzo Yacht. Il talk ha visto la partecipazione di Mario Zanetti, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare e di Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, è intervenuto con un video messaggio. Il Salone nautico ha reso omaggio alle stelle dello sport italiano che hanno brillato quest’estate alle Olimpiadi di Parigi 2024 rappresentati a Genova dalla velista della Guardia di Finanza Marta Magetti e il nuotatore Francesco Bocciardo, rispettivamente medaglia d’oro nell’iQfoil e medaglia d’oro nei 200 metri stile libero categoria S5. Un emozionante video ha poi permesso di rievocare gli straordinari trionfi degli atleti italiani degli sport d’acqua.

"Per tutti noi - sottolinea Marco Bucci, Sindaco di Genova - è un momento di grande orgoglio, per la città stesa per la Liguria e per chiunque ci abbia lavorato. La città di Genova è sempre stata vicina al salone Il salone la città la regione sono riusciti in questi 64 anni a costruire una dinamica importante per l’industria nautica, quella di un Salone in crescita anno dopo anno. Quando le cose sono fatte bene, in armonia tra Amministrazione, imprenditori e cittadini il successo è garantito. 'We are Made of Sea' non è semplicemente un motto ma una caratteristica di chi vive in Liguria ed è abituato a vivere con il mare. Vuol dire che siamo capaci di essere flessibili per affrontare situazioni difficili, sapendo che con calma arriveranno anche le situazioni più facili. Non siamo secondi a nessuno con questa forza andremo avanti con un business che sta crescendo a doppia cifra. È un segnale importante per tutta l’industria e il commercio italiano". Il connubio tra Salone e città, aggiunge, "deve e continuare così: orgoglio, passione e visione sono i drive che ci hanno spinto e andremo avanti così. Il Salone Nautico continuerà ad aprire i battenti nei prossimi anni e Genova sarà sempre più il luogo migliore per accoglierlo. E sarà il Salone più bello del mondo".

I numeri sottolinea Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio, "dicono che Genova e la Liguria - il Salone lo testimonia - negli anni passati erano nella seconda parte della classifica in tutti gli indicatori socio-economici, ma oggi sono nella parte alta, addirittura ai primi posti. Genova negli ultimi anni ha pianto, sofferto è caduta, ma si è sempre rialzata. Gli imprenditori che animano questo salone sono la dimostrazione del Risorgimento di Genova. La politica cerca non di tracciare delle strade ma di non intralciarle. Posso dire che sono felice e ringrazio Edoardo Rixi, custode di Genova e Liguria, per l’approvazione del Regolamento attuativo del Codice della nautica che è orientato verso la sburocratizzazione e la sicurezza. Dieci anni fa eravamo settimi per l’export, oggi siamo quarti, non grazie alla politica, ma agli imprenditori. Invece di normare e complicare, meglio lasciare fare all’industria".

Salone Nautico, rileva Saverio Cecchi, Presidente Confindustria Nautica, "rappresenta un traguardo, sempre diverso, in questo caso anche personale, in quanto è il mio ultimo in qualità di Presidente di Confindustria Nautica. È finalmente notizia di ieri che ben 14 ministri hanno il Regolamento di attuazione del Codice della nautica – presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, cosa non riuscita ai 3 ministri che lo hanno preceduto. Grazie al Ministro Urso siamo entrati a pieno titolo nelle politiche del Made in Italy, insieme a Legno/arredo, Moda e Agroalimentare. Con lo stesso Mit, il Mimit e il Ministro Musumeci, abbiamo lavorato a un ulteriore pacchetto di norme di semplificazione da inserire nel Ddl Blue Economy, necessario a competere al meglio con i nostri Paesi concorrenti. Questo percorso va rafforzato e tutti i progetti vanno messi a terra rapidamente, ma certamente registriamo una sensibilità complessiva del governo che prima non c’è stata. Al governo, alle istituzioni, alla politica, voglio ricordare che questo settore ha creato una filiera di oltre 200.000 posti di lavoro e ha essenzialmente bisogno di regole chiare e competitive per confrontarsi con la concorrenza internazionale e sviluppare il mercato interno. La nostra industria nautica ha quasi triplicato il proprio fatturato negli ultimi 8 anni, raggiungendo a fine 2023 il record storico di 8,33 miliardi di euro!".

La filiera italiana, sottolinea Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy che è intervenuto con video messaggio, "continua ad essere una colonna portante del Made in Italy nel mondo, grazie a una tradizione artigianale unica e alla capacità di innovare con tecnologie all'avanguardia. In un momento storio di grandi trasformazioni, il Governo è impegnato a sostenere questa eccellenza, accompagnando il settore in una transizione verso modelli produttivi sempre più sostenibili, senza sacrificare la qualità e il design. Voglio anche sottolineare che siamo consapevoli della necessità di una semplificazione amministrativa tesa a ridurre gli oneri burocratici. Un ringraziamento a tutti coloro che contribuiscono ogni giorno al successo della Nautica italiana".

Per me, rileva Alessandro Piana, Presidente facente funzioni Regione Liguria, "è un grande onore portare i saluti di Regione Liguria in occasione di una giornata importante come l’inaugurazione della 64esima edizione del Salone Nautico di Genova. Un evento che si conferma anno dopo anno un grande appuntamento del settore nautico, perché unisce il passato con il presente e ci permette di proiettarci sul futuro. La Liguria è consapevole di questo secolare legame che ha con il mare, come è consapevole della grande importanza che il settore riveste sul territorio dal punto di vista economico. Siamo ai primi posti per quanto riguarda l’economia generata dalla nautica da diporto. Siamo al primo posto come numero di occupati nel settore. Questo ci permette di avere delle filiere altamente specializzate e avere uno dei migliori sistemi, tra i più efficienti al mondo, grazie a soluzioni innovative e sostenibili, con una sicurezza sul lavoro fondamentale ai giorni nostri".

"Che la Nautica da Diporto - sottolinea il Matteo Zoppas, il presidente Agenzia Ice - sia un fenomeno di eccellenza del made in Italy, prima al mondo nel segmento luxury, lo dicono i numeri: se le esportazioni italiane valgono 626 miliardi di euro totali nel 2023, mantenendo gli stessi livelli del 2022, l’export della Nautica da Diporto e Sportiva vale da solo 4 miliardi, con una crescita del 16% rispetto 2022. Se poi facciamo un paragone con il 2019, anno pre-pandemia e conflitti bellici, vediamo che le nostre esportazioni sono comunque aumentate del 30,4% e la Nautica da Diporto e Sportiva è cresciuta addirittura del 74%. Un risultato davvero eccezionale grazie al lavoro degli imprenditori che ogni giorno sviluppano nuovi prodotti e soluzioni tecnologiche che incontrano le attese e le richieste dei clienti esteri. La sfida è quello di saper innovare a una velocità maggiore rispetto a quella che i nostri competitor hanno nel copiarci. I trend su cui puntare sono quelli del design, della sostenibilità, dell’experience di comodità e silenzio, la digitalizzazione delle funzioni e degli accessori. Ice è vicina agli imprenditori che vogliono approcciare o aumentare il proprio percorso di internazionalizzazione, anche investendo nelle piattaforme fieristiche come, il Salone Nautico di Genova giunto alla sua 64° edizione".

Il presidente Emanuele Orsini, aggiunge Mario Zanetti, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare, "ha voluto dare centralità al tema del mare e quindi rinnovare la delega all’Economia del Mare. Mi ha chiesto presentare oggi un rinvigorimento e rinforzo di questa centralità. I numeri già ci supportano. L’Economia del Mare vale più del 10% del Pil. Parliamo di un milione di persone che in Italia lavorano per il mare e con il mare. È una centralità fatta di numeri, del futuro e della competitività del Paese. Abbiamo individuato tre driver di sviluppo principali. Se parliamo di economia del mare non possiamo non parlare di infrastrutture, di porti, di connessione dei porti, di flotte. Inevitabilmente parliamo di persone e capacità da sviluppare. Ieri abbiamo insediato il gruppo di lavoro dell’economia del mare, un gruppo a cui partecipano le associazioni di categoria. Il Governo ha dimostrato di essere centrale con il piano del mare. Noi lavoreremo in modo attivo per portare sul tavolo proposte, idee e possibili soluzioni. Concentreremo gli sforzi economici per la semplificazione e transizione, che non è solo ecologica e tecnologica ma anche digitale".

Il Salone Nautico, sottolinea Andrea Razeto, Presidente I Saloni Nautici, "è la seconda Fiera italiana in assoluto dopo quella del Mobile di Milano, è contemporaneamente una grande vetrina del made in Italy, un formidabile strumento di internazionalizzazione, un’opportunità di confronto con le istituzioni e la politica. Questi non sono tre aspetti separati, ma rappresentano essenzialmente i tre elementi che rendono unico il Salone Nautico Genova, anche rispetto al panorama internazionale. Parto dall’ultimo punto, per ringraziare il Presidente La Russa, il Vice Presidente Salvini e il Ministro Urso, oltre tutte le altre autorità presenti, per essere qui ad ascoltare l’Industria nautica. Dopo l’occhialeria, la Nautica da diporto è il settore in cui l’Italia ha la maggiore quota del mercato mondiale. Si è confermata leader assoluta nel segmento dei superyacht - con oltre la metà del global order book - e prima esportatrice mondiale di unità da diporto - impiega nella sua filiera oltre 200.000 addetti e continua ad assumere ininterrottamente dal 2016. Al governo chiediamo di non dimenticare che si è sempre dimostrata capace e pronta a giocare un ruolo fondamentale nel sostegno alla crescita dell’Italia. Il lavoro congiunto con ICE per il sostegno all’internazionalizzazione è fondamentale, come importante è quello che facciamo con Simest. Aiutare le aziende ad andare all’estero è importante. Abbiamo bisogno di un confronto costante con le istituzioni e la politica".

La nautica più di altri settori industriali, spiega Piero Formenti, Ad Zar Formenti, "ha bisogno di attenzione. Complimenti e grazie al ministro Salvini per aver portato in porto, dopo tre suoi predecessori, il regolamento che aspettavamo. Ma l’industria non può aspettare 4 anni, sia per il Codice stesso che per i tempi dei decreti attuativi, perché il mercato ha regole molto già veloci spietate: chi aspetta, rimane indietro. Il tema dei tempi è fondamentale per la tenuta del sistema e per lo sviluppo per le grandi medie imprese. Per questo avanzato una proposta fondamentale per tutto il cluster del mare: prevede che, senza modificare competenze dei ministri e ministeri, quando è necessario si diano dei pareri congiunti sugli atti normativi, ma che lo si faccia con data e luogo certi, con tutte le amministrazioni interessate insieme come avviene nelle conferenze dei servizi. In un momento come questo, nel quale già fine del 2023 la piccola nautica ha mostrato segni di sofferenza se questo provvedimento fosse già stato operativo, sarebbe stato utilissimo per reagire agli impatti della congiuntura internazionale sul mercato interno. Ma come dicevamo, ci sono voluti 4 anni. Finalmente da domani è utilizzabile. Il tema della messa a terra di provvedimenti attuativi rimane centrale. Su questo chiedo al governo e a tutte le amministrazioni di spingere con maggiore forza in modo che tutte le nostre aziende possano continuare a essere quel potente motore di creazione di posti di lavoro e Pil che abbiamo già ampiamente dimostrato di saper essere".

L’errore nella nautica spiega Alberto Galassi, Ad Gruppo Ferretti, "l’ha fatto il governo Monti, che decise di punire un comparto con una normativa scellerata: “Fu una tentata strage”. Il bene mobile registrato si sposta, l’immobile no. La tassazione immobiliare può colpire in maniera vessatoria il cittadino, ma il bene mobile registrato cambia Paese. L’ultimo errore l’ha commesso la Francia, con una normativa del 2021 decidendo di restringere la possibilità di ormeggiare vicino alle proprie coste per le navi superiori di 24 metri. L’ultimo errore è quello che noi non dobbiamo ripetere. Nessuno di noi vuole evitare di tutelare il nostro bene più prezioso, il mare. Ma non possiamo permettere che vinca la demagogia e la follia - ogni tanto a Bruxelles vedo succedere cose scellerate, senza guardare l’effetto domino delle soluzioni che propongono, animati di ottimi propositi, soluzioni che hanno ricadute devastanti. La sostenibilità deve essere sociale economica e ambientale. Non voglio vedere un nuovo green deal che sta uccidendo l’industria nazionale e la sua filiera. Questa è un’Italia che vince. E ce l’ha sempre fatta da sola con il coraggio garibaldino".

Il futuro, spiega Massimo Perotti, Presidente e Ad Sanlorenzo Yacht, "sarà sempre più riferito al cambiamento del clima e alla sostenibilità. L’intero shipping nel mondo produce il 3% delle emissioni in atmosfera: molto poco. All’interno dello shopping, lo yachting produce lo 0,2%. Se noi moltiplichiamo questi due numeri arriviamo a questo dato: il nostro settore produce lo 0,0006%, praticamente nulla. Però, riteniamo di avere una responsabilità sociale. I 4-5 più grandi costruttori di motori stanno investendo denaro e sforzi per costruzioni motori a bio fuel. Sono segnali molto importanti che la nautica deve cogliere. Il mio gruppo ha costruito il primo 50metri che utilizza il metanolo per essere trasformato in idrogeno e produrre 100 KW di energia elettrica per l’hôtellerie. È un primo tentativo…Ma non esiste una regolamentazione: a maggio dovevamo riempire il serbatoio ma non esiste una regolamentazione per cui nessuno è venuto a riempire la cassa di metanolo. Lo abbiamo fatto manualmente. Un messaggio alle autorità: fatevi portavoce, anche in Europa occorrono regolamenti di sicurezza per poter fare rifornimento della Marina, altrimenti l’esempio di questa nave sarà destinato fallire perché clienti non compreranno le barche a metanolo se non potranno rifornirsi. È un problema europeo, non italiano. Lo yachting ha la necessità di avere un codice. È una risposta che guarda al futuro e ci potrebbe aiutare rispetto ai rischi sul settore per la decarbonizzazione".

Per l'Amm. Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, "È importante sempre più parlare di sicurezza soprattutto alla luce degli incidenti avvenuti quest’estate. Gli yacht sono mezzi assolutamente all’avanguardia, ma bisogna focalizzarci sulla gestione delle emergenze e degli equipaggi. Bisogna chiedersi, oggi, insieme cosa possiamo fare". La marina militare, aggiunge Amm. Sq. Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, "è una costola fondamentale della marittima nazionale, da cui deriva il 10% del nostro Pil. Da tre anni a questa parte i mari non sono sicuri. Nel Mediterraneo c’è un equilibrio stabile ma ci sono zone invece in guerra, come nel Mar Rosso. Parole che non dovremmo usare mai. La Marina Militare, di cui oggi porto i saluti, cerca di proteggere il traffico mercantile che transita nel canale di Suez (nonostante le difficoltà dovute agli Houthi). Noi oggi siamo con voi e auguro buon vento alla 64esima edizione del Salone Nautico".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Cronaca

Omicidio Pierina Paganelli, Dna di Dassilva non presente su...

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La perizia su oggetti e indumenti Pierina esclude la presenza di tracce biologiche riconducibili al 35enne senegalese, unico indagato per l'omicidio della pensionata di Rimini

Pierina Paganelli

Sul corpo di Pierina Paganelli, 78enne trovata morta a Rimini il 3 ottobre 2023, non c'è il Dna di Louis Dassilva, 35enne senegalese che ad oggi risulta l'unico indagato per l'omicidio della donna e si trova in carcere da luglio. Lo ha stabilito la perizia genetica affidata al professor Emiliano Giardina dal Gip del Tribunale di Rimini.

La perizia richiesta dal giudice Vinicio Cantarini non ha rilevato tracce biologiche di Dassilva nemmeno sulla scena del crimine. Un risultato che potrebbe risultare determinante per la difesa dell'indagato, assistito dai legali Rosario Fabbri e Andrea Guidi, trattandosi di un incidente probatorio che, quindi, potrà essere utilizzato eventualmente anche in sede dibattimentale.

Per lo svolgimento dell'accertamento, il perito incaricato ha analizzato oltre 30 reperti, la maggior parte dei quali prelevato presso l'abitazione di Louis Dassilva. Trattasi di indumenti e oggetti di vario tipo, tra cui un coltello da cucina e un pantalone, unici elementi su cui sono state rinvenute tracce del Dna del 35enne. Come riportato dallo specialista incaricato, l'esito dell'analisi effettuata risulta in parte pregiudicato dalla cattiva conservazione delle tracce a causa della composizione di muffe.

"Il nostro assistito è molto sollevato. L'esito della perizia conferma la tesi della sua innocenza, che portiamo avanti sin dall'inizio delle indagini. Se anche gli altri due incidenti probatori sul filmato e sui telefonini dovessero dare esito ugualmente favorevole a Dassilva, chiederemo la sua scarcerazione. Contiamo di avere novità entro fine febbraio", dice all'Adnkronos l'avvocato Riario Fabbri, legale di Louis Dassilva.

"Siamo di fronte ad un risultato che esclude la presenza del nostro assistito sulla scena del crimine contro ogni ragionevole dubbio", aggiunge l'avvocato Fabbri, che assiste legalmente Dassilva assieme al collega Andrea Guidi. La perizia richiesta dal giudice Vinicio Cantarini è stata svolta dal professor Emiliano Giardina, esperto in fisiopatologia della morte cellulare, nonostante parte degli elementi analizzati - prevalentemente indumenti e oggetti di utilizzo domestico comune - presentasse una condizione di deterioramento determinata dalla composizione di muffa.

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Sport

Calciomercato Juve, Douglas Luiz via in prestito?...

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Il brasiliano potrebbe tornare in Inghilterra secondo Sky Sports

Douglas Luiz

Douglas Luiz pronto a lasciare la Juventus nel calciomercato di gennaio 2025? A proporre l'ipotesi è Sky Sports, che prospetta il ritorno del centrocampista brasiliano in Premier League. La Juve ha acquistato il 26enne Douglas Luiz in estate dall'Aston Villa, nell'ambito della trattativa che ha portato i bianconeri a cedere Enzo Barrenechea e Samuel Iling Jr. L'Aston Villa ha dato in prestito entrambi i giovani: Barrenechea al Valencia, Iling jr al Bologna.

Ora, anche Douglas Luiz potrebbe cambiare maglia. Due club di Premier League sono interessati al verdeoro e, secondo Sky Sports, la Juventus prenderebbe in considerazione la cessione in prestito oneroso. Nella prima parte della stagione, condizionata anche da ripetuti problemi fisici, Douglas Luiz ha recitato il ruolo di comprimario. Poche presenze che al momento vengono ricordate più per i rigori procurati (contro Cagliari e Lipsia) che per il contributo alla causa bianconera. Il brasiliano ha lasciato intravedere le sue qualità ma in 5 mesi non è riuscito a lasciare il segno.

I tifosi della Juventus, a giudicare dai post su X, si aspettano altre operazioni da Cristiano Giuntoli, numero 1 dell'area sportiva del club. La rosa a disposizione dell'allenatore Thiago Motta ha evidenti lacune: mancano 2 difensori dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, considerando anche l'epurazione di Danilo, ormai fuori dal progetto. Il centrocampo al momento è l'unico reparto che a livello numerico non ha bisogno di innesti. In attacco la situazione è da allarme rosso sin dall'inizio della stagione. Con Milik fermo da 6 mesi e Gonzalez a corrente alternata, Vlahovic è l'unica punta di ruolo a disposizione in una squadra che dovrebbe competere in campionato, Coppa Italia e Champions League.

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Politica

Space X, opposizione: “Governo riferisca su...

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Il centrosinistra chiede al governo di riferire a proposito delle voci su possibili accordi per portare in Italia i sistemi della società dell'imprenditore Usa

Elly Schlein e Giuseppe Conte (Fotogramma/Ipa)

Le indiscrezioni su possibili accordi per portare in Italia i sistemi di Elon Musk, e in particolare la rete satellitare Starlink, scatenano l'opposizione che chiede a gran voce al governo sulla questione dei rapporti con la società Space X. Palazzo Chigi da parte sua smentisce e bolla la notizia come "ridicola", mentre l'imprenditore Usa scrive su X: "Pronti a fornire all'Italia tecnologia sicura".

Schlein

"Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici" dice la segretaria del Pd Elly Schlein. "Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende".

"E’ notizia di queste ore la possibile conclusione di un contratto pluriennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Elon Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione a favore del Governo" aggiungono i presidenti dei gruppi del Pd Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti. "Parliamo di ingenti risorse pubbliche, pari a quelle impegnate negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, che regaleremmo a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Le notizie inoltre parlano di servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati. Sì tratta di servizi che a nostro parere possono essere offerti da imprese italiane ed europee. Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati".

“Se così fosse -continuano i capigruppo dem- in un colpo solo Giorgia Meloni, che solo due settimane fa negava l’ipotesi di accordo, regalerebbe i dati sensibili italiani a Musk, distruggerebbe aziende pubbliche e private del settore delle reti, continuando a svendere asset strategici del nostro Paese. Tutto questo senza alcuna strategia o visione d’insieme. Come Pd nelle scorse settimane abbiamo presentato interrogazioni al governo proprio per approfondire la conoscenza dei rapporti dell’esecutivo con l’azienda di Elon Musk. Oggi, alla luce delle ultime notizie, dopo il viaggio lampo della Presidente del Consiglio negli USA, vogliamo sapere quale sia lo stato delle cose. Come Pd ci impegneremo per tutelare gli investimenti e i finanziamenti pubblici, la concorrenza nel mercato telco, la cybersicurezza, la sovranità digitale dei dati. L’Italia non è in svendita e non può spendere fondi pubblici per regalare a monopolisti privati, amici della destra, la sicurezza nazionale".

Conte

"I 'patrioti' al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore" scrive sui social, Giuseppe Conte, leader del M5S. "Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza. E tante altre questioni che coinvolgono direttamente la qualità dei nostri processi democratici. Tutto questo può essere deciso sulla base di rapporti personali tra la nostra premier e uno degli aspiranti 'padroni del mondo'?".

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